Ho visto il tuo amore, l'ho visto e mi sono stupito di quanto sia grande! Ho visto il tuo amore in ogni attimo di questa salita al Calvario, mentre portavi la croce e intanto non facevi mancare il tuo sguardo carico di compassione a tutti quelli che erano lì, lungo il cammino, con te o contro di te. Voglio imparare ad amare così, allo stesso modo, per avere occhi come i tuoi, pronti al perdono, ricolmi di carità verso tutti, soprattutto verso chi soffre, è povero o solo. E allora ti seguo, Signore, in questa Via della Croce, per farmi aprire lo sguardo da te, lungo la strada, così dura. A ogni stazione mi lascerò meravigliare dalle scene che incontro. Alcune sono tratte dal Vangelo, altre sono frutto della tradizione della Chiesa, ma tutte ci dicono che «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici» (Gv 15, 13). La Via Crucis può svolgersi tutta di fila oppure possono essere prese tre stazioni per volta, con la breve preghiera introduttiva che dà avvio all'incontro. Ogni tre stazioni viene suggerito un impegno che valorizzi quanto si è pregato. Età di lettura: da 6-10 anni.
L'esercizio della Via Crucis racconta ogni volta l'amore. Esso è una pratica comunissima, ben accetta ai fedeli da diversi secoli. Nessuna legge ecclesiastica, nessun pontefice o vescovo l'hanno mai imposta oppure obbligato a praticarla, eppure innumerevoli battezzati si fanno dovere di seguire con questo metodo la via percorsa da Gesù per giungere con lui al Calvario e alla Risurrezione.
Accompagnare Gesù sulla Via della Croce, la Via Crucis, e fermarsi a meditare, contemplare e rivivere i passaggi di questo cammino che porta al Calvario, passo dopo passo, incontro dopo incontro, evento dopo evento, sempre con negli occhi e sul cuore il volto di Gesù, "l'uomo dei dolori che ben conosce il patire" (Is. 53,3), è condividere con Lui il mistero della sofferenza e della morte per giungere alla verità di luce, di pace, di gioia infinita della Risurrezione.
«Sembra non reggere quando i legionari gli caricano il legno sulle spalle, vacilla, lascia il cortile del palazzo e barcollante esce sulla strada per compiere il suo ultimo tratto lungo le vie della Città Santa». Secondo un'antica tradizione, dopo l'Ascensione del Signore, sua Madre tornò quotidianamente alle stazioni della Passione rivivendo nel proprio cuore ciò che Cristo patì per noi e l'amore immenso con cui ci amò. Sull'esempio di Maria, si è sviluppata nella Chiesa la devozione della Via Crucis. Da secoli i cristiani ripercorrono nel cuore il Calvario del loro Signore e cercano di stargli vicino. Tuttavia, non possiamo, come la Madonna, attingere alla memoria di un vissuto e facciamo fatica a immaginare concretamente le circostanze della crocifissione, a noi tanto estranea. Le brevi, ma dense e toccanti meditazioni di Georg Gänswein sulle singole stazioni della Passione, seguendo i passi del Vangelo che le illustrano, permettono di superare i limiti di spazio e tempo in forza della nostra fede di incontrare Gesù, il Dio fattosi uomo, morto e risorto per amore. Contemplando la sua Croce ciascuno può imparare a portare la propria.
Questa Via crucis si rivolge a tutti, perché, davanti alla sofferenza e alle prove della vita, tutti si pongono delle domande e tutti ricercano delle risposte che possano rasserenare il cuore, delle luci di speranza per guardare al futuro con più ottimismo. La finalità di questo testo, quindi, è di stimolare delle domande e far nascere nel lettore risposte che lo confermino nella fede in Gesù Cristo, morto e risorto per la salvezza dell'umanità. Ogni stazione della Via crucis fa scaturire dal cuore un "perché" stupito, indignato, ma non rassegnato, che chiede una risposta per ciò che contempla.
L’autore, dopo aver contratto il Covid19 ha vissuto settimane molto difficili con una malattia che lo ha provato fisicamente, mentalmente e spiritualmente. In questo contesto, nascono le riflessioni (profonde e drammatiche di questa Via Crucis) dove la Passione di Gesù Cristo viene rivissuta attraverso un momento di sofferenza personale dell’autore.
Prefazione di mons. Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale
Questa Via Crucis, scandita dalla Parola di Dio e dalle meditazioni di Papa Francesco, può aiutare i giovani ad incontrare Gesù nella preghiera, riconoscendo in Lui non solo il Signore e il Maestro ma anche il compagno di viaggio della propria vita. Può essere di conforto e sostegno per gli ammalati perché attraverso il dolore si riconoscano in Gesù ed entrino in comunione con Lui attraverso la preghiera, affrontino la sofferenza con coraggio abbracciando la croce quotidiana. Infine può essere utile agli educatori, ai catechisti chiamati ad aiutare i ragazzi a loro affidati a vivere con Gesù nel cuore, ponendo una base solida alla loro formazione umana e cristiana.
Una via Crucis per vivere in famiglia il cammino quaresimale e per accompagnare le famiglie all'incontro con Cristo.
E quando volgiamo lo sguardo alla Croce dove Gesù è stato inchiodato, contempliamo il segno dell'amore, dell'amore infinito di Dio per ciascuno di noi e la radice della nostra salvezza. (Papa
Francesco, Angelus 14 Settembre 2014).
Bellissima VIA CRUCIS con meditazioni evangeliche del noto autore e biblista padre Ubaldo Terrinoni.
Via Crucis con Maria.
P. Elias Vella
E' nato e vive a Malta. Dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali di cui è stato Provinciale dal 1974 al 1986. Ha insegnato Teologia Dogmatica e Pastorale presso un istituto di formazione per religiosi a Malta. Già esorcista ufficiale della sua diocesi, è attualmente conferenziere apprezzato a livello mondiale. Con le Edizioni Amen ha pubblicato: Via Afflictionis, 2018; Sarete battezzati in Spirito Santo, 2019.