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Per affrontare le tensioni coniugali è necessario conoscersi, accettare i limiti dell'altro e imparare a trasformare gli ostacoli in opportunità. Le difficoltà di intesa non sono indice di mancanza d'amore, anzi: possono essere, di fatto, un segnale "salutare" nella misura in cui fanno emergere un malessere o la necessità di una revisione di vita. Scopo del presente volume è aiutare gli sposi ad apprendere, anche grazie all'esercizio della tenerezza, a "litigare bene", per ricavare benefici dai conflitti e trasformarli in occasioni di crescita. L'Autore propone strumenti pratici ed esercizi da svolgere in coppia non solo per un check-up della situazione, ma per superare positivamente gli stalli inevitabili in ogni cammino matrimoniale.
Cosa fare se ci si trova dentro un matrimonio segnato da sofferenze, zone grigie, conflitti? Meglio separarsi oppure tentare la strada, forse più ardua, del restare insieme nonostante tutto, e nonostante le reciproche diversità? Se provate stanchezza e disillusione rispetto al vostro matrimonio, ma al tempo stesso il pensiero di separarvi vi atterrisce per le sue difficoltà pratiche ed emotive, questo libro è per voi. E vuole suggerirvi una serie di passi per accettare, ma anche migliorare, la vostra imperfetta e un po' sbilenca relazione: archiviare il mito dell'amore romantico-fusionale con il suo carico di errate aspettative; accettare senza spaventarsi i normali sentimenti di ambivalenza (e persino odio) verso l'altro; essere consapevoli che nel matrimonio si può avvertire una grande solitudine e imparare a superarla facendo cose belle e buone fuori; riflettere sul fatto che, purtroppo, la separazione potrebbe portare una vita ben peggiore; capire, infine, che fare un passo indietro può essere una strategia vincente, perché la famiglia è un ecosistema complesso che va preservato. E lo stare insieme negli anni è un lavoro veramente difficile, faticoso, mai scontato, diversissimo da quello che ci raccontano i media: ma che, forse, può valere la pena intraprendere. Per i figli, certo, ma anche per sé stessi e insieme per quella coppia che, tanti anni fa, guardava al futuro con speranza.
Alla luce del documento Itinerari catecumenali per la vita matrimoniale, la diocesi di Milano ha avviato una riflessione sinodale, costituendo un'équipe composta da laici, coppie di sposi, presbiteri, religiosi. Frutto di questo lavoro è il presente documento che si struttura in due differenti sezioni. Una prima parte comprende una sintesi e rilettura del documento del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, per la concreta situazione della diocesi di Milano. Un documento ci spinge a un cambiamento di prospettiva o di stile: quello catecumenale; ci provoca a un metodo più attivo, pratico, esperienziale, non più prevalentemente "nozionistico" o concettuale. Si potrebbe dire che è un passaggio dalle parole alla vita. La seconda parte accoglie l'invito di papa Francesco a recepire e mettere in pratica gli orientamenti indicati nelle concrete situazioni di ogni Chiesa particolare. Ne emerge così un "quaderno operativo" per le coppie guida, che suggerisce alcune indicazioni pastorali già attuabili nei percorsi di preparazione al matrimonio delle parrocchie e comunità.
Sai qual è il primo passo per poter amare qualcuno? Imparare ad amare veramente te stessa, te stesso. Non si tratta di essere egoista, no. Significa riconoscere il buono che hai dentro e coltivarlo.
Se non ti ami, metterai un’infinità di maschere per occultare i difetti, i limiti. Oppure cadrai nel cinismo, pensando che la vita con te dentro faccia schifo. Cercherai qualcuno con cui compensare i tuoi vuoti e non ti sarà davvero compagno di viaggio. Amarsi significa stare con qualcuno che ti faccia sbocciare, non sfiorire. Significa dire "no" alle relazioni tossiche. Vuol dire anche rispettare il tuo corpo. Perché tu non "hai" un corpo, come avessi un vestito, tu "abiti" un corpo. Custodiscilo, custodisciti, amati.
Un libro double-face, per lei e per lui: un manuale di psicologia spirituale per lavorare su sé stessi e sul proprio rapporto di coppia. Con la partecipazione di 20 autori noti nel panorama editoriale cristiano e nel mondo del web, ha preso vita un progetto vivace, creativo, ricco ma, soprattutto, utile per la vita di coppia. Il libro si divide in due parti, una per lei (scritta da tante "lei" capaci di fare rete, creare empatia e parlare la stessa lingua) e una per lui (scritta da altrettanti "lui"). Ognuna delle due parti ha il suo linguaggio specifico, i suoi temi e i suoi esercizi per condurre un lavoro di psicologia attiva su sé stessi. La mèta, invece, è la stessa: la gioia piena. Il tutto incorniciato da una grafica moderna e completamente a colori.
Gli sposi, attraverso l'unione intima, possono sfiorare l'eternità, ma il dialogo e la spiritualità sono imprescindibili, anche nel sesso. Questo è un viaggio autentico e intenso nel significato più profondo della sessualità vissuta con amore, rispetto e fede. Cristina Righi e Giorgio Epicoco affrontano un tema universale, spesso frainteso, con uno sguardo lucido e appassionato. "Intimamente parlando" esplora il rapporto tra corpo, psiche e spirito, rivelando come la sessualità possa essere una via per incontrare l'altro in una comunione autentica e sacra. Un testo che invita a riflettere, sorridere e, soprattutto, riscoprire la bellezza di una sessualità vissuta secondo il disegno divino.
