Una vita bella, una morte esemplare
Il racconto delle azioni e delle parole di Massimiliano Infante, che dopo la laurea e un’esperienza lavorativa a 35 anni decide di entrare in Seminario a Torino. Nel 2009 gli viene diagnosticata la leucemia e il 3 settembre 2010 ritorna alla Casa del Padre.
Un libro che presenta un testimone di Dio, colmo di allegria e di coraggio. Utile strumento per comunicare la fede ai giovani di oggi.
Presentazione dell’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia.
Dorothy Day era una radicale americana, una donna destinata a essere citata nelle cronache degli Stati Uniti tra le voci in opposizione a una società che, nonostante tante chances, macina l'umanità della gente e riduce troppi uomini alla miseria materiale e civile. Oggi Dorothy fa parte della storia americana come una delle figure più capaci di costruzione che il suo Paese abbia avuto. Con la conversione al cattolicesimo, ha trasformato il suo sdegno per l'ingiustizia in una lunga e ininterrotta missione di sostegno ai diseredati. Con Peter Maurin ha fondato le «case di ospitalità», una ospitalità che consisteva nel permettere la ripresa di una vita più umana per chi era ai margini della società civi-le. Maurin e Dorothy diedero vita a un vero e proprio movimento e a un settimanale, divenuto celebre, che esce ancora oggi: il «Catholic Worker». L'annuncio cristiano di Dorothy si è svolto in situazioni dif-ficili, ma non per questo ritenute impossibili per riproporre l'invito di Cristo. Il movimento del Catholic Worker è costantemente intervenuto a sostenere i bisogni e i diritti della gente meno difesa: un'azione non violenta, ma decisa a ottenere tutto il possibile. Dorothy Day, pur immersa in una missione così coinvolgente, si è sempre mostrata capace di solidarietà con la sofferenza di altri popoli e Paesi. Introduzione di Robert Coles.
Il 2 aprile 2020, dopo alcuni giorni di malessere, il vescovo di Caltagirone viene ricoverato in ospedale. Il tampone conferma la diagnosi: si tratta del Covid-19. Inizia così un lungo calvario unito ad una profonda solitudine in cui, nudo di fronte al creatore, il vescovo inizia un dialogo a tu per tu con un piccolo crocifisso attaccato alla parete. Il volume raccoglie un'intervista di Lilli Genco in cui mons. Peri racconta la sua esperienza di malato e guarito dal Covid-19 e le lettere e gli esercizi spirituali che ha donato alla sua diocesi durante il periodo di ricovero e isolamento.
Morto a 23 anni, partigiano, dal 2019 candidato agli altari: puòessere questo lo schizzo dell'identikit di «Bisagno», nome di battaglia di Aldo Gastaldi (Genova 1921 - Desenzano del Garda 1945). Comandante amato e autorevole, seppur giovanissimo, degli oltre duemila uomini della divisione Cichero, contribuisce non poco alla Liberazione d'Italia e alla fine della Seconda guerra mondiale per i successi conseguiti in battaglia nell'entroterra ligure. Questo libro ripropone integralmente la raccolta di testimonianze e documenti che Elena Bono (Sonnino 1921 - Lavagna 2014) gli ha dedicato. Queste pagine si rendono così occasione di incontro e fusione fra l'introspezione e lo stile di una scrittrice e i contenuti della vita di un uomo entrambi straordinari. Elena ne incrociò lo sguardo una volta sola a Bertigaro, mentre «Bisagno» passava in motocicletta. Le bastò quell'attimo in cui si trovarono l'uno negli occhi dell'altra, perché lei gli dedicasse in seguito l'intera sua opera di narratrice.
Nessuna autobiografia è uguale a un'altra, come è naturale, ma molte si caratterizzano per la ricchezza e l'originalità delle esperienze, per la genuina capacità di guardare non solo ai passato ma anche al futuro, per il desiderio di rendere ii racconto della propria esistenza non solo memoria ma anche dialogo con il lettore.
Tali sono queste pagine di fra Alessandro Giacomo. che ci accompagnano dentro una storia umana, di doni ricevuti, di vocazione, di resistenze e di risposte, di conquista e restituzione di un sorriso.
Fra Alessandro, tenore, è conosciuto soprattutto per essere stato il primo francescano ad aver pubblicato un disco per un'etichetta internazionale. con un successo che è andato ben oltre i confini italiani: ma la sua popolarità è solo una parte della sua avventura religiosa e musicale: lo scorso anno ha avuto una svolta jazz, interpretando con musicisti umbri canzoni popolari per un pubblico "meno colto" ma più attento alle tematiche che sono care a quello che è stato soprannominato il tenore di Dio.
