
Il 4 marzo l’Italia va al voto. Ci arriva confusa, spiazzata da una realtà politica sempre più liquida e da un atteggiamento sempre più sfiduciato, diffidente, aggressivo. Certo, non è il clima greve che si può respirare in altre parti del mondo dove si andrà alle urne nel 2018, e dove i problemi - per vari motivi - sono più gravi (dall’Egitto alla Russia, dall’Iraq alla Colombia, e poi Brasile, Messico, Venezuela...). Ma anche se con toni e sfumature molto diversi, l’accento di fondo, ovunque, è simile: divisioni acute, rancori radicati, delegittimazione reciproca. Non è un caso che uno dei libri che hanno fatto più discutere nei mesi scorsi, perché più capaci di leggere il presente, si intitoli L’età della rabbia, di Pankaj Mishra, che trovate intervistato proprio in questo Tracce, in occasione dell’uscita italiana.
È da tempo che cerchiamo di dare il nostro piccolo contributo alla questione che ci sembra più urgente anche in politica, più di poltrone e programmi: recuperare la consapevolezza che l’altro è un bene. Riscoprire le ragioni profonde - e non scontate - del vivere insieme. Preoccupazione condivisa con personalità molto più in vista, che hanno a cuore il bene comune: dal presidente Sergio Mattarella (basterebbe rileggersi il suo discorso di fine anno) a papa Francesco, di cui in questi giorni abbiamo rimesso in circolazione il bellissimo intervento fatto a Cesena il 1° ottobre scorso. Il popolo, dice Francesco, ha bisogno «della buona politica», perché il suo «volto autentico», la sua «ragion d’essere», è offrire «un servizio inestimabile al bene dell’intera collettività». Per questo la Chiesa «la considera una nobile forma di carità».
Ecco, il “Primo piano” di questo numero prova a capire come recuperare questa “ragion d’essere”. Lo fa attraverso un dialogo con Sabino Cassese, laico, uno degli osservatori più acuti della situazione italiana. E poi attraverso dei fatti, storie di gente che giorno per giorno tenta di cucire, o ricucire, un tessuto comune; e lo fa in piazze minori, scelte apposta dietro le quinte della “grande” politica, perché ad essere decisivo è il metodo... Lo stesso criterio con cui proponiamo altre due storie, sudamericane appunto. Dalla Colombia arriva il racconto dell’incontro tra una candidata e la comunità locale di CL: esempio piccolo, ma reale, di una prospettiva che può ribaltarsi, da «cosa chiediamo ai politici» a «ma la fede incide anche lì?». Dal Brasile, la descrizione di come una realtà nata “dal basso” - le Apac - sta cambiando il sistema carcerario di tutto il Paese. Perché la sussidiarietà è qualcosa di reale, e serve. Micro e macro, local e global. Ma il punto è lo stesso: che occasione saranno per ognuno di noi queste settimane? Che verifica potremo fare di quanto e come la fede aiuti ad affrontare anche le infinite domande che emergono dal caos della politica?
In fondo, è la scommessa che ha aperto in noi - e che riapre di continuo - don Giussani. È morto tredici anni fa, ma è più presente che mai. Non solo per l’attualità impressionante delle sue intuizioni (sarebbe utile riprendere, per esempio, il discorso che fece ad Assago alla Dc lombarda nel 1987), ma proprio per come continua a provocare ora migliaia di persone. Che si tratti di universitari americani o di liceali bolognesi, del sindaco di una cittadina di provincia o di persone appassionate al tema dell’educazione, è una sollecitazione continua a prendere sul serio e fino in fondo le proprie domande, l’altro, la realtà... La vita.
