Il più bel cantico d'amore mai composto in un nuovo adattamento poetico ad opera di Loretta Giraldo. Le poetiche immagini di Nicoletta Bertelle, coinvolgono il lettore attraverso forme e colori, fino a farlo sentire partecipe della storia d'amore e del gioco dei due amanti divenuti simbolo dell'amore di Dio per ogni uomo.
Destinatari
Ragazzi.
Autore
MARIA LORETTA GIRALDO è nata a Vallonga (Padova) e vive nella Riviera del Brenta. Ha una vera passione per le filastrocche, ma scrive anche favole, racconti e romanzi storici. Collabora a progetti educativi, scrive testi per la scuola e fiabe per riviste, tra cui Il Messaggero dei Ragazzi. Ha pubblicato più di sessanta libri con diversi editori italiani ed esteri, numerosi dei quali illustrati proprio da Nicoletta Bertelle. NICOLETTA BERTELLE, diplomata all'Istituto d'arte di Padova, ha frequentato corsi con noti illustratori come Stepan Zavrel. Ha illustrato tantissimi libri e di alcuni è anche autrice. Si dedica anche alla pittura su legno, creando oggetti artistici.
«Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente, danzerà di gioia per te» così si esprimeva il profeta Sofonia duemilaseicento anni fa. La preghiera non è qualcosa che noi diamo a Dio ma qualcosa che egli dona a noi. Pregare, prima che un dovere, è una necessità e un piacere. I Salmi sono come uno spartito che Dio ci offre per danzare con lui. Non hanno lo scopo di piegare Dio alle nostre attese ma di aprire noi ai progetti che egli ha su di noi. I Salmi hanno la capacità di svegliare in noi quella ricchezza che il Padre ci ha affidato, introducendoci nell'avventura della vita.
Targum (ovvero “traduzione”) è il termine con il quale si indica la versione in aramaico della Bibbia. In questo volume vengono presentati al pubblico, in una traduzione rivista, il Targum del Cantico dei Cantici e il Tagum del Libro di Rut, ovvero di due dei cosiddetti “rotoli”, i libri della Scrittura che vengono letti durante le feste ebraiche. Queste due opere si caratterizzano per la loro libertà di interpretazione del testo originale. La traduzione a confronto delle due versioni, quella ebraica e quella aramaica, consente di notare le differenze e le interpretazioni originali del testo aramaico.
A cura di Giovanni Lenzi
Traduzione e note di Umberto Neri e Eliseo Poli
Con Aggeo e Zaccaria ci si trova di fronte alla testimonianza di due profeti che furono attivi nell'età della ricostruzione del tempio di Gerusalemme al termine dell'esilio babilonese, attorno al 520 a.C. Per la storia del popolo giudaico questo periodo rappresentava una svolta epocale: sotto la dominazione persiana gli si offriva la possibilità di rifondarsi come comunità raccolta attorno al tempio, e alla ricostruzione del tempio e alla nuova fondazione della comunità Aggeo e Zaccaria diedero un apporto sostanziale. Il libro intitolato a quest'ultimo è costituito da almeno due complessi profetici anonimi, in cui si riflettono sviluppi più recenti della comunità postesilica, in questo simili al libro di Malachia, di poco posteriore. Il commento di Henning Graf Reventlow illustra il testo biblico sotto tutti i suoi aspetti, filologici, retorici e storici, approfondendo passo per passo il contenuto e il significato teologico della predicazione dei singoli profeti.