Quando si diventa papà, la vita cambia. E le parole nuove diventano un riflesso di questo cambiamento: "post partum", "ciuccio", canzoncine, nuovi rituali serali... Gli amici di sempre si ritrovano ora a discutere non più di serate ma di quali siano i passeggini migliori e più pratici per superare i tornelli della metropolitana. Attraverso la loro penna e i loro disegni, Alexandre e Yannick ci raccontano questa nuova vita. Con umorismo, tenerezza e, a volte, impegno, passano in rassegna 100 parole che come un ABC accompagnano i neopapà a scoprire come affrontare e vivere i primi 100 giorni di una vita decisamente cambiata per sempre. Un libro progettato per essere adatto a una nuova vita: una pagina è una parola (a volte anche due), una sorta di spuntino letterario da sgranocchiare durante la giornata, tra una poppata e l'altra.
Scritto in forma autobiografica, il libro narra la storia vera di due volontari (una professionista e un sacerdote) che ricevono l'incarico di condurre un percorso per genitori che vivono il dolore per la recente perdita di un figlio e che si ritrovano a mettere a fuoco un metodo di auto-mutuo-aiuto originale realizzato secondo l'ottica della psicologia della Gestalt. I vari protagonisti a poco a poco, guidati anche da una coppia che ha già elaborato il proprio dolore, ritrovano il valore di un mondo che sembrava ormai senza senso e riacquistano la percezione del proprio sentire e delle relazioni; maturano un amore per la vita nuovo, dove sanno che nessuno potrà mai togliere loro l'amore che nutrono per i propri figli. Riquadri esplicativi delle logiche seguite, tavole e altro materiale rendono il testo uno strumento professionale a carattere scientifico.
Il messaggio positivo che il libro di Massimo Bettetini intende comunicare è che un'educazione all'immagine è possibile. Tale educazione non può comporsi di algide indicazioni; è chiamata a incarnarsi nella famiglia. Perfettamente consapevole della complessità dell'oggi e dell'emergenza educativa in cui versiamo, l'autore ci conduce con speranza e ironia verso una visione da cui emergono suggerimenti concreti per muoversi nella giungla del web senza rinunciare a essere persone, composte di anima, psiche e corpo.
Stavolta smetto. Quante volte lo abbiamo pensato? Eppure quella specie di tavoletta fonte perennemente aperta di contenuti ci tiene lì, attaccati. A suon di reel, post, like che bombardano il nostro cervello già alle prese con le fatiche della vita. Ma quale vita? Quella reale o quella virtuale? Questo non è il solito libro di analisi, quella è già stata fatta, e non serve un esperto, basta osservare la realtà. Questo testo spiega come - con tanto di esercizi pratici - evitare che vostro figlio, o nipote o chiunque attorno a voi, finisca nella stessa spirale. E il primo passo per uscire dalla dipendenza del terzo millennio lo dobbiamo fare proprio noi adulti. La buona notizia è che c'è speranza, per tutti. Non è mai troppo tardi per invertire la rotta.
Come affrontare l'arrivo di un figlio al giorno d'oggi? Come pensare a una Buona Nascita? Cosa serve per recuperare quegli aspetti più caratteristici, fisiologici, storici e umani che la nascita di un figlio porta con sé? Senza edulcorare i racconti, senza diluire le riflessioni, crediamo che sia necessario avere il coraggio di prendere posizione su cosa voglia dire l'attesa, il dare alla luce, l'essere genitori, sul fatto che non esistono scorciatoie per fare meglio le cose, su come si possa sempre cambiare rotta, leggere la propria storia e assumere un ruolo importantissimo verso i propri figli e verso la società. In questo libro, narrativo e non manualistico, completo di storie reali e spunti concreti, si vogliono accompagnare le donne e i loro partner nella scoperta - e nella ri-scoperta - del percorso della gravidanza, mettendo in luce le ambivalenze, raccontando ciò che ci si aspetta non venga taciuto, affrontando cosa bisognerebbe socializzare di questa esperienza. Un libro che propone la Buona Nascita come il modo per poter avviare il più bel percorso che si possa fare: quello di una vita insieme. Perché se tutta la gravidanza è una storia, un percorso "in relazione" e "di relazioni", allora non possiamo affidarci solo all'esperienza scientifica, ma dobbiamo recuperare il ruolo del partner, dei fratelli, della rete, del villaggio, del bambino stesso che stiamo aspettando e quindi la relazione con noi stesse. Per rimettere al centro la persona, con il suo peso specifico di essere, di bisogni, di sensazioni, di emozioni. Di vita che passa e che fa nascere.
La complessità del nostro tempo, chiama le coppie a vivere nuove sfide. Mentre il lavoro e il denaro vengono oggi presentati nei media come i soli spazi in cui è possibile realizzare i propri sogni, è la famiglia la cellula centrale e fondativa della società, il luogo in cui ci si educa alla relazione e dove si trova il senso di una vita assieme. Affari di famiglia offre riflessioni e sollecitazioni per scoprirsi sempre più consapevoli della portata delle proprie scelte e crescere nella dimensione generativa del dono, che consente di vivere meglio anche i rapporti in famiglia, per una condivisione più felice del tempo e dei beni. Sono pagine che mettono a fuoco, all'interno di un progetto familiare, il lavoro dell'uomo e della donna come contributo fondamentale alla Creazione.