Questo numero di Limes si concentra, come suggerisce il titolo, sulla presenza islamica in Europa. Un universo estremamente variegato di cui vengono analizzati casi nazionali e locali specifici, per evidenziarne caratteristiche, risorse e problematicità in una fase di profondo ripensamento del multiculturalismo e dei modelli d'integrazione e convivenza storicamente perseguiti nel Vecchio Continente. Germania, Francia, Inghilterra, Polonia e, ovviamente, Italia sono alcuni dei contesti presi in esame in questa panoramica dell'islam continentale. La prima parte - "Migrazioni, terrorismo, identità: le (non) strategie europee" - si focalizza sui metodi, più o meno vaghi, adottati dai paesi europei per affrontare un insieme di fenomeni complessi, come quelli migratorio e terroristico appunto, e le loro conseguenze strutturali. La seconda parte - "Come (non) conviviamo con i musulmani nelle città europee" - analizza invece nel dettaglio alcuni casi locali, italiani ed europei, per carpire la natura del rapporto tra comunità islamiche e realtà urbane in cui dimorano. Nella terza parte - "Strategie degli Stati musulmani e dei jihadisti" - vi è un capovolgimento di prospettiva, incentrato su alcuni esempi tra i paesi di provenienza delle comunità musulmane del continente europeo e sulle componenti più radicali dell'islam politico.
Il libretto tascabile contiene il rito della Messa, la liturgia della Parola e le parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive affiancate dal commento.Le riflessioni vengono proposte da tre autori: fr. Adalberto Piovano, monaco benedettino della comunità Ss. Trinità di Dumenza; fr. Luca Fallica, anch'egli monaco nella medesima comunità; fra' Roberto Pasolini, frate minore cappuccino della provincia S. Carlo in Lombardia.Per ogni giorno è proposta una pillola di liturgia delle Ore.Non mancano nemmeno il calendario interreligioso, la segnalazione e una breve riflessione sulle giornate particolari - ecclesiai e civili - oltre ad alcune pagine dedicate all'esortazione apostolica Amoris laetitia.Abbonandosi all'edizione web è possibile scaricare i contenuti in formato PDF. Iscrivendosi alla newsletter si riceve quotidianamente via e-mail il link al PDF della messa del giorno
Introduzione Editoriale
Congedare il Messale dei fanciulli e scriverne uno per i giovani? (pag. 2)
Marco Gallo
Studi
In fuga dalla liturgia (pag. 5)
Franco Garelli
Liturgie, giovani e ‘cyber liturgia’ (pag. 10)
Pier Cesare Rivoltella
Il rito: l’avatar di Dio (pag. 16)
Lorenzo Voltolin
Una liturgia giovane: il caso Taizé (pag. 21)
Claudio Monge
Una liturgia con i giovani: il caso GMG (pag. 26)
Ivo Seghedoni
Liturgia senza emozioni? Il caso giovanile (pag. 31)
Domenico Cravero
I giovani e l’assemblea liturgica: le difficoltà di partecipazione (pag. 36)
Salvatore Currò
Formazione
Giovani e liturgia: una indagine empirica (pag. 41)
Daniele Piazzi
Giovani e liturgia 1. «Ci vogliono i riti!» (pag. 49)
Marco Di Benedetto
Guida per cantare la messa 1. Il canto d’ingresso (pag. 54)
Elena Massimi
DOWNLOAD
Sussidi e testi
Preghiera a portata di dita. Orientarsi tra le prayer’s App (pag. 61)
Domenico Donatelli
Rubriche Approfondimento
‘Questione liturgica’ e catechesi: l’ ‘inflazione antropologica’ (pag. 66)
Sajan Pindiyan
Cronaca
Una Liturgia viva per una Chiesa viva (pag. 75)
Alessandro Ghersi
Donne e uomini: il servizio nella liturgia (pag. 77)
Introduzione
Editoriale (pag. 11)
Maria Clara Lucchetti Bingemer, Solange Lefebvre, Erik Borgman, Mile Babic
Abstracts (pag. 15)
Tema monografico:
Letteratura, poesia e teologia 1. Teologia e letteratura
