Il libro
I baluardi eretti nel corso dei secoli intorno alla Chiesa, che la separavano e difendevano dal "mondo" ma rischiavano quasi di sofforcarla confinandola in un troppo breve spazio, stanno ad uno ad uno cadendo: la Chiesa scende nel mondo, ne assume le ansie e le sofferenze, riprende su di sé quello che è suo e che da lei si era distaccato, impara la tolleranza e la comprensione.
Questo passaggio può essere un travaglio doloroso: i bastioni che cadono possono, rovinando, seppellire qualcosa di antico, ma lo spazio che così viene aperto è più grande.
Confluiscono in questo libro, in una rapida sintesi, concetti teologici che l'autore sviluppa nelle sue opere maggiori. Ciò che più colpisce è la gioia ammirata per l'azione dello Spirito che opera nella Chiesa, suscitando i santi, i riformatori, guidandola all'intimo rinnovamento che le permetterà di svolgere la sua missione.
Al necessario rientro da Gerusalemme, per affrontare il progressivo incombere della malattia, il cardinale Carlo Maria Martini viene ospitato nell'istituto Aloisianum, la casa dei gesuiti in Gallarate. Tre anni separano il Cardinale dal 31 agosto 2012, giorno della sua morte. Saranno anni di intensa attività attraverso scritti e incontri, nonostante i cedimenti del corpo. In questo periodo gli saranno accanto, con intensa e amorevole presenza, alcuni collaboratori tra i quali, il più vicino, don Damiano Modena, che con estrema fedeltà ne raccoglie e interpreta il pensiero anche quando la voce del Cardinale diverrà sempre più debole. In questo libro, don Damiano Modena ripercorre e amplifica i diari da lui tenuti in quegli anni indimenticabili. Una socratica scuola di serenità e spiritualità vissuta giorno dopo giorno accanto a una delle personalità più alte, e oggi già venerate, della Chiesa cattolica.