Quale felicità cerchiamo? Che cos'è la felicità vera? Non di rado, in una certa spiritualità, religione e/o fede sono associate a dolore piuttosto che a felicità. Si parla anche di beatitudine, ma come di un premio futuro per la sofferenza sopportata nel presente. Eppure nelle Scritture ritorna spesso sulle labbra stesse di Dio l'espressione, che è anche promessa: "Perché tu sia felice...". Le vie che lui indica attraverso i comandi che trasmette a noi esseri umani hanno come unico fine la felicità. Essa è infatti il cuore stesso della sua volontà, del suo desiderio, per ogni creatura. Il cammino tracciato dalle Scritture, accolto e perseguito con appassionato abbandono, è la via verso questo bene, da tutti sperato e atteso.
Pensato e scritto appositamente per educatori, genitori e insegnanti. Tutto il mondo adulto ha la responsabilità di mostrare ai ragazzi che "diventare grandi" è bello. L'età adulta non è una stagione noiosa fatta di incombenze e disillusione, ma il tempo della vera chiamata, il tempo della realizzazione, il tempo dei grandi progetti, il tempo della felicità. Il Dottor Aceti, con il suo inconfondibile stile travolgente e istrionico, ci invita a stare su, molto su, e ad essere felici sul modello di Colui che è Felice. Ci esorta a farlo per i piccoli e per lasciare loro una traccia nel sentiero.
La dottrina che Gesù Cristo Nostro Signore ci ha insegnato per mostrarci la strada della salute è compendiata e spiegata da questo catechismo maggiore, voluto da papa San Pio X nel 1905. È composto da 993 domande e risposte e riflette l'esperienza catechistica personale di Giuseppe Sarto, mantenendo le sue caratteristiche di semplicità di esposizione e di profondità di contenuti. Al catechismo propriamente detto fa seguito una istruzione sopra le feste del Signore, della Beata Vergine e dei santi, che conserva ancora oggi un solido valore dottrinale e ascetico e ben si adatta alla struttura dell'anno liturgico. Infine viene riprodotta la breve storia della religione, fatta compilare dal pontefice.
L’inizio è importante: “Chi ben comincia è a metà dell’opera”. Nel cammino di iniziazione cristiana, oggi più che mai, è importante curare gli inizi per dare tempo di conoscere i ragazzi e le famiglie e di farsi conoscere da loro. È il tempo per stringere un’alleanza e per iniziare a camminare insieme alla scoperta di Gesù.
Come iniziare il percorso di iniziazione cristiana con i bambini e le loro famiglie? Quali ingredienti, quali attenzioni, quali atteggiamenti avere? Quali soggetti coinvolgere? Quali linguaggi utilizzare?
Nella Quattro giorni delle Comunità educanti riflettiamo su cosa significhi iniziare, offrendo alcune prospettive missionarie e pedagogiche, condividendo azioni promettenti che ci sono state raccontate da alcune comunità cristiane. Soprattutto ci chiediamo quali soggetti coinvolgere e come farli sentire parte viva del cammino.
Inoltre, desideriamo esplorare i linguaggi della catechesi e in particolare quelli più propizi per gli inizi e per accedere i sensi dei ragazzi così che possano aprirsi all’incontro personale con Gesù. Approfondiamo l’utilizzo delle illustrazioni e del gioco nella catechesi.
Il contributo delle Famiglie Missionarie a Km zero si gioca innanzitutto sulla testimonianza della vita cristiana, nelle scelte di essenzialità e sobrietà, nell'accoglienza, nella capacità di farsi prossimo a ognuno, nel coltivare il rapporto con Dio e con la Chiesa. Una presenza che rende il volto della parrocchia più plurale e «formato famiglia». Nel libro si alternano capitoli narrativi che raccontano l'esperienza delle famiglie coinvolte e approfondimenti teologico-pastorali, per alimentare la riflessione sul tema. Chiudono il volume appendici con indicazioni pratiche e con panoramiche di altre esperienze significative in Italia.
Un volume scritto da un papà, che di professione fa il manager, per raccontare quanto si può fare (e imparare a fare) quando nella vita arrivano i figli. Partendo da due dimensioni apparentemente lontane -- la famiglia e il lavoro -- per le quali l'unica strada possibile sembra la faticosa conciliazione di tempi e organizzazione, Martinelli riflette su quanto il "fattore umano" possa cambiare le cose, in casa come in ufficio. In queste pagine troviamo allora la rassegna di quelle importanti soft skills che così bene funzionano in ambito professionale e che, guarda caso, vengono affinate in quella particolare fase della vita in cui si diventa genitori: saper essere pazienti; saper sviluppare la creatività; saper stimolare l'autonomia e delegare ("Faccio io, papà!"); saper dare sicurezza ma anche indirizzare verso una vocazione; saper mediare e definire il tempo in modo chiaro... È quasi un master, quello della paternità, in cui l'idea di collaborazione e di squadra, ma anche l'autorevolezza e il senso di responsabilità diventano la cifra della vita e un dono da condividere.
