San Francesco testimonia un grande amore per gli angeli. Questa pubblicazione raccoglie i brani più belli e significativi, tratti dalle Fonti francescane, che testimoniano come la vita di Francesco sia sempre stata segnata dagli Spiriti celesti.
La fede, la speranza e la carità nelle parole di papa Francesco e del Santo di Assisi. I loro testi, messi a confronto, rivelano una comunanza di idee, intenzioni e priorità; una sintonia che nasce dalla passione per il Vangelo. Per scoprire che gli uomini di Dio parlano tutti lo stesso linguaggio.
Cinquant'anni anni fa moriva Papa Giovanni XXIII. Un uomo uscito da un piccolo borgo sconosciuto ed entrato nella storia della Chiesa e dell'umanità. Come spesso accade, i primi a riconoscere lo spessore della sua fede e l'ampiezza della sua bontà, sono stati gli umili e i semplici, persone guidate da un infallibile fiuto spirituale, che hanno percepito in lui un autentico profumo evangelico. A mezzo secolo di distanza, questo libro vuol raccontare l'agonia e la morte di Papa Giovanni attraverso gli occhi, i sentimenti, le parole, le lacrime di un centinaio di qualificati testimoni che, avendolo amato in vita, in quelle ore struggenti hanno voluto esprimere la loro vicinanza e il loro affetto a una delle persone più vicine al Papa, mons. Loris Francesco Capovilla, suo segretario.
A mezzo secolo dalla scomparsa di Papa Giovanni XXIII, un testo inedito sulla vita di uno dei pontefici più amati, capace di incidere come pochi sulla vita religiosa ma anche sulla politica del ventesimo secolo. José Luis Gonzàlez-Balado, avvalendosi della collaborazione di Mons. Loris Francesco Capovilla, segretario particolare di Papa Giovanni, ripercorre la vita di Angelo Roncalli attraverso ricordi e testimonianze per larga parte mai divulgati prima d'ora: dall'infanzia a Sotto il monte (BG) agli studi in seminario a Bergamo, dalla nomina a Patriarca all'elezione al soglio di Pietro. Ne emerge il ritratto di un uomo mite e disponibile ma molto determinato, capace nei sette anni del suo pontificato (1956-1963) di dare un forte impulso di rinnovamento alla Chiesa, ispirando le riforme del Concilio Vaticano II. Un libro per riscoprire una figura entrata nell'immaginario tra i giganti del Novecento, con l'umiltà che la contraddistingueva e che gli fece guadagnare il soprannome di Papa buono.
Angelo Roncalli divenne Papa il 28 ottobre 1958. Il suo fu un pontificato breve e decisivo, che segnò una svolta nella cristianità. In quattro anni e mezzo Giovanni XXIII rivoluzionò il rapporto con i fedeli, diede un rinnovato slancio all'evangelizzazione, s'impegnò apertamente per la pace mondiale, aggiornò la dottrina sociale cattolica e infine convocò il Concilio Vaticano II, aprendo la Chiesa al confronto con la complessità del presente e le sfide del futuro. Prima di essere elevato al soglio pontificio, Angelo Roncalli, figlio di mezzadri del bergamasco, era stato terziario francescano, sacerdote, diplomatico vaticano in Bulgaria, Turchia e Francia, patriarca a Venezia. Peter Hebblethwaite, facendo ampio ricorso ai diari del Pontefice e a testimonianze dirette, ripercorre tutte queste fasi, sottolineandone il valore di testimonianza, ma si concentra soprattutto sugli anni del pontificato, sui gesti - semplici e simbolici - che toccarono anche la coscienza dei non cattolici, sulla complessità del ruolo politico di Giovanni XXIII culminato con l'enciclica Pacem in Terris e sull'organizzazione del Concilio. Questa che torna oggi, a cinquant'anni dalla morte, con la cura di Marco Roncalli, è la più celebre e diffusa tra le biografie del Papa. E le sue pagine, limpide e appassionate, sono anche un'importante testimonianza del dibattito, che ha lungamente attraversato la Chiesa, tra progressisti e conservatori sulla figura di Giovanni XXIII.
Sant'Alfonso Maria de Liguori è chiamato "il santo della preghiera" perché continuamente insegna e raccomanda la preghiera. Egli però sa bene che il dialogo con Dio nasce da un cuore che accoglie la Parola e la medita. "Per giungere alla perfezione - insegna - è necessaria la meditazione e la preghiera: con la meditazione vediamo ciò che ci manca, con la preghiera riceviamo quello di cui abbiamo bisogno". Per questo le novene alfonsiane prevedono, per ogni giorno, meditazione e preghiera. Con queste novene, che corrispondono alle principali devozioni del cristiano (a Gesù Bambino, alla passione e morte di Gesù, allo Spirito Santo, al Santissimo Sacramento, al Cuore di Gesù, a Maria santissima, a san Giuseppe, alle anime del Purgatorio), sant'Alfonso ci aiuta a ritrovare la gioia e l'entusiasmo dell'incontro con Cristo.
