
Hanno scritto in questo numero:
M.C. Bartolomei / L. Battaglia / V. Bellavite / P. Boschini / A. Bosi / F. Castelli
M. Crimella / C. Danani / De La Mora / U.G.G. Derungs / G. Gasparini
F. Geremia / L. Infanti / G.M. Lambertini / P. Lattanzi / P. Marin / L. Nason
G. Nicolini / E. Pace / P. Pistis / S. Platone / F. Valletti / E. Zaramella
Messa Meditazione è un messalino quotidiano pubblicato mensilmente, all’interno del quale, oltre ai testi liturgici puoi trovare una meditazione sul Vangelo di ogni giorno.
Quaderno
4048
«GIOCARSI LA VITA»
Papa Francesco in dialogo con i gesuiti dell’America centrale
PROTEZIONE DEI MINORI: UNA MISSIONE GLOBALE PER LA CHIESA IN USCITA
QUANDO IL TRADUTTORE NON TRADISCE
Sull’immaginario della parola
IL VENTO FREDDO DELLA «DEMOCRAZIA DIRETTA»
USA E CINA IN GUERRA COMMERCIALE
Tempo di Quaresima e Tempo di Pasqua. Periodico religioso mensile in edizione tascabile che propone due pagine quotidiane - una pillola di liturgia delle Ore - per chi vuole dedicarsi alla preghiera in un momento della giornata. Contiene il rito della Messa, la liturgia della Parola e le parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento. Le riflessioni sono curate da fr. MichaelDavide, fr. Adalberto Piovano, fr. Luca Fallica e fr. Roberto Pasolini. Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, e una breve riflessione sulle giornate particolari - ecclesiali e civili - e alcune pagine di riflessione.
EDITORIALE
Verso la fine di un tempo ultimo, prima del grande trionfo
di Piero Mantero
STORIE STRAORDINARIE
Luigina Sinapi
servizio di Sandro Mancinelli
STORIA E FEDE
La santa casa di Maria a Loreto
FENOMENI SOPRANNATURALI
La Madonna sorride a San Giorgio di Perlena. Intervista al parroco don Umberto Dall’Igna
a cura del dott. Pierluigi Presacco
SANTI E PREGHIERE
Sant’Antonio di Padova. Una breve preghiera, un potente esorcismo
di Fernando Conidi
RELIQUIE
Padre Marco d’Aviano. La reliquia della pianeta tornata a casa.
di Walter Arzaretti
INFERNO
La visione dell’inferno ricevuta da santa Teresa d’Avila
SOPRANNATURALE E NOVISSIMI
L’imperatrice Zita e il soprannaturale – seconda parte
di don Cirillo Debris
MESSAGGI
Avanti nella difesa della verità / Venite figli per darmi le vostre paure / L’uomo dimentica la legge divina / Cercate Dio con cuore sincero / Date buona testimonianza / Profezie dal passato / Pregate per il mondo intero / Vivete l’amore verso il padre celeste / Le piaghe che sanguinano / Cercate e desiderate la pace / Vi invito ancora alla conversione / Io sempre attendo che i figli vengano a me / Cado sotto il peso della croce / Non vi fate trovare impreparati
CATERINA BARTOLOTTA
“La mia esperienza con Caterina”.