1.1 La teologia nel modo in cui viviamo oggi: una teopoetica del life writing (pag. 23)
Heather Walton
1.2 Letteratura: un’importante mediazione ermeneutica per la teologia (pag. 38)
Cecilia Inés Avenatti de Palumbo
1.3 La poetica del silenzio nel Cantico spirituale di san Giovanni della Croce (pag. 49)
Luce López Baralt
1.4 La lettura infinita. Scrittura e interpretazione (pag. 63)
José Tolentino Mendonça
1.5 La teologia di Dante (pag. 74)
Vittorio Montemaggi
1.6 Grammatiche della carne: eros, poesia e corpo in relazione (pag. 86)
Luis Gustavo Meléndez Guerrero
2. Voci dai cinque continenti
2.1 Sguardi teologici nella letteratura latinoamericana (pag. 98)
Carmiña Navia Velasco
2.2 Poetica di sopravvivenza (pag. 105)
Mayra Rivera
2.3 Lo scrittore e Cristo: «La parola è il verbo e il Verbo è Dio» (pag. 114)
Jean-Baptiste Sèbe
2.4 Fare teologia con la letteratura: un tentativo asiatico (pag. 127)
Huang Po Ho
2.5 Teologia e letteratura nella fede cristiana africana. Uditori della Parola in Africa (pag. 135)
Stan Chu Ilo
Forum teologico:
brani teologico-letterari
1. Pedro Casaldáliga, poeta e profeta di speranza (pag. 151)
Emerson Sbardelotti Tavares
2. Una sete infinita: Ernesto Cardenal (pag. 156)
Faustino Teixeira
3. Dietrich Bonhoeffer: la mistica della croce in un mondo divenuto adulto (pag. 160)
Márcio Cappelli, Edson Fernando de Almeida
4. Thomas Merton: fra azione, contemplazione e scrittura (pag. 166)
Marcelo Timotheo da Costa
5. Pierre Teilhard de Chardin e la preghiera al Cristo cosmico. Il primo saggio: La vita cosmica (pag. 170)
Ursula King
6. Adélia Prado: alcune considerazioni sulla sua poetica (pag. 174)
Cleide Maria de Oliveira
Sommario
I «CORRISPONDENTI» DE «LA CIVILTÀ CATTOLICA»
Per una rivista di «orientamento a larghissimo raggio»
«NON METTERCI ALLA PROVA»
A proposito di una difficile richiesta del Padre Nostro
LE UNIVERSITÀ CATTOLICHE TRA DIALOGO E ANNUNCIO
ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI POLITICHE IN ITALIA
Tra radici e futuro
LE ELEZIONI PRESIDENZIALI IN RUSSIA
L’appuntamento elettorale del prossimo 4 marzo occupa il Primo piano del numero di febbraio, perché si tratta di un voto che vede i cattolici di fronte a una scelta sempre più difficile. Oggi sembra quasi che i fedeli possano militare in qualsiasi partito e votare senza alcun riferimento preciso, ma non è così, scrive Stefano Fontana, i principi non negoziabili mantengono la loro validità: «Sono i confini che rendono umana la politica». Eppure i governi che si sono succeduti negli ultimi anni, nota Riccardo Cascioli, sono stati molto impegnati nel varare una serie di provvedimenti che hanno segnato uno svolta sui temi antropologici: divorzio breve, unioni civili, Dat, sono i fiori all’occhiello delle ultime legislature. Ma l’agenda radicale non ha finito il suo lavoro…
L’approvazione della legge sulle Dat, con l’evidente rischio di introdurre l’eutanasia sotto mentite spoglie, ci porta a riflettere sul tema della morte, in particolare sul senso della fine. Per questo abbiamo condotto un’inchiesta che è diventata un dossier: come si vive la malattia? Qual è il ruolo della Chiesa nell’accompagnare il malato e il morente? Si chiedono ancora i sacramenti? Siamo andati a parlare con i cappellani negli ospedali ed esperti di pastorale della salute (don Massimo Angelelli, don Maurizio Funazzi, don Giovanni Maria Pertile e don Fabio Giovenzana), e con alcuni medici cattolici (Filippo Maria Boscia, Antonio Spagnolo, Massimo Gandolfini e Renzo Puccetti); per scoprire che più di una “dolce” morte si deve cercare una “bella” morte. Capace di curare il corpo e salvare l’anima.
