Dove va la Chiesa cattolica? Quali percorsi sono possibili per il dialogo con il mondo, con le altre confessioni religiose, con le religioni monoteiste? Quali sono le strade per la riapertura di un dialogo nel postmoderno e alla fine delle ideologie? Che cosa ha il mondo da dire alla Chiesa? Domande
ancora oggi attuali su cui Ernesto Balducci si interrogava già cinquanta anni fa in questo testo inedito. Negli anni seguenti alla chiusura del Vaticano II, padre Balducci più volte si applicò infatti a una riflessione che rendesse i dettati del Concilio attuali, concreti, significativi per la Chiesa e la società.
ERNESTO BALDUCCI (1922-1992) ordinato sacerdote nel 1945, nel 1958 fonda la rivista Testimonianze, in cui emerge la sua riflessione sul cattolicesimo sociale e il desiderio di profonda riforma della Chiesa che vedrà realizzarsi con il Concilio Vaticano II. È condannato nel 1963 per apologia di reato in seguito alla difesa dell’obiezione di coscienza, destino che condividerà con don Lorenzo Milani.
A conclusione di un decennio a servizio della Conferenza Episcopale Italiana, il card. Angelo Bagnasco si sofferma sui temi principali della sua Presidenza, risalendone il filo all’indomani della visita di papa Francesco a Genova. Scorrono volti precisi: operai, imprenditori e disoccupati; vecchi e nuovi poveri; presbiteri e religiosi, provocati
ad assumere lo stile del Vangelo; giovani bisognosi di coinvolgersi in una normalità fatta di lavoro e affetti; ammalati e famiglie, vita e cura. Più che un bilancio, uno sguardo sulla società e sulla Chiesa.
IVAN MAFFEIS è Sottosegretario e Direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana; dal 2017 è Consultore della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede. È docente di Comunicazione alla Pontificia Università Lateranense. Per le Edizioni San Paolo ha curato, insieme a Adriano Fabris, Di terra e di cielo. La comunicazione a servizio di una cultura dell’incontro (2017).
“L’angelo della sera prega con me” Lettera di Natale ai bambini (Centro Ambrosiano, 24 pagine, euro 1,50) è un insieme di nove quadri delicati, nei quali il vescovo, con il suo inconfondibile stile e con tanta fantasia, si fa aiutare da un angelo per entrare in ogni casa. Sera dopo sera, il messaggero del cielo si siede sul lettino di ogni bambino e bambina e li aiuta a superare le paure: del buio, della malattia, dei piccoli e grandi dispiaceri della vita familiare, come quando si sentono litigare mamma e papà.
È un angelo che porta pace e concilia il sonno; ma soprattutto aiuta i bambini a comprendere chi è Dio, che cosa significa che ci è “Padre” e che ci è sempre vicino, e suggerisce le parole adatte con cui pregarlo. Una trovata letteraria molto gradevole, sapientemente illustrata dalla giovane disegnatrice Irene Sala, grazie alla quale monsignor Delpini mette tra le mani dei bambini, ma soprattutto dei loro genitori, un ottimo strumento per insegnare le preghiere: da quelle tradizionali della vita della Chiesa a quelle composte dai santi, come la preghiera per la pace di san Francesco d’Assisi o quella di abbandono attribuita a Charles de Foucauld.
È una lettura molto gradevole e insieme intensa, che può suggerire alle famiglie delle nostre parrocchie, ma anche alle catechiste, un simpatico percorso di avvicinamento al Natale, per ricavare un bel momento di preghiera nei giorni della novena.
Una rilettura di mezzo secolo di battaglie ecologiste alla luce della
storica Enciclica di papa Francesco per disegnare un nuovo/antico
progetto politico.
Rivoluzione integrale è rivoluzione culturale, politica, economica, scientifica
e tecnica e indica l’immane, entusiasmante lavoro di modifica di ogni
aspetto della realtà attuale che dobbiamo affrontare. A differenza delle
rivoluzioni degli ultimi due secoli motivate dall’egoismo, la rivoluzione
integrale esige a tutti i livelli disegnare e costruire una civiltà comunitaria
in simbiosi con la natura animati da uno spirito di gratuità.
