
In quest'opera si viene introdotti alla prima traduzione italiana della fonte pahlavi principale della leggenda di Zarathustra, il cap. VII del Denkard. In questo scritto fondamentale della letteratura zoroastriana, risalente al primo periodo islamico (VII-X sec. d.C.), la biografia del «profeta» persiano è narrata nell'ambito della storia universale della creazione, la quale ha come filo conduttore i miracoli compiuti dalla parola divina nel corso dei secoli sino alla fine dei tempi. Il lavoro curato da Massimiliano Vassalli inquadra il testo iranico e il suo protagonista nel contesto storico-culturale dei tempi in cui l'opera è stata redatta e ne fornisce una versione italiana corredata di note esplicative filologiche, storiche e letterarie.
È la quarta enciclica del pontificato di Jorge Mario Bergoglio e il Papa la pubblica in uno dei momenti più drammatici per il genere umano. Il Pontefice chiede, attraverso il documento dal titolo Dilexit nos (Ci ha amati), di cambiare sguardo, prospettiva, obiettivi, e recuperare ciò che è più importante e necessario: il cuore. Il testo sarà pubblicato il 24 ottobre, nell'anno delle celebrazioni per il 350° anniversario della prima manifestazione del Sacro Cuore di Gesù del 1673. Invito alla lettura di don Morand Wirth. Postfazione di don Rossano Sala.
Bereana è una nuova collanache raccoglierà opere di approfondimento teologico. Nel secondo volume de"La Rivelazione e La Bibbia", continua la raccolta di saggi fondamentale curata da uno dei più importanti teologi evangelici del novecento, Carl F. H. Henry. Con un'impaginazione elegante e moderna in un agevole formato a rivista il lettore potrà approfondire una delle discussioni chiave della teologia: la Rivelazione di Dio attraverso la Bibbia. Scopo principale degli autori di quest'opera è la presentazione positiva della dottrina cristiana delle Scritture ... Questi studiosi sono annunziatori di un'era nella quale le Scritture comunicano nuovamente il loro messaggio sovrannaturale con potenza sovrannaturale. Intraprendere un serio studio della testimonianza resa dalla Scrittura nei confronti della Parola di Dio - quella incarnata e quella scritta - significa adempiere a una responsabilità divinamente imposta (cfr. Giovanni 5:39) e ritrovare di nuovo quella nota di autorità che è venuta a mancare in molto del protestantesimo contemporaneo. In un'epoca di "analfabetismo biblico", questi saggi spingeranno il lettore a un attento studio delle Scritture, grazie a contributi di altissimo profilo, ancora oggi rilevanti.
Un invito alla riflessione personale che aiuta a vivere più serenamente la giornata: un piccolo dono per farsi ricordare tutto l'anno e per far giungere a tutti la Parola di Dio. Nel suo pratico formato, si adatta sia a essere appeso che a un utilizzo da scrivania. Per la copertina, sono disponibili soggetti differenti, in modo da accompagnare ogni giorno dell'anno con l'immagine sacra preferita.
"Anche chi non sa niente di lui, ha in qualche modo sentito parlare del suo cattivo carattere, dei giudizi taglienti, dell'ironia feroce delle sue polemiche. L'unica "colpa" di san Girolamo, in realtà, è stata quella di essere più intelligente della media, vivere e parlare senza ipocrisia, avere una natura appassionata che ha mantenuto intatta fino alla fine della sua vita, animata da un unico desiderio: l'amore per Dio e per la sua Parola. Con l'onestà intellettuale che le è propria, suor Beatrice ha voluto proporre ai lettori una breve, agile e fedele biografia, la summa della vita del grande uomo che è stato Girolamo, così com'era, non come la calunnia o il suo contrario, l'agiografia, vorrebbe farci credere. I santi non sono dei "santini". Il vero significato della parola "santo" è fedele: fedele all'amore di Dio, totalmente affidato alla grazia. Come san Girolamo" (dalla prefazione di Flaminia Morandi)
Quando abbiamo iniziato a festeggiare il Natale? Big bang o Genesi? Posso pregare se non credo? E, al contrario: si può credere e fare a meno di pregare? Ma anche: cosa fare affinché l'amore sopravviva al tempo? Come custodire l'amicizia? È giusto nascondere il dolore? L'eletto di Dio è una persona che vive da figlio e, come tale, non ha paura di essere se stesso, di vivere all'altezza del proprio interrogare. L'eletto di Dio non è il servo che ha paura e fa finta che tutto va bene. Domande sulla fede e sulla vita, domande difficili, che talvolta cerchiamo di evitare per non sentirci stretti alla necessità di una risposta che ci sfugge. Domande che facciamo a noi stessi, magari nel silenzio di una serata finita male; ma anche domande che ci pongono i nostri figli, i nostri amici, i nostri compagni di vita; domande che ristagnano senza essere davvero mai dette, e che pure riconosciamo ai confini delle nostre giornate. Tutto questo è ciò che, lungo lo scorrere dei capitoli di questo agile eppure intenso volume, Robert Cheaib ci ripropone senza peli sulla lingua, cercando con il lettore le risposte, spesso non definitive, ma che aprono un cammino.