Dodici figure, tra santi e beati, che ispirano la vita di famiglia. Uomini e donne, laici e presbiteri, giovani e adulti, che hanno attraversato l'ultimo secolo di storia lasciando, da soli o in coppia, un esempio luminoso di vita colmata dalla grazia di Dio. Ciascuna figura è testimone di una virtù preziosa per la coppia e per la famiglia: dalla speranza che ha animato la vita di Gianna Beretta Molla, medico e madre, alla giustizia che ha ispirato Rosario Livatino, primo magistrato beato nella storia della Chiesa; dalla temperanza di Carlo Acutis alla carità di don Oreste Benzi; dalla sapienza di don Tonino Bello alla gioia di Chiara Luce Badano. E poi, ancora, Giovanni Calabria, Pino Puglisi, Giovanni Paolo II, Giuseppe Moscati, Piergiorgio Frassati, i coniugi Beltrame Quattrocchi. Un percorso di lettura profondo e utile a conoscerne meglio la vita e la testimonianza, con strumenti di approfondimento sui testi e i luoghi dove hanno vissuto, per scoprire che ci accompagnano e possono ispirare il nostro cammino quotidiano.
I figli sono un impegno spesso faticoso, ma portano una ricchezza che ci rivela il nostro stesso valore.
La sfida del tradimento: è possibile ricostruire un clima di fiducia? Il tradimento, talvolta, è una tappa, non è necessariamente la fine di un rapporto; va affrontato insieme, come un'opera impegnativa e inedita. Se pure nulla sarà come prima, potrebbe essere anche meglio.
"Nel cambiamento d'epoca che stiamo vivendo, la carità intellettuale non può essere rinchiusa nei recinti dei Centri di ricerca o riservata solo agli addetti ai lavori, ma deve animare e sostenere la costruzione di una rinnovata prossimità, come ho indicato nell'Enciclica Fratelli tutti (cfr. nn. 3-4). Urge, quindi, che quanti sono coinvolti nell'investigazione scientifica scoprano la responsabilità storica del loro impegno nei diversi ambiti del sapere, superando la tentazione di isolarsi in sfere particolari, per promuovere una nuova cultura della conoscenza". Papa Francesco
Papa Francesco esorta gli scienziati a evitare l’isolamento e a promuovere una nuova cultura della conoscenza, basata sul rispetto per ogni individuo e sulla gratitudine per i doni divini. Le riflessioni presenti negli Atti del Meeting ci spingono a esaminare in modo critico il futuro della scienza e il suo ruolo nella costruzione di un mondo migliore.
Dentro e attraverso l'esistenza. Per una fede che parla alla vita raccoglie e rielabora quanto emerso dai convegni, i seminari di studio, i campi scuola e i laboratori tenutisi nel corso del triennio 2021-2024, proseguendo e portando a compimento il lavoro iniziato e proposto nel libro La vita domanda (Ave, 2024). Inoltre è un prezioso strumento per comprendere come il compito della formazione sia aiutare a gustare fede e vita l'una dentro l'altra, affinché, reciprocamente, si alimentino e si illuminino. Le domande e le attese dei ragazzi prendono la forma della vita di ciascuno e nella vita di ciascuno: una vita fatta di esperienze che formano e che possono essere lette e messe a frutto grazie a una proposta formativa tesa al desiderio di bene che si intende suscitare. Anche e soprattutto attraverso l’accompagnamento di educatori sapienti, che imparano a camminare insieme ai bambini e ai ragazzi, si accolgono reciprocamente nelle proprie diversità e originalità, e danno voce e gambe a una missione che è davvero a misura di tutti. Perché ciascuno possa essere e diventare ciò che è, dentro e attraverso la vita che vive.
Nella terza parte del cammino catechistico in sei anni (calendalbum, notebook e guide) che vede sulla scena sacerdoti, catechisti (dei bambini e dei genitori), il gruppo dei genitori e il gruppo dei bambini si passa dal calendalbum al notebook da "consultare", completare e da portare nello zainetto. Il sussidio 3 e la Guida 3 si concentrano sul cammino verso la Prima Comunione. Gesù si presenta ai bambini e ai genitori come l'Amico che dona tutto se stesso attraverso il Pane e il Vino, segni della sua presenza e del suo amore per noi. Pagine da leggere, colorare, completare, ritagliare e... vivere.