L'11 febbraio del 1858, Bernadette Soubirous, una ragazzina di famiglia contadina che viveva nel paese di Lourdes, alle pendici dei Pirenei, raccontò alla madre di aver visto una signora vestita di bianco in una grotta situata vicino alla località di Massabielle. Bernadette vide la bianca signora, che dichiarò di essere l'Immacolata Concezione, altre diciassette volte nella grotta, che ben presto divenne un luogo di culto e di pellegrinaggio di fama mondiale. Riconosciuta dalla Chiesa come luogo di apparizioni di Maria, il santuario di Lourdes è cresciuto costantemente in fama e dimensioni, anche per il verificarsi di molte guarigioni miracolose fra quanti, infermi e malati, si sono recati a pregare la Madonna nella grotta. Per ricevere e aiutare la grandissima folla di pellegrini dal 1885 esiste la confraternita religiosa dell'Ospitalità di Nôtre Dame de Lourdes, che, forte di più di quindicimila volontari, accoglie e ospita nelle strutture del santuario sei milioni di visitatori all'anno. Alessandra Borghese fa parte della confraternita degli Ospitalieri francesi e ha vissuto in prima persona il pellegrinaggio, la devozione, il dolore e la speranza che fanno di Lourdes e della sua Madonna uno dei fulcri della vita religiosa cattolica di tutto il mondo.
«Maria non è mai stata una causa di separazione tra le Chiese. Al contrario, essa ne è diventata la vittima, addirittura l'espressione esacerbata. Su di lei si polarizzano e in lei si riflettono numerosi altri fattori di disunione». In questo modo netto e deciso si esprime il documento ecumenico di Dombes sulla Madonna.
Di conseguenza Maria e la mariologia diventano illustrazione della questione ecumenica, di ciò che già unisce, del suo contenzioso, del suo evolversi e dei suoi arresti, in un coinvolgimento non solo dottrinale, ma affettivo e passionale, perché vi entrano in gioco la pietà, la devozione e la cultura.
Per costruire una mariologia che non sia «vittima» delle divisioni confessionali, il volume tesse pazientemente i fili dei dialoghi teologici sulla Madonna intercorsi tra tutte le Chiese, organizzando la materia in 5 grandi sezioni: approcci, documenti ufficiali internazionali, documenti ufficiali nazionali, documenti non ufficiali, prospettive.
Appunto le Prospettive conclusive, per i principi metodologici che enunciano, per le indicazioni teologiche condivise che propongono, per il consenso individuato nonostante la diversità delle tradizioni, indicano che anche in mariologia i dialoghi ecumenici hanno prodotto una teologia riconciliata che è già in se stessa un frutto non piccolo del movimento ecumenico.
Il "sacerdozio di Maria" precede cronologicamente quello di Cristo, dal cui sacrificio dipende. Visibilizza il sacerdozio o movimento sacrificale della Trinità, inteso come volontà di donarsi, in un'unità indissociabile all'umanità di Maria, figura della Chiesa, assunta nel dinamismo dell'amore trasformante. La Vergine, fin dall'Annunciazione e soprattutto ai piedi della croce, può far suo il versetto di Giovanni: "Dio ha tanto amato il mondo da donare il suo Figlio Unigenito" (Cv 3,16), che rivela l'intenzione divina e mariana/ecclesiale di amare l'uomo e la creazione fino al dono della stessa vita. Proprio il Padre, nella pienezza del tempo, ha inviato il Figlio nato da donna, perché l'uomo ricevesse l'adozione a figlio tutto rivolto al seno del Padre. La figura della Vergine viene così a costituirsi parte della vita trinitaria, associata alla rivelazione e alla partecipazione dell'amore come verità del sacerdozio cristiano. Il lettore potrà appassionarsi a trovare in quest'opera domande e risposte a problemi attuali che "l'autore articola e sviluppa con competenza utilizzando diversi registri: quello della riflessione teologica e della spiegazione esegetica, quello della meditazione spirituale e della evocazione poetica".
Storia della mariologia intende offrire una panoramica storica della riflessione fondamentalmente teologica sulla missione e la persona di Maria di Nazaret. Si tratta di una prospettiva teologica profonda-mente calata nelle varie epoche e nei singoli momenti storici. L'intento, in-fatti, è quello di descrivere e inter-pretare la mariologia e la pietà ma-riana delle varie epoche e dei vari autori illustrandone sia le concezioni antropologiche sia gli schemi rappre-sentativi sia il sistema di valori e signi-ficati a cui fanno riferimento. A tal fine l'approccio dell'opera è in-terdisciplinare, per cui, pur essendo di natura essenzialmente teologica, si arricchisce del contributo di altre di-scipline quali l'iconografia, lo studio dei movimenti spirituali, la letteratura, la liturgia, la pastorale… Un'opera di ampi orizzonti, che tie-ne conto cioè del "teologare" su Maria in Oriente e in Occidente; nella Chiesa cattolica, nella Chiesa ortodossa, nella Comunione anglicana, nelle Chiese della Riforma, nei vari continenti. Elaborata prevalentemente da studiosi italiani, la Storia della mariologia si avvale del contributo di studiosi di altre aree geografiche e linguistiche.
