
Nessun papa è stato applaudito come Bergoglio dal mondo esterno ed estraneo al cattolicesimo. Ma nessuno come lui è stato contestato all'interno della Chiesa. Da questa stridente contraddizione prende le mosse questo libro: un bilancio a cinque anni dall'elezione del cardinale argentino dopo le clamorose dimissioni di Benedetto XVI.
Quanto pregiudizio c'è nelle critiche di Bergoglio? Quanto pregiudizio anti-romano ha ispirato pensieri e opere del papa? Perché non si sono realizzate le riforme promesse? Quanto influisce il "cerchio magico" di Santa Marta sulle scelte di Francesco? E' fondata l'accusa di migrazionismo? Cosa nasconde la misericordia? Come superare divisioni e fratture? La comunione nella chiesa non più importante e preziosa della comunione per i divorziati risposati?
Brevi citazioni tratte dagli scritti e dai discorsi di Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002, vengono liberamente commentate nel volume da un centinaio di autori, amici del cardinale.
sommario
Introduzione. Parola nella Chiesa, parole alla città (M. Vergottini). PERLE DI MARTINI. I. La Parola che si fa Chiesa. II. La Parola nella città. III. Un popolo, una terra, una Chiesa. IV. Sia pace sulle tue mura. V. Città senza mura. VI. Per una santità di popolo. VII. Farsi prossimo nella città. VIII. Interiorità e futuro. IX. Etica, politica, conversione. X. Pace, giustizia, Europa. XI. Comunicare nella Chiesa e nella società. XII. Cammini di libertà. XIII. Vigilare. XIV. Per una Chiesa che serve. XV. Guardando al futuro. XVI. Ripartire da Dio. XVII. Parlare al cuore. XVIII. L’amico importuno. XIX. Il Padre di tutti. XX. Coraggio, non temete! XXI. Nel Sabato del tempo. XXII. Ricominciare dalla Parola. XXIII. Perché il sale non perda il sapore. Fonti bibliografiche. Collaboratori.
note sull'autore
Marco Vergottini, teologo milanese laico, già vice-presidente dell’Associazione Teologica Italiana dal 2003 al 2011, è stato per venticinque anni docente di Introduzione alla teologia e di Storia della teologia contemporanea alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano. Attualmente insegna Teologia pastorale a Padova presso la Facoltà teologica del Triveneto. Autore di saggi sul concilio Vaticano II, su Paolo VI e sulla teologia contemporanea, è coordinatore del sito-web www.eancheilpaparema.it. Per EDB ha curato Perle del Concilio. Dal tesoro del Vaticano II (32013) e ha pubblicato Il cristiano testimone. Congedo dalla teologia del laicato (2017).
Papa Francesco parla ai giovani immersi nella grande crisi globale, che è il frutto avvelenato di quella «cultura dello scarto» denunciata instancabilmente dall'inizio del pontificato. Assieme ad anziani e bambini, i giovani sono le grandi vittime della mentalità che in nome del profitto economico esclude ed emargina. Privati della possibilità di costruire il proprio futuro, in difficoltà a trovare un lavoro e formare una famiglia, essi sono in molti casi anche sradicati dal loro Paese per fuggire la fame, la violenza, la persecuzione. Più volte il papa chiede ai responsabili della politica e dell'economia di rivolgere maggiore attenzione alle giovani generazioni: un'esortazione che vale anche per la comunità cristiana. Ma nelle molteplici occasioni in cui si rivolge direttamente ai giovani, Francesco non indulge a commiserazioni: li esorta a prendere in mano la vita con decisione ed energia, consapevoli delle loro potenzialità, per essere protagonisti della costruzione di una società più giusta e fraterna e dare impulso all'«uscita missionaria» della Chiesa.
