Il Decalogo è un testo fondamentale della tradizione cristiana. Ma come è possibile pretendere che un testo così antico abbia ancora rilevanza oggi, in un contesto sociale, culturale e valoriale molto diverso? Non si rischia di continuare a proporre, nel catechismo e nella predicazione, un pezzo d'antiquariato che non ha più alcun rapporto con la realtà? Provare a rileggere i comandamenti nel loro contesto anticotestamentario riserva però diverse sorprese circa la loro attualità e la loro efficacia. Con un linguaggio accessibile, questo libro offre le chiavi per comprendere i testi e i contesti del Decalogo, basandosi sui risultati della più moderna ricerca esegetica. Rivolto in particolare a quanti lavorano nell'ambito della pastorale, che potranno trovarvi spunti per rinnovare il loro approccio ai comandamenti, sarà utile anche a chiunque voglia interrogarsi sulla questione fondamentale di cosa può essere «bene» nella molteplicità delle esperienze che la vita ci pone di fronte.
Il libro compie un excursus sugli autori più importanti della filosofia moderna che hanno contribuito a disegnare le linee prevalenti del pensiero degli ultimi secoli, mettendo in discussione i principi della metafisica classica e dando vita a forme di pensiero caratterizzate dal soggettivismo. Queste sfociano poi in correnti, ideologie e atteggiamenti, divenuti comuni nella nostra epoca, quali razionalismo, empirismo, illuminismo, idealismo e nichilismo. Lo scopo di questo lavoro non è trattare in modo completo e particolareggiato la Storia della filosofia moderna, ma delineare alcune categorie interpretative che permettano di approfondire quelle filosofie che nell?epoca moderna si sono affermate come dominanti, al punto da cambiare in gran parte i valori e lo stile di vita del mondo occidentale.
Il presente lavoro vuole fornire alcuni strumenti necessari per procedere ad una indagine che recuperi l'approccio alla realtà fondato sui principi ineliminabili del senso comune. Essi non possono essere dimostrati con la ragione discorsiva, ma sono tali che, se li neghiamo, cadiamo in contraddizioni insuperabili che renderebbero impossibile il nostro stesso esistere e ci farebbero perdere ogni fiducia nella possibilità di conoscere alcunché sul fondamento e sul significato della nostra vita e del mondo. Questo libro desidera, invece, condurre il lettore, che sia animato da autentica onestà intellettuale, a scoprire la possibilità, partendo dall'esperienza comune della realtà di cui siamo parte, di giungere alla certezza e alla comprensione di una dimensione metafisica, che ci consenta di scoprire il senso profondo di tutto ciò che ci è stato dato.
La funzione della storia della filosofia è proporre il pensiero dei filosofi perché costituisca un aiuto alla nostra ricerca della sapienza. Non è ammissibile, pertanto, una concezione classicista della storia della filosofia antica, che la ridurrebbe ad un insieme di teoremi e proposizioni rigidamente concatenati, ritenendoli il culmine del pensiero umano, la soluzione definitiva a tutti i problemi filosofici. Non è neppure corretto l'atteggiamento storicista, cioè la convinzione che nessuna verità sopravvive alla storia e che pertanto la filosofia greca, come espressione del pensiero umano in un determinato momento storico, sia stata irrimediabilmente superata, per cui è possibile soltanto darne una fedele ricostruzione. In contrasto con entrambi gli atteggiamenti, dobbiamo affrontare lo studio della storia della filosofia antica, convinti di potervi trovare numerose verità, che il passar del tempo non può invalidare, ma anche numerosi errori che ci sarà utile conoscere.