Una storia da approfondire – quarta parte di Fernando Conidi
APPARIZIONI
La Madre della Conversione dei peccatori, Ferbach, Germania – seconda parte
di Margarete Klein
UOMINI E DONNE DI FEDE
Padre Albino M. Candido il mistico monaco e poeta carnico
di Pier Angelo Piai
DEVOZIONI STRAORDINARIE
In lode di san Giuseppe, per la grazia ricevuta di un lavoro
di Isidoro D’Anna
ANGELI
Gli angeli, san Giuseppe e il buon papà
di Michele Pio Cardone
SANTI
Santa Lucia un amore martirizzato
di Fernando Conidi
GHIAIE DI BONATE
Testimonianze sui fatti di ghiaie – quinta parte a cura
di Alberto Lombardoni
LETTERA APERTA
Lettera emblematica di un sacerdote ispirato dal sano discernimento
Nata e sviluppatasi all'inizio del Novecento, l'attività pubblicistica di Studium procede attraverso tre periodi, a cui corrispondono altrettante fasi di vita e di azione culturale. Dall'atto della fondazione, nel 1906, a Firenze, come rivista della Federazione degli universitari cattolici (FUCI), all'avvento del fascismo. La riflessione della rivista verte in questo periodo sui rapporti tra fede e cultura moderna, fede e scienza, cristianesimo e democrazia, e sui problemi dell'istruzione universitaria, sui rapporti tra Università e società, sul tema della libertà dell'insegnamento. Studium diventa la prima rivista di ispirazione cattolica presente in campo culturale. Rivista universitaria, anzi organo di fatto della FUCI, che tuttavia, già nella sua presentazione, non intende "restringersi in un ambito di partito come semplice organo di istituzioni cattoliche". Il periodo del Ventennio. Studium, diretta da Guido Lami (1923-1925), si stampa a Bologna, fino a quando, con la nomina dall'alto della nuova presidenza della FUCI, viene definitivamente trasferita a Roma (1925). Il periodo del Ventennio è vissuto da Studium all'insegna della differenziazione, del volontario "far parte a sé" e della coraggiosa resistenza al regime e alla sua "etica"; atteggiamento che si concreta nell'opera tenace di formazione delle coscienze giovanili e nell'ispirazione cristiana della cultura e della professione. Nel 1933 Studium diventa organo del nascente Movimento Laureati di Azione Cattolica. La ripresa democratica, che vede proseguire e ampliarsi i discorsi culturali e scientifici riguardanti le esigenze spirituali della persona e il concetto cristiano della professione. Nel 1945 assume la direzione di Studium Aldo Moro e la rivista affronta con particolare rigore la responsabilità della cultura cristiana nella ricostruzione politica ed economica del Paese. Studium, con fascicoli monografici, saggi, interventi critici, prosegue il suo itinerario di riflessione su grandi nuclei concettuali del pensiero contemporaneo, mentre pone attenzione costante ai temi della bioetica, dei diritti umani, della convivenza civile, così come ai problemi della scuola e dell'Università, che mettono in gioco il destino delle nuove generazioni. In un'epoca che soffre di eccesso di informazione, in larga misura omologata, la rivista segue in profondità filoni essenziali del pensiero, lo stretto rapporto tra scienza e filosofia, l'evoluzione della società, con sensibilità storica e aderenza a valori ideali perenni. Dà voce inoltre a momenti alti della letteratura e della spiritualità, ponendo in luce le ragioni della speranza nella complessità del nostro tempo.
Editoriale:
R. BARILE
Il male tra spiegazioni e mistero
Studi:
C. DOGLIO
Il male nell'Antico Testamento
C.L. CARREGA
Il male nel Nuovo Testamento
A. MASTRANTUONO
Le maschere del male
G. DI DONNA
La lotta luminosa: il catecumenato
A. LAMERI
Liberati dal gioco del mal: Quaresima e Tempo pasquale
D. MESSINA
Il male nel Rito della Penitenza
P.SORCI
Il mala: l'unzione degli infermi
R. BARILE
Il male: gli esorcismi
Se è vero che a pregare s’impara pregando, questo a maggior ragione vale per la liturgia delle ore. Man mano che si pregano i salmi le loro parole entrano nella nostra mente e nel nostro cuore, plasmando lentamente sentimenti e pensieri e svelandoci pian piano il loro significato e la loro bellezza. Ma i 4 volumi del testo ufficiale del Breviario, per chi non è esperto, possono essere difficili da utilizzare. Nella pubblicazione “Con acqua viva”, invece, è tutto semplice, “lineare” e a portata di mano. Per ogni giorno del mese vengono riportate le lodi, l’ora sesta e i vespri. Nelle domeniche, solennità e feste c’è anche l’ufficio delle letture e in fondo al libro c’è la compieta per ogni giorno della settimana. Ciò che rende questo testo molto facile da utilizzare è che per ogni momento di preghiera troviamo tutte le parti che ci servono disposte in successione, senza doverci spostare avanti o indietro. Ciò è particolarmente utile nelle domeniche, nelle memorie dei santi e in altre festività liturgiche, dove il testo ufficiale del Breviario “costringe” a continui e talvolta complicati cambi di pagina. Ogni mese “Con acqua viva” mette veramente alla portata di tutti, soprattutto di quei laici che vogliono iniziare a celebrarla individualmente, la liturgia delle ore!
