Per guardare all'avvenire dell'uomo, il paleontologo Pierre Teilhard de Chardin legge l'evolversi della materia nel tempo, del quale le scienze dell'Ottocento e del Novecento ci hanno aperto nuovi orizzonti conoscitivi. Il tempo dell'evoluzione è un percorso attraverso forme sempre più complesse che ci porta verso l'uomo e verso la Noosfera. Lungi dall'azzardare concrete previsioni, da lui stesso dichiarate impossibili, sugli accadimenti futuri, Teilhard ritiene tuttavia legittimo, estrapolando le osservazioni fatte sull'evoluzione che ha preceduto il manifestarsi del pensiero nell'uomo, tracciare "le direzioni e le condizioni dell'avvenire". Il fenomeno umano, così come lo osserviamo e sperimentiamo, non si è fermato, ma è destinato a muoversi verso un ulteriore compimento individuale e collettivo. Di fronte all'umanità si apre un lungo cammino di ulteriore genesi e maturazione alla cui realizzazione concorreranno le nostre scelte, la globalizzazione in atto, il modo di affrontare e gestire i problemi dell'educazione, della pace, dei diritti dell'uomo, della democrazia. E come prevedere la fine della specie e il raggiungimento di uno stadio ultraumano? Questi molteplici temi costituiscono l'oggetto dei 22 saggi qui contenuti, nei quali si manifesta in modo evidente la fede che Teilhard nutre nei confronti dell'uomo.
Una sintesi del pensatore francese Teilhard de Chardin Pierre che traccia il cammino evolutivo con efficacia ancora oggi straordinaria.
Il lavoro inizia chiarendo il posto e il significato della Vita nell’Universo; segue lo sviluppo della Biosfera, in essa appare l’uomo con l’espandersi della Riflessione e si forma così la Noosfera.
Come la fisica tende a vedere una sorta di avvenimento atomico primitivo, la biologia, «estrapolata all’estremo (e questa volta in avanti), ci conduce a un’ipotesi analoga: quella di un Punto Focale universale (che ho chiamato Omega) non più di esteriorizzazione e di espansione fisiche, ma di interiorizzazione psichica – nel quale la Noosfera terrestre in via di concentrazione (attraverso la complessificazione) sembra destinata a finire tra qualche milione di anni. Spettacolo notevole, certo, quello di un Universo fusiforme, chiuso alle due estremità (all’indietro e in avanti) da due sommità d’inversa natura».
Questo volume, gioiello di storia paleontologica, ci apre orizzonti che dialogano necessariamente, oltre che con la biologia, con le scienze umane e la filosofia.
Questo lavoro risponde a un'esigenza dei lettori degli scritti di Teilhard de Chardin. Le prima difficoltà che essi incontrano nel comprenderli derivano dall'utilizzo di un vocabolario originale, fatto di neologismi interamente inventati dall'autore, o semplicemente di termini tecnici o anche del linguaggio comune che egli riveste di un significato particolare. La seconda parte dell'opera è un dizionario dei nomi di persone che sono o corrispondenti di Teilhard o persone di cui egli parla, per la maggior parte poco conosciute o addirittura sconosciute ai nostri contemporanei. All'autore è parso importante dare tale complemento biografico, poiché la comprensione dell'opera di un pensatore non può prescindere dalla società nella quale è vissuto e dai personaggi che ha incontrato e che l'hanno in qualche modo segnato. L'insieme costituisce uno strumento prezioso - che non ha eguali - per penetrare nell'universo teilhardiano.
Studioso di fama mondiale e prestigioso pensatore, Pierre Teilhard de Chardin si sottrae agli isolamenti disciplinari, come alle correnti che variano a seconda della moda e della pubblicità. Incompreso o assimilato, egli emerge come una figura eccezionale della filosofia e della teologia del XX secolo. Teilhard de Chardin è certamente uno dei grandi pionieri del rinnovamento religioso che segna il nostro tempo e senza dubbio uno dei teologi più importanti per la nuova evangelizzazione. Fondata su una conoscenza esaustiva dei testi di padre Teilhard e della sua vasta corrispondenza, quest’opera mette in luce, con precisione e chiarezza, quello che l’autore considera come la via privilegiata del suo cammino intellettuale e spirituale: la ricerca di Dio. Perseguita appassionatamente per tutta la vita, essa costituisce un’esperienza di prim’ordine. Grazie alla profondità della sua analisi e alla ricchezza della sua sintesi, essa arriva a toccare l’universale. Il suo percorso rimane dunque esemplare per l’uomo della modernità. La sua analisi del fenomeno religioso, considerato come parte integrante del fenomeno umano, ha condotto padre Teilhard a prevedere non solamente il ritorno del religioso, ma soprattutto il ritorno di Dio nella coscienza degli uomini del XXI secolo. Dio non è morto. Egli è ritornato.
Pochi studiosi e pensatori moderni hanno saputo, come Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955), intrecciare nella loro opera gli interrogativi della scienza e le certezze della religione. Formato dai gesuiti (cui successivamente si unì), ordinato sacerdote all’età di trent’anni,
Teilhard affiancò allo studio della teologia un’assidua attività di paleontologo e geologo che lo portò a viaggiare in tutto il mondo e a trascorrere gran parte della vita lontano dalla natia Francia, soprattutto in Cina e negli Stati Uniti. Questa duplice vocazione, tanto fertile quanto poco ortodossa negli esiti, gli alienò i favori delle gerarchie ecclesiastiche, che negarono fino all’ultimo l’imprimatur ai suoi scritti, tutti pubblicati postumi, a cominciare dal suo libro più celebre, Il fenomeno umano. Accusato di panteismo e apertamente ostacolato nella carriera accademica, Teilhard rimase per altro sempre fedele alla Chiesa
e obbediente al suo magistero, seppure in una condizione di intima sofferenza.
