L'esperienza terrena di Carlo Carretto (1910-1988) è affascinante, perché fu vita intensa, sfaccettata e ricca di opposti. Già presidente della Gioventù italiana di Azione cattolica, dopo anni d'impegno apostolico e sociale, ricevette l'abito dei Piccoli fratelli di Gesù di Charles de Foucauld, il giorno di Natale del 1954, e si unì a una comunità di una ventina di novizi nell'ovest dell'Algeria, a El-Abiodh-Sidi-Cheikh, vicino al deserto sahariano. Il bisogno di silenzio, di essenzialità e la Parola caratterizzarono quel periodo così intenso. I testi del Diario nel deserto di Carlo Carretto, qui ripubblicati a distanza di oltre trent'anni dalla prima edizione, sono il riflesso limpido e sobrio della presenza dello Spirito Santo nella sua anima di novizio e di quanto fu determinante per lui quell'anno di formazione alla vita religiosa nella spogliazione austera del deserto. La fecondità del ministero della Parola fu proprio il frutto di quella rinuncia a se stesso e alle cose terrene, nell'obbedienza alla sua vocazione al seguito di frère Charles de Jésus, cammino di cui questo volume è l'eco fedele.
Celso Costantini (1876-1958) è una figura geniale oggi riscoperta. Integrò profili diversi e di assoluto rilievo. Fu pastore esemplare, scultore rinomato, scrittore fecondo, protagonista nell'arte sacra del secolo XX. Durante le due guerre mondiali fu insigne operatore di carità e pace riuscendo a salvare molte vite, dai "figli della guerra" a personaggi come Alcide De Gasperi. Amministratore apostolico di Fiume, fronteggiò Gabriele D'Annunzio evitando un bagno di sangue alla città martoriata. Primo delegato apostolico in Cina, vi compì gesta indelebili. Convocò e presiedette il Primo - finora unico - Concilio Cinese a Shanghai nel 1924. Accompagnò a Roma i primi sei vescovi autoctoni per essere consacrati dal Papa e da lui stesso nel 1926. Fondò il primo istituto religioso clericale indigeno nel 1927. Inaugurò L'Azione Cattolica Cinese nel 1928. Diede vita all'Università cattolica di Pechino. Sviluppò un intenso dialogo con le autorità politiche, sfociato nelle piene relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Cina. Nel 1946 rinunciò a ricevere la porpora a favore del primo Cardinale cinese. Da segretario del dicastero missionario della Curia romana dal 1935 al 1952, incentivò la decolonizzazione religiosa, promosse il clero indigeno e favorì l'inculturazione cristiana nei paesi di recente evangelizzazione. Divenuto Cardinale Cancelliere di Santa Romana Chiesa, fu tra i più stretti collaboratori di Papa Pio XII nell'ideare una casa comune europea, nel sostenere un ordine mondiale giusto e benefico e nel costruire un "ponte" stabile tra l'Oriente e l'Occidente del pianeta.
Viene qui integralmente riprodotto il catechismo maggiore prescritto da Papa san Pio X per la diocesi della provincia di Roma nel 1905. al catechismo fa seguito una Istruzione sopra le feste del Signore, della Beata Vergine e dei Santi, che conserva ancora oggi un solido valore dottrinale e ascetico e ben si adatta alla struttura attuale dell'anno liturgico. Infine viene riprodotta la Breve storia della religione, fatta compilare dal santo pontefice. In appendice sono state raccolte le Preghiere e formule di uso corrente, in redazione aggiornata. Un documento storico di perenne valore esemplare per ogni esposizione dei contenuti dottrinali della fede.
L'opera ha l'obiettivo di fornire alle comunità cristiane, ai parroci e ai catechisti elementi importanti su cui basare la formazione degli agenti della catechesi dopo un periodo così forte, come quello del contesto post pandemico. Il volume vuole fornire delle linee attraverso le quali un parroco, un catechista e una comunità cristiana possa intraprendere un cammino di formazione autentica ed efficace. Il testo affronta, anche, la questione dei nuovi strumenti tecnologici e l'utilizzo dei social media che la pandemia ci ha costretto ad utilizzare, visto la chiusura forzata del lockdown. Dentro questo contesto viene affrontato la questione circa l'intelligenza artificiale come strumento da poter utilizzare nei contesti formativi. Infine, l'opera, lascia delle tracce di riflessione ancora aperte, affrontando la questione circa il futuro della formazione dei catechisti.
Il presente "Quaderno di lavoro" è lo strumento fondamentale per rendere operativa la proposta pastorale per l'Italia salesiana per l'anno 2024-25, che ha come tema: "Attesi dal suo amore". Il testo offre un'ispirazione ecclesiale e carismatica: la prima viene dall'imminente Giubileo che sta per incominciare, e che ci rende tutti Pellegrini di speranza, la seconda fa riferimento all'inizio dell'avventura missionaria salesiana, di cui nel 2025 ricorre il 150° anniversario. Vengono poi consegnati al lettore quattro orientamenti: il primo ci invita a ripartire dal primo annuncio ai giovani, offrendo loro il Vangelo come buona notizia, incoraggiante e gioiosa; il secondo spinge a condividere questa buona notizia a partire dagli ultimi, in particolare dai giovani poveri, abbandonati e pericolanti; il terzo offre elementi di riflessione sul grande tema dell'accompagnamento di ambiente, di gruppo e personale; il quarto invece vuole aiutare ogni realtà educativa a vivere nella comunione e nella corresponsabilità apostolica la propria azione concreta. Il tutto viene rilanciato attraverso un appello all'unificazione della propria esistenza a partire da un progetto di santità educativa.
