29 lezioni, secondo uno schema storico con illustrazioni dalla Carta della Palestina, scritte con e per i ragazzi della scuola elementare di Calenzano per ritrovare l'umanità di Gesù così come Lui la incarnò.
Il cammino interiore e il percorso di vita di un sacerdote che ha lasciato una traccia indelebile nella nostra vita e nella cultura europea.
Gli ex ragazzi della scuola popolare di Calenzano rivisitano il loro popolo mezzo secolo dopo la magistrale inchiesta sociologica di don Milani alla scoperta dell'attualità e della profezia del loro cappellano di allora. Aggiornano alcune statistiche e rifanno i conti in una società dove hanno trionfato i miti borghesi. In appendice l'avvio delle esperienze pastorali nello sconosciuto epistolario spirituale tra don Lorenzo Milani e Cesare Locatelli.
In questo libro, l'autore individua ed espone in tutte le sue espressioni lo "spirito" animatore dell'intera opera milaniana, e lo fa da un punto di vista critico e rigoroso sul piano della ricerca scientifica. Dopo un'ambientazione storica e biografica di don Milani, vengono infatti studiate l'ispirazione ideale e la formazione spirituale, che hanno caratterizzato gli scritti e l'azione di Lorenzo Milani. Il cuore dell'indagine è dedicato all'esplorazione della dimensione spirituale del pensiero e dell'opera del priore di Barbiana, con le risorse della fenomenologia delle religioni e della ricerca teologica. L'eredità pedagogica di Lorenzo Milani, in particolare, viene colta nella dimensione sociale e religiosa, e nell'opzione per i poveri, che tanto dibattito suscitò all'epoca e provocò incomprensione e contestazioni al parroco di Barbiana. Le conclusioni mettono in evidenza quella che viene ritenuta dall'autore la migliore e più significativa eredità milaniana, ossia la secolarità e aconfessionalità della scuola, nate dalla radice della sua fede, e il "metodo collettivo" del lavoro didattico nel possedere la parola.
Un testo su Don Milani, il profeta del rinnovamento. Con prefazione di Erio Castellucci.
Nel Novecento italiano la voce di don Milani è paragonabile solo a quella di Pier Paolo Pasolini. Due menti libere non solo perché avevano il coraggio di dire l'indicibile, ma per la loro capacità di irrompere nelle coscienze con verità che smuovono i cervelli e i cuori. Questo "Ideario", composto di 230 voci, è un modo nuovo e diverso per avvicinarsi ai testi milaniani. Un modo semplice e diretto per capire la potente parola del priore di Barbiana.
Don Lorenzo Milani (1923-1967), sacerdote ed educatore, è stato il fondatore della scuola di Sant'Andrea di Barbiana, il primo tentativo di istruzione a tempo pieno espressamente rivolta alle classi popolari. A lungo frainteso e ostacolato dalle autorità scolastiche e religiose, don Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del dopoguerra e la sua vita rappresenta per molti una testimonianza di scelta radicale in favore degli ultimi. I progetti di riforma scolastica e il tema della libertà di coscienza, anche nei confronti del servizio militare, compaiono in molte sue opere. Sulla base di documenti editi e inediti, di testimonianze e interviste ai suoi allievi ancora oggi viventi, viene ricostruita la parabola umana e spirituale di un grande protagonista del Novecento.
Questa raccolta di lettere – ad amici, collaboratori ed avversari – rappresenta uno straordinario documento di accesso al don Lorenzo privato.
In occasione dei quarant´anni dalla morte di don Lorenzo Milani il volume rievoca, nel difficile biennio 1958-1959, i contenuti e le reazioni al libro di Milani Esperienze Pastorali offrendone anche - per la prima volta assoluta - alcune pagine originali con le varianti, le correzioni proposte dal censore e le scelte definitive di Milani. Del tutto inedito e poi il carteggio tra Milani ed una eminente personalità del mondo della cultura meridionale, carteggio dedicato interamente alle Esperienze Pastorali e dimostrazione della possibilità di dialogo tra uomini capaci di valicare le frontiere in nome della comune causa della giustizia sociale.
Questo estratto da Esperienze pastorali" demolisce la ricreazione come strumento pastorale in quanto incompatibile con la missione di parroco, al suo posto elabora una nuova strategia civile rivolta a tutti, cristiani e non: la scuola. "
Nel 40° anniversario della morte del Priore di Barbiana, un omaggio semplice, tascabilissimo, perché chi lo ha conosciuto e chi non lo ha conosciuto possano incontrare la sua parola viva, dura, ma trasparente e conoscere almeno un po' questa personalità che ha segnato la Chiesa e la società del secolo scorso con le sue battaglie per la pace, la non violenza, il superamento delle differenze di classe, per la sua difesa del povero e del suo diritto all'educazione e alla cultura.
Il libro di Edoardo Martinelli riporta alla luce i nuclei fondanti la pedagogia del Priore di Barbiana. Un metodo d'insegnamento che ha nell'aderenza alla realtà e nel rapporto "maestro-allievo" il suo fulcro vitale. Il maestro conduce l'allievo in una zona di intersezione e laica, ma non neutrale, tortuosa, affilata e a rischio quale il filo di rasoio. Dove non esistono più certezze, bensì il primato della coscienza, il libero esercizio della ragione critica, i problemi concreti da risolvere in un tempo diluito. Una concezione rivoluzionaria della pratica d'insegnamento che don Milani concretizzò anche in punto di morte e di cui Martinelli, suo allievo dal 1964 al 1967, fornisce una preziosa testimonianza.