La Bibbia conosce, dalla prima all’ultima pagina, un apprezzamento radicale per il mondo e la vita. Dio stesso, nel racconto della Genesi, manifesta compiacimento per la creazione, in particolare davanti ad Adamo («e vide che era cosa molto buona»). È quanto accade anche agli inizi di ogni vita umana, quando essa appare gravida di un futuro promettente. Ma è esperienza di ogni uomo che questa promessa prima o poi venga smentita: la vita è continuamente esposta alla precarietà ed è comunque destinata al declino e alla fine. La contraddizione è espressa con forza dall’immagine del Salmo 90, che dà il titolo al libro: «L’uomo è come l’erba: al mattino fiorisce, germoglia, alla sera è falciata e dissecca». Se questa è la condizione umana, sorge un interrogativo a proposito di Dio, che la Scrittura mette in bocca a Giobbe, simbolo universale del dolore innocente: «Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto integro in ogni parte: vorresti ora distruggermi?». La Bibbia non è affatto imbarazzata nel dare eco a questo dubbio che spesso il cuore umano nutre a proposito di Dio. E tuttavia mostra, più forte del dubbio, la fiducia in Dio, nella sua cura di quella fragilissima creatura che è l’uomo e del suo insopprimibile desiderio di vita. È dentro questa tensione tra precarietà umana e fedeltà di Dio che si muove Bruno Maggioni, in aderenza alla logica originale della Bibbia: le sue oneste pagine sono attente a non attenuare né l’una né l’altra in nome di un qualche schema teologico intenzionato a far quadrare i conti. La domanda ostinata sulla caducità dell’uomo imprime alla ricerca dell’uomo biblico un dinamismo nel quale si è fatta strada l’attesa di qualcosa di più, di una soluzione che tocca a Dio svelare oltre la barriera della morte. Nella storia di Nazareth avviene l’inimmaginabile: al Figlio, che fiduciosamente consegna la propria vita nelle mani del Padre, Dio risponde con la Risurrezione. Anche a noi, nel Figlio, diventa possibile abbandonarci al ‘Dio affidabile’. Non soltanto nell’ultimo passaggio, che cessa di apparire un salto nel buio, ma in ogni momento della vita, circondato da un mistero che sostiene e custodisce, come promesso dalla Parola delle origini.
Bruno Maggioni è nato nel 1932 a Rovellasca (Como) e dal 1955 è sacerdote della diocesi di Como. Ha studiato Teologia e Scienze bibliche all’Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma. È docente di Introduzione alla Teologia presso l’Università Cattolica di Milano. Autore di numerosi libri, con Vita e Pensiero ha pubblicato: Le parabole evangeliche (1992), Padre nostro (1995), La pazienza del contadino (1996), La brocca dimenticata (1999), Davanti a Dio (2 voll., 2001-2002), Il seme e la terra (2003), Un tesoro in vasi di coccio (2005), Come la pioggia e la neve (2006).
Il profeta Geremia fu chiamato da Dio per vedere e annunciare ciò che era e che doveva essere il popolo di Dio. Accettò la sua chiamata con tutte le gioie e sofferenze che portava con sé, affidandosi totalmente alla fedeltà divina. La storia di questo profeta di Israele è appassionante, ed il suo messaggio, dopo più di 2000 anni, è ancora attuale. Perciò, il suo esempio e le sue parole possono aiutare anche noi nella sempre necessaria ricerca delle radici della nostra fede. Il volume si legge tutto d’un fiato, quasi come un romanzo. In particolare, sono numerosi i parallelismi e le allusioni agli avvenimenti contemporanei e alla attualità. La questione della terra è tuttora attuale e ci impegna non poco.
Presentazione di Norbert Lohfink SJ
I profeti minori. ebraico greco latino italiano.
Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia.
Testo ebraico della Bibbia Hebraica Stuttgartensia.
Traduzione interlineare italiana.
Testo greco dei settanta ed.alfred rahlfs.
Testo italiano della nuovissima versione della bibbia.
di Piergiorgio beretta
Il volume risponde alla crescente esigenza della lettura della Bibbia, e in particolare dell’Antico Testamento, nella lingua in cui fu scritto, oltre che l’interesse per lo studio dell’ebraico biblico.
Il volume contiene:
Testo della Biblia Hebraica Stuttgartensia con le indicazioni (twySrp e tw’yrq) per la lettura della liturgia sinagogale del sabato mattina
Analisi grammaticale di tutte le forme verbali presenti
Traduzione interlineare italiana
Testo greco dei LXX edito da Alfred Rahlfs
Testo latino della Vulgata Clementina edito da Luigi Gramatica, corredato di accenti
Testo italiano della Nuovissima Versione della Bibbia dai testi originali nella revisione di Primo Gironi
In calce alle pagine pari:
Repertori delle citazioni e dei parallelismi biblici
Repertori delle pericopi parallele
Note per un primo confronto critico fra TM, LXX,VG, NVB In calce alle pagine dispari:
Analisi grammaticale di tutte le forme verbali presenti
In calce al volume:
Lista sinottica dei termini traslitterati
Dopo aver terminato i cinque libri della torah, continua la prestigiosa pubblicazione della bibbia interlineare ebraica con i testi dei 12 profeti minori: Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia.
