Fede, Tradizione, Religioni, quarto e ultimo volume del Trattato di Teologia fondamentale in contesto scientifico, esamina la teologia della fede, la trasmissione della rivelazione nella storia e la teologia delle religioni. Il volume esamina le forme assunte oggi dalla fede e dalla non credenza, in particolare l'influsso della scienza sull'accoglienza del cristianesimo. Centrata sul ruolo dello Spirito Santo, nella tradizione si sottolinea l'ampiezza del soggetto e il compito dei fedeli laici. In modo innovativo, il volume suggerisce di sviluppare una teologia delle religioni che includa le istanze veritative della filosofia e delle scienze.
Sottolineando la necessità di un recupero del senso religioso e del senso metafisico, l’opera introduce il cammino religioso dell’uomo e la sua costante ricerca filosofica come due grandi preamboli della fede. L’esperienza religiosa presente nel cammino evolutivo di Homo sapiens è posta in dialogo con la storia e la fenomenologia della religione, fornendo un raccordo con le narrazioni consegnateci dalla rivelazione biblica. La “rivelazione primitiva” fatta ai progenitori viene così valutata sullo sfondo delle moderne acquisizioni dell’antropologia culturale. Il volume offre uno specifico approfondimento della rivelazione di Dio nella natura, ponendola in dialogo con l’esperienza e le riflessioni degli uomini di scienza.
Come offrire le ragioni della fede cristiana nel contesto culturale e multireligioso della società contemporanea, spesso segnato dal relativismo e dall’indifferenza religiosa? Come può la Parola di Dio, affidata alla fragilità e ai limiti della parola umana, continuare a interpellare ed attrarre gli uomini e le donne del nostro tempo con il fascino del Risorto? L’autore della recente Teologia Fondamentale in contesto scientifico, già curatore del Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede, intende rispondere con questo volume alle precedenti domande, seguendo l’idea programmatica di una teologia in contesto e sviluppata di fronte a un interlocutore. La Rivelazione e la sua credibilità – nuova edizione totalmente riveduta e ampliata delle precedenti Lezioni di Teologia Fondamentale pubblicate dieci anni or sono – è concepita come manuale per il corso di Teologia Fondamentale delle Facoltà teologiche e degli Istituti di Scienze Religiose. L’opera si dirige anche a tutti coloro che desiderano approfondire il contenuto della fede cristiana perché occupati nella catechesi e nella formazione di laici impegnati in una nuova evangelizzazione. Il percorso teologico-fondamentale è progettato nella sua forma tradizionale, come una teologia della Rivelazione e una teologia della credibilità. Quale snodo necessario, il programma ospita il trattato sulla fede e un’esposizione della trasmissione della Rivelazione nella Chiesa, per offrire poi in chiusura alcuni elementi del rapporto fra Rivelazione cristiana e religioni. L’autore privilegia la prospettiva didattica, sia nel linguaggio impiegato, sia introducendo schemi e concetti sintetici, sia, infine, fornendo al lettore un’Antologia di testi, tratti dal Magistero della Chiesa e da autori di riferimento, e una bibliografia ragionata.
Giuseppe Tanzella-Nitti (1955, www.tanzella-nitti.it) è professore ordinario di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. Dirige il Centro di Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede (disf.org) e la Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (sisri.it). Laureatosi nel 1977 in Astronomia a Bologna, ha lavorato fino al 1985 nell’ambito della ricerca scientifica. Conseguiti nel 1988 la licenza e nel 1991 il dottorato in Teologia dogmatica, prima di dedicarsi alla Teologia fondamentale è stato docente del Trattato su Dio e del trattato di Antropologia teologica. Si occupa attualmente di Teologia della Rivelazione, dello studio dei rapporti fra teologia e filosofia, fra Rivelazione cristiana e pensiero scientifico. Autore di una quindicina di volumi, vari dei quali tradotti in altre lingue, e di oltre 150 articoli, ha diretto per Città Nuova, insieme ad Alberto Strumia, il Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede in 2 volumi (Roma 2002) e sta attualmente lavorando ad una Teologia fondamentale in contesto scientifico in 4 volumi, dei quali, sempre per i tipi di Città Nuova, sono usciti i primi due (vol. 1: La teologia fondamentale e la sua dimensione di Apologia; vol. 2: La credibilità del cristianesimo, Roma 2015.
Cosa può oggi offrire la Teologia fondamentale a tutti coloro che si riconoscono impegnati nel compito di una nuova evangelizzazione? Il volume chiarisce la collocazione del sapere teologico entro il più ampio quadro del sapere filosofico e scientifico, e si interroga su come esso intercetti le domande dell'uomo contemporaneo. Se, da un lato, ciò implica riconoscere la sensibilità odierna verso un'immagine di Dio che sappia parlare al cuore e agli affetti, dall'altro, suggerisce di esplorare le convergenze fra il Dio di Abramo e il Dio dei filosofi e degli scienziati. Nella Parte I il testo affronta l'idea di una Teologia fondamentale come teologia in contesto e di fronte a un interlocutore, precisando quale ruolo propedeutico abbiano il sapere filosofico, in particolare i praeambula fidei, al momento di mostrare la "significatività" della Rivelazione, ancor prima di esaminare la sua "credibilità". Nella Parte II richiama alcune importanti forme di pensiero apologetico dal periodo patristico fino ai nostri giorni, riservando uno spazio a quei progetti sorti in dialogo con il pensiero scientifico, da Tommaso d'Aquino a Nicolò Cusano, da Blaise Pascal a Robert Boyle, da Newman a Blondel, da Antonio Stoppani a Teilhard de Chardin.
