
Codice Penale Vaticano
Il volume contiene il testo del Codice Zanardelli così come è attualmente vigente nello stato della Città del Vaticano. Il lavoro è frutto di una profonda conoscenza dell’ordinamento giuridico dello Stato ed individua nell’insieme di norme proprie promulgate dal 1929 ad oggi quelle che risultano abrogative e sostitutive dei testi codiciali. La Prefazione è a firma del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità. Gli indici del volume sono a cura di suor Maia Luisi, FFB.
"La dimensione costituzionale del governo ecclesiastico" esamina i principi e le caratteristiche del sistema potestativo ecclesiale. L'ordine istituzionale e gerarchico, riconducibile direttamente alla volontà fondazionale di Cristo, costituisce infatti il secondo pilastro della costituzione della Chiesa (dopo gli iura fidelium). Le tre premesse di fondo che guidano e ispirano la ricerca sono costituite dal rilievo costitutivo dei beni salvifici, dal rispetto dei diritti fondamentali del fedele e dalla promozione della razionalità del potere (che ci piace definire "pneumatica" per non confonderla con un mero efficientismo terreno). L'attenzione prevalente è dedicata alla logica della funzione pubblica, soffermandosi anche sui relativi aspetti formativi, epistemologici e deontologici. Il presente testo si compone di tre parti. La prima parte delinea le caratteristiche e i principi del governo ecclesiastico in generale. La seconda parte è dedicata al governo della Chiesa universale. L'esposizione sul Primato analizza specificamente la potestà, l'ufficio, i contenuti e i limiti del governo primaziale. La trattazione sul Collegium Episcoporum esamina la composizione, la potestà e l'esercizio della collegialità e il Concilio Ecumenico. L'istanza universale si completa con la (limitata) rilevanza costituzionale del governo centrale. La terza parte considera la dimensione particolare del governo. Questa sezione illustra prima il nucleo costitutivo (la struttura ordo-plebs) e gli elementi (Pastore, presbiterio, popolo) delle portiones populi Dei; esamina quindi le comunità gerarchiche necessarie: diocesi e figure assimilate (prelature e abazie territoriali, missioni sui iuris, prefetture e vicariati apostolici, amministrazioni apostoliche) e affronta infine le comunità gerarchiche complementari, diffondendosi sulla 'ratio' della complementarità, sulla personalità e specializzazione pastorale e sulla natura costituzionale della giurisdizione complementare. Il volume ha una spiccata finalizzazione didattica, anche se, per l'oggetto e l'impostazione, può essere di ausilio o spunto per ricerche ad ampio spettro o per approfondimenti mirati.
Il contenuto di questa pubblicazione è il lavoro di tesi in Storia moderna per la Laurea magistrale in Scienze filosofiche conseguita dall'autore nel novembre 2019. L'oggetto dello studio sono le animadversiones, cioè le osservazioni alla santità nella causa di canonizzazione di fra Giuseppe Maria Desa scritte dal noto Promotore della fede Prospero Lambertini, futuro Benedetto XIV. Lo studio archivistico-documentario cerca di dimostrare come la lunga causa del frate copertinese è divenuta un caso da manuale che ha fatto giurisprudenza anche grazie alle obiezioni alla santità portate dal Lambertini.
«I teologi della Pastorale accusano il Diritto canonico di non avere una agilità sufficiente e di mancare d'efficacia strumentale. Essi non dimenticano che la finalità del Diritto canonico è la salvezza delle anime. [...] Il Diritto canonico è uno strumento per la Pastorale, e [...] come tale si deve continuamente revisionare la sua fedeltà teologica ed il suo adeguamento pastorale. La costituzione sociale della Chiesa, non essendo immutabile che nelle sue linee sostanziali, rende questa revisione possibile; e le necessità cangianti della Pastorale la rendono necessaria» (Editoriale, in Concilium, 1965, n. 8).
Aggiornato alla riforma del m.p. “Mitis Iudex” del 2015.
I Sinodi sulla famiglia, con l'esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco, e il nuovo ordinamento dei processi di nullità matrimoniale (Mitis ludex Dominus lesus) hanno riproposto all'attenzione dei fedeli la possibilità e l'importanza anche di un corretto discernimento sull'effettiva validità o nullità di matrimoni giunti alla separazione o al divorzio. A tal proposito, non raro raccogliere l'affermazione di alcuni fedeli che ritengono "in coscienza" che il loro matrimonio sia nullo. Ma, che cosa significa questo? Che rapporto c'è fra convincimento in coscienza ed effettivo riscontro da parte di un tribunale ecclesiastico? Può nascere una conflittualità? Questo libro prende in considerazione proprio tali tematiche, sia in generale all'interno del dibattito canonico e morale, sia in particolare nell'analisi dello svolgimento di un processo di nullità. Il testo si rivolge pertanto agli addetti ai lavori, ma anche alle altre persone che desiderano trovare un po' di luce su questioni delicate e complesse, che il diritto della Chiesa ha sempre cercato di affrontare, coniugando attenzione alla singola persona e fedeltà alla dottrina evangelica.
