Così Hermann Hesse scriveva a Martin Buber: “Tra i suoi scritti, Il cammino dell’uomo è indubbiamente quanto di più bello io abbia letto. La ringrazio di cuore per questo dono così prezioso e inesauribile. Lascerò che mi parli ancora molto spesso”. Un autentico capolavoro in miniatura, il cui messaggio si rivela inesauribile proprio perché parla al cuore di ogni uomo, in ogni tempo e in ogni situazione. Un libro che obbliga a pensare e invita a imboccare il cammino dell’autentica crescita umana in armonia con gli altri uomini e con il mondo intero.
Un libro di meditazioni alla base della parabola del Figliol prodigo.
Da sempre, la figura umana e il messaggio filosofico di Socrate hanno rappresentato un enigma per la schiera degli interpreti. E non soltanto la mancanza di scritto suoi e per la tradizione su di lui affidata al discepolo Platone, troppo creativo per essere fedele, ma soprattutto per la poliedricità del personaggio e del filosofo, raccolta in una ricca unità solo sotto il sigillo del martirio.
L'opera di Guardini è una vivida ricostruzione, continuamente sostenuta dalle citazioni; l'altezza spirituale del lottatore contro gli inganni della sofistica si staglia di contro alla mediocrità etica e all'ottusità intellettuale di molti suoi oppositori e giudici.
In queste pagine la continuità di fondo tra Socrate e Platone, anzi il platonismo eterno, componente ineliminabile dello spirito europeo, appare con la forza luminosa dell'evidenza.
La Via crucis ha il suo fondamento
nella devozione alla passione del Signore,
con particolare riferimento al cammino
da lui percorso verso il Golgota.
Se è vero che ogni cristiano deve accogliere
la sua croce, ma deve anche schiodare
tutti coloro che vi sono appesi,
noi oggi siamo chiamati a un compito
dalla portata storica senza precedenti:
"Sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi" (Is 58,6).
"Nessun uomo è un'isola", titolo ripreso da un passo di John Donne, vuole significare che ogni uomo, per L'amore di Dio vivente e operante in lui come in ogni altro essere umano, non è solo, ma è parte di tutta l'umanità. Merton ritorna a noi in queste pagine più grande perché più umile. Ritorna, dopo circa un decennio di vita monastica, il Merton della "Montagna dalle sette balze": colloquiale, umanissimo, in grado di "dividere con ogni uomo i frutti della contemplazione".
L'opera racchiude, in sinstesi, il pensiero morale rosminiano nella sua compiuta maturita. Composto negli anni 1846-47, quanto la violenta controversia teologica sollevata dagli avversari di Rosmini si era sopita. L'opera racchiude, in sintesi , il pensiero morale rosminiano nella sua compiuta maturita. Composto negli anni 1846-47 - quando la violenta controversia teologica sollevata dagli avversari di rosmini si era sopita e l'autore poteva dedicar si con maggiore serenita alla meditazione filosofica -, il compendio presenta in modo sintetico, con nitidezza di esposizione, i temi fondamentali della propria dottrina morale, ordinati secondo il metodo dei testi scolastici. Il co rredo critico della presente edizione consente di distinguere le note originali di rosmini da quelle apposte successivam