Una raccolta di pensieri dedicati a Maria pensata per il mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Madonna, tratti dalle parole di papa Francesco contenute nelle sue Omelie e nei suoi documenti Magisteriali. Uno strumento di meditazione e preghiera che giorno per giorno guida l’anima del fedele nel cammino dietro la Madre. La Prefazione è a firma del cardinale Angelo Comastri; un focus su questi semplici e profondi pensieri del Papa che sua eminenza definisce: «una segnaletica sicura, che ci porterà tra le braccia di Gesù pronunciando con Maria il nostro sì: il sì di una ringiovanita fedeltà a Gesù nella Sua Chiesa».
Sono famosi, sono seguiti, sono il modo con cui papa Francesco comunica ogni giorno con milioni di persone: sono i tweet. In preparazione al mese di Maggio, ne abbiamo raccolti alcuni, radunandoli attorno al tema Maria. Sono strutturati per essere brevi e immediati, quasi fossero un caffè da bere al mattino per dare alla giornata una carica rinnovata.
Papa Francesco esorta tutti i cristiani del mondo a riscoprire la bellezza della preghiera mariana: «Recitando l'Ave Maria, noi siamo condotti a contemplare i misteri di Gesù, a riflettere sui momenti centrali della sua vita, perché, come per Maria e Giuseppe, egli sia il centro dei nostri pensieri, delle nostre attenzioni e delle nostre azioni». E rivolgendosi particolarmente ai giovani afferma: «Questa preghiera mariana sia per voi, cari giovani, occasione per penetrare più a fondo il mistero di Cristo operante nella vostra vita»; agli ammalati dice: «Amate il Rosario, perché dia consolazione e senso alle vostre sofferenze»; agli sposi novelli lascia un augurio: «Il Rosario diventi occasione privilegiata per sperimentare quella intimità spirituale con Dio che fonda una nuova famiglia». Il Rosario con papa Francesco è un agile sussidio, una perla di spiritualità, che dà valore ai nostri passi quotidiani.
"La tradizione su Maria ha radici non solo nel Nuovo, ma anche nell’Antico Testamento, con suggestioni e intuizioni che sono state nel tempo fonti di arricchimento per la devozione, ma anche per la stessa teologia. In questo volume, il cardinale Ravasi attinge ad ampie mani nella storia dell’iconografica mariana per raccontare, con la ricchezza e icasticità che tutti riconoscono alla sua penna, 31 “icone” mariane che non finiranno di stupire il lettore. Alla rappresentazione della donna che accoglie l’annuncio angelico, si affianca quella della sposa del Cantico dei Cantici; alla donna che corre per i monti verso la cugina Elisabetta fa da contrasto la tota pulchra mutuata dall’icona del libro di Ester e cantata nella tradizione; alla dolente madre sotto la croce corrisponde l’immagine di colei che le litanie ci fanno pregare quale “arca dell’alleanza” e “sede della sapienza”. Il sapiente commento di Ravasi fa risplendere il volto della donna e della madre e introduce il lettore nella tradizione artistica e culturale dei duemila anni di storia del cristianesimo."
Papa Francesco ha affermato di recente che Maria è stata una donna “normale”. Eppure, da duemila anni la teologia ne ha sottolineato gli aspetti di eccezionalità. Il volume prova a ricondurre Maria al mistero della Chiesa e dunque al popolo di Dio cui appartiene e che guarda a lei come modello esistenziale nell’ordine della fede, della speranza, della carità (cfr. LG 64). L’Autrice, che ha lungamente insegnato ecclesiologia e mariologia, declina in questo volume il suo approdo a una mariologia estetica. «Ri-dire la madre del Signore» contribuisce a ripensare la teologia tutta, così che veramente supporti la vita di fede. Il volume parte dunque dalla mariologia estetica, proponendo otto tesi relative alla via pulchritudinis in teologia e in mariologia. Dopo aver rilevato che uno dei temi apparentemente rimossi dall’immaginario culturale è quello della morte e della vita oltre la morte, viene messo a fuoco il dogma dell’Assunta, che guarda Maria, sconfitta la morte, pienamente partecipe della vita e della gloria del Figlio. La conclusione prova a offrire un bilancio sulla mariologia soprattutto dal Concilio in poi, fino ai problemi aperti e alle sfide di oggi.
