
Perché un poeta finisce col fondare gruppi di liberazione interiore? Perché un filosofo conduce per anni trasmissioni radiofoniche di dialogo con il pubblico? Come mai un uomo sposato, e padre di tre figli, diventa una guida spirituale? E perché poi si impegna nell'agone politico?
La vita di Marco Guzzi ci aiuta a comprendere gli straordinari sconvolgimenti storici e culturali che stiamo vivendo da almeno cinquant'anni.
Un'intera civiltà, infatti, si sta rigenerando, tutti i ruoli e tutte le identità si stanno riformulando. Perciò la ricerca spirituale, la creatività culturale e l'impegno politico tendono a correlarsi tra loro in modalità del tutto inedite.
E questo passaggio, per così faticoso, ci apre a una fase inaudita di bellezza: ogni vita, ogni storia, personale, nazionale o planetaria, può diventare un'opera d'arte.
Fra i giorni dell'anno nessun altro assume un'aria di mistero come il 29 febbraio. C'è e non c'è, a tratti appare e a tratti scompare senza lasciare traccia. Così è anche nell'esperienza dell'amore: per tutti c'è un 29 febbraio del cuore. Il suo ricorrere ciclico ci può aiutare a fare una sorta di veri?ca, di bilancio e di inventario della vita di coppia, da rivalutare magari fra altri 4 anni. L'esserci e il non esserci di questa ventinovesima data ha per tutti ha un senso logico, educativo e terapeutico che vale la pena meditare.
Dagli scritti di Mariachiara emerge una ricchezza interiore e un rapporto fecondo e vivido con il Signore, dal quale lei si lasciava plasmare docilmente. Questo libro è il testamento di una vita vissuta al massimo pur nella sofferenza, esempio di santità. Fino agli ultimi giorni della sua vita, Mariachiara è riuscita ad infondere in tutti coloro che la conoscevano quella pace del cuore che solo Dio può donare.
Il testo nasce da una tesi di licenza con indirizzo in Teologia Spirituale che l'autore ha conseguito nel 2017 presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania. Lo scritto è una lettura teologico-spirituale del diario personale di Suor Maria Giovanna della Croce, monaca carmelitana scalza del monastero di Venezia e fondatrice del monastero di Sant'Agata Li Battiati in provincia di Catania. Il testo è diviso in tre capitoli: nel primo, l'autore, presenta il profilo biografico della religiosa; nel secondo riporta alcuni dei brani più salienti del diario inedito e nel terzo descrive quanto la claustrale ha ricevuto dalla Tradizione cristiana e carmelitana e quanto invece è stato frutto della sua intuizione e della sua esperienza personale.
Ogni domenica nelle nostre chiese si avvicendano organisti, chitarristi, tastieristi, solisti e cori per svolgere il loro servizio ministeriale.
Proviamo a chiederci; con quale preparazione svolgono questo servizio? E' sufficiente avere buona volontà? E' indispensabile la preparazione? Esistono scuole o corsi per intraprendere un percorso formativo di musica liturgica? Ma quale consapevolezza ha davvero la Chiesa in proposito?
Queste pagine illustrano cosa sia la ministeriali attraverso la voce narrante di un protagonista che racconta la sua esperienza di organista e musicista a servizio della Chiesa.
Santa Maria Goretti, la santa bambina che tutti conosciamo, uccisa da Alessandro Serenelli per non essersi piegata al suo desiderio. In questo volume vengono approfondite le personalità di Assunta Goretti, mamma della piccola santa e di Alessandro Serenelli, il suo assassino. È un vero e proprio documento storico inedito. Contiene la trascrizione della registrazione delle interviste a mamma Assunta e Alessandro Serenelli. - Colloquio tra il rettore del Santuario di S. Maria Goretti d. Carlo Fornaciari e Mamma Assunta tenutosi nel 1952 nel quale la mamma della piccola santa racconta episodi inediti. - Colloquio del 23 marzo 1954 tra p. Bernardo d’Offida (padri cappuccini) e Alessandro Serenelli alla presenza di d. Carlo Fornaciari (rettore del Santuario di Corinaldo) nel quale l’uccisore racconta quel terribile evento.
