A cura di A. Valle.
Il libro di Giuditta vuol esprimere quasi una teologia della storia; così la narrazione riprende tutta la storia sacra di Israele e la vede riassunta in un solo episodio. Ma se tutta la storia si riassume nella storia di Giuditta, questo dice che l'esito della storia è la vittoria del popolo di Dio sul mondo coalizzato contro la nazione ebraica. Tale vittoria vuol essere l'annuncio dell'èra messianica.
A cura di Vincenzo Sala, saggio sulla Logica del grande filosofo roveretano.
"'Gloria' è la prima parte della grande esposizione balthasariana della fede cattolica. Prendendo le mosse dagli attributi dell'essere (bello, buono, vero), Balthasar ha trattato in questa prima parte della "bellezza" del mondo e della "gloria" di Dio, nella seconda ( Teodrammatica) della libertà finita e infinita, e nella terza (Teologica) l'insieme delle questioni concernenti la verità creata, la verità divina, nonché il loro reciproco rapporto. Gli scribi e i farisei della nostra epoca, i quali trasformano la bibbia in fredde chiacchiere che uccidono lo spirito e 0 cuore, io non li voglio certo a testimoni della mia fede intima e viva. So bene come costoro sono arrivati a questo punto, e poiché Dio perdona loro di aver ucciso Cristo peggio dei giudei, perché riducono la sua parola a lettera morta e riducono lui, il vivente, a vuota immagine idolatrica, poiché Dio perdona loro, perdono loro anch'io. Solo vorrei esporre me e il mio cuore non là dove viene frainteso, e perciò sto zitto davanti ai teologi di professione... altrettanto volentieri quanto davanti a quelli che non vogliono più saperne di tutto questo per la ragione che, cresciuti fin dall'infanzia nella fede della morta lettera e del terrore, hanno perduto la voglia di ogni religione che pure è il primo e il supremo bisogno dell'uomo... Era necessario che tutto ciò si verificasse nel modo come ora è ovunque e in particolare nella religione, e quanto alla religione le cose stanno quasi al modo come stavano quando Cristo venne al mondo. Ma proprio come dopo l'inverno succede la primavera, è sempre venuta dopo la morte dello spirito nuova vita, e la realtà santa è sempre santa, anche se gli uomini non lo avvertono. E c'è pure qualcuno che nel suo cuore è più religioso di quanto egli voglia o possa dire, e forse anche qualche nostro predicatore dice di più di quanto altri suppongono, perché le parole da lui adoperate vengono comunemente e in mille maniere fraintese." (Hölderlin)
Il libro
«Abramo, nostro padre nella fede: la fede soprattutto come itinerario, come Abramo ha camminato nella fede, cercando a tentoni di conoscere quel Dio che credeva di conoscere, ma che conosceva così poco. Anche noi siamo chiamati a camminare nella fede... Abramo non è soltanto una figura singola, ma è anche un "tipo". Abramo rappresenta Israele che cerca Dio; Abramo è l'uomo che cerca Dio, è una moltitudine, è tutti coloro che cercano Dio, è ciascuno di noi in cammino alla ricerca di Dio per adeguarsi alla sua parola. Abramo lo prenderemo non in senso singolare storico, ma in senso rappresentativo globale...
È nostro padre non solo nella fede come vita vissuta, ma anche per quel suo atteggiamento radicale di fede; è il modello esemplare dell'uomo in atteggiamento di accoglienza e di disponibilità. In questo senso è nostro padre nella disponibilità e nell'apertura della fede e della speranza».