Le sorgenti della nostra fede Schönborn Christoph
Cinquantadue capitoli che seguono i sacramenti sono oggetto del volume che riunisce i brevi commenti al Catechismo da parte dell'arcivescovo di Vienna.
E' il terzo volume sul Triduo pasquale, costituito praticamente dagli Atti della terza settimana liturgico-pastorale svoltasi a Camaldoli nel luglio 1995.
Questo volume commenta le letture dei giorni feriali della Quaresima. Questo libro vuole offrire degli spunti per preparare le omelie o per fare meditazione personale.
L AUTORE, TENENDO CONTO DEI RISULTAI DEGLI STUDI FINORA FATTI SULL ARGOMENTO, CONCENTRA LA PROPRIA ATTENZIONE SUL RAPPORTO TRA UOMO CONTEMPORANEO, SALVEZZA E CHIESA, NELLA PROSPETTIVA TIPICAMENTE PASTORALE. Lo spunto per le riflessioni del libro si richiama alla pubblicazione de il catecumenato oggi in italia: adulti vero il battesimo", strumento di lavoro dell'ufficio catechistico e dell'ufficio liturgico dell a cei. L'esigenza di u na pastorale catecumenale nasce infatti dalla crescita della domanda di battesimo che, pur caratterizzata da varie motivazioni, invita la chiesa e ripensare la propria metodologia pastorale, ispirandosi alla figura del catecumenato antico, riproposto autorevolmente dal rito dell'iniziazione cristia na degli adulti (rica). E donghi sviluppa di conseguenza una articolata rilettura della rica, cercando di metterne in luce gli elementi caratterizzanti per offrire una metodologia pastorale. Questi i pun ti qualificanti su cui l'auto re riflette in modo specifico: aspetto rituale e l unita dei sacramenti dell iniziazione cristiana. Poiche siamo iniziati dal battesimo all eucaristia, siamo iniziati a partecipare continuamente, finche siamo nel tempo, al mistero di cristo morto e risorto. "
Raccolta di saggi sui vari aspetti del rapporto tra sacrificio e rito in vista di una nuova comprensione dell'eucaristia come banchetto sacrificale della Nuova Alleanza e come Pasqua perenne della chiesa.
Il libro
«Parlare in un quadro liturgico, abbandonarsi alle risorse immediate del cuore e della mente, non è mai un evento estemporaneo, come quelli che mi avviene di vivere quando parlo come conferenziere; è collocarsi in un "luogo" dove affluiscono i silenziosi apporti sapienziali dell'assemblea, che in quel momento non è un pubblico, è un soggetto attivo e creativo.
Queste pagine dunque non sono, a parlare rigorosamente, mie, sono state dettate dall'assemblea domenicale della Badia fiesolana che ormai, pur nell’avvicendarsi naturale delle presenze e delle assenze, da due decenni è in viaggio verso l'adempimento. Esse fanno parte di una Trilogia che si aggiunge alle altre due — II mandorlo e il fuoco e Il Vangelo della pace — con il titolo Gli ultimi tempi. Anche in questo caso, il titolo non è arbitrario, intende esprimere l'indole del tempo in cui la meditazione corale si è svolta, i secondi anni 80. Il tempo corre, per chi lo viva con ottica evangelica, non per pura successione quantitativa ma secondo ritmi qualitativi tra loro diversi. Ebbene, io ho vissuto quest'ultimo arco di anni come sopraffatto dai segnali di una svolta epocale su cui batte la luce degli ultimi Eventi. Lo sguardo escatologico rende possibile una specie di sintesi a priori, in cui la forma immutabile è, appunto, la categoria dell'Oggi di Dio, dell'eschaton, dei tempi ultimi, e il contenuto è la trama empirica della storia collettiva. Quando questo contenuto è contrassegnato, come in questi anni — gli anni della perestroika, della caduta del muro di Berlino, dell'ecumenismo ecologico, della Guerra del Golfo — da profondi processi di mutazione, si ha l'impressione che l'istanza ultima prenda carne e sangue nel tempo mutevole, offrendoci, in forza della fede, il dono del discernimento. È questo il sentimento dominante della mia predicazione degli ultimi anni» (Ernesto Balducci).
SPESSO LE NOSTRE LITURGIE NON SONO VISSUTE APPIENO PERCHE`I FEDELI NON SONO IN GRADO DI COGLIERNE I VARI SIGNIFICATI. QUESTO LIBRO, CON LINGUAGGIO SEMPLICE E DIRETTO, INTENDE AIUTARE IL LETTORE A QUESTO. Dalla presentazione pre ndere parte ad una azione liturgica in modo consapevole, attivo e fruttuoso" significa prima di tutto avere alcuni requisiti indispensabili affinche non si scambi il sacro con il profano, il mistero con semplice gestualita, la presenza di cristo che agisce ed e`presente in base alla simpatia o antipatia di chi preside. ... Ci pare di poter affermare che il lavoro di giuseppe p. Gangale sia uno strumento valido per cogliere tutti questi aspetti attraverso la descrizione di episodi e situazioni che si creano un po' dovunque. E' una lettura fatta da un giovane laico, non da un presbitero; da un insegnante di religione non da un pastore; che ha ottenuto il magistero all'istituto di scienze religi ose in crotone e non da un liturgista. Tre gli aspett i messi in evidenza: la stragrande maggioranza dei cattolici non coglie la sacralita del giorno del signore - tra i partecipanti alla vita liturgica, soprattutto all eucaristia, manca la consapevolezza del mistero che si celebra - l atteggiamento di molti nostri fedeli nel pregare, nella gestualita, nel rispetto del luogo sacro non aiuta ad una partecipazione attiva per la vita. "
Atti di un convegno organizzato nel 1997 dall'Istituto Teologico Marchigiano. Il battesimo viene considerato nella globalità dell'economia della salvezza e della missione della Chiesa.
Tutto quello che un direttore di coro o un operatore pastorale dovrebbe sapere su come affrontare gli aspetti vocali, musicali e organizzativi (senza dimenticare il lato umano, veramente fondamentale) dell’attività di un coro liturgico.
L’autore, direttore di coro e liturgista svizzero, offre uno sguardo d’insieme – unico nel suo genere – alla luce di una visione teologica complessiva ispirata dal Vaticano II, con indicazioni chiare e praticabili sul «nuovo ruolo che la musica e il canto liturgico sono finalmente chiamati a rivestire» (dalla Prefazione di J. Gelineau).
Michel Veuthey, svizzero, è direttore di coro e redattore capo della rivista Voix Nouvelles. Autore di numerosi articoli sulla musica liturgica, ha pubblicato diversi libri sull’argomento. Insegna direzione corale presso il Conservatorio di Sion e presso numerose sessioni di formazione in Svizzera, Francia e Canada.
È stato per venticinque anni segretario generale di Universa Laus, gruppo internazionale di ricerca sul canto e la musica nella liturgia. Attualmente è responsabile della musica liturgica per la Svizzera francofona.