In questo libro, per la prima volta, si racconta a cuore aperto, svelando anche un talento di scrittore, oltre a quello di cantante.
Compagno di scuola, assistente e tour manager, Richard Macphail è stato per circa cinque anni il collante che ha tenuto insieme i Genesis. In questo avvincente memoriale racconta i primi anni del gruppo dal suo punto di vista privilegiato, sin dai giorni della Charterhouse, dove incontrò i fondatori della band. Richard divenne il loro primo e unico roadie, accompagnandoli di concerto in concerto, ospitandoli in un cottage dove poterono vivere e gettare le basi della loro splendida musica e offrendo loro tutto il supporto di cui avevano bisogno in una fase cruciale della loro carriera. Richard c’era quando Phil Collins fece la famosa audizione, quando Steve Hackett venne reclutato per rimpiazzare Anthony Phillips e quando Peter Gabriel lasciò il gruppo per la carriera solista. Nei capitoli finali del libro sottolinea con orgoglio i suoi costanti e splendidi rapporti con Anthony, Peter, Mike, Tony, Phil e Steve, amicizie che durano da oltre cinquant’anni. Ricco dei contributi forniti da tutti i componenti dei Genesis e scritto insieme a Chris Charlesworth, ex giornalista del Melody Maker, La mia vita con i Genesis è un racconto eloquente e diretto che tutti i fan custodiranno come un tesoro prezioso. Il libro contiene un capitolo inedito rispetto all’edizione inglese!
Il giovane Carlo Acutis, morto a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante, ha lasciato una luminosa testimonianza di vita cristiana, vissuta in modo eroico e alimentata da un grande amore per il Signore e dalla devozione filiale verso la Santissima Vergine Maria. L’intensa esperienza eucaristica di Carlo e la sua profonda devozione alla Madonna si coniugano in modo armonioso con la modernità e l’attualità che riflette la sua vita, facendo di lui un esempio per tutti i giovani. Dichiarato venerabile nel 2018 e beatificato nel 2020, viene da molti indicato come possibile futuro patrono di internet per il fatto che tra le sue passioni c’era l’informatica, della quale si serviva per testimoniare la fede attraverso il web.
La vita dei santi appare spesso lontana e irraggiungibile agli occhi della gente comune, e tutti pensiamo che certe esperienze vadano anche oltre la realtà. In queste Cronache, raccontate con uno stile quasi giornalistico, scopriamo vicende straordinarie accadute in un contesto di assoluta normalità. La vita di san Serafino di Sarov ci sorprende proprio perché ordinaria e nello stesso tempo quasi incredibile: a narrarcela sono gli stessi testimoni che con lui hanno vissuto, in particolare le monache del monastero da lui fondato, spesso intervistate direttamente dall'autore. Presentati per la prima volta in versione integrale al lettore italiano, questi spaccati di vita vissuta, con la loro freschezza e sincerità, hanno contribuito a portare a termine positivamente la causa di canonizzazione di Serafino, proclamato santo dalla Chiesa Ortodossa nel 1903.
Spaziando dalla prima infanzia fino a oggi, l’autore ripercorre con ironia e leggerezza tutta la sua vita. Non lo fa perché, come precisa egli stesso, presenti fatti straordinari, ma perché nella quotidianità e nella normalità di tutti i giorni, l’esperienza gli ha fornito risposte ai tanti perché della vita. Condividendo il percorso della sua esistenza e gli insegnamenti che ne ha tratto, l’autore spinge il lettore a riflettere sulla propria e a trovare la stessa fiduciosa accettazione del disegno di Dio per ognuno di noi.
Note sull'autore
Sebastiano Scarnà è nato a Ferla, piccolo comune della provincia di Siracusa. Conseguita la laurea in Fisica presso l’Università di Catania, dopo alcuni anni di insegnamento al Nord, si è trasferito a Palazzolo Acreide dove ha insegnato Elettrotecnica e Automazione per 25 anni presso l’I.T.I. del paese. Pensionato e vedovo, ha seguito le figlie a Mantova e Belluno. Nel 2012 ha dato alla stampa un libretto dal titolo Tra ironia e sogno (Albatros).
