Il testo muove dalla comune consapevolezza che il passaggio dalla giovinezza alla condizione adulta avviene oggi in un problematico scollamento fra lo sviluppo della maturità e il raggiungimento dell'adultità. Il testo si snoda attraverso una riflessione teorica che riprende i risultati delle più recenti ricerche sociologiche sul mondo dei giovani adulti; sviluppa l'attenzione al processo attraverso cui i bisogni educativi delle nuove generazioni si trasformano in forme concrete di dialogo con le agenzie educative, e di ricerca e impegno personale di crescita; mette a fuoco le rampe di lancio e le piste di atterraggio che consentono, nei vari ambiti della quotidianità, il decollo verso l'adultità. La proposta di questa "bussola pedagogica" può aiutare i giovani e i loro educatori a realizzare prove di volo che davvero possano suscitare le competenze esistenziali necessarie per non perdere la rotta.
"Lo sviluppo ha bisogno di cristiani con le braccia alzate verso Dio nel gesto della preghiera, di cristiani mossi dalla consapevolezza che l'amore pieno di verità, da cui procede l'autentico sviluppo, non è da noi prodotto ma ci viene donato." (Caritas in vertiate, n.79)
è evidente che i giovani siano il soggetto principale per questo cambiamento di mentalità. Senza di loro, infatti, il ripiegarsi nella difesa dell'esistente o l'adagiarsi sul benessere raggiunto, difeso magari a denti stretti, tra rancore e paura, si trasformerebbe inesorabilmente nella morte della speranza.
Con questo testo il Movimento lavoratori di Azione cattolica vuole ricordare a tutti che il mondo giovanile, nel nuovo millennio, vuol dire essenzialmente coinvolgere ogni persona nel proprio futuro.
L’oratorio è la forma più popolare con cui le comunità cristiane accompagnano le giovani generazioni. Costruirlo è possibile se si accetta di organizzare la sua azione senza improvvisare, rispettando il tesoro più grande che può custodire: crescere con i ragazzi.
I testi di Inos Biffi, puntualmente e riccamente illustrati dai disegni di Franco Vignazia, accompagnano il lettore attraverso quelli che sono comunemente considerati i fondamenti, nonché i rudimenti, della fede cristiana: il Credo, i Sacramenti, i Dieci Comandamenti, la Preghiera.
Un'opera non solo dedicata ai ragazzi che iniziano i corsi di catechesi in preparazione ai Sacramenti, ma anche a educatori e famiglie. Le spiegazioni brevi e semplici rendono infatti questo catechismo adatto anche ad un pubblico adulto che viene aiutato a cogliere nuovamente la bellezza e il significato dei Sacramenti e della Preghiera.
Lo sguardo illuminato di un grande teologo come Inos Biffi inoltre riesce a tracciare un indissolubile tra la tradizione veterotestamentaria e la Rivelazione, spiegando le radici antiche dei capisaldi della fede e rileggendole alla luce del Vangelo e della figura di Gesù.
“Chi le stelle abbandona, vomita terra”: è il tagliente messaggio dello scrittore tedesco Bertold Brecht (1898-1956). I Valori sono le stelle! Chi abbandona i Valori, vive raso terra. I Valori sono l’ossatura dello spirito, l’intelaiatura delle personalità. I Valori presiedono alla nostra grandezza. Ecco il perché di queste pagine che propongono, appunto, una bella manciata di Valori. Non già Valori assortiti, ma Valori di alta qualità e di urgente necessità. Pagine decisamente controcorrente. Chi parla ancora, oggi, di ‘pudore’, di ‘silenzio’, di ‘coraggio’, di ‘interiorità’, di ‘indignazione’? Pagine necessarie. Non vi è mai stata epoca come la nostra nella quale i ragazzi siano stati traditi in modo tanto indecente! Pagine succose. Pagine concrete (soprattutto concrete!). Pagine scritte per ricordarci di non mollare! Sì, perché anche i nostri ragazzi digitali sono nati per osare! Grazie a tutti coloro che le faranno germinare, queste pagine, nel paese della loro anima e le affideranno al vento perché le porti ovunque. La Terra tornerà ad onorare il suo compito: mostrare al sole ‘Uomini’, non solo ‘gente’. Libro non destinato a fare da tappezzeria, ma a far succedere qualcosa. Pagine nutrienti, accessibili a tutti. Sconsigliate ai pessimisti e a chi non ama le sfide.
