Anselm Grun fornisce al lettore l'ispirazione per venire a contatto con il proprio desiderio di infinito e affidarsi ad esso, poiche la vita e fatta di speranza e di sogno.
Nei decenni scorsi ci si è accostati alla figura ed all'opera di don Lorenzo Milani spesso con le lenti deformanti di una visione eccessivamente ideologizzata. A distanza di quasi quaranta anni dalla sua morte e dopo migliaia di testi scritti pubblicati su di lui, oggi non ci si può certamente esimere dal guardare a don Milani come ad un grande educatore che ha avuto una forte influenza sullo sviluppo della scuola e che occupa certamente nella storia della cultura italiana un posto importante che gli va riconosciuto anche a livello scolastico.
Pazienza, Attenzione, Meditazione, Ascolto, Ascesi, Silenzio, Povertà, Perdono, Amore del nemico, Morte e fede, Vecchiaia e molte altre voci. Con un epilogo: la Gioia. Un percorso non lineare, ricco di rimandi e di punti di vista differenti, alla ricerca di un' "irraggiungibile globalità di comprensione", per consegnare a credenti e non la speranza e la possibilità di un'autentica vita spirituale attraverso un nuovo battesimo di parole.
Questa edizione comprende tre nuove voci: Idolatria, Ricerca di Dio e Memoria. Un lessico della vita interiore alla ricerca di una parola per la vita che, tratta dal vissuto quotidiano, possa fornirlo di un senso; una parola proveniente dall'esterno ma capace di scendere nelle profondità dell'essere.
L'anima dell'umanità contemporanea è sempre più malata e si fa perciò sempre più pressante il bisogno di cure adeguate. Nel vuoto lasciato da un Cristianesimo in crisi proliferano le psicoterapie. Ma il termine "psicoterapia" significa proprio "cura dell'anima", funzione primaria della Chiesa. In questa ampia intervista autobiografica, A. Grün propone il proprio itinerario personale, il proprio tentativo di vivere la fede cristiana incarnandola nella cultura del nostro tempo, facendola dialogare con la psicologia junghiana come con la meditazione zen. La spiritualità che ne emerge è radicalmente esperienziale, mistica, terapeutica, finalizzata alla cura integrale dell'uomo, e ben radicata sulla terra. Un cristianesimo vivo, capace di offrire spunti sorprendenti per quel rinnovamento culturale della Chiesa cattolica, avviato con il Concilio Vaticano II, ma ancora in gran parte da sviluppare. Il testo si articola in 7 capitoli: Infanzia e giovinezza di un benedettino, Il Concilio: la Chiesa alla svolta dei tempi, La vita religiosa: cercare Dio e conoscere se stessi, L'arte della preghiera, Curare l'anima: fede psicologia, La Chiesa: una tradizione da rinnovare, Dio è amore incondizionato.
Lo studio parte da un’analisi delle forme d’itineranza presenti nella storia d’Israele, popolo in cammino, per poi concentrarsi sull’esperienza dell’itinerante Gesù e sui motivi che la sostengono. Una breve rassegna storica sull’esperienza dell’itineranza sopravvissuta nella Chiesa dei primi secoli e nel monachesimo medievale, sia pure con una valenza ascetica, introduce a cogliere la centralità che san Francesco ha riconosciuto all’essere “pellegrini e forestieri”. Egli ha caricato di contenuti e di nuove intenzionalità l’andare per il mondo, espressione di un bisogno di comunione e di relazionalità che si può tradurre nella volontà di ‘essere per gli altri’ e di ‘essere con gli altri’. L’itineranza francescana appare così una forma di testimonianza da leggere entro un’ecclesiologia di comunione, L’attenzione alla storia successiva della famiglia francescana mostra come l’ideale di Francesco abbia trovato espressioni diversificate nel tempo. Emerge con chiarezza la necessità di recuperare il senso della vita come pellegrinaggio, in controtendenza rispetto al modo comune di vivere la mobilità con la mentalità del turista.
Il volume avvia una nuova collana a cura dell’Istituto francescano di spiritualità del Pontificio Ateneo Antonianum.