Questo corso di Cristologia offre un viaggio attraverso la figura di Cristo, esplorando le testimonianze del Nuovo Testamento, la riflessione dei Padri e dei Concili, fino alla comprensione sistematica di Gesù come Verbo incarnato. L'opera mira a delineare un'immagine coerente di Gesù, in cui storia, annuncio cristiano e riflessione teologica si intrecciano armoniosamente, rivelando la profonda logica di un Dio che si fa umile e sceglie di abitare tra noi. L'intento è quello di promuovere una fede cristiana autentica, capace di illuminare un mondo che, non riconoscendo più la grandezza di un amore così smisurato, rischia di sprofondare in una disperata vacuità.
Il "Trattato contro i donatisti" di Ottato è un'opera - redatta, a più riprese, tra 365 e 392 - di raro valore documentario, in sette libri che ricostruisce le origini della disputa tra cattolici e donatisti e definisce il profilo ecclesiologico della vera Chiesa a partire dall'integrità della sua vita sacramentale, secondo il principio del nesso lex orandi - lex credendi: ciò che la liturgia custodisce è la norma della fede. Per la prima volta edito in Italia corredato delle Appendici ottaziane, vero scrigno di documenti dell'epoca. Sono l'antichità e il prestigio della liturgia, la sua condivisione tra le parti in contesa e la sua diffusa conoscenza tra i fedeli a fondare la forza di un'argomentazione condotta in base ad essa, stabilendo un "ponte" tra chi scrive e il suo pubblico.
Le esperienze religiose e spirituali più profonde sono accomunate dalla consapevolezza che il divino si manifesta in maniera sfuggente e resta irriducibile a qualsiasi tentativo di circoscriverlo nelle categorie del pensiero umano. Le fasi iniziali di ogni religione si giocano intorno al binomio rivelazione-nascondimento: il rivelarsi di Dio è sempre ri-velarsi, nascondersi nuovamente allo sguardo. Ci sono religioni che restano, del tutto o in parte, segrete; persone costrette a professare la propria fede nell'ombra o a scegliere tra l'abiura e il martirio; credenti che, nella ricerca dell'Assoluto, scelgono di abbracciare una vita nascosta, lontana dal mondo. Tracciando un percorso tra le religioni orientali, i testi biblici e il cristianesimo, il volume indaga le diverse declinazioni della spiritualità del nascondimento. In particolare, l'esempio di Jean Claude Colin, fondatore dei Padri Maristi, svela la fecondità attuale della vita nascosta, che non significa rifugiarsi nella solitudine e rifiutare l'azione, ma vivere la propria condizione, qualunque essa sia, in piena consapevolezza e abbandono fiducioso alla volontà di Dio.
"Il libro si dedica ad alcuni passaggi chiave della lunga vicenda delle relazioni tra cristiani ed ebrei, focalizzando anche un tema spinosissimo eppure ineludibile: l'antigiudaismo, e l'antisemitismo, di marca cristiana, per ragionare quindi sui due eventi che hanno potentemente segnato la storia ebraica del ventesimo secolo e la cui onda lunga è tuttora palpabile nei suoi riflessi, la Shoah durante la seconda guerra mondiale (1939-1945) e la nascita dello Stato israeliano (1948). Consapevoli che il dialogo cristiano-ebraico sta attraversando una fase critica, è necessario conoscere quali siano state e siano le pietre d'inciampo più classiche, e anche quali siano le contestuali tracce di speranza, oltre che interrogarsi su come, con e dopo il 7 ottobre 2023, si sia aperta un'ulteriore crepa, che rimanda alla necessità di elaborare un paradigma inedito nel dialogo fra cristiani ed ebrei. Tutto da pensare, tutto da costruire, e sul quale occorrerà esercitarsi a fondo da parte di chi intenda dedicarvisi. Noi non siamo «la sostituzione» del popolo d'Israele, né il «vero Israele». Siamo un ramo spuntato da un popolo che continua a esistere. Il dialogo con questo popolo concreto ci è essenziale per dire noi stessi. Gesù di Nazareth appartiene al popolo ebraico. Non possiamo comprenderlo negando tale appartenenza. Non possiamo comprenderci negando tale appartenenza." (Dalla prefazione di Mons. Derio Olivero).
Ernesto Balducci (Fiesole - FI), edizione a cura di Pietro Giovannoni Ernesto Balducci (1922 - 1992), filosofo, teologo e uomo politico, esprime in questo volume la tesi secondo cui l'essere umano dovrà farsi planetario oppure sarà destinato all'estinzione. "L'uomo planetario" si basa su una rassegna delle grandi religioni (induismo, buddhismo, islamismo, cristianesimo, ebraismo) per dimostrare che si è definitivamente chiusa una fase antropologica e che si è a una svolta della storia umana, un punto di non ritorno dell'evoluzione da lui chiamata "planetarizzazione," per la salvezza della Terra e dei suoi abitanti. Primo volume della collana "Per una cultura di pace".