La vita di un adolescente è sempre piena di emozioni intense, di cambiamenti, di riflessioni profonde sulla vita e su se stessi. E' la scoperta di un mondo nuovo, meraviglioso: il mondo degli adulti.
Che cosa possiamo fare per salvare l'educazione nel terzo millennio? Siamo in piena emergenza educativa: un'emergenza silenziosa, ma che ha effetti disastrosi! La maleducazione trionfa. Non possiamo continuare la latitanza. Dobbiamo ritornare a educare i nostri figli e non solo allevarli, perché non educare è una follia: è tagliare il ramo su cui siamo seduti. Non educare è rubare il futuro. Queste pagine tifano perché rifiorisca un'educazione capace di far sì che chi nasce "uomo" diventi "umano". "L'epoca contemporanea è una corsa drammatica tra catastrofe ed educazione" (Herbert George Wells)
Questo libro non è un trattato di sociologia. Racconta il "vissuto" di un cammino tra gli "ultimi". Nel testo si parla in modo originale e creativo di emergenza educativa. L'autore opera un missaggio tra la condizione giovanile della città di Torino dei tempi di Don Bosco e quella dei nostri giorni. Le risposte date allora rivivono attraverso i racconti di ieri e di oggi. L'ascolto, la tolleranza, l'attenzione all'altro, la promozione della retta coscienza sono alcuni tra i tanti temi toccati dall'autore attraverso uno stile narrativo frutto non di teorie culturali, ma di un'esperienza quotidiana a contatto con diritti negati e miserie sociali: esperienza vissuta con il cuore di Don Bosco. Non mancano concreti suggerimenti e strategie per quanti operano nel sociale o si trovano a qualsiasi titolo a gestire un rapporto educativo.
Un libro che si rivolge direttamente agli adolescenti, con suggerimenti concreti perchè possano indirizzare il proprio percorso di crescita nella direzione della vita vera, bella e piena, in compagnia di Gesù.
Il poster presenta e visualizza tre episodi evangelici e una parabola per mettere a fuoco il tema della felicità di Dio che si manifesta nel perdono dato da Gesù. Gli episodi raffigurati sono quelli del paralitico guarito, dell'adultera e di Zaccheo. La parabola è quella del padre misericordioso. Un quinto disegno presenta una ragazza che riceve il perdono dal sacerdote a nome della Chiesa. Sul retro del poster, la descrizione delle immagini e suggerimenti per l'uso catechistico del sussidio.
In questo libro Giuseppe Vico intende riprendere e riproporre l'orizzonte della spiritualità come via da privilegiarsi nelle relazioni educative coi giovani. Spiritualità: non vuota realtà o fuga in qualcosa di indefinito ma ricchezza personale, potenziale da spendersi proprio quando tutto sembra fallire e adeguarsi in senso restrittivo e riduttivo a una vita senza senso e a una realtà formativa dispersa e frammentata sulla quotidianità e alla ricerca demotivata di surrogati e di pezzi di ricambio. L'oblio della responsabilità allontana i protagonisti dell'evento educativo dal fondamento e dal fine per cui si vive e si cammina verso quel traguardo che la coscienza non cessa di indicarci. La peculiare nota individuale della spiritualità apre sentieri di senso all'educabilità umana e la persona, sulle ali di entrambe, vola verso traguardi insperati e contro le vuote ma suadenti previsioni degli scettici e dei cattivi educatori.