Biografia di Santa Gianna Beretta Molla.
Massimiliano Maria Kolbe nasce nel 1894 a Zdunska-Wola, in Polonia. Entra nell’ordine dei francescani e, mentre l’Europa si avvia a un secondo conflitto mondiale, svolge un intenso apostolato missionario in Europa e in Asia. Ammalato di tubercolosi, Kolbe dà vita al «Cavaliere dell’Immacolata», periodico che raggiunge in una decina d’anni una tiratura di milioni di copie. Nel 1941 è deportato ad Auschwitz. Qui è destinato ai lavori più umilianti, come il trasporto dei cadaveri al crematorio. Nel campo di sterminio Kolbe offre la sua vita di sacerdote in cambio di quella di un padre di famiglia, suo compagno di prigionia. Muore pronunciando «Ave Maria». Sono le sue ultime parole, è il 14 agosto 1941. Giovanni Paolo II lo ha chiamato «patrono del nostro difficile secolo». La sua figura si pone al crocevia dei problemi emergenti del nostro tempo: la fame, la pace tra i popoli, la riconciliazione, il bisogno di dare senso alla vita e alla morte.
Il volume raccoglie alcuni scritti di Giovanni Battista Montini che documentano la riflessione sull'educazione dagli anni dell'attività come assistente della FUCI, attraverso l'episcopato milanese per giungere fino al pontificato. Particolare rilievo assumono i temi dello studio e dell'insegnamento, la formazione cristiana dei giovani e l'evangelizzazione intesa come educazione alla fede.
La tesi di dottorato all'Angelicum di papa Wojtyla e alcuni saggi sul suo pensiero.
La Pira pensava che la pace di Israele e della Palestina, la pace di Gerusalemme e della Terra Santa non è una pace, ma è la Pace in assoluto, e questa avverrà soltanto quando si avrà il coraggio di superare le lacerazioni, le vittorie, le sconfitte che hanno dominato la storia degli ultimi duemila anni, quando si avrà il coraggio di riconoscersi appartenenti alla comune paternità di Dio e sentirci così tutti figli dell'unico Dio che adoriamo: il Dio di Abramo. Non ci darà pace nel mondo finché non ci sarà pace a Gerusalemme" ripeteva spesso La Pira. Marcello Badalamenti, richiamando episodi, aneddoti e documenti, offre un interessante parallelismo tra San Francesco e il politico di origine siciliana, scorgendo nell'intenso anelito di pace la comune vocazione tra le due figure. Giorgio La Pira, sulle orme del santo di Assisi come più volte attesterà lui stesso, è stato portatore di parole di pace e di missioni profetiche, che si concretizzano in quella "utopia" della pace inevitabile che contraddistinse il suo pensiero e la sua azione, facendone uno dei più grandi e tenaci profeti del secolo scorso.
Agnese d'Assisi (al secolo, Caterina) non è conosciuta come la sorella santa Chiara: la sua vita si svolse quasi all'ombra della sorella maggiore, ma fu ricca di opere importanti e di una spiritualità viva e profonda tutta francescana. Avendo seguito la sorella nell'ideale evangelico di Francesco, portò per obbedienza a Francesco e a Chiara questa stessa forma di vita a Firenze, dove l'attendevano alcune donne, che si erano riunite dietro la predicazione e le esortazioni dei Frati venuti a Firenze e dello stesso san Francesco. Il libro illustrato racconta la vita di questa donna, alle radici del francescanesimo.
È la santa che, nel mondo intero, conta il maggior numero di tradizioni e leggende. Forse non esiste, nella plurisecolare storia della santità cristiana, una testimonianza che - come quella di Santa Lucia - abbia così fortemente influenzato e orientato culture e tradizioni. L'autore ricostruisce la vicenda della giovane santa siracusana (III secolo), mettendo a confronto fonti e documenti con le complesse e articolate espressioni della tradizione, e traccia una panoramica dei riti, dei culti e delle feste legate al suo nome.
Il volume rappresenta uno studio su come la stampa italiana ha trattato mediaticamente gli eventi finali dell'esistenza terrena di Giovanni Paolo II. L'interesse verso il volume deriva non soltanto dal fascino sempre crescente di Giovanni Paolo II ma dall'originalità dell'approccio.
Suor Maria Candida dell'Eucaristia (1884-1949), di origine calabrese, fu per 23 anni priora del Monastero Teresiano di Ragusa, contribuendo in modo diretto all'espansione del Carmelo Teresiano in Sicilia, attivandosi nella costruzione di nuovi monasteri. Nel 1933 iniziò a scrivere il suo capolavoro di spiritualità, "Colloqui Eucaristici". Nel 2004 viene proclamata Beata da Giovanni Paolo II.
Girolamo Miani (o Emiliani, 1486-1537), veneziano di origine, fu un grande testimone della cristianità del Cinquecento, un missionario laico della carità tra i poveri e gli emarginati. Figura-chiave del movimento che anticipò la Riforma cattolica del secolo XVI, fondò la Compagnia dei Servi dei Poveri, che ora continua come Congregazione dei Padri Somaschi. È stato proclamato Patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata. Questo libro illustrato ne ripercorre l'esistenza.