Il volume riunisce le traduzioni di vite" che l'Autore ha seguito nella sua lunga carriera accademica a partire da manoscritti antichi, soprattutto in arabo."
Descrizione dell'opera
Nel 50° anniversario della morte di Angelo Giuseppe Roncalli (3 giugno 1963), un profilo redatto dal massimo studioso della sua figura e della sua opera al tempo della predisposizione dei carteggi per la causa di canonizzazione (primi anni '90). Da esso emerge come accostarsi più da vicino alla vita di papa Giovanni significhi non solo riproporre un'esperienza cristiana esemplare, ma ritrovare nel suo itinerario chiavi di lettura e di interpretazione dell'accelerato cammino della Chiesa di questo tempo, le cui radici sono in larga misura nella novità che egli ha rappresentato nella storia del papato. La persona e il pontificato di Giovanni XXIII costituiscono infatti ancora un punto di riferimento cruciale e un momento irreversibile di sviluppo per la via del cristianesimo contemporaneo e soprattutto del cattolicesimo romano.
Da una lettura interna delle fonti sembrano emergere tre poli maggiori, che restano costanti durante tutta la vita di Roncalli. Anzitutto il suo incessante impegno di santificazione, di fedeltà alla grazia. Poi la sua attenzione agli eventi, alla piccola come alla grande storia. Un terzo polo è costituito dalla Chiesa, sfondo prossimo di tutta la sua esistenza. Al di là dell'apparente "ordinarietà" dei suoi gesti - tali da poter fare confondere semplicità con semplicismo, obbedienza con passività, umiltà con impersonalità -, spicca luminosa la figura di un "gigante buono", capace di far percepire con immediatezza a tutta la gente l'amore del Padre.
Sommario
Prefazione (A. Melloni). Premessa. I. ANGELO GIUSEPPE RONCALLI. 1. Un'infanzia tra Sotto il Monte e Bergamo. 2. «Dio è tutto». La formazione nel seminario romano. 3. Con G. Radini Tedeschi. La scoperta della critica storica. 4. «Rispetto della libertà». Il servizio militare e l'impegno pastorale a Bergamo per la gioventù. 5. L'universo missionario. Il servizio a Roma per la propagazione della fede. 6. «Obbedienza e pace». Vescovo: un decennio a Sofia. 7. A Istanbul in contesto islamico. 8. Nella capitale del dopoguerra: Parigi. 9. «Sono Giuseppe, vostro fratello»: cardinale e patriarca di Venezia. II. GIOVANNI XXIII. 10. Un papa di transizione. 11. Verso la «Ostpolitik». 12. Un concilio per l'unione? 13. «Dilatare la carità». 14. Il concilio si avvicina. 15. «Esulta la Chiesa». 16. Un cristiano santo e papa.
Note sull'autore
GIUSEPPE ALBERIGO, (1926-2007), ordinario di storia della Chiesa all'Università di Bologna, è stato anima e segretario dell'Istituto per le scienze religiose per quasi cinquant'anni, nonché direttore della rivista Cristianesimo nella storia. Ha ricevuto lauree honoris causa in teologia dalle università di Monaco di Baviera, Strasburgo e Münster. Ha collaborato alla preparazione della documentazione per la causa di beatificazione di Giovanni XXIII. Ha diretto la Storia del Concilio Vaticano II (1959-1965) in 5 volumi pubblicata contemporaneamente in 6 lingue dal 1996, ed. it. Il Mulino, Bologna. Presso le EDB ha curato L'«officina bolognese» 1953-2003 (2004).
Il tentativo di queste pagine è, insieme, disegnare l'itinerario di vita di Francesco di Sales nel suo confronto con i maggiori movimenti culturali e religiosi dell'epoca, e far luce sulla peculiarità della dottrina salesiana intesa non come fenomeno isolato ma come uno dei fermenti più significativi della civilizzazione moderna, declinatosi nell'immenso movimento del Rinascimento nutrendo generazioni di credenti. La vita, l'opera, la spiritualità, la fraternità, la missione di san Francesco sono qui osservate nell'unità inscindibile di contemplazione e azione, richiamate come opposti polari. Un modello che, amalgamando il suo percorso spirituale dalla formazione alla dottrina, fino a esprimersi nell'azione, prende il nome di dévotion: slancio teso verso quell'unità che si dà nella carità, mai pienamente raggiunta e sempre ardentemente perseguita. È appunto la dévotion la cifra e il segreto del fascino della personalità di Francesco di Sales, radice della fecondità della sua figura e del suo essere dottore dell'amore oltre lo spazio e il tempo della sua epoca, davvero estasi dell'azione e della vita.