Come offrire le ragioni della fede cristiana nel contesto culturale e multireligioso della società contemporanea, spesso segnato dal relativismo e dall’indifferenza religiosa? Come può la Parola di Dio, affidata alla fragilità e ai limiti della parola umana, continuare a interpellare ed attrarre gli uomini e le donne del nostro tempo con il fascino del Risorto? L’autore della recente Teologia Fondamentale in contesto scientifico, già curatore del Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede, intende rispondere con questo volume alle precedenti domande, seguendo l’idea programmatica di una teologia in contesto e sviluppata di fronte a un interlocutore. La Rivelazione e la sua credibilità – nuova edizione totalmente riveduta e ampliata delle precedenti Lezioni di Teologia Fondamentale pubblicate dieci anni or sono – è concepita come manuale per il corso di Teologia Fondamentale delle Facoltà teologiche e degli Istituti di Scienze Religiose. L’opera si dirige anche a tutti coloro che desiderano approfondire il contenuto della fede cristiana perché occupati nella catechesi e nella formazione di laici impegnati in una nuova evangelizzazione. Il percorso teologico-fondamentale è progettato nella sua forma tradizionale, come una teologia della Rivelazione e una teologia della credibilità. Quale snodo necessario, il programma ospita il trattato sulla fede e un’esposizione della trasmissione della Rivelazione nella Chiesa, per offrire poi in chiusura alcuni elementi del rapporto fra Rivelazione cristiana e religioni. L’autore privilegia la prospettiva didattica, sia nel linguaggio impiegato, sia introducendo schemi e concetti sintetici, sia, infine, fornendo al lettore un’Antologia di testi, tratti dal Magistero della Chiesa e da autori di riferimento, e una bibliografia ragionata.
Giuseppe Tanzella-Nitti (1955, www.tanzella-nitti.it) è professore ordinario di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. Dirige il Centro di Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede (disf.org) e la Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (sisri.it). Laureatosi nel 1977 in Astronomia a Bologna, ha lavorato fino al 1985 nell’ambito della ricerca scientifica. Conseguiti nel 1988 la licenza e nel 1991 il dottorato in Teologia dogmatica, prima di dedicarsi alla Teologia fondamentale è stato docente del Trattato su Dio e del trattato di Antropologia teologica. Si occupa attualmente di Teologia della Rivelazione, dello studio dei rapporti fra teologia e filosofia, fra Rivelazione cristiana e pensiero scientifico. Autore di una quindicina di volumi, vari dei quali tradotti in altre lingue, e di oltre 150 articoli, ha diretto per Città Nuova, insieme ad Alberto Strumia, il Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede in 2 volumi (Roma 2002) e sta attualmente lavorando ad una Teologia fondamentale in contesto scientifico in 4 volumi, dei quali, sempre per i tipi di Città Nuova, sono usciti i primi due (vol. 1: La teologia fondamentale e la sua dimensione di Apologia; vol. 2: La credibilità del cristianesimo, Roma 2015.
L'opera offre una breve introduzione ad alcuni Padri della Chiesa, corredandola con un'antologia di testi scelti. Ciascun capitolo riproduce il modulo didattico di una lezione. La scelta di testi è stata fatta secondo una prospettiva esegetica, tentando di sottolineare essenzialmente gli aspetti biblici dei testi patristici che, pur rappresentando una naturale continuazione della Scrittura e spesso contemporanei ad essa, non sono entrati nel canone in quanto non ispirati. Si tratta, pertanto, di una scelta tematica, che è uno dei diversi modi di presentare questa materia. Come indicato nel titolo, quest'opera vuole essere un avvio che incoraggi lo studente ad approfondire la lettura dei testi patristici.
Questo tratta di Etica sociale, o applicata, si pone l'obiettivo di individuare le implicazioni della vita buona, o felice, nell'insieme delle varie relazioni umane che costituiscono il tessuto della vita quotidiana, ovvero le reazioni famigliari, sociali, professionali e politiche.
Al fine di superare le carenze e i limiti dell'etica classica su questi temi, l'autore attinge spesso alla riflessione della filosofia personalistica che trae le sue radici nella filosofia kantiana ed è rappresentata da filosofi come Solovev, Guardini, J. de Finance, K. Wojtyla, Spaemann, Taylor, ecc.
Questo volume è un'introduzione alla metafisica intesa come scienza dell'essere. Più precisamente, il testo vuole introdurre alla filosofia prima nella forma di un manuale di carattere fondamentale. Come pensare che l'uomo possa sul serio rinunciare ad impegnarsi in un'indagine sul significato complessivo della sua vita? E questo non implica inevitabilmente interrogarsi sul fondamento ultimo della vita, e del mondo in cui la vita è inserita? Questa indagine porta con sé, necessariamente, la riflessione sull'intero, sulla totalità dell'essere, e, con ciò, il pensamento dell'essere in quanto tale.
