La storia delle religioni ha presentato, fin qui, una fatale tendenza al dogmatismo e all'intolleranza, alla chiusura difensiva, piuttosto che all'incontro e al dialogo. Ma è un atteggiamento che ora viene delegittimato dall'avvento delle società multiculturali: anche le religioni devono aprirsi al dialogo e assimilare paradigmi di laicità, intesa come capacità di affrontare il pluralismo e di gestire un costruttivo spazio di confronto.
In un contesto pluriculturale, la divinita' rappresenta la trascendenza di tutti i limiti della coscienza umana e il movimento dello spirito umano, rivolto verso la propria identita' attraverso il confronto con la realta' ultima.
Il termine terra" ha diverse accezioni che presentano, nel declinare dei fatti storici e culturali, dei rischi e delle derive. "
Il testo vuole fare riflettere sul mondo non umano, fatto di carne come noi". "
La religione e' scomparsa? Assolutamente no. E' necessario riconoscere la religione come presenza invisibile, sottile, mascherata che diventa uno dei fili con i quali si tesse il divenire del nostro quotidiano.
L'Amore non e' prerogativa esclusiva del Cristianesimo. Nelle diverse religioni ci sono forme di affettivita' che possono essere assimilate all'amore di Dio.
Questo libro e' una riflessione sulla vita; e' una guida per un pellegrinaggio interiore.
Una riflessione a più voci, teologica e antropologica insieme, su Dio e sull'uomo, che ne focalizza la relazione. Il tema ha due punti di riferimento: Dio e l'uomo, e si sviluppa seguendo tre piste: il dialogo ecumenico, il dialogo interreligioso e quello tra credenti e non credenti. Tutta la tematica vuole essere una riflessione assai positiva all'interno del dialogo, perché vuole costruire l'incontro tra l'uomo e il suo Dio e l'incontro dell'uomo con gli altri uomini; dialogo come accoglienza profonda, condivisione, rispetto, comunione che si realizza nell'orizzontale e nel verticale.
Come vivono i cristiani nei Paesi a maggioranza musulmana? Quali le difficoltà, ma anche le speranze per una pacifica convivenza tra le due comunità? Sono le domande all'origine di questo reportage di viaggio nei Paesi musulmani del sud e dell'est del Mediterraneo. Da Casablanca a Sarajevo, si alternano descrizioni di viaggio, interviste a vescovi e patriarchi - tra gli altri, il vescovi di Tangeri, Vincent Landel; l'arcivescovo di Algeri, Henri Teissier; il patriarca copto-cattolico Stefanos I -, racconti di storie vissute da semplici cristiani… Emergono così le questioni più importanti della presenza cristiana in terra musulmana: il dialogo non sempre agevole, i problemi derivati dalla guerra, il martirio di tanti, l'emigrazione che colpisce le comunità cristiane, i rapporti tra fedeli di diversi riti della stessa Chiesa cattolica… Lo spirito che guida la scrittura del libro è quello della fraternità universale, che nonostante i problemi delle diverse regioni, alimenta l'insopprimibile speranza che è propria del vero cristiano.
«Ogni volta che si eliminano le caricature e si superano i pregiudizi, si rende un servizio alla verità. Le differenze fondamentali possono cosi essere apprezzate nel loro giusto valore e, quando non possono portare a un accordo, ne sono rischiarate, costituendo una sfida». Stretto collaboratore di papa Giovanni Paolo II, monsignor Fitzgerald ha una lunga esperienza di incontro con i musulmani e con i fedeli di altre religioni. In queste pagine di scottante attualità, egli parla a cuore aperto di dia~ logo interreligioso, delle sue esigenze e delle sue possibili trappole, quali ad esempio le tentazioni di sincretismo o di monopolio. Queste pagine pongono i fondamenti di tale dialogo e descrivono la sua concreta messa in opera, senza nascondere né le delusioni né i vicoli ciechi, offrendo il punto di vista - aperto, ma senza falsi irenismi - di uno dei più profondi conoscitori attivamente impegnato in una que~ stione religiosa dalle profonde implicazioni geopolitiche.
Un testo sul dialogo tra Cristiani ed Ebrei.