Il libro raccoglie una nutrita serie di episodi, dove sono protagonisti i bambini i quali, nelle normali e più diverse situazioni quotidiane, offrono messaggi che interpellano gli educatori e non raramente esprimono in maniera ingenua e nella massima semplicità quegli interrogativi che sollecitano il pensiero umano e lo tengono continuamente sveglio. Gli episodi, raccolti direttamente da genitori o da insegnanti (in particolare della scuola dell'infanzia, ma non solo), sono commentati in alcune brevi considerazioni. Sono riflessioni brevi: spunti per pensare, punti interrogativi, sollecitazioni ad ascoltare e comprendere. L'Autore ha preferito la brevità e la sobrietà, anche per rendere più facile cogliere l'essenziale.
Età di lettura: da 5 anni.
Una delle più grandi balle che girano è che il giorno delle nozze sia il più bello della vita. Ma quando mai? Il più bello arriva dopo, molto dopo, e proprio quando l'idillio si scontra con i piccoli e grandi problemi quotidiani. Quando si inizia a sentire la fatica, quando si viene assaliti dal dubbio di aver sbagliato, quando si comincia a chiedersi se valga davvero la pena di rimanere sposati. Quando un marito o una moglie si accorgono di non parlare la stessa lingua, di non riuscire a superare le differenze e la sofferenza, o magari a perdonare un tradimento, a prendersi cura dei figli o a impegnarsi per mantenere viva l'intimità. Arriva sicuramente un momento in cui la relazione viene messa a dura prova - come ci ricorda Costanza Miriano in queste pagine, raccontando le storie di molte coppie con brillante ironia -, ma mai come allora è importante tenere a mente che proprio lì comincia il bello: è il matrimonio a salvarci, a trasformarci, a farci uscire fuori da noi stessi per accogliere l'autentica conversione - che è possibile soltanto attraverso la croce, imparando a porgere l'altra guancia innanzitutto a casa, in famiglia, specie quando ci sembra più difficile. Solo così possiamo scoprire che è Dio a guidare la nostra storia, che è l'unico in grado di colmare le nostre mancanze e di aiutarci a coltivare e far durare il matrimonio: perché l'amore è una decisione, una scommessa, una scelta che si compie ogni giorno.
In questo volume di conversazioni don Andrzej Kucinski indaga la fede personale e la teologia del cardinale di Curia tedesco Paul Josef Cordes. In un'epoca in cui l'essere cristiani è segnato dal vento contrario, il Cardinale risponde, tra le altre, a domande sulle proprie esperienze di fede, sulla questione di Dio, sugli accenti oggi necessari nella pastorale ecclesiastica e sull'imprescindibilità del ministero sacerdotale. Cordes auspica che Cristo possa tornare a emergere più chiaramente tra i fedeli come fondamento della loro speranza, affinché Dio riacquisti il primato in tutto l'agire cristiano e la Chiesa possa in tal modo offrire al mondo il meglio di sé. Ma per questo abbiamo bisogno del coraggio di essere cristiani.
Riconosciuto dalla Chiesa nel 2015, il metodo delle cellule parrocchiali di evangelizzazione porta all'interno della parrocchia un nuovo stile pastorale, segnato da una forte corresponsabilità tra presbiteri e laici, per donare slancio missionario nel territorio. Adottato da centinaia di parrocchie in tutto il mondo (e circa sessanta in Italia), il metodo delle cellule è presentato in questo volume attraverso l'esperienza, la storia, le testimonianze di parroci, religiosi e laici che l'hanno implementato e conosciuto. A partire dal "Grande Mandato", il volume offre una descrizione puntuale dei fondamenti teologici del metodo, il suo funzionamento, la struttura. Che cos'è una cellula, chi la guida, il rapporto con il parroco, la responsabilità dei laici, come iniziare e quali frutti attendersi in parrocchia: ogni aspetto è spiegato in modo approfondito e pratico. Il risultato è un manuale completo di formazione per coloro, parroci e laici, che desiderano conoscere questa esperienza e sperimentarla nella propria comunità. Prefazione di Rino Fisichella.
Se la nostra salute e le circostanze della nostra storia ce lo permettono, a tutti capiterà di invecchiare. Ma questo significa maturare? José María Rodríguez Olaizola offre una riflessione molto audace sul passaggio dalla giovinezza all'età adulta e sulle battaglie che sicuramente fanno parte di quasi tutte le vite: per la libertà, per poter vivere storie autentiche e non legami fatti di invisibili catene, per trovare il vero amore, per accettare i limiti... Questo è un libro per i giovani che sono chiamati a diventare adulti e per gli adulti che sono stati giovani e che possono ripercorrere la strada percorsa... per riscoprirne il senso, per dare nuovo valore a ogni istante. Perché sì, la vita è danza, e il tempo che viviamo è uno dei più straordinari compagni.