Il presente volumetto riporta la teoria della conoscenza nel solco tradizionale di una metafisica della verita'", in cui la gnoseologia perde la sua caratteristica di branca autonoma, anzi, condizionante tutto il resto quale "propedeutica". "
Questo manuale, maturato dopo anni di insegnamento, si rivolge essenzialmente a quanti si avvicinano per la prima volta alla teologia filosofica senza le conoscenze filosofiche di base. A questo scopo, offre una panoramica completa della materia con il linguaggio tipico della tradizione filosofica cristiana. Allo stesso tempo, però, il lavoro è rivolto anche ad un pubblico più ampio, in quanto vengono esaminate anche questioni attualmente molto dibattute attorno al problema di Dio, quali l'evoluzionismo, la Teoria del Big Bang, le nuove cosmologie e il cosiddetto nuovo ateismo, difeso in alcuni libri che sono diventati dei best-seller. Oltre a una presentazione delle prove classiche dell'esistenza di Dio - come le cinque vie tomiste o quelle antropologiche -, si dedica un ampio spazio anche ad alcune nuove formulazioni delle prove strettamente legate al mondo della scienza (in particolare alla fisica e alla biologia), che sono particolarmente utili per quanti hanno una formazione scientifica. La seconda parte del manuale tenta invece di approfondire la nostra conoscenza di Dio, chiarendo il senso con cui si attribuiscono a Dio i diversi attributi divini.
Una prima introduzione chiara, affidabile e fresca, all'Antico Testamento. Il volume entra nei meandri dell'Antico Testamento, illustrandone la formazione, la storia, i contenuti. Il testo si presenta come un'introduzione alla Bibbia Ebraica, ma non esita ad affrontare anche i nodi irrisolti delle questioni esegetiche, rendendoli accessibili al grande pubblico. Il tono è a tratti poetico, con una punta di ironia. Tra i temi proposti: Perché non si legge la Bibbia?, Che cos'è l'Antico Testamento? Il Pentateuco ovverosia la Costituzione d'Israele, I libri storici e la voce dell'opposizione, I profeti scrittori, giornalisti, editorialisti e opinionisti dell'epoca, I libri sapienziali e i "guru" d'Israele, Gli ultimi scaffali della Biblioteca Nazionale d'Israele. Dopo la lettura di questo volumetto ''resterà una sola cosa da fare: scegliere un volume, aprirlo, acquistare dimestichezza con il suo profumo, con il suo volto e la sua sagoma, poi fare amicizia. Ogni libro è un mondo e un invito all'avventura. Vale anche per i libri biblici.
Queste pagine si propongono come uno strumento adeguato per il rinnovamento culturale in corso in questo inizio di terzo millennio. Contrariamente al clima di sfiducia nelle possibilità della ragione umana, predominante in gran parte del pensiero postmoderno, l'autore cerca di dare una risposta positiva alle domande fondamentali su cui si articola oggi l'esistenza umana: la possibilità di raggiungere la verità e l'influsso di quest'ultima nella vita quotidiana, la necessità di un dialogo fecondo tra filosofia e scienza e tra conoscenza naturale e rivelazione, l'esigenza di tornare ad "assaporare" la realtà in tutta la sua varietà e ricchezza senza riduzionismi che impediscono di scoprirne il significato ultimo, il modo di ricostituire l'unità del sapere di fronte alla frammentazione derivante dall'eccessiva specializzazione dei saperi settoriali... Fin dal primo capitolo, che offre un compendio delle linee fondamentali di sviluppo della filosofia occidentale, il libro si caratterizza in maniera costruttiva: accoglie tutti gli elementi positivi conquistati dal pensiero umano nel passato e nel presente, e indica la strada per proseguire verso un futuro pieno di speranza. In queste pagine l'erudizione fine a se stessa cede il campo alla chiarezza di esposizione, affinché il lettore possa essere, in un certo senso, iniziato alla vita filosofica e possa comprendere l'enorme tesoro da essa rappresentato, i vantaggi che arreca e le sue ragioni ultime.