Il profeta Elia sale sul monte Sinai per incontrare Dio. Immagina che il suo Signore sia nel fulmine incandescente, nel terremoto che fa sommuovere la terra, nella tempesta, nel vento che spacca la roccia. Ma Dio non è in questi eventi fragorosi e si manifesta nella “voce di un silenzio sottile”. Egli è nell'annullamento della parola, nella poesia che ha bisogno di spazi bianchi perché, come ha scritto Pascal, “nella fede, come nell'amore, i silenzi sono più eloquenti delle parole”.
sommario
I. Il grande codice della cultura occidentale. II. La debolezza della Parola. III. Gli spazi bianchi del silenzio. IV. La diafanìa della Parola. V. L’alfabeto colorato dell’arte. VI. La forza della Parola.
note sull'autore
Gianfranco Ravasi, cardinale, è presidente del Pontificio consiglio della cultura e della Pontificia commissione di archeologia sacra. Per EDB è autore di numerosi volumi, tra cui due imponenti commenti biblici più volte ristampati al libro dei Salmi e al Cantico dei cantici. Tra i saggi recenti: I Vangeli (2016), Pregare con i Salmi (nuova edizione 2017), La Bibbia secondo Borges (2017) e Quanto manca ancora all'alba? La Bibbia e il pensiero apocalittico (2017).
La Maddalena rappresenta l'umanità intera davanti al Mistero, all'ignoto, alla paura e all'emozione di vedere, finalmente, qualcosa o qualcuno che cambia il corso della propria vita. La storia di Maria Maddalena raccontata dai Vangeli si presenta come un paradigma della fede e della passione eccessiva, accolta e abbracciata da qualcuno che non ha pregiudizi. È proprio questo che succede la mattina di Pasqua davanti al Sepolcro vuoto, accade qualcosa a Maria Maddalena, che passa dal non vedere tipico della tristezza al riconoscere il Risorto. Martini racconta i sentimenti e le sensazioni di Maria Maddalena per descrivere superbamente il percorso impensabile, non programmabile, umanamente impossibile ma reale e travolgente che porta la creatura a riconoscere, vedere e quasi toccare il suo Signore. E poi corre a dirlo a tutti.
La svolta ecclesiale e pastorale impressa da papa Francesco in questi cinque anni di pontificato segna un nuovo inizio nella vita della Chiesa del nostro tempo. L'incalzare delle gravi problematiche sociali, economiche e umanitarie - la «guerra» di ogni giorno per la difesa dei diritti umani e della «casa comune», del lavoro e della dignità di ogni persona, della pace e della fraternità tra i popoli - ha spinto sempre più Francesco a intervenire, prendere posizione, orientare, con la franchezza e il coraggio con cui vuol essere testimone del Vangelo nella concretezza di tutte le situazioni esistenziali. La svolta di Francesco si colloca in questa prospettiva. E nasce da quella fede operante nella carità che genera la forza di cambiare la vita, cambiare la Chiesa e cambiare il mondo, un triplice obiettivo, a cui Francesco esorta tutto il popolo cristiano. Cambiare la vita è il primo passo. Il costante invito del Vangelo alla conversione non consiste però soltanto nel rimuovere i peccati passati: occorre sradicare ogni giorno dal proprio cuore le comode certezze, i falsi idoli, gli atteggiamenti non orientati a cercare sinceramente Dio e il suo Regno di giustizia. Senza questa conversione interiore non può esserci alcun altro cambiamento. Anche la riforma delle strutture della Chiesa nasce prima di tutto da un rinnovamento delle coscienze. Ecco allora l'esortazione a uno stile pastorale nuovo, attraverso cui vivere la fede con un'audacia capace di smuovere le sicurezze e le comodità, le pesantezze e le incrostazioni che nel tempo hanno chiuso o arrugginito i cuori, snaturando o immiserendo l'annuncio del Vangelo. Questa identità cristiana, spesso perduta, è il tesoro da recuperare, diventando pellegrini e missionari sulle strade del mondo, al pari degli antichi discepoli di Gesù. Cambiare il mondo, infine. Non si tratta di un'aspirazione vaga, ma con obiettivi, ambiti e passaggi ben precisi. L'umanesimo sociale di Francesco è da sempre puntato sui poveri e gli abbandonati, sugli «scarti» della società: da qui il suo costante richiamo alle opere di misericordia corporale e spirituale, che non sono gesti di un momento ma abbracciano l'intera esistenza del cristiano, il quale dovrà portare a tutti la radicale novità del Vangelo perché in Cristo e con Cristo «la gioia abita il cuore, la speranza rinasce, il dolore si trasforma in pace, il timore in fiducia, la prova in offerta d'amore».
Pochi sanno che Papa Francesco, prima di laurearsi in Filosofia e Teologia, si è diplomato in Chimica degli Alimenti e che il cibo e la cucina hanno per lui un ruolo importante.
