
Gli Estratti da Teodoto, qui editi per la prima volta in italiano, sono tredici Frammenti, redatti da Clemente di Alessandria in polemica con gli scritti dello gnostico Valentino di Roma e di Teodoto. Si tratta di documenti fondamentali per la conoscenza dello gnosticismo, il grande "avversario" delle Chiese antiche, il cui studio è sempre più al centro delle ricerche sulle origini cristiane. Il curatore, Giuliano Chiapparini, tra i massimi esperti di queste tradizioni religiose, attraverso un'ampia introduzione e un commento dettagliato a questi straordinari Frammenti, guida il lettore alla piena comprensione del loro retroterra, del loro significato e della loro fondamentale importanza.
Evagrio non è solo un autore difficile, ma è anche, soprattutto quando si tratta della sua teologia nell’accezione in cui egli stesso intende questo termine, cioè nel senso di una teologia mistica, un autore di una profondità immensa. Per quanto riguarda il commento spirituale del trattato, ossia un commento che cerca di interpretare Evagrío tramite Evagrío, navighiamo sempre in alto mare senza intravedere ancora la terraferma. Ognuno dei 153 “capitoli” del trattato è paragonabile ad una pietra estremamente preziosa con molteplici sfaccettature. L’apparente semplicità di alcuni capitoli è ingannevole. Per il lettore più esigente ogni capitolo si rivela così come un piccolo capolavoro da meditarsi a sé, il cui significato completo, però, si dischiude solo nel suo contesto. In fondo si dovrebbe pesare ogni parola, giacche’ nessuna di esse è lasciata cadere per caso e spesso sono proprio quelle parole, sulle quali si è sorvolato con leggerezza, a contenere la chiave – o per lo meno una chiave – capace di aprire alla comprensione del testo. Se, dopo aver compiuto il lavoro, si fa un passo indietro e ci si rende conto di non aver capito nulla, malgrado l’attenzione dedicata anche al più piccolo dettaglio, si viene presi dal dubbiose si riuscirà mai ad afferrare e comprendere in profondità l’opera nel suo insieme e in ogni suo dettaglio. P. Gabriele Bunge, in questo volume schiude i segreti del testo e ci conduce per mano svelandoci un poco il mistero del cuore di Evagrio.
L’Autore con questo nuovo Saggio, "Il Culto nell’Esicasmo” desidera approfondire alcune tematiche relative alla Pratica ed all’Ascesi Esicasta. Da un lato si troveranno temi già affrontati in altri Saggi e da un altro si approfondiranno temi mai trattati ed altri visti solo superficialmente. Parleremo della Pratica a partire dall’Invocazione del “Nome di Gesù” per approdare ad altre tematiche come la “Postura", la Respirazione e soprattutto il Centro del nostro Essere: il “Cuore”. L’Esicasmo essendo l’unica Pratica Cristiana che fa uso del Corpo, dell’Anima e dello Spirito diventa cosi la più alta Teologia che oggi possediamo per giungere al “Regno di Dio".
Conoscerla e divulgarla é la nostra Missione, trovare punti di raccordo tra il Cattolicesimo e l’Ortodossia e come far vivere i due polmoni di uno stesso organismo.
Non si può vivere senza uno di essi, tanto più che l’Esicasmo é nato quando il Cristianesimo era indiviso e lo fu per molti secoli ancora. Se il Centro Spirituale rimase il Monte Athos si può affermare che l’Esicasmo segno una fonte di Pratica vissuta tanto nei paesi Slavi che anche nei paesi del Mediterraneo. Infatti l'Esicasmo prese connotazioni proprie in Russia ed anche nel Mezzogiorno dell’Italia. Questa sarà la mia prossima fatica.
L’Autore con questo nuovo Saggio sull’Esicasmo si propone di far vedere come la Pratica Esicasta può essere il “Ponte” che unisce l’Oriente e l’Occidente. Infatti, lontani dalle Teorie e dalle Teologie che divengono nemiche dello Spirito Evangelico, cid che ci accumuna é la Pratica e l’Esicasmo é stato praticato fin dall’inizio del Cristianesimo nel Mondo Cristiano, sia in Oriente che in Occidente. Lo Scisma del 1054 ha provocato uno strappo che per molti secoli ha provocato un rapido allontanamento dalla comune Mistica; gli Ortodossi ed 1 Cattolici perseguirono lo Vie Ascetiche dimenticando la comune origine. Da qualche decennio, prima sotto la spinta del Comunismo e poi del Liberismo, c’é stata nei paesi ortodossi e€ poi in quelli cattolici una riscoperta di questa grande Tradizione. Lo studio e¢ la Pratica dell’Esicasmo é divenuta una prassi accettata anche dall’Autorità Cattolica, perchè in fondo nulla ci divide. E’ bene pregare il Rosario ed e bene pregare l'Esicasmo.
