Il volume riproduce il testo del Pontificale del 1485, commissionata da papa Innocenzo VII a Patrizi e Burcardo, cerimonieri pontifici. Nella storia del Pontificale l'opera del Patrizi e del Burcardo ha avuto un ruolo importante in quanto la loro edizione segno una fase decisiva nell'evoluzione di questo libro liturgico tipico del vescovo. Essa ha attraversato secoli di prassi celebrativa, ha lasciato un'impronta nella riforma liturgica del Concilio di Trento, e per vari contenuti caratterizza ancora oggi la lex orandi del Rito romano, rinnovata secondo le indicazioni del Vaticano II.
Esame approfondito del processo redazionale dell'Institutio Generalis del Messale, che fornisce un quadro comparativo dei testi ufficiali. Il volume riproduce le redazioni ufficiali dell'Institutio Generalis, cosi come appaiono nelle edizioni tipiche del Missale Romanum dal 1969 al 2002. L'opera si arricchisce inoltre di una sinossi dei testi, e riproduce la documentazione ufficiale relativa alle variationes.
Una guida chiara, nata dalla ricca esperienza dell'autore, F. Ferraris, in campo liturgico, che accompagna gli animatori liturgici all'utilizzo dell'Ordinamento Generale del Messale Romano, mediante e grazie al quale l'assemblea, con i suoi animatori, è messa in grado di "ben celebrare" soprattutto per quello che riguarda l'Eucaristia domenicale. Tra un testo e l'altro dell'Ordinamento si introducono sapienti riflessioni, insieme con qualche piccola nota di humour, suggerite sempre dall'esperienza pratica dell'autore e dalla sua competenza. Nella prima e nella terza parte del testo sono raccolti suggerimenti e raccomandazioni generali, ma non generiche, orientati a ogni genere di rito. La terza parte, in particolare, riguarda suggerimenti per le assemblee domenicali, perché possano sempre più celebrare l'Eucaristia e la vita. La seconda parte, quella decisamente più ampia, abbraccia, rubrica per rubrica, ogni momento della celebrazione eucaristica, confrontando su ciascun gesto o rito liturgico, in modo didascalico e puntuale, le norme dell'Ordinamento e la prassi in uso nelle nostre comunità parrocchiali.
“L’ambone, luogo della lettura delle Scritture, appartiene in modo privilegiato alla rivelazione giudeo-cristiana: a differenza dell’altare, esso non ha alcun debito da riconoscere alle religioni. Il cristianesimo e la sua liturgia custodiscono in sé, fin dalla loro origine, questo radicale rapporto con la parola di Dio: l’eucaristia dei cristiani è da sempre stata costitutivamente formata da due elementi fondamentali, la lettura delle Scritture e l’azione di grazie sui doni. Non vi è mai stata tavola del pane e del vino senza la tavola della Parola” (Enzo Bianchi).
Dopo secoli di oblio, il ritorno dell’ambone all’interno dello spazio liturgico corrisponde alla “riscoperta”, avvenuta con il concilio Vaticano II, del posto occupato della parola di Dio nella vita della chiesa. Il presente volume raccoglie le riflessioni di teologi, liturgisti, storici dell’arte e architetti sul significato, la funzione e la concreta realizzazione dell’ambone, presentate nel III Convegno liturgico internazionale di Bose, promosso dal Monastero di Bose in collaborazione con l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Cei.
Un viaggio alla scoperta della Messa, un mistero da esplorare, come una miniera che racchiude in sé grandi tesori.
Un libro per i ragazzi dai 7 anni in su che presenta le diverse parti della celebrazione domenicale come un grande invito al banchetto.
Un testo didattico ma da lasciare in mano direttamente ai bambini.
Dopo aver mostrato nel primo volume l'uso che sia il Messale sia l'Ufficio divino fanno del Salterio, quest'ultimo volume presenta l'impiego dei Salmi nel Lezionario del Messale romano. I due volumi sul Salterio offrono un grande servizio non solo ai lettori e agli studiosi interessati alla Bibbia, ma in modo particolare ai pastori e ai fedeli cristiani, perche la Parola divina deve essere compresa e assimilata dai suoi destinatari, i membri del popolo di Dio.
Il libro tratta una realtà sacramentale in cui Dio si lascia "toccare" e può toccarci, una sede in cui incontrare Gesù in persona, lasciarci raggiungere da lui: il sacramento della Riconciliazione. Dopo essersi immerso nei misteri della misericordia al di fuori della quale il perdono non ha senso, il analizza il sacramento nelle due grandi dimensioni: il perdono ricevuto da Dio e il perdono offerto agli altri. Una riflessione appassionata da cui non si esce indenni.
Qual è il luogo per eccellenza dove possiamo toccare Dio oggi, se non l'Eucaristia? Giovanni Paolo II scrisse che nell'Eucaristia Dio ci mostra un amore "che non conosce misura". Le ricche meditazioni sul mistero eucaristico racchiuse in questo volume costituiscono come una "corona di dodici stelle" riunite in tre "costellazioni": la venuta di Dio nella mia carne: la sua Incarnazione; la sua Passione d'amore: la Redenzione; la sua vita gloriosa: la Resurrezione. Una riflessione amorosa da cui non si esce indenni.
L'autrice, P. Riccieri, raccoglie sette incontri di preghiera realizzati nelle comunità delle Figlie di San Paolo, per vivere intensamente la settima settimana di Pasqua, quella dall'Ascensione alla Pentecoste, settimana in cui la Chiesa rivive la preghiera del Cenacolo dove si riunirono i discepoli di Gesù con Maria in attesa del dono promesso, lo Spirito. All'interno di uno schema che si ripete uguale nei sette incontri, vengono riportati i brani evangelici con le sette profezie di Gesù, nelle quali egli annuncia la venuta del Consolatore. A ciascun brano viene ogni giorno accostato uno dei sette doni dello Spirito (sapienza, scienza, consiglio, intelletto, pietà, fortezza, timore di Dio). Ogni dono viene associato a un testimone di oggi. Sono: la pediatra e poetessa albanese Flora Brovina, incarcerata per il suo impegno a favore di donne e bambini, con l'accusa pretestuosa di appoggiare il terrorismo albanese; lo scienziato Antonino Zichichi; il vescovo Oscar Romero; la filosofa ebrea Edith Stein diventata carmelitana con il nome di Teresa Benedetta della Croce; la cofondatrice delle Figlie di San Paolo suor Tecla Merlo; Iqbal, bambino pachistano difensore dei bambini schiavi, ucciso dalla mafia dei tappeti; Madre Teresa di Calcutta. Di questi testimoni vengono riportate alcune parole significative.