Questa è una biografia che racconta Papa Francesco in una prospettiva nuova e originale, nella quale trovano spazio anche 36 ricette buone e semplici, ispirate alla sua vita.
Questo libro ha una valenza culturale e informativa. I fatti narrati sono conformi a verità e documentati. La pubblicazione illustra il rapporto che lega Papa Francesco al valore del cibo e al suo significato religioso. Il cibo e la sua condivisione costruiscono relazioni, trasmettono memoria e culture, e sono un fattore fondamentale per il progresso sociale ed economico.
1. Voglio svegliare l’aurora
2. Il volto
3. Prenditi cura di me
4. Mohamed
5. Shma koll de profundis
6. Al vangelo non manchi il mondo
7. Madimba
8. Transumanza
9. Rimani con me
10. Santa maria, madre tenera e forte
11. Salve regina
Don Tonino Bello è passato come una meteora nel cielo della Chiesa italiana, stroncato da un male incurabile, esploso al ritorno da un viaggio a Lourdes, dove don Tonino aveva predicato un corso di esercizi spirituali a un gruppo di sacerdoti anziani e malati: si tratta di un dialogo appassionato intorno al tema che gli era più caro, quello di sentirsi "servi solleciti e lieti del popolo di Dio", ora recuperato dalla registrazione magnetica e pubblicata nel volume "Cirenei della gioia".
Ti voglio bene, discorsi intimi è una raccolta in MP3 di alcuni tra i più bei discorsi di Don Tonino Bello. In questo CD, attraverso la sua voce si comprende l’ideale che ha animato il “vescovo fatto popolo” durante la sua vita. Così scrive don Tonino: ‘Non abbiate paura! Se la paura bussa alla tua porta, manda ad aprire la tua fede, la tua speranza, la tua carità, ti accorgerai che fuori non c’è nessuno. Allora coraggio carissimi fratelli!’. Un altro CD MP3 imperdibile di Don Tonino. Elenco brani: 1. Discorso agli studenti - 2. Dammi, Signore, un’ala di riserva (testo di Tonino Bello, musica di Felice Spaccavelo) - 3. Lettera a Maria - 4. Lettera a Giuseppe - 5. Nelle vene della storia - 6. Si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugatoio, se lo cinse - 7. Maria icona del nostro pellegrinare - 8. Il mistero della Croce.
Ritornato in Inghilterra da Dublino, dove aveva presieduto l'Università Cattolica di nuova fondazione, nel 1859 Newman riprende l'antico proposito di scrivere di fede e ragione, avviando un percorso che porterà al capolavoro della "Grammatica dell'assenso". In "Prova del teismo" egli replica a chi pensa che l'unica via per mantenere la fede sia oscurare la ragione, e lo fa con un argomento a sostegno dell'esistenza di Dio: non una formulazione meramente intellettuale, ma intimamente connessa alla pratica, una prova che passa attraverso il riconoscimento della consapevolezza della nostra esistenza e di una coscienza morale a essa associata. La sottile analisi fenomenologica che la sostiene rende manifesta la realtà trascendente di una Persona (Dio) dentro la persona che noi stessi siamo.
Un libro per esprimere in maniera fresca, colorata, dinamica, un affettuoso e motivato grazie a Papa Francesco. E' questo il contenuto di Semplicemente grazie, il libro-rivista che la Fraternità di Romena ha deciso di pubblicare in occasione del quinto anniversario dall’elezione di un Papa che sta cambiando profondamente la chiesa.
Semplicemente grazie riprende lo stile della rivista della fraternità proponendo un racconto corale cui partecipano con editoriali e interviste tante figure della cosiddetta chiesa di periferia, da Luigi Ciotti a Alberto Maggi, da Ermes Ronchi a Carlo Molari, ma anche tanti laici, da Moni Ovadia a Erri De Luca, da Grazia Francescato a Eraldo Affinati.
Ne esce un ritratto vivace e inedito non solo del Papa ma anche di un mondo: quello di cui fanno parte tante realtà di base della chiesa e non solo che vedono riconosciuto nelle parole e nello stile del Papa il proprio bisogno di una spiritualità aderente alla vita e di una chiesa vicina al Vangelo.