Questa Pratica Ascetica che utilizza una Tecnica Psicofisica riunisce in sé 11 Corpo, l’?Anima e lo Spirito ed é quello che desideriamo costruire: un Ponte tra le due Tradizioni Cristiane.
In questo nuovo Saggio, “Le radici ebraiche dell'Esicasmo",l’Autore ci porta nel Mondo del Monachesimo Antico. Questa opera, frutto di tanti anni di Pratica, viene alla luce perché si conosca la profondità e la bellezza di una nostra eredità spirituale che fa capo alla Mistica Ebraica e dopo l'evento “Cristo”dona nuova forza. L’Esicasmo traduce in esercizi corporei e di respirazione quanto i Profeti, gli Esseni, Maria e Giovanni l’Evangelista,i Terapeuti d’Egitto avevano disciplinato in una Pratica. La Concentrazione, la Meditazione e la Contemplazione divengono, quindi, un modo per lodare Dio affidandosi completamente a Lui. La Preghiera del Cuore é divenuta nei secoli un modo sicuro e semplice per poter accedere. agli Stati dell’Essere Superiori. In questa sintesi si vuole dare la possibilità ai lettori di accostarsi a questa Pratica Cristiana.
In questo terzo Saggio sull’Esicasmo, l’Autore, desidera far conoscere la Pratica Esicasta in modo aggiornato e pieno. Una rassegna sulla Preghiera Esicasta come modello, precede il significato del Silenzio, dell’Immobilita, della Solitudine e dell’Impassibilità. Si passa quindi a trattare come viene vissuto il Corpo nell’Esicasmo ed il perchè della Posizione da Seduti. Quindi una visione sulla Respirazione e sul modo di possedere una buona Concentrazione, Meditazione e Contemplazione.
A questo punto la Giaculatoria può essere aggiunta alla Pratica. Saranno anche descritte le 10 Lezioni Propedeutiche all’esercizio della Meditazione Profonda secondo il Metodo Esicasta ed ai Ritmi Personali da svolgere a casa.
Ci sarà una ricca Appendice che completerà la Pratica Esicasta con altre tecniche che si possono innestare su di essa. Una Tecnica di Guarigione a distanza; alcune Abluzioni; le Diete Ascetiche, le Posizioni Strane, le Litanie a Maria ed a Gesù, un Questionario ed infine un Esame Serale. In questo modo la Pratica si può affermare che e completa.
La vita dei santi appare spesso lontana e irraggiungibile agli occhi della gente comune, e tutti pensiamo che certe esperienze vadano anche oltre la realtà. In queste Cronache, raccontate con uno stile quasi giornalistico, scopriamo vicende straordinarie accadute in un contesto di assoluta normalità. La vita di san Serafino di Sarov ci sorprende proprio perché ordinaria e nello stesso tempo quasi incredibile: a narrarcela sono gli stessi testimoni che con lui hanno vissuto, in particolare le monache del monastero da lui fondato, spesso intervistate direttamente dall'autore. Presentati per la prima volta in versione integrale al lettore italiano, questi spaccati di vita vissuta, con la loro freschezza e sincerità, hanno contribuito a portare a termine positivamente la causa di canonizzazione di Serafino, proclamato santo dalla Chiesa Ortodossa nel 1903.
Il primo volume della serie sul Credo Niceno-costantinopolitano unità di base dell'insegnamento cristiano definito e commentato dai Padri della Chiesa. Collezione in cinque volumi di definizioni dottrinali dei Padri della Chiesa organizzate intorno alle frasi-chiave del Credo Niceno-Costantinopolitano. Il primo volume della collana accosta il primo articolo del Credo, cioè la fede in un solo Dio, Padre, Onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Punti forti del testo L'accurata traduzione rende il testo fruibile al lettore interessato e in tutti gli ambiti accademici, sia laici sia a vario titolo confessonali. Un'opera unica che offre un agevole reperimento delle fonti importanti della teologia antica per uno studio serio sia di natura storica che teologica.