Può una teologia della credibilità centrata sul Rivelatore per eccellenza, Gesù Cristo, e sulla testimonianza della Chiesa, offrire segni convincenti a chi ancora non crede? Il volume esamina senza sconti le implicazioni dell'annuncio del Vangelo nel contesto socio-culturale contemporaneo, accettando che la razionalità filosofica e scientifica facciano da "contrappunto", con le loro obiezioni, alla pretesa cristiana. La Parte I del volume si propone di fondare la legittimità di una teologia della credibilità, sia approfondendone le motivazioni in sede biblica e teoretica, sia rivolgendosi alle modalità della predicazione della Chiesa lungo la storia. La Parte II entra in dialogo con quegli aspetti del pensiero scientifico che sembrano maggiormente sfidare il messaggio cristiano, studiando in qual modo quest'ultimo, anche di fronte al contesto culturale generato dalle scienze, mantiene viva la sua significatività per gli uomini e le donne del nostro tempo. Un'analisi concettuale e una sistematica argomentativa fruibile, con le opportune mediazioni, anche in sede pastorale e catechetica, fornendo a coloro che vi operano un aiuto prezioso per il loro lavoro ecclesiale per la nuova evangelizzazione.
Il volume ripercorre le categorie fondamentali della Rivelazione che illustrano i rapporti fra Dio, l’uomo e il mondo, studiando in modo particolare quei caratteri del logos di Dio e su Dio che fanno della Rivelazione una parola significativa e dunque ne giustificano l’appello nei confronti della ragione. Dopo aver esaminato in prospettiva storica come la ragione cerchi risposte alle domande ultime dell’esistenza legandole al problema di Dio, secondo un interrogare che è, quasi inseparabilmente, filosofico e religioso, l’Autore esamina la critica della ragione scientifico-filosofica alla possibilità di un discorso su Dio e alle modalità con cui si cercano risposte agli interrogativi sul senso dell’essere e della libertà.
Giuseppe Tanzella-Nitti (Bari, 1955) è professore ordinario di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. Già dottore in astronomia nel 1977 presso l’università di Bologna e si è dedicato fino al 1985 alla ricerca scientifica, svolgendo lavori nel campo dell’astronomia extragalattica, prima presso l’Istituto CNR di Radioastronomia di Bologna e poi come astronomo all’Osservatorio Astronomico di Torino. È stato co-autore del primo Catalogo Generale di Velocità Radiali di Galassie (A Catalogue of Radial Velocities of Galaxies, Gordon and Breach, New York 1983). Dottore in teologia nel 1991 con una tesi sul pensiero trinitario di Matthias Joseph Scheeben, rivolge ora il suo interesse, da teologo, ai rapporti fra Rivelazione cristiana e cultura contemporanea e al dialogo fra teologia e pensiero scientifico. Fra i suoi volumi segnaliamo Questions in Science and Religious Belief (Pachart, Tucson 1992), La teologia, annuncio e dialogo (Armando, Roma 1996), Mistero trinitario ed economia della grazia (Armando, Roma 1997), Passione per la verità e responsabilità del sapere (Piemme, Casale Monferrato 1998), Teologia e scienza. Le ragioni di un dialogo (Paoline, Milano 2003), La verità della religione. La specificità cristiana in contesto (Cantagalli, Siena 2007), Lezioni di Teologia Fondamentale (Aracne, Roma 2007). Ha curato insieme ad Alberto Strumia il Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede, per il quale ha firmato 15 voci (Città Nuova e Urbaniana University Press, Roma 2002) e dirige il Portale web “Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede” www.disf.org, realizzato con la collaborazione del Servizio Nazionale della CEI per il Progetto Culturale e del Center for Theology and the Natural Sciences di Berkeley (CA), in lingua italiana e inglese, con oltre 200.000 pagine consultate ogni mese da tutto il mondo.
L'individuazione di criteri filosofico-teologici in grado di chiarire cosa si debba intendere per "religione" è divenuto oggi un compito irrinunciabile. A differenza del passato, il contesto odierno è segnato da una crescente incertezza al momento di dover riconoscere i caratteri essenziali di una religione e valutarne i rapporti con la filosofia, la cultura, la società civile. Da tale dibattito non è esente lo stesso cristianesimo, il quale si trova nella necessità di contribuire a chiarire cosa sia una religione. Il volume che il lettore ha fra le mani si propone di offrire significativi elementi per questo chiarimento, attraverso capitoli di scansione sia storica sia sistematica.
Se l'esigenza di dar ragione della fede di fronte al contesto culturale e religioso del proprio tempo è esigenza di sempre, è fuori dubbio che il nostro tempo, segnato da un significativo sviluppo delle scienze naturali, interpella il sapere teologico e chiede un confronto e un dialogo qualitativamente diversi rispetto al passato. Obiettivo di questo volume di G. Tanzella-Nitti, è ripercorrere in modo sintetico gli aspetti di pertinenza di una teologia fondamentale nel contesto del pensiero scientifico. In sei capitoli il volume affronta i temi più scottanti del dialogo teologia-scienza: il rapporto tra il Libro della Natura e il Libro della Scrittura; il ruolo della teologia, della filosofia e delle scienze di fronte a temi di attualità scientifica; il tema delicato del miracolo e del suo rapporto con le scienze; il ruolo delle scienze naturali nella riflessione teologica e nello sviluppo del dogma; la necessità che i diversi livelli di conoscenza possano concorrere all'unità del sapere, pur con modalità adeguate al contesto moderno e senza ricadute in modelli del passato, difficilmente riproponibili.