Beatificare un giovane condannato a morte dalla giustizia francese può contrariare l’opinione pubblica, ma il giovane Jacques Fesch che ha subito la pena di morte il 1° ottobre 1957 non era lo stesso che anni prima aveva ucciso un agente di polizia. La tragica, esaltante esperienza spirituale comunicata da Jacques attraverso lettere e note intime, stese giorno dopo giorno, puntualizzate nel tempo e limitate alle persone a cui scriveva, permette a noi di avvicinarla oggi, nel suo insieme, di accoglierla con attenzione e impegno di ricerca. È una realtà vissuta nella sua carne e nel suo spirito, fatto umano e cristiano, che ha tanto da dire a chi vi si accosti con simpatia e cuore aperto. Jacques non poteva sospettare che un giorno ciò che scriveva avrebbe avuto corpo, avrebbe mostrato un’inconfondibile fisionomia e parlato al mondo. Ciò rende il suo messaggio ancora più suggestivo.
La consapevolezza profonda della bontà del Signore animava il Beato Domenico Lentini, il quale nella sua predicazione itinerante non si stancava di proporre l'invito alla conversione e al ritorno a Dio. Per questo la sua attività apostolica era accompagnata dall'assiduo ministero del confessionale. Sapeva bene, infatti, che nella celebrazione del sacramento della Penitenza il sacerdote diviene dispensatore della misericordia divina e testimone della nuova vita che nasce grazie al pentimento del penitente ed al perdono del Signore. Sacerdote dal cuore indiviso, seppe coniugare la fedeltà a Dio con la fedeltà all'uomo. Con ardente carità si rivolse in particolare ai giovani, che educava ad essere saldi nella fede, ed ai poveri, ai quali offriva tutto ciò di cui disponeva con un'assoluta fiducia nella Divina Provvidenza.
Il 9 maggio 2019, i volontari sulla Mare Jonio, la nave della piattaforma della società civile Mediterranea, individuano nel tratto di mare tra la Sicilia e la Libia un gommone in avaria con 30 migranti. «Da dove venite?» viene chiesto loro. «Dall'inferno», rispondono. Tra i primi a portare aiuto c'è un giovane prete che si è imbarcato come cappellano di bordo: don Mattia Ferrari. Ha ventisei anni, ma il suo impegno a favore degli ultimi e di un mondo più giusto ha radici profonde e attraversa tutta la sua vita, dalla prima scintilla della vocazione fino all'impegno per una Chiesa popolare e aperta alle sfide della modernità nel solco degli insegnamenti di papa Francesco. Questo libro è l'occasione per ascoltare le speranze di un'intera generazione di ragazze e ragazzi che non vuole arrendersi alla paura, decisa a impegnarsi direttamente in difesa dell'ambiente e dei più deboli, e non disposta a voltare lo sguardo davanti all'ingiustizia.
Il saggio di Judith Lieu è uno studio di prima mano su Marcione, figura saliente delle prime decadi del secondo secolo cristiano. Noto soprattutto dagli scritti degli avversari, che fecero di lui il primo grande «eretico», nelle sue opere Marcione affrontò una quantità di problematiche controverse, contribuendo in modo determinante alla loro definizione concettuale e teologica. Di queste si occupano le pagine di Judith Lieu, dove le nozioni e le concezioni elaborate da Marcione sono messe a confronto con le posizioni dei maggiori pensatori cristiani e non cristiani coevi: l’essenza di Dio, Dio e la creazione, la persona di Gesù, la costituzione e l’interpretazione delle Scritture, la natura della salvezza, lo stile di vita richiesto al cristiano. Ne emerge un Marcione che anche nella sua diversità giganteggia fra i grandi protagonisti dei primordi della chiesa.
Questa è la prima biografia di padre Theodossios Maria della Croce (al secolo Theodossios Sgourdelis, 1909-1989), scritta sulla base di testimonianze dirette.
Nato in Grecia in una famiglia di religione ortodossa, visse per un lungo periodo a Parigi dove svolse un’intensa attività nel campo della cultura e dell’arte prima della Seconda guerra mondiale. In seguito, entrato nella Chiesa cattolica, fondò la Fraternità della Santissima Vergine Maria ad Atene e poi a Roma. Fu ordinato sacerdote a Genova dal Cardinale Siri.
Padre Theodossios Maria della Croce visse sulla terra l’attesa del Regno, nel combattimento di ogni giorno perché la vera speranza non fosse profanata o coperta in lui e in quanti gli erano vicini. Aveva offerto la sua vita per la Verità.
Pio Trombetta, assumendo lo pseudonimo di Gherardo Leone divenne, per invito esplicito di Padre Pio, direttore editoriale della nascente rivista “La Casa Sollievo della Sofferenza”, organo ufficiale dei Gruppi di Preghiera. Giovanni Prosperi, grande amico di Pio Trombetta, con questo volume ha voluto farci conoscere aspetti inediti del grande Padre Pio e della vita a San Giovanni Rotondo attraverso gli occhi del suo figlio spirituale e segretario Pio Trombetta.