E' la supplica alla Regina del SS. Rosario di Pompei; si recita in particolare l'8 maggio e la prima domenica di ottobre
Tratta dai messaggi ai figli della Divina Volontà
“Nel periodo Quaresimale si rinnova la mia Passione. Guardo a voi mentre il mio corpo è martoriato dalle sferzate e vi vedo soffrire con Me. Guardo a voi mentre vi inginocchiate davanti al vostro Re incoronato di spine. Guardo a voi mentre, gravato dalla croce, salgo il Calvario, e voi, come tanti Simone di Cirene, cercate di alleviarmene il peso. Guardo a voi mentre lungo il percorso incontro la Madre mia, e vedo riflessi nelle sue lacrime i vostri cuori adoranti. Guardo a voi quando mi inchiodano alla croce, e trovo sollievo a pensare che per voi il mio Sangue non è sparso invano. Guardo a voi che piangete il dolore assieme alla Madre mia quando mi depongono nel sepolcro, ma vedo già affacciarsi dal profondo del vostro cuore la gioia per la resurrezione che si avvicina, resurrezione alla quale voi stessi avrete parte. Essendo Io in voi e voi in Me, condividerete la mia Gloria. Presto vi chiamerò per nome; riconoscerete la mia Voce che avete udito al momento della creazione, voce il cui ricordo è assopito in voi, e sarà un gioioso ritorno alla Sorgente della vita. Con il carisma della Divina Volontà avete la Grazia di percorrere la via maestra che porta al Paradiso; avete come guida la Mamma celeste. Cosa potete desiderare di più? Non potrete fallire se rimanete fedeli alla chiamata a voi riservata”.
Maria è l'icona in cui si esprime la donna, la madre, la sposa, il mistero dell'incarnazione del Verbo. Nella tradizione della Chiesa, Maria è considerata non solo la Madre del Signore ma anche avvocata del genere umano. Il legame insostituibile tra l'uomo e Dio che essa esprime coinvolge vari aspetti: da quello liturgico a quello eucaristico, da quello profetico a quello redentivo. L'esperienza di Maria costituisce una chiave di lettura e di accesso al Memoriale liturgico, alla sua dimensione "ineffabile", ma anche alla sua ricaduta nel vissuto dei singoli credenti e delle assemblee della Chiesa. Scrutare il vissuto di Maria, alla luce delle sante Scritture e dell'azione liturgica, significa poter cogliere gli atteggiamenti, lo stile, il linguaggio, l'esperienza di ciò che "accade" quando si celebra il Mistero della nostra salvezza. Non mancano nel libro passaggi sulle principali apparizioni mariane, da Guadalupe a Lourdes, Fatima e Banneux, quale occasione per imparare a leggere i segni dei tempi.
Trenta celebrazioni per un "mese di maggio" diverso, più liturgico, più ricco e pastoralmente più vero. L'autore ha recuperato tutta la ricchezza della liturgia, partendo da una profonda riflessione sulla devozione mariana ed evidenziando il significato pastorale del mese di maggio. Le celebrazioni hanno come punto di riferimento il tempo pasquale nel quale il mese è incastonato, celebrando così Maria nella luce della Pasqua. Per ogni giorno, una celebrazione diversa valorizza i testi donati dalla riforma liturgica: messale, lezionario, benedizionale, liturgia delle ore, messe in onore della beata Vergine, direttorio sulla pietà popolare e liturgia e repertorio nazionale dei canti.
In questo testo il cui titolo è ripreso dall'espressione che San Francesco rivolse alla Madonna nella notte in cui fu istituito il così detto "Perdono di Assisi", l'Autore vuol dimostrare che anche alla Madonna si confà questo particolare titolo, avvalendosi del metodo multidisciplinare. Infatti basandosi sui testi kerygmatici si attinge poi alla Tradizione, alla Patristica, alla teologia, alla filosofia, all'agiografia, alla letteratura sacra e profana, alla storia, al diritto ed all'antropologia. Ne risulta una sorta di arringa che si articola in quattro momenti fondamentali e che diviene sempre più stringente e persuasiva quando man mano si avvicina alla conclusione e alla perorazione finale. L'assunto dell'autore intercetta, fra l'altro, le aspettative non solo di gran parte della comunità degli oranti, ma anche la richiesta presentata esplicitamente a Benedetto XVl da alcuni cardinali che vorrebbero venisse definito un quinto dogma riguardante la Verità su Maria dopo i quattro già da tempo definiti e che nel testo (salvo quello della Immacolata Concezione) sono spiegati in maniera al quanto dettagliata e con espliciti ed opportuni riferimenti che si sono rivelati di volta in volta necessari.
"Papa Francesco ha sempre dichiarato la propria profonda devozione mariana, fin dall’inizio del suo pontificato; si tratta di una devozione che ha un profondo radicamento nell’educazione cristiana ricevuta in famiglia, ma che deve anche molto alla formazione gesuitica. Questo volumetto raccoglie le parole e le preghiere più belle dedicate da Bergoglio alla Madonna."
Il viaggio spirituale di Andy vi parlerà in modo semplice, perché la sua esperienza corrisponde alla necessità che tutti hanno di comprendere gli insondabili progetti di Dio. La risposta potrebbe essere questa: non capiremo mai completamente l’intero progetto di Dio, e tuttavia nel nostro desiderio di capire la sua volontà per questo momento, giorno dopo giorno, possiamo trovare la guarigione e la pace, proprio come le ha trovate Andy (Jim e Kerri Caviezel). Gli ultimi dieci anni della vita di Andy LaVallee mostrano [..] l’aiuto che la Vergine Maria ci dà per attirarci a Gesù Cristo, il potere del digiuno e gli effetti positivi della dottrina sociale cattolica nei posti di lavoro (Sean O’Malley, Cardinale dell’Arcidiocesi di Boston).