
Un testo classico del pensiero cristiano e della devozione, in una nuova edizione. La spiritualità di Santa Brigida di Svezia, compatrona d’Europa con Santa Caterina da Siena e con Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), ha fortemente caratterizzato la storia della pietà popolare attraverso la sua dottrina mistica che diviene qui, nelle devozioni sopra la Passione di Gesù Cristo, una preghiera di adorazione e di contemplazione della storia umana dal punti di vista della croce. A lei si devono alcune delle preghiere più belle che ancora oggi vengono recitate dal popolo di Dio (“…vi prego, col fervore più vivo, a stampare nel mio cuore sentimenti di Fede, di Speranza, di Carità, di dolore dei miei peccati e di proponimento di non più offendervi; mentre io, con tutto l’amore e con tutta la compassione, vado considerando le vostre cinque piaghe…).
Santa Brigida nasce in Svezia nel 1303 da una nobile famiglia svedese. Dopo la morte del marito Ulf, avvenuta nel 1344, Brigida riceve le prime rivelazioni e concepisce la fondazione del monastero di Vadstena, istituendo così l’Ordine del Santissimo Salvatore conosciuto anche con il nome di “brigidino”. Nel 1349, Brigida si stabilisce a Roma, dedicandosi alle opere di carità e agli esercizi spirituali e impegnandosi per il ritorno del papa da Avignone a Roma. Muore a Roma il 23 luglio 1373. Il 1° ottobre 1999 Giovanni Paolo II proclama santa Brigida, la «mistica del Nord», compatrona d’Europa, insieme a santa Caterina da Siena e santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein).
La preghiera è pratica ancora oggi diffusa tra i cristiani. A questa diffusione della preghiera sembra però non corrispondere un'adeguata consapevolezza delle sue caratteristiche. Quando infatti una preghiera è una 'buona' preghiera?Per rispondere adeguatamente alla domanda è importante mettersi alla scuola di buoni maestri dello Spirito che abbiano una ricca esperienza di preghiera e che si siano a lungo impegnati nello sforzo di comprenderla.
L'autore, convinto che la corrente spirituale romena esicasa", nota sotto vari nomi come "preghiera di Gesu", "preghiera del cuore", "preghiera pura", sia meno conosciuta dell'analoga russa o greca, ha intrapreso questo studio conclusosi con il dottorato all'Universita S. Tommaso di Roma. "
NON SI TRATTA DI UNA BIBLIOGRAFIA DELLA PREGHIERA IN SH, MA SULLA PEDAGOGIA DELLA PREGHIERA. UN UTILE SUSSIDIO PER CHI VUOLE IMPARARE A PREGARE E CHI DEVE INSEGNARLO AGLI ALTRI.
Nella Chiesa, Teresa, oltre che come fondatrice e santa, ha lasciato una traccia indelebile come maestra di vita spirituale e, più specificatamente, di preghiera.
In questo diario in cui sono raccolti i colloqui in preghiera che M. Teresa Crovetto ama definire “preghiera del cuore”, ognuno di noi può trovare risposta alle proprie domande. È infatti un libro aperto, funzionale agli spazi dello Spirito Santo.
Commento al Padre Nostro" analizzato, versetto per versetto, con riferimenti alle Scritture, all'esperienza dei Santi, al catechismo e, infine, trasformato in preghiera. Uno strumento per l'approfondimento e la crescita personale. " Maestro insegnaci a pregare": e la richiesta dei discepoli al maestro. E la risposta continua ad attraversare i secoli: "Quando pregate dite: Padre nostro". Mentre i maestri del nostro tempo ci invitano a non osare, la sapienza divina ci spinge a guardare in alto, a misurarci su parametri eterni, a lasciarci coinvolgere nel sospiro continuo dello Spirito che sale al Padre: Voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno Spirito di figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: Abba, Padre" (Rp, 8,15). In questa invocazione, Abba, c'e tutta la nostra preghiera, la sintesi di ogni nostra attesa. Ogni versetto del Padre nostro viene analizzato con riferimenti alle Scritture, all'esperienza dei Santi, al Catechismo della Chiesa cattolica e, infine, trasformato in preghiera. Un libro per l'approfondimento e la crescita personale e la catechesi. "
Che cos'è la preghiera di semplicità? Potremmo definirla così: è imparare a versare il cuore in Dio con fiducia e semplicità come sa fare un figlio affettuoso con il papà o con la mamma condividendo problemi e debolezze, gioie e pene per vivere nella luce di Dio tutte le cose della giornata. In sostanza è un comunicare semplice e cordiale con Dio per ringraziare, riparare, per chiedere, per dividere con lui ogni affanno e problema e avere luce su quello che desidera da noi".
Una "scuola" sulla preghiera di domanda, a partire dalle parole di Gesù tratte dal Vangelo di Matteo (22,21): "Tutto quello che chiederete con fede lo lo otterrete".