Nel 1963, un bambino di circa 5 anni di età si allontanò all’improvviso dal sicuro e tranquillo rifugio della sua casa, una piccola, modesta abitazione situata nella frazione Croce Malloni del comune di Nocera Superiore, vicino Salerno, e si avventurò da solo sulla strada di sampietrini che conduceva verso l’incrocio tra le vie San Clemente e Croce Malloni. Un richiamo forte e potente sembrava aver catturato la sua mente e la sua volontà, il corpo avanzava lesto e deciso, come se una forza misteriosa lo spingesse e guidasse in quel solitario e periglioso cammino. Era certo che, al termine del suo breve viaggio, avrebbe incontrato qualcuno. Così fu, in effetti. Quando si ritrovò all’altezza dell’incrocio, lo vide subito: un uomo con il corpo quasi nudo, addossato alle pareti di un edificio, le braccia spalancate, i piedi incrociati, lo sguardo segnato dalla tragedia della sofferenza e dell’abbandono. Lo osservò per lunghi, interminabili istanti, incerto sul da farsi, poi, quando incrociò i suoi occhi, fuggì via in preda al terrore, e ritornò a nascondersi nel tranquillo mondo della sua infanzia. Rimase nascosto per più di cinquanta anni, incolpevole e ignaro, finché un ciclone non si abbatté sulla sua vita, e lo fece precipitare nell’abisso delle tenebre e della disperazione. Sarà l’Amore della donna, che lo condurrà lentamente, un passo dopo l’altro, attraverso un sofferto travaglio interiore durato sei lunghissimi anni, a comprendere cosa realmente accadde quel remoto giorno della sua vita, quale fosse il destino che lo attendeva, e la missione che la vita gli aveva assegnato.
Il libro ripercorre la straordinaria vita della beata suor Elena Aiello, mistica cosentina, che vide manifestate su di sé, in tutti i venerdì di Quaresima e per circa quarant’anni, le stigmate. Negli stessi anni le si presentarono altri fenomeni mistici, riassunti in messaggi, rivelazioni e profezie riguardanti la Russia, le guerre mondiali, il pontefice e alcuni eventi cosmici, come i tre giorni di buio (rivelazioni in linea con quelle di altri santi mistici e apparizioni mariane). In gioventù, per intercessione di santa Rita, ottenne due miracoli, guarendo da un tumore allo stomaco e al braccio sinistro, paralizzatosi per un intervento sommario. Nel 1928, con la sua consorella suor Gigia Mazza, fondò l’Opera e la Congregazione delle Suor Minime della Passione di N.S.G.C. che contava, nel 1961, anno della sua morte, avvenuta a 66 anni, diciotto case dell’ordine abitate da circa centocinquanta religiose. Il libro contiene le rivelazioni private della mistica e la storia del miracolo per la beatificazione.
Note sull'autore
Vito Stefano Burdi è ingegnere civile ed edile. La devozione per Madre Elena Aiello e per Padre Pio lo ha portato a documentarsi sulle sue opere, confrontandole talvolta con le biografie di altri venerabili, beati e santi. Da anni approfondisce con passione il fenomeno delle apparizioni mariane, delle profezie e delle rivelazioni private della Beata Vergine Maria, con particolare interesse verso la Regina della Pace di Medjugorje.
Battezzata a 17 anni dopo essersi convertita al cattolicesimo, ha portato la croce di Cristo per un calvario lungo 26 anni. Rinchiusa nei campi di “rieducazione” comunista, sotto il regime di Mao, si è rifiutata di rinnegare la Fede nonostante i lavaggi del cervello, le torture e le innumerevoli altre persecuzioni.
Finalmente libera, dopo aver trascorso la sua giovinezza nei laogai cinesi, deve scontrarsi con un’altra rivoluzione: quella che nel frattempo aveva invaso la Chiesa… La Messa che aveva amato da ragazzina, e che le era mancata così tanto in prigione, non esiste più, è stata sostituita da un nuovo rito. È l’inizio di una nuova stagione di sofferenze, ma anche di ulteriori grazie straordinarie…
Questa è la storia di Rose Hu, intrepida testimone di Cristo nella Cina comunista prima, e nell’America scristianizzata poi. Una testimone che ci parla con la forza dei santi: «Dio non mi ha scelta per essere un grande apostolo. Essere rinchiusa in una cella di isolamento, come testimone silenziosa, era per me la croce più leggera da portare. Piaceva a Dio di vedermi continuare a portare la croce. […] Essere imprigionati in una cella di isolamento è veramente il paradiso. Tu ami Dio e Dio ti ama. Sono veramente benedetta e loderò Dio per sempre!».