Ma ci crediamo veramente che l’altro sia «un bene per me»? Meglio, ce ne rendiamo conto nella nostra esperienza quotidiana? Perché quando lo diciamo di nuovo, ripetendo una frase che i nostri lettori hanno visto comparire spesso su questo giornale, non lo facciamo per articolare teorie sociologiche, né tantomeno per richiamare a uno sforzo morale, un malinteso «vogliamoci bene». È per aiutarci a guardare la nostra esperienza. A giudicare se è vero o no che senza il confronto con l’altro io non potrei mai crescere, prendere coscienza di quello che sono e mettere alla prova ciò che penso. Insomma, senza di te io non sarei me stesso. È così, o no?
E attenzione: non si parla solo dei “lontani”. L’altro è chiunque. Anche quando è vicino, sintonizzato sulle mie idee o magari fa parte da anni della mia storia personale – un amico, un figlio, marito o moglie –, resta irriducibilmente altro da me. Ha la stessa connotazione di fondo di chi incrocio per la prima volta: non è fatto a mia immagine e somiglianza, come vorrei che fosse o come ho in mente io. Mi è dato.
Per questo è essenziale riprendere il filo del dialogo. Lo è di sicuro in un mondo dove alzare steccati tra uomini e popoli è diventata una scorciatoia comune per fuggire da tante paure. Ma lo è ancora di più se guardiamo alla nostra quotidianità, alle nostre vite. E il modo migliore per capire, come sempre, è guardare. Andare a vedere dove nasce, come può fiorire questo strano «rapporto con l’altro, chiunque o comunque sia», indispensabile «perché la mia esistenza si sviluppi, perché quello che io sono sia dinamismo e vita», come diceva don Giussani. Andare e vedere, perché essendo un rapporto reale, e non un’idea –esperienza, non teoria –, il dialogo accade dove meno te lo aspetti.
Il 26 dicembre, nella storica Biblioteca di Alessandria d’Egitto – cuore millenario della cultura islamica –, è accaduto un fatto di questo tipo. È stata presentata la traduzione araba de La bellezza disarmata, il libro di Julián Carrón, guida di CL. Un evento passato un po’ sottotraccia, complici le vacanze di Natale. Ma è utile riprenderlo. Non solo per l’evento in sé (che pure, intendiamoci, è imponente: che il libro di un sacerdote cattolico imperniato sulla proposta cristiana trovi una porta spalancata nel mondo musulmano non è così scontato), ma per il metodo che indica: il dialogo. Un incontro fra persone – un’amicizia – che permette di allargare la ragione e aprire spazi di libertà e arricchimento reciproco dove sembra impossibile.
La scommessa è che quello che è successo lì, come le altre storie raccontate in questo Tracce (dalle parole di Pierre Claverie, vescovo martire in Algeria, al gesto di papa Francesco, che non a caso in queste settimane visita due Paesi di frontiera come gli Emirati Arabi e il Marocco), ci aiuti a fare i conti con la realtà intorno a noi. Che ci faccia intravedere una strada possibile là dove siamo, nei rapporti con tutti gli altri che popolano la nostra vita. Perché ne abbiamo bisogno, più che mai.
In questo marzo la liturgia ci introduce nella quaresima, tempo penitenziale in preparazione alla Pasqua di Risurrezione: un cammino impegnativo, anche se necessario, sulle orme di Gesù, orientato a Gerusalemme, la città santa, luogo della sua offerta al Padre per noi. La Pasqua di Risurrezione è l'evento centrale della nostra Fede. A questa ci prepariamo, anche con questo sussidio. Buon Cammino!
A.P.