
"Tutto ciò che ho amato" narra di amori difficili e amari, di tradimenti, gelosie e vendette, e delle ferite che lasciano nell'anima dei protagonisti. Paul è diviso fra i genitori divorziati e costantemente angosciato dal timore di perderli e diventare orfano. Dal padre pittore assorbe il tormento interiore del grande artista, mentre la madre gli insegna il gusto dell'amore e il dolore del tradimento. Solitario, è affascinato dalla vivacità della giovane ucraina che si prende cura di lui, ma sente anche l'anelito verso una religiosità che trascenda il confine fra ebraismo e cristianesimo. Paul, dapprima intimamente legato alla madre, gioiosa e vitale, in seguito al nuovo matrimonio e alla conversione della donna si trasferisce in casa del padre, affascinante figura di artista tormentato, sempre pronto a lottare coi demoni dell'ispirazione e con gli antisemiti. Nell'Europa degli anni trenta l'antisemitismo crescente inquina e distrugge i sogni degli ebrei assimilati, che hanno abbandonato la tradizione dei padri per aprirsi alla cultura e alla religione della maggioranza.
Lo scrittore ebreo di lingua francese, nato in Transilvania, fu deportato ad Auschwitz e a Buchenwald. A sessantacinque anni decise di scrivere le sue memorie e di ripercorrere la sua vita, dall'infanzia felice in una piccola cittadina dei Carpazi all'orrore dei campi di sterminio nazista dove lasciò il padre, la madre e la sorellina, fino al trasferimento in Francia, e infine negli Stati Uniti.
Queste pagine vogliono essere una piccola ma intensa introduzione ai concetti fondamentali dell'Ebraismo. Elena Loewenthal, in tono semplice e lieve, racconta ai suoi bambini tutta la pazienza millenaria di un popolo indomito che come pochi altri, nonostante la disperazione cui è andato soggetto nella storia degli uomini, ha saputo mantenersi fedele alla propria identità.
Elia Benamozegh (Livorno 1823-1900), biblista, talmudista, cabbalista, filosofo della religione, è stato il più importante rabbino italiano dell'Ottocento. Nato da una famiglia originaria di Fez (Marocco), trascorse per intero la sua vita a Livorno, esercitando l’ufficio di rabbino. Gran parte della sua opera, scritta in ebraico, italiano e francese, è ancora inedita e forse, almeno in parte, è andata smarrita. Marietti ha già pubblicato: Israele e l’umanità (1990), Morale ebraica e morale cristiana (1997), L'origine dei dogmi cristiani (2002), e Il Noachismo (2006).
Quando giungerà sulla terra il Messia? Sapremo riconoscerlo? E quali regole morali bisogna osservare nei quotidiani rapporti con gli altri per attenderlo nel modo migliore? A queste e ad altre domande dà una chiara e semplice risposta il Rabbino Elio Toaff, nel corso di una nuova e appassionata conversazione con Alain Elkann che tocca i punti principali della fede ebraica e ne riafferma il profondo retaggio storico e culturale.