Questo volume tratta la figura di Maria Vergine, come icona centrale nella devozione popolare.
Teresa di Lisieux, riferendosi alla Vergine, scriveva: «Ce la fanno vedere inaccessibile, e invece bisogna farla vedere imitabile, farne scoprire le virtù». Aveva ragione! Di Maria donna del Popolo non si parla quasi mai. Di Maria infamata, meno ancora. Invece è proprio scendendo nella banalità dolorosa del suo quotidiano che si può comprendere il suo cammino di Fuoco. Un cammino che può essere il nostro, se lo vogliamo. Gesù è chiaro: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica» (Lc 8,21). Tutti possiamo essere «madre di Gesù». E tutti possiamo come Lei essere “immacolati”: per questo Gesù ha sofferto la passione (Col 1,22). Tuttavia, per realizzare quella maternità mistica e diffusa del Verbo che Gesù vorrebbe, non bastano desiderio e buona volontà. Occorre anche la concretezza di un percorso spirituale, impossibile senza conoscenze adeguate. Questo libro non esaurisce l’indagine sull’ascetica mariana, ma è già uno strumento per dare efficacia al desiderio altissimo del Signore, che ci siamo purtroppo abituati a rimuovere dall’orizzonte delle cose che anche solo potrebbero riguardarci.
AUTORE Roberto A.Maria Bertacchini ha assorbito dall’adolescenza la spiritualità del Movimento dei Focolari,guidato da A. Zirondoli, Guglielmo Boselli, Peppuccio Zanghì, Piero Pasolini e Lionello Bonfanti. Dal 1983 furono suoi maestri di spiritualità ignaziana H. Pfeiffer,per due anni Franz Tata e, più recentemente, Piersandro Vanzan. Negli anni ‘90 fu cruciale l’incontro con Chiara Amirante, che gli dischiuse la spiritualità della discesa agli inferi. Studioso di Agostino,nel 2004 ha pubblicato Agostino e la via unitatise nel 2007 Agostino: la scientia. Altri suoi saggi filosofici e di critica storiografica si trovano su riviste specializzate,come Augustinianum, Aquinas, Rassegna di Teologia, Rivista di Teologia dell’Evangelizzazione, Prospettiva Persona, Vivarium, Nuova Umanità. I suoi saggi teologici maggiori su Ricerche Teologiche, Sapienza e Studium. Dal 2002 ha collaborato regolar mente con Religiosi in Italia,pubblicando saggi teologici e di spiritualità biblica.
Cosa rappresenta oggi Lourdes? Che luce getta sul mistero della malattia, della sofferenza, dell'abbandono in Dio? Prendendo spunto dai segni tipici del santuario (l’acqua,la roccia,la luce,un popolo di tutte le nazioni, i malati e le persone che li accudiscono) gli Autori del libro ne parlano con nomi notissimi non solo del cattolicesimo ma del panorama religioso: Tarcisio Bertone, Massimo Cacciari, Angelo Comastri, Philippe Daverio, Giuseppe Laras, Chiara Lubich, Bruno Maggioni,
Vito Mancuso, Luigi Negri, Gianfranco Ravasi, Giovanni Reale, Christoph Schönborn, Angelo Scola, Pierangelo Sequeri, Dionigi Tettamanzi.
La Beata Vergine Maria Madre di Dio nel mistero di Cristo e della Chiesa è un capitolo della Lumen gentium che può considerarsi un documento fondamentale per la mariologia, perché ha indicato nuove vie e nuove modalità di ricerca. La genesi di questo testo si è rivelata alquanto impervia e le sue radici affondano nella ricerca teologica iniziata prima del concilio. Tutto questo emerge dal presente volume frutto della consultazione di molti fondi di archivi importanti e dello studio dei diari conciliari, alcuni ancora inediti, di protagonisti come Charue, Moeller, de Lubac, Congar.
L'originalità di questa forma di preghiera, ispirata alla tradizionale recita del Rosario, consiste nel concentrare l'attenzione su sette "misteri" gaudiosi, secondo una antica consuetudine francescana, che risale al 1400. L'intenzione non è, ovviamente, di trascurare gli altri misteri, dolorosi e gloriosi, della vita di Maria, ma di sottolineare la "perfetta letizia" che deve essere il segno caratteristico della spiritualità francescana. In questa originale corona si recitano quindi 10 Ave Maria per ogni mistero, cui si aggiungono due Ave finali, per un totale di 72: in tal modo si ricordano gli anni che Maria avrebbe vissuto sulla terra, prima della sua Assunzione in cielo.
Attraverso la Consacrazione a Maria, a Gesù e con Loro a Dio Padre, anche noi possiamo mettere in pratica il culmine della Rivelazione che ci chiama a diventare perfetti come lo è Dio Padre e a contribuire, sull’esempio di Gesù e Maria, alla salvezza di tutti gli uomini.
Raccolta di rime dei cantastorie che narrano un mondo di continue difficoltà, di pericoli, inganni e avventure, di Madonne protettrici che vengono in soccorso.