È il messaggio che Chiara Badano (1971-1990) ha lasciato alla gioventù di oggi. Pochi i suoi anni di vita, ma tutti in ascesa. Ricca di doti, intelligente, bella e sportiva, é colpita da un tumore ma non si arrende. Si affida alla volontà di Dio e va incontro a Gesù con amore di sposa.
Ragazza normale, è straordinaria nel suo vissuto quotidiano.Appartenente al Movimento dei Focolari, scopre in Dio Amore l’ideale di vita: colma di gioia la diffonde intorno a sé. Predilige i piccoli, gli umili e i poveri; soprattutto i bimbi dell’Africa che vorrebbe raggiungere come medico.
Giunge a percepire la malattia come un dono: «Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch’io»; irradia serenità e pace, aiutando e confortando chi l’avvicina.
Soprannominata “Chiara Luce”, dalla Chiesa è stata dichiarata beata il 25 settembre 2010. Come scrive l’autrice: “La sua esemplarità è una lampada che non deve rimanere nascosta sotto il moggio. Se per umiltà era ben lungi dal mettersi in mostra, non può non lasciarsi vedere. Attraverso il suo esempio, la grazia apre il cuore alla speranza e stimola all’imitazione”.
Offre la testimonianza di un sì incondizionato all’amore di Dio: un sì che percorre l’intera sua vita e ha la forza di trasformare la malattia in un cammino luminoso con Gesù verso la vera Vita.
Destinatari
lGiovani e chiunque voglia conoscere o approfondire la figura di Chiara Badano.
L’autore
Mariagrazia Magrini, nata a Torino il 18 gennaio 1946, dopo aver conseguito il diploma magistrale, ha insegnato per alcuni anni, finché nel 1976 è passata alla curia dell’arcidiocesi di Torino come segretaria di monsignor Livio Maritano, vescovo ausiliare e vicario generale, con il quale ha proseguito la collaborazione quando, nel 1979, fu eletto vescovo della diocesi di Acqui. È stata nominata vicepostulatrice per la Causa di canonizzazione della beata Chiara Badano, della quale ha curato varie pubblicazioni e biografie, a carattere spirituale, divulgativo, ed educativo per bambini e preadolescenti. Ora è rientrata a Torino, dove prosegue a svolgere il compito di vicepostulatrice.
con i contributi di Nicola Alfiero, Donato Ceglie, Goffredo Fofi, Amato Lamberti, mons. Raffaele Nogaro, Isaia Sales e Conchita Sannino.
Quando don Diana venne ucciso dalla camorra (la sua storia è tornata a essere famosa grazie al successo di Gomorra) alcuni amici vollero ricordarlo raccogliendo i suoi scritti e aggiungendovi testimonianze e saggi di giornalisti, politici, volontari, magistrati, sociologi sul suo operato e sulla zona in cui egli operava, Casal di Principe, regno delle “famiglie” criminali che ne avevano deciso la morte.
Il libro uscì pochi mesi dopo il delitto, a spese di pochi amici, presso l’editore napoletano Pironti con i contributi di Nicola Alfiero, Donato Ceglie, Goffredo Fofi, Amato Lamberti, mons. Raffaele Nogaro, Isaia Sales e Conchita Sannino.
Ci è parso opportuno riproporlo per il suo valore di testimonianza, di riflessione e di scandalo, e perché nel frattempo molti libri hanno raccontato la vita di don Diana, basandosi su questo, e raramente citandolo.
Onorare la memoria di don Giovanni Moioli, un teologo, un maestro, un prete che nell’esercizio rigoroso e appassionato della «fede che pensa» ha aiutato a vivere meglio la fede, è sicuramente una cosa nobile e doverosa, soprattutto se si evita di farne una celebrazione enfatica e nostalgica. Alcuni docenti del Seminario di Milano, che hanno dato vita a questo volume, non hanno fatto una semplice commemorazione, ma hanno voluto esprimere il riconoscimento di un debito e l’impegno a dare continuità a un lavoro prematuramente interrotto e non terminato.