Febbraio è il mese delle Olimpiadi invernali in Corea del Sud, per questo intervistiamo una leggenda dello sci di fondo italiano: Franco Nones, il primo atleta non scandinavo a vincere una medaglia d’ora nella specialità. Accadde alle Olimpiadi di Grenoble nel 1968, esattamente cinquant’anni fa. Lo sport, la vita e la fede di un montanaro vero.
Sull’importanza del sacrificio e della fatica interviene anche Costanza Miriano che incontra il suo vecchio allenatore e ricorda il suo passato di atleta, capace di correre senza paura e senza troppi aggeggi elettronici. «Benedetta fatica», scrive.
Il fenomeno Don Matteo, fiction di grande successo giunta all’undicesima edizione, viene spiegato da Mario Ruggeri l’head writer della serie, cioè il coordinatore del team di soggettisti che dà vita al detective dell’anima più famoso in Tv. Ma non tutti i preti in Tv e al cinema fanno la bella figura del prete che risolve i gialli a Spoleto, a parte pochi esempi, scrive Mario Iannaccone, di solito la figura del prete viene resa in modo caricaturale e negativo.
Come sempre ci sono le pagine di storia, filosofia e di apologetica. Non mancano le rubriche, a partire da quelle storiche, “Vivaio”, di Vittorio Messori, che questo mese offre ai lettori la seconda parte di un sogno che ha fatto irruzione nella sua vita recente. Poi “La versione di Barra”, del fondatore della rivista Gianpaolo Barra, “Il Kattolico” di Rino Cammilleri, e “Don Camillo sul crinale” di Lorenzo Bertocchi, in cui la tranquilla vita del crinale viene sconquassata dall’arrivo di una fashion blogger. La “Matita blu”, affidata a Luisella Scrosati, si occupa del filosofo Massimo Cacciari e le “Parole proibite” di Andrea Zambrano mettono a tema la parola “tradizione”.
Numero monografico e speciale dedicato alla figura universale di Giuseppe Dossetti e al suo rapporto con il Medio Oriente, in particolare durante gli anni della permanenza sua e della sua comunità in questi luoghi. Tra le principali personalità della storia italiana del Novecento, Dossetti ha contribuito con il suo operato a caratterizzare nodi sia della storia patria che di quella ecclesiale. Il presente numero monografico della rivista delinea per sommi capi la biografia del monaco reggiano durante il suo soggiorno in Medio Oriente, che fu occasione, per lui, di riflettere sul senso di un cristianesimo destinanto a svilupparsi in un quadro di pluralismo culturale e religioso. Il volume presenta, così, tra gli altri, gli interventi di Mandreoli che analizza il “mistero di Israele”, di De Francesco che affronta il tema dell’Islam come enigma post-cristiano nel pensiero di Dossetti e di Galavotti che ci parla della visione che il monaco aveva della geopolitica mediorentale. Bernacchia ci presenta un monaco alla scoperta delle Chiese orientali, mentre Ferretti ed Apano ragionano sui suoi dialoghi biblici a Gerico. Completa il volume, oltre alle consuete recensioni, un inedito di don Dossetti: Incontro con una rappresentanza della diocesi di Ivrea (Gerusalemme, 31 agosto 1979).