Oggi il suo pensiero appare per molti aspetti profetico e in ogni caso sorprende per la sua capacità di andare dritto al cuore di molte delle questioni più controverse riguardo al rapporto fra scienza e fede.
Se al fermento scientifico del XIX secolo la Chiesa oppose spesso un atteggiamento di sospetto, quando non di aperta ostilità, Teilhard cercò invece di comporre le più avanzate acquisizioni della ricerca all’interno di una visione cosmologica in cui il principio evolutivo si estende alla dimensione dello spirito, senza avvalorare alcun determinismo di tipo meccanicistico.
La sua visione unitaria dell’universo e dell’uomo, della materia e dello spirito, tendenti verso il Cristo cosmico, ha trovato uno spazio anche all’interno della Chiesa e comunque la sua opera è considerata uno dei contributi intellettuali più stimolanti del XX secolo, una delle proposte più suggestive contro la frammentazione del sapere e il diffuso smarrimento dei nostri tempi.
L'AUTORE
Jacques Arnould, domenicano, è nato nel 1961. Teologo, filosofo, storico delle scienze, ingegnere agronomo, è esperto incaricato per la «dimensione etica, sociale e culturale delle attività spaziali» presso il Centre National d’Études Spatiales (CNES) di Parigi. È autore di molte opere, tra le quali ricordiamo Les moustaches du diable (vincitrice del Prix La Bruyère, assegnato dall’Académie Française), Requiem pour Darwin e, edite anche in Italia, La Chiesa e la storia della natura e La teologia dopo Darwin.
L'Autore si trova a vivere in un mondo subdolo nel quale ormai non si riconosce più: la velocità della tecnologia, gli apparati multimediali, l'era delle videoconferenze, delle trasmissioni satellitari lo portano a vivere in profonda solitudine, perché vengono a mancare il dialogo e le emozioni vissute direttamente, sulla propria pelle, dove i sentimenti risuonano della dimensione ancestrale dell'uomo. Da qui il desiderio di spostarsi fisicamente per riscoprirsi e risentirsi ancora uomo. Un'abbazia diventa dunque il luogo del silenzio dove l'autore può pensare a sé stesso e ascoltare le vibrazioni più intime della sua anima. Per una strana volontà del destino l'autore incontra Celeste fuori dalle mura conventuali, la quale raccontando la propria storia, riporta alla luce, attraverso la melodia della memoria scritta su un pentagramma, le note che diventano i valori ora acquisiti ora perduti. Celeste narra la vicenda vissuta di una sua contemporanea che diventa protagonista del romanzo: Giulia. Una storia d'amore e umanità vissute secondo le regole di un destino avverso. Sullo sfondo del romanzo scorrono vicende della seconda guerra mondiale, dove la grande storia si intreccia con le piccole storie dei personaggi. Il figlio di Giulia diventa l'elemento di raccordo fra un mondo distruttivo e un mondo di pace. La voce del suo violino emana armonie e canta l'amore e la dolcezza con la quale ci incatena. Sono messaggi che ci sospingono a riflettere sull'essenza della vita, anche oltre la morte e la malvagità umana.
Il volume riunisce gli scritti relativi alla dimensione sociale e al futuro dell'umanità. Il libro, pubblicato postumo nel 1963, raccoglie ventotto saggi, per la quasi totalità inediti, ordinati cronologicamente dall'Editore e datati tra il Natale del 1939 e il gennaio 1955. Il messaggio che ci proviene da questo libro è prezioso, dal momento che cerca di illuminare la via che l'uomo, in quanto singolo e in quanto specie, percorre nella storia del mondo. Esso si prefigge di parlare all'uomo del suo futuro ultimo ma anche dei suoi compiti all'interno del tessuto sociale, infondendo, in questi tempi così bui, la forza e la determinazione della speranza.
Dopo lunghi anni di attesa, viene pubblicata l'opera finora inedita di Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955), scienziato e pensatore francese tra i pi? letti e discussi del XX secolo, le cui opere sono state oggetto per decenni di accese polemiche (le pi? note Il fenomeno umano e L'ambiente divino).La Scienza di fronte a Cristo - tit. orig. Science et Christ, Ed. du Seuil, 1965 - risulta una delle opere pi? complete del grande pensatore francese, in cui sono presentati i temi centrali della sua complessa e maestosa visione scientifica e spirituale. Il libro ? composto da una serie di saggi scritti da Teilhard tra il 1921 e il 1955, a testimonianza dell'evolversi del suo pensiero, che forniscono ulteriori elementi di approfondimento delle sue teorie sull'evoluzione dell'uomo e dell'universo.
Un testo ardente" del grande gesuita. "
L'Amore come energia che costruisce il mondo, in una breve raccolta di testi esemplari.
Un testo di profonda spiritualita e di alta poesia.
"Un piccolo libro, che può ritenersi un vero tesoro - scrive nella prefazione all'edizione italiana David Maria Turoldo -, perché indica vie che ci portano a più grandi spazi, verso pensieri più alti".