Attiva a Vicenza nei primi nni del Nocento e impegnata per la parità fra i sessi, Elisa Salerno è giornalista e scrittrice che riassume tutta la sua attività nel definirsi prima cattolici e poi femminista.
La fede e la forte tensione morale la portano a teorizzare un femminismo cristiano elaborato e divulgato attraverso l'intensissima attività di scrittura, spesa tra giornali, saggi e narrazioni, ma anche numerosissime lettere scritte a papi, vescovi e politici, convinta che la condizione della donna potesse cambiare ma solo attraverso una sinergia che coinvolgesse i vertici del potere.
La complessa e affascinante figura di Elisa Salerno è stata oggetto di studio sotto vari profili, suscitando interessa dal punto di vista letterario, storico, pedagogico e giornalistico.
«Sono sempre stato con i tossici, sono cresciuto e invecchiato con loro, non sono mai andato da nessun’altra parte, è più quello che ho ricevuto di quello che ho dato, mi hanno insegnato tutto loro, guai a chi me li porta via…
Sono essi l’imprevisto della mia vita, l’imprevisto, un’eccedenza della realtà, una sovrabbondanza di grazia che ci viene incontro avvolgendoci di meraviglia.
Anche il male e il dolore – in un certo senso – sono una sovrabbondanza, uno straripante bisogno d’amore.
Nel dolore e nella sofferenza vive un mistero da guardare, di fronte al quale inginocchiarsi e chinare il capo».
Silvio Cattarina
Introduzione di Gianfranco Sabbatini
Postfazione di Giorgio Vittadini
Pier Giorgio Frassati nacque a Torino, dove visse, il 6 aprile 1901 e morì di poliomelite il 4 luglio 1925. Nel luglio del 1989 Giovanni Paolo II si recò pellegrino alla tomba di Pier Giorgio a Pollone, dove confessò:
«Anch’io, nella mia giovinezza, ho sentito il benefico influsso del suo esempio e, da studente, sono rimasto impressionato dalla forza della sua testimonianza cristiana».
Il 20 maggio 1990 il Papa, in Piazza San Pietro, lo proclamò beato. Pier Giorgio Frassati, primo santo della Torino laica, è considerato patrono delle Giornate mondiali della Gioventù.
"l compianto Cardinal Gantin è stato un autentico costruttore di ponti fra culture e continenti. Sono certo che la sua figura sarà un esempio per molti abitanti del Benin, in particolare per i più giovani. Il suo ministero ecclesiale stimolerà gli uomini e le donne della Chiesa a svolgere un servizio generoso e sempre più competente per il bene più grande del suo amato Paese" Benedetto XVI
«Io sono Nelly. Ho appena compiuto ventotto anni. Prima, non molto tempo fa, ero come voi. E lo sono tuttora. Eccetto il fatto che, a un certo momento, la fortuna si è voltata. Ha cambiato marciapiede. Ne ho elaborato il lutto, anche se so che, all’angolo di una strada, all’angolo di una mensa solidale, può risorgere. Non sono nata povera. Lo sono diventata. Ho fatto degli errori, ma sono anche stata vittima di banchieri predatori, dell’inadeguatezza dei servizi sociali che ti tengono sì con la testa fuori dall’acqua, ma senza mai insegnarti a nuotare. La povertà non è una fatalità. È semplicemente una cosa inaccettabile».
destinatari
Un libro per tutti.
Punti forti
Una storia vera per un argomento di grande attualità che non
mancherà di interessare il lettore.
L’autrice
Nelly Zin fa parte di coloro che oggi vengono detti «i nuovi poveri». Un giorno, la sua vita è crollata: e nulla faceva supporre a questa ragazza, con un diploma di segretaria d’azienda, che avrebbe dovuto presentarsi agli sportelli del Banco Alimentare, per poter nutrire la sua famiglia. Ma ecco: lasciata dal marito, perduto il lavoro, accumulati i debiti, Nelly si è trovata ad allevare da sola due bimbe piccole.