Il virus del progresso ha infettato tutte le attività umane e sta distruggendo
il mondo.
Questo libro è un contributo per sviluppare gli anticorpi necessari.
L’Amoris laetitia di papa Francesco è un testo ricco e suggestivo, paragonabile a uno scrigno prezioso con al suo interno una miriade di tesori. Questa ricchezza rischia di rimanere inesplorata se non si trovano le modalità per coglierne il valore. Coloris laetitia nasce dalla bellezza del testo dell’esortazione apostolica di papa Bergoglio e dall’abilità creativa di quattro illustratrici e un illustratore. Una breve e stimolante catechesi che si focalizza su alcuni aspetti di Amoris laetitia in cui testo e immagini si integrano e ne tratteggiano il contenuto.
Da tempo un documento pontificio non sollevava polemiche come è avvenuto
con Amoris laetitia, soprattutto per quanto riguarda l’ammissione all’Eucaristia dei divorziati risposati. Il cardinale Gerhard Ludwig Müller,
prefetto emerito della Congregazione per la dotrtrina della fede, offre un’interpretazione di Amoris laetitia in piena continuità del magistero di Paolo VI, di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, mentre Rocco Buttiglione risponde amichevolmente alle critiche sollevate da teologi e pastori sui punti più controversi dell’esortazione apostolica. Questo libro è un contributio autorevole alla serenità delle discussioni e all’unità della Chiesa.
L'esortazione post sinodale Amoris laetitia porta molte novità alla pastorale della famiglia. Il presente volume di Michele Aramini, fa emergere le ricchezze e le potenzialità del lungo testo che ha bisogno di essere letto in profondità. Nell'introduzione si fa un inquadramento dell'esortazione e si presenta il metodo di lavoro per le schede che compongono il testo. Seguono poi le schede di approfondimento per ogni capitolo del testo, in numero variabile a seconda della lunghezza dei capitoli dell'esortazione. Ogni scheda è composta di: 1. una breve introduzione all'argomento del capitolo 2. la citazione di alcuni passi rilevanti 3. Il commento teologico pastorale 4. Alcune domande per approfondire il testo e avviare una eventuale discussione nei gruppi familiari. Il testo può essere usato come strumento di lavoro per i gruppi familiari o i gruppi di catechesi parrocchiale ed anche letto singolarmente come efficace e sintetico strumento di approfondimento.
Come abitare oggi il mondo della comunicazione? Come esserne cittadini, soprattutto in quanto credenti? In che modo evitarne i rischi e valorizzarne le opportunità? Ecco le domande a cui risponde questo libro, rivolto in particolare a quanti si preparano a svolgere un'attività pastorale. Nella prima parte, il libro approfondisce i vari ambiti della comunicazione, ne ripercorre storia e rilevanza, ricadute sul piano sociale ed educativo. Nella seconda parte offre indicazioni concrete per attivare, anche in ambito pastorale, una comunicazione competente e buona. Il testo è pensato a servizio di chiunque voglia comunicare con consapevolezza e responsabilità.
Dentro le contraddizioni dei tempi attuali, la parola di Luis A. Tagle funziona come una bussola che indica la direzione di una piena umanità. In queste pagine l'arcivescovo di Manilaci guida su due binari: una lettura sapiente della parola nella sacra scrittura, e una interpretazione teologica della vita quotidiana, potente comunicazione di Dio. Un incontro con alcuni giovani; una decisione presa come educatore in seminario; il dialogo con i suoi fedeli di Manila; un colloquio casuale durante un viaggio aereo. Prendendo spunto da questi (e altri) fatti, Tagle ci fa intuire che la speranza abita ancora il nostro tempo e che la risurrezione di Cristo è capace di squarciare il male che ci circonda. Sta a noi vedere questa bellezza dentro lo scorrere dei giorni. Grazie a una teologia narrativa che affonda le radici nel pensiero asiatico, il quale predilige le storie ai ragionamenti, Tagle ci conduce a una comprensione feconda della risurrezione di Gesù. Dal mistero di morte e vita del nazareno la Chiesa deve assumere lo stile di servizio e di povertà che l'incarnazione di Dio esige. Solo così i credenti in Cristo potranno testimoniare l'autentica solidarietà con gli ultimi, vera cartina di tornasole di quanti seguono il risorto.