Sommario
«Pellegrini e forestieri in un’epoca di mobilità»: storia e senso odierno dell’itineranza francescana (L. Padovese). Itineranti alle origini, itineranti nel tempo: una visione biblica (F. Raurrell). L’itineranza di Gesù e dei suoi discepoli: storia e vangeli (S. Légasse). Alcune riflessioni sull’itineranza di discepole nel NT e sul farsi eunuchi per il regno dei cieli (Mt 19,12) (M.L. Rigato). La sequela Christi: forme d’ascesi itinerante nel primo cristianesimo (L. Padovese). Itinerari e itineranti nell’alto medioevo (secoli VIII-XII) (C.G. Bove). L’itineranza alla luce degli Opuscoli di san. Francesco d’Assisi (O. Schmucki). L’itineranza francescana nelle opere di Tommaso da Celano (N. Kuster). Essere uomo - essere itinerante: un’ontologia dell’itineranza in prospettiva francescana (J. Freyer). Significati e rapporti dell’itineranza francescana (C. Cargnoni). Spunti per una fondazione giuridica dell’itineranza nella legislazione del I Ordine francescano: tra memoria, attualità e “profezia” (P. Etzi). Attualità dell’itineranza fraterna come forma testimoniale della fede (P. Martinelli). La dimensione antropologica dell’itineranza francescana: un valore? (G. Salonia). Itineranti “glocali”: tra la libertà del turista e la schiavitù del vagabondo. Stimoli per una riflessione sull’itineranza francescana oggi (H. Punsmann). “Itinerare” nel mondo dei media per una nuova evangelizzazione (R. Giannatelli).
Note sul curatore
Luigi Padovese, nato a Milano nel 1947, religioso cappuccino, professore ordinario di patristica, insegna all’Istituto francescano di spiritualità del Pontificio Ateneo Antonianum dove è preside, alla Pontificia Università Gregoriana e alla Pontificia Accademia Alfonsianum. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Turchia. I luoghi delle origini cristiane, Piemme 1987; Il problema della politica nelle prime comunità cristiane, Piemme 1998; Cercatori di Dio: sulle tracce dell’ascetismo pagano, ebraico e cristiano dei primi secoli (Uomini e Religioni), Mondadori 2002. Ha inoltre curato le seguenti edizioni: Massimo di Torino, Sermoni, Piemme 1989; Agostino di Ippona, Sermoni per i tempi liturgici, Paoline 1994.
Per un anno, dal 1971 al 1972, Padre David ha tenuto una rubrica sul settimanale "Sette giorni in Italia e nel mondo", diretto da Ruggero Orfei. La rubrica, intitolata "Gridi e preghiere", presentava al lettore dei testi poetici, talvolta accompagnati da prose esplicative che conferivano un significato più preciso e intenzionale alle liriche. Quella di Padre Turoldo può essere definita poesia civile, che si fa carico delle questioni del suo tempo e propone profonde istanze di rinnovamento radicale della vita civile e spirituale. Vi sono frasi che colpiscono il cuore e l'intelligenza, come improvvisi raggi di luce. La lettura dei suoi versi diventa così un passaggio importante, che vale per tutti. I "tutti" a cui occorre affidarli.
GLI AUTORI
Nato nel 1916 in un paese della bassa friulana, compì gli studi fino al sacerdozio, nell'ordine dei Servi di Maria. Si laureò in filosofia, e visse nel convento di San Carlo al Corso in Milano il periodo della Resistenza e della ricostruzione post-bellica. Sosteneva la sua straordinaria azione di carità verso i poveri con una forte predicazione ove la sua parola risuonava con efficacia, coinvolgendo tutte le categorie sociali, laiche e religiose. Con il confratello Padre Camillo de Piaz, diede vita al centro culturale Corsia dei Servi. Le sue idee di rinnovamento culturale e religioso gli procurarono difficoltà con le autorità religiose che lo costrinsero ad allontanarsi da Milano. Dal 1963 la sua dimora abituale fu nel Prioriato di S.Egidio situato a Fontanella di Sotto il Monte. Morì a Milano il 6 febbraio del 1992. Scrisse numerosi saggi di contenuto religioso e civile, insieme a opere di prosa e di teatro, ma l'impegno maggiore l'ha manifestato nella poesia.
Racconti antichi ripresentati in forma moderna e spiegati come simboli archetipi della nostra incarnazione.
Le preghiere fondamentali presentate dal grande teologo benedettino.
Padre René Latourelle raccoglie in questo libro quei passi evangelici che, meditati, permettono di entrare in intimità con Gesù, di conoscere il suo volto, così come gli apostoli e gli evangelisti hanno fatto. Mediante uno schema diviso in tre parti invita ognuno a mettersi in ascolto della Parola, ad assaporarla, a contemplarla, per poi eventualmente annunciarla.
Nel consueto incontro con gli amministratori della Diocesi di Milano, l'Arcivescovo Dionigi Tettamanzi non manca di richiamare la politica al suo impegno di servizio alla comunità; in particolare si affronta qui il tema della partecipazione e della coscienza civile.
Questo libro raccoglie vari interventi dell’ultimo pellegrinaggio annuale proposto ai giovani preti della diocesi di Milano, che si è svolto in Spagna, nei luoghi della vita di san Giovanni della Croce. La forte testimonianza del carmelitano spagnolo è di grande interesse per ogni prete, ma anche per ogni cristiano chiamato ad affrontare momenti di prova nella sua vita. Su questo tema il cardinale Dionigi Tettamanzi, seguendo da vicino i “suoi” preti, ha ricordato la sua esperienza nei primi anni di sacerdozio, esortando e assicurando il proprio sostegno nell’impegno apostolico.