Nato a Sora (Frosinone) nel 1538, Cesare Baronio, dopo aver studiato giurisprudenza a Napoli, si trasferì a Roma. Qui, l'incontro con Filippo Neri segnò la sua vita. Sotto la guida di padre Filippo, che aveva scoperto le virtù umane e spirituali del giovane e le andava coltivando sapientemente, Cesare scelse la via del sacerdozio. Primo discepolo di San Filippo Neri, ne seguì le orme fino a succedergli alla conduzione della Congregazione dell'Oratorio. Cesare Baronio, già confessore del Papa, fu creato cardinale. Morì nel 1607. Tra le sue opere storico-letterarie, da ricordare la monumentale raccolta in dodici tomi degli Annales Ecclesiastici. Il libretto illustrato racconta la storia di questo infaticabile servo di Dio.
Biografia del Card. Jose' Saraiva Martins. Questo libro ripercorre tappa dopo tappa, la vita e il curriculum di Saraiva. Si basa su tutta la documentazione esistente ma in molti passaggi, la biografia diventa autobiografia, grazie al racconto in prima persona del suo protagonista, che nel corso di alcuni colloqui ha risposto alle domande di chi scrive.
«È noto come la posizione speculativa di Antony Flew sia stata rigorosamente atea […]. Colpisce perciò la sua scandalosa apostasia. Nel libro There is a God - qui accuratamente tradotto - abiura il suo ateismo in forza di una scoperta talmente evidente e forse per questo tanto negata: avere fede nella ragione […]. Il creato ed il suo significato non possono reggersi sul vuoto, sul caso o tanto meno sul niente» (LUCA VOLONTÈ - Presidente Gruppo Popolari-Cristiano Democratici Consiglio di Europa).
«La clamorosa abiura dell’ateismo da parte di uno dei suoi esponenti più famosi, Antony Flew, ha suscitato scalpore all’interno della comunità scienti fica poiché a far cambiare idea al filosofo inglese non è stata un’improvvisa illuminazione religiosa o una nuova argomentazione teoretica, ma le sempre più convincenti prove empiriche che sembrano dimostrare, per l’estrema complessità dell’universo e dei modi in cui si è formata la vita, il coinvolgimento di un’intelligenza superiore» (GUGLIELMO PIOMBINI - Opinionista).
«Per il Flew prima maniera, l’uomo autenticamente “ragionevole” non può affatto accettare l’esistenza di un Essere Supremo, men che meno l’idea di un Dio Creatore come lo è il Dio rivelato nella Bibbia. Autorevole e influente, lo “scandalo” che le posizioni del filosofo hanno generato è stato notevole. Tutto cominciò quando Flew cercò di confutare la plausibilità dei miracoli difesa in pubblico da C. S. Lewis (1898-1963). Oggi invece Flew si arrende e s’inchina, e afferma che la scienza - la scienza vera - spazza come pula al vento le superstizioni e le ubbie neodarwiniste» (MARCO RESPINTI - Autore di Processo a Darwin, 2007).
«Flew si conferma un interprete importante della cultura filosofica contemporanea. Dopo decenni di ateismo militante, vissuto nelle aule e nelle accademie più prestigiose, si arrende all’evidenza e ricomincia a credere e pensare partendo dal Creatore. Il libro Dio esiste è una straordinaria testimonianza della vitalità e della coerenza del teismo, oltre che della sua onestà intellettuale» (GIUSEPPE RIZZA - Docente - Università di Trento).
Don Luigi Lojali - figlio spirituale di Padre Pio da Pietralcina - è un testimone del nostro tempo. Una vita spesa ad annunciare il Vangelo, a proclamare le opere di Dio, a sostenere le fatiche del suo popolo. Un sacerdote innamorato di Maria e della propria vocazione; un "santo nascosto" che ha molto da insegnare ai cristiani di oggi.