Il primo libro del nuovo arcivescovo di Milano. Con una scrittura sempre arguta ed efficace, monsignor Delpini rilegge situazioni di vita quotidiana delle nostre parrocchie, stigmatizzando i difetti più comuni del rapporto tra preti e fedeli, delle "pie donne" e dei sacerdoti "manager". Brevi quadri di vita concreta in cui tutti possono ritrovarsi. Tanti spunti per riflettere e per sorridere, ricchi di autoironia. «Leggete e rileggete, meglio ancora scanditele piano e ascoltatele davvero, le "voci" del Vocabolario della vita quotidiana che il vescovo Mario Delpini ha scritto tra l'11 settembre 2016 e il 2 luglio 2017 per la prima pagina di Avvenire-Milano Sette e che abbiamo raccolto in questo agile libro. Provate a farlo, e capirete perché quando venerdì 7 luglio è risuonato l'annuncio della nomina di "don Mario" a nuovo Arcivescovo di Milano, successore del cardinale Angelo Scola, erede della cattedra e della tradizione di Ambrogio, in tanti hanno "sentito" immediatamente che papa Francesco aveva deciso di dare alla città e all'intera diocesi una guida che di questa Chiesa e in questa Chiesa è davvero e profondamente figlio e padre». (dall'introduzione Marco Tarquinio, direttore di Avvenire)
I tre discorsi di papa Francesco qui raccolti sono un appello ai dannati della Terra del nuovo millennio. Pronunciati a Roma e in Sud America tra il 2014 e il 2016 davanti a una platea di rappresentanti dei movimenti sociali di tutto il mondo, essi costituiscono l'avvio di un ambizioso progetto elaborato in Vaticano e mirato a collegare le più disparate esperienze internazionali di lotta attorno al programma delle «tre T» («tierra, techo, trabajo», «terra, casa, lavoro»). C'è chi ha parlato di una nuova Rerum Novarum e chi ha storto il naso di fronte al pontefice «no global» che attacca senza mezzi termini il neoliberismo mondiale: ma per giudicare è importante leggere le fonti, e con questo libro si intende dunque portare all'attenzione dei lettori le parole pronunciate dal papa nella loro semplicità e radicalità. Completano il libro un'intervista a Juan Grabois, fra gli organizzatori degli incontri dei movimenti popolari, una dettagliata postfazione del curatore Alessandro Santagata, dedicata alla ricostruzione degli incontri e all'evoluzione del pensiero politico di Bergoglio, e un'introduzione di Gianni La Bella.
Prendendo spunto da un testo apocrifo, legato all'opera di sant'Ambrogio sul ministero dei sacerdoti (il De officio ministrorum), monsignor Delpini elabora con leggerezza e grazia, abbinate ad altrettanta profondità, quello che può apparire come un bonario esame di coscienza per il clero odierno e (perché no?), come un'occasione di confronto per coloro che con il clero hanno a che fare quotidianamente: operatori pastorali, confratelli, volontari, parrocchiani... La lettura che ne viene è gustosissima e utile a un tempo, fornendo una sorta di piccolo manuale che invita i "reverendi" di oggi a liberarsi dalle zavorre di un certo clericalismo che a volte li accompagna. Scritto vent'anni prima dell'avvento di papa Bergoglio sul soglio di Pietro, e oggi riproposto, questo libro dell'attuale arcivescovo di Milano ne anticipa temi e riflessioni, invitando a una Chiesa sempre più vicina alla gente, una comunità della gioia e del sorriso, a partire da coloro che hanno in essa il compito di annunciare, per primi, il Vangelo.