Il confronto tra le normative contenute nel CIC/1917, nel CIC/1983 e nel m.p. Mitis Iudex Dominus Iesus del 2015 relativamente all’istruzione della causa di nullità matrimoniale consente di precisare i concetti base che sono a capo dell’istruttoria. Il testo offre una dettagliata disamina dei mezzi di prova, approfondendo inoltre le problematiche connesse all’uso dei cosiddetti mezzi atipici della prova, cioè l’interrogatorio tramite videochiamata, telefono o questionario e l’uso dell’affidavit.
Pensato originariamente come sussidio al corso accademico di Diritto processuale canonico, il volume si offre anche quale valido aiuto pratico agli operatori del diritto nei tribunali ecclesiastici. Il riferimento a numerose decisioni rotali non serve soltanto a sostegno dell’argomentazione ma anche per orientare l’ulteriore ricerca degli studenti. In appendice, alcuni moduli e questionari utilizzati nella fase istruttoria quali schemi base da adattare alle singole situazioni.
Stiamo vivendo un "cambiamento d'epoca". L'espressione di Papa Francesco permette di comprendere pure i suoi interventi che hanno profondamente inciso in ambito cultuale. La dottrina sui sacramenti si è arricchita, ma soprattutto si è sviluppata la loro disciplina canonica, in piena fedeltà alla missione affidata da Cristo alla Chiesa: la salvezza delle anime. Una nuova sintesi della materia è esposta nel presente manuale. Ne risulta un quadro armonico, completo e aggiornato sui sacramenti (ad eccezione del matrimonio) e gli altri atti del culto divino, sui luoghi e i tempi sacri, al cui vertice sta l'eucaristia.
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In questo numero la parte monografica sarà dedicata al tema della personalità giuridica nell'ordinamento canonico. Contributi di: Orazio Condorelli, Luis Navarro, Andrea Bettetini, Maria D'Arienzo, Juan Ignacio Arrieta.
La XXI edizione del Manuale di Diritto Ecclesiastico costituisce uno strumento di studio indispensabile per quanti vogliano comprendere il rapporto tra religione e società nei suoi aspetti giuridici, in un momento storico sempre più caratterizzato dal pluralismo religioso.
La trattazione, in linea con la manualistica più diffusa, tiene conto delle pronunce della giurisprudenza che, nell’ambito del diritto ecclesiastico, ricopre un ruolo decisivo, laddove l’ordinamento giuridico italiano, pur ispirato al principio di laicità, in ragione della tangibile influenza cattolica, non sempre è riuscito ad adeguare la propria legislazione alle esigenze sociali. Si pensi a quanto accade in tema di surrogazione della maternità, adozione da parte di coppie omosessuali etc.
Inoltre, anche l’azione pastorale di Papa Francesco, tesa al rinnovamento degli organi centrali della Chiesa cattolica, ha consentito una rilettura delle relazioni fra individuo, coscienza e fede che ha dato nuova linfa ai rapporti fra Stato e Chiesa cattolica e a un dialogo di più ampie vedute con gli altri culti.
Il presente volume, pertanto, consente un’analisi critica del diritto ecclesiastico e dei culti acattolici, mettendo il lettore in condizione di affrontare in maniera più documentata abilitazioni professionali ed esami universitari.
La "Teologia del Diritto canonico", creata ufficialmente dalla riforma degli studi di Diritto canonico del 2003, pur non ancora stabile sotto il profilo epistemologico, è però in grado di offrire contenuti utili a chi si accosti agli studi canonistici con attenzione alla natura e funzione del Diritto canonico nella prospettiva ecclesiologica del Vaticano II. Il volume propone sei temi di base della Disciplina, offerti nell'essenzialità di un primo approccio: una sorta di ouverture sugli ampi spazi di confine tra Canonistica e Teologia, con attenzione sia alla complessa dinamica del riferimento alle Fonti (= loci theologici), sia alla concreta esperienza ecclesiale, muovendosi lungo il crinale che ancora isola canonisti e teologi impedendo il sorgere di quella koiné epistemologica che - unica - garantisce a ciascuna Scienza di essere davvero tale.