Editoriale
Professione delle verità immutabili sul matrimonio
di Roberto de Mattei
2
Attualità, politica e società
Un Occidente senza Futuro – Intervista al prof. Carlo Mongardini
di Mauro Faverzani
4
La «perpetua quadriglia»
di Massimo de Leonardis
7
Preghiere per l’Australia
di Monica Doumit
11
Il trionfo dell’impresa Familiare
di Riccardo Pedrizzi
14
Notizie
Bolivia – Morales inventa l’«apostolato criminale»
di Corrispondenza Romana
17
Usa – Il Presidente Trump «pro-life dell’anno»
di Corrispondenza Romana
17
Belgio – Scritte sataniche in un cimiter
di Corrispondenza Romana
17
Cina – Sempre più pesante la censura comunista
di Corrispondenza Romana
17
Padre Martin – I giovani Lgbt si suicidano per il Catechismo
di Corrispondenza Romana
18
Francia – Stupri nelle sedi dei giovani comunisti
di Corrispondenza Romana
18
Polonia – La partecipazione alla S. Messa è del 36,7%
di Corrispondenza Romana
18
Dossier
Perché leggere Dante oggi
di Luciano Pranzetti
20
Dante non fu Cataro
di Luciano Pranzetti
22
Dante e l’esoterismo
di Gianandrea de Antonellis
24
Dante e l’islam
di Luigi Vinciguerra
27
In praeclara Summorum
di Luigi Vinciguerra
30
Dante dimenticato – Intervista a Antonio Socci
di Mauro Faverzani
33
Arte e Cultura
La Scuola dell’Infanzia
di Francesca Bonadonna
36
Arte sacra a Firenze nel Cinquecento
di Michela Gianfranceschi
66
Il Baciccio
di Sara Magister
73
Fede, Morale e Teologia
Sotto lo sguardo della Beata Vergine
di card. Raymond Leo Burke
38
Humanae Vitae. Cinquant’anni dopo
di Francesco Corradi
43
«Niente fede senza battaglia»
di Francesco Corradi
44
Il “Paramento Mazza”
di mons. Marco Agostini
47
Tesori d'Europa
Il Paese delle aquile
di Lorenzo Benedetti
52
Albania. Tesori di Pietra
di Lorenzo Benedetti
57
Albania. Una lunga storia di fede
di Antonio Lambertini
63
Recensioni
Un Vescovo scrive alla Santa Sede sui pericoli del relativismo dogmatico
di Fabrizio Cannone
77
Razionalità e responsabilità. Il pensiero giuridico-politico di Cornelio Fabro
di Gianandrea de Antonellis
78
Lourdes. La presenza di Cristo, la forza di Maria
di Gianandrea de Antonellis
78
Comunione sulla mano. Documenti e storia
di Gianandrea de Antonellis
78
Dante. La Divina Commedia tra Sacra Scrittura, Patristica e Scolastica
di Gianandrea de Antonellis
79
Agenda
Festa patronale della Madonna delle Lacrime
81
Carnevale di Ronciglione
81
Festa patronale di Sant’Agata
81
La preziosa attività della Fondazione “Papa Giovanni XXIII” si arricchisce di una nuova iniziativa: la pubblicazione di una rivista che consenta la diffusione e insieme la condivisione di contributi qualificati, relativi alla persona, alla vita e agli insegnamenti di Angelo Giuseppe Roncalli, universalmente conosciuto come il “Papa buono”. Proprio questa immagine diventa la porta per entrare nel mondo di una personalità i cui gesti, parole e scelte entreranno nella storia al punto da esigere una comprensione il più possibile completa e profonda, come dovere morale, ecclesiale e storico, non solo nei suoi confronti, ma nei confronti di noi stessi. La conoscenza di quest’uomo e prete, che diventerà guida della Chiesa cattolica e segno di speranza per tutti gli uomini, si rivela del tutto interessante e necessaria alla comprensione non solo delle vicende della Chiesa, della coscienza che ha di se stessa e del suo rapporto con l’umanità, ma anche ad una interpretazione più ampia e profonda del suo e del nostro tempo, e delle loro caratteristiche fondamentali. È una conoscenza che ci introduce a una sempre più profonda assimilazione del Concilio e del suo spirito, a partire da colui che l’ha intuito e coraggiosamente indetto. La Fondazione, ricca di un patrimonio documentario di cui siamo profondamente riconoscenti a monsignor Loris Francesco Capovilla, unisce ora all’attività di studio, di convegni e pubblicazioni, l’edizione di una rivista che si propone come occasione di un continuo aggiornamento dell’ampia attività di indagine su Papa Giovanni e di riflessione su ciò che rappresenta ancor oggi nella Chiesa e nel mondo. Accompagno con un cordiale augurio l’avvio di questa nuova impresa, confidando che l’impegno di coloro che la conducono sia accompagnato dalla soddisfazione del riconoscimento di coloro che ne potranno godere.