Contenuto
Si tratta di un’agile e breve presentazione delle principali problematiche che attendono lo studente o lo studioso che si accinge a studiare la Bibbia ebraica o Antico Testamento. L’autore dialoga con lo stato dell’arte della ricerca veterotestamenaria e discute la possibilità che in questo ambito si possa tener conto dei presupposti di fede, in particolare di quelli cristiani. Egli infatti affronta il problema della rilevanza storica dell’Antico Testamento, del suo status letterario delle problematiche relative alla composizione dei principali libri per finire con interrogativi di ordine etico riguardanti il tema del genocidio dei popoli antichi.
Peter Williams è attualmente Direttore (Warden) di Tyndale House a Cambridge e ha insegnato presso l’Università di Aberdeen in Scozia.
Indice
Abbreviazioni
1. Prepararsi allo studio
2. Un approccio cristiano all’AT
2.1 I presupposti
2.2 Attenzione a ciò che si legge
3. Problematiche storiche
3.1 Si tratta anche di letteratura
3.2 Fatti o invenzioni?
3.3 Quando i nemici si rivelano amici
4. Problematiche relative alla paternità dei libri
4.1 Scrittori monolitici
4.2 I profeti possono fare predizioni?
4.3 Quanti autori?
5. Temi etici
5.1 Può mai essere considerato giusto il genocidio?
5.2 Salmi pieni di imprecazioni?
6. Interpretazione
6.1 Coerenza o contraddizione?
6.2 L’uso del background
6.3 Sviluppi cronologici
6.4 Verso il Nuovo Testamento
7. Conclusione
Risorse
1. Bibliografia
2. Il Web
S
Il libro di esdra-neemia colma un vuoto di cinque secoli della storia d’Israele, fino alla comparsa di Gesù in Giudea. È l’unica testimonianza biblica (fuori dalle extrabibliche) della svolta nella religione biblica che segna la nascita del giudaismo. C’è un progressivo ripiegarsi della fede biblica in una comunità sempre più esclusiva, preoccupata solo di conservare la propria identità e di difendersi dalle pressioni esterne.
Su base storica ed esegetica, il volume segue passo dopo passo il libro biblico, mostrando sia l’attualità di quell’esperienza sia il suo significato teologico. Protagonista della vicenda è il popolo nella sua totalità, al cui servizio stanno i capi, per la ricostruzione di Gerusalemme distrutta dai babilonesi: prima del tempio e poi delle mura.
L’importanza di Esdra-Neemia è data dall’episodio della lettura pubblica della Scrittura: 1) nasce la pratica della lettura liturgica della Parola di Dio; 2) viene spiegato che la Parola per realizzarsi deve essere studiata e compresa; 3) ha inizio la serie ininterrotta di letture e commenti della Scrittura, che è arrivata fino ai nostri giorni. E fra queste letture un posto importante è occupato dal monaco inglese beda il venerabile (673-735 circa), che dopo l’età patristica ha commentato tutta la Scrittura e ha mostrato al Medioevo e a noi il modo con cui leggere i diversi sensi della Scrittura, da quello letterale a quello morale. Per questo, sono riportate alcune pagine del suo commentario, che aprono uno squarcio sulla Chiesa dei suoi tempi e ci insegnano come formulare domande anche per l’oggi.
Punti forti
Poco conosciuto, è l’unico libro storico della Bibbia ebraica sull’epoca che va dalla caduta di Gerusalemme al NT.
Alcune pagine di Beda il Venerabile (secolo VIII), per la prima volta tradotte in italiano, leggono Esdra-Neemia alla luce della Chiesa dei suoi tempi e ne mostrano l’attualità.
Riduzione del commentario de ILB, con il testo biblico (la traduzione nuova è quella dell’autore) alla fine.
Destinatari
A chi ha una sufficiente conoscenza biblica e una base teologica: studenti di teologia, religiosi e sacerdoti.
Autore Claudio Balzaretti (Novara 1956), laureato in lettere classiche e candidato al dottorato in esegesi presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, ha insegnato esegesi biblica presso il Seminario della diocesi di Novara e attualmente è ordinario di filosofia e scienze sociali nei licei statali. I suoi articoli spaziano dalla filologia classica e semitica alla letteratura e all’esegesi. Ha pubblicato: Esdra-Neemia. Nuova versione, introduzione e commento (Milano 1999); «Missa». Storia di una secolare ricerca etimologica ancora aperta (Roma 2000); I libri delle Cronache (Roma 2001); I libri dei Re (Roma 2002); 1-2 Maccabei (Padova 2004); 1-2 Re (Padova 2008); Il Papa, Nietzsche e la cioccolata. Saggio di morale gastronomica (Bologna 2009).