Le Edizioni OCD offrono al lettore una nuova traduzione delle Opere complete di san Giovanni della Croce, basata sulla settima edizione spagnola pubblicata dalla Editorial de Espiritualidad (2019). La traduzione fedele dell'edizione di EDE garantisce la sicurezza di avere tra le mani un testo certo e ben appurato dell'opera sanjuanista, frutto dello studio dei codici delle opere attualmente conservati, e di usufruire di un insuperabile apparato critico e di un insieme di introduzioni e note che aiuteranno nella comprensione del contenuto degli scritti di san Giovanni della Croce. "Attaccamento a Dio e attaccamento alla creatura sono opposti, e quindi non possono sussistere in una sola volontà". "Oh, quanto è felice quest'anima che sente sempre che Dio sta riposando e dormando nel suo seno! Oh, quando le conviene allontanarsi dalle cose, fuggire le occupazioni e vivere con immensa tranquillità, in modo che nemmeno il più piccolo granello o rumore inquieti o muovo il seno dell'Amato!".
Raffinata riscrittura del Quarto Vangelo negli esametri e nello stile della più solenne poesia epica, la Parafrasi del Vangelo di san Giovanni è opera forse meno nota, rispetto alle Dionisiache, del misterioso poeta Nonno di Panopoli (V sec. d.C.). Tuttavia, rappresenta un’originale e affascinante operazione di sintesi tra cultura classica e cristianesimo, nonché uno dei testi più interessanti della letteratura greca tardoantica. Si propone qui la prima traduzione integrale italiana della Parafrasi, con un ampio commento che ne affronta le spinose questioni testuali, interpretative e storico-religiose e un’introduzione che offre un inquadramento generale aggiornato su Nonno e la sua opera: un utile strumento sia per chi si accosta per la prima volta alla lettura di Nonno che per studiosi più avanzati.
Admirabile commercium è la formula che i pari della chiesa idearono per sintetizzare il cuore del messaggio cristiano, ovvero lo "scambio miracoloso" tra il divino e l'umano, per cui Dio assunse la natura umana, affinché l'essere umano potesse divinizzarsi. Uno scambio ben impari, tutto a vantaggio dell'umanità e realizzato solo per amore e per grazia.
A partire da Ireneo di Lione, la "formula dello scambio" è divenuta, nei primi secoli, la carta d'identità dei cristiani. E' forse giunto il tempo di rivalutarla.
Oggi che i tratti "transumanti" di immortalità e onnipotenza vengono invocati con particolare prepotenza, il recupero del concetto cristiano di "divinizzazione" è la preziosa risposta della teologia al desiderio più profondo che abita da sempre l'animo umano.
Come è da intendere questa divinizzazione? A quale realtà allude? Nessuno può rispondere a questi interrogativi meglio dei padri della chiesa greci e latini, di cui questo libro offre, per la prima volta nella pubblicistica italiana, una ricognizione globale.
Giordano Frosini (1927-2019) è stato uno dei teologi più completi della Chiesa italiana. Come docente della Facoltà teologica dell'Italia centrale e come autore, ha coperto tutte le aree della teologia. Nella sua vasta produzione, particolare apprezzamento e successo hanno ricevuto i testi di escatologico e teologia delle realtà terrestri, tradotti in diverse lingue.
Andrea Vaccaro, della Facoltà teologica dell'Italia centrale, si occupa principalmente delle linee di intersezione tra teologia, filosofia e tecnologia. Tra i suoi testi: Perché rinunziare all'anima? (EDB 2001), Il dogma del Paradiso (Lateran University Press 2006), Bit Bang (con G.O. Longo, Apogeo 2013), L'intelligenza spirituale (EDB 2018).
Contro Apione (latino Contra Apionem o In Apionem). Lo storico giudeo del I secolo, Flavio Giuseppe, scrisse contro Apione per combattere il tratto antiebraico scritto dal grammatico romano e commentatore omerico, Apione (di origine egiziana). Apione aveva composto un trattato contro gli ebrei nel mezzo della crisi sorto nella capitale dell'Egitto, Alessandria, nel primo terzo di quel secolo. Aveva servito come delegato ufficiale dell'imperatore per conto dei suoi compagni alessandrini. Alcuni egizi aristocratici avevano risentito dei tentativi ebraici di ottenere maggiori diritti in concomitanza con la loro cittadinanza alessandrina dall'imperatore romano Gaio (Caligola). Il conflitto ha provocato grandi sommosse (38-41 d.C.) durante le quali il quartiere ebraico della città di Alessandria fu bruciato. Subito dopo la morte di Caligola, l'imperatore Claudio soppresse i disordini con un duro rimprovero ad entrambe le parti in un decreto il cui testo è conservato fino ad oggi (P. London 1912).