Uno strumento per sviluppare una Lectio Divina finalizzata alla guarigione. La lettura orante della Parola di Dio torna oggi ad essere il pane quotidiano di tante comunita cristiane, fraternita religiose, gruppi, movimenti, ma anche, come nel caso di questo libro, punto di riferimento fecondo e solido di un percorso di natura terapeutica: interrogare la Bibbia con il metodo ormai consolidato della lectio divina significa imparare a conoscere la volonta di Dio per ognuno di noi.
Sulla strada... incroci di sguardi, domande mute, racconti mai svelati, Cicatrici inespresse, silenzi indecifrati di accennati appelli, parole mai dette, litanie di passi al bivio della vita...Sulla strada... tempio di umana folla e spazio aperto alla preghiera, attraversamento orante di cicatrici del cuore, luogo in cui esprimere il coraggio della sequela, senza martelli né orpelli, senza maschere né pose d'occasione... chiedendo la vista dell'anima e luce ai passi della vita...Sulla strada... accoglienza di muti appelli alla compagnia dell'esistenza, transito di cicatrici con pudore custodite nel sacrario della coscienza, voce che suggerisce, sussurro che indica... una direzione, un ideale, un senso nuovo della vita...Sulla strada... culla di gioiosa notizia da condividere, annunciare, testimoniare... abbraccio d'umano balsamo che accarezza le cicatrici di storie mai narrate ed eleva i cuori al cuore trafitto del Crocifisso Risorto, per vivere in Lui al ritmo del respiro dello Spirito, per trovare una misura alta e ali robuste negli sconfinati orizzonti della vita...
La lectio divina, una lettura biblica meditata di antica origine monastica, che si prolunga in preghiera, sta ritornando a essere consuetudine spirituale per laici e religiosi, sacerdoti e gruppi giovanili. Sono molto frequentate le conferenze ad essa dedicate da don Innocenzo Gargano durante le Settimane di Camaldoli. Il secondo ciclo, dedicato a Giovanni, si sofferma su alcuni passi e temi salienti del quarto vangelo: l'episodio dell'ufficiale regio, il buon pastore, la risurrezione di Lazzaro, la purificazione del tempio, l'apparizione del risorto.
L'autore propone una iniziazione alla lectio divina, così come viene praticata dai monaci, seguendo un metodo che si rifà in gran parte ai padri della Chiesa con l'aggiunta di alcune indicazioni che tengono debitamente conto dell'esegesi moderna. Il fine della lectio divina è quello di condurre alla preghiera, alla contemplazione.
˛ˇ I l V a n g e l o p o t r e b b e s t a r e i n p i e d i a n c h e s e n z a i r a c c o n t i d e l l i n f a n z i a d i G e s ˘ , t a n t Ë c h e g l i e v a n g e l i s t i M a r c o e G i o v a n n i n o n s e n t o n o l u r g e n z a d i r i f e r i r c i n u l l a i n p r o p o s i t o . T u t t a v i a q u e s t e n a r r a z i o n i h a n n o r i s p o s t o i n m o d o t a l m e n t e a p p r o p r i a t o a l l e a t t e s e d e l l e c o m u n i t ‡ d e i c r e d e n t i d a d i v e n i r e p a r t e e s s e n z i a l e d e l l e s p e r i e n z a d i f e d e . E m a l g r a d o l i n s e g n a m e n t o t e o l o g i c o d e l l a C h i e s a s i a d a s e m p r e i m p e r n i a t o s o p r a t t u t t o s u l l a P a s q u a d e l S i g n o r e , n e l s e n t i r e c o m u n e i l N a t a l e h a f i n i t o s p e s s o c o l p r e n d e r s i i l p r i m o p o s t o t r a l e f e s t e c r i s t i a n e .
I l V a n g e l o d e l l i n f a n z i a r i s p o n d e c e r t o a u n a t t e s a d e l l u m a n i t ‡ : n o n c Ë n u l l a d i p i ˘ n a t u r a l e e i n t i m o d i q u e s t o n u c l e o f a m i l i a r e d o v e i l b a m b i n o Ë i l c e n t r o a s s o l u t o d i o g n i a t t e n z i o n e . M a i r a c c o n t i d i M a t t e o e L u c a c i c o n s e g n a n o u n p a r g o l o d e l l a c u i e s i s t e n z a g i ‡ c o n o s c o n o i l c o m p i m e n t o n e g l i e v e n t i f o n d a m e n t a l i d e l l a c r o c i f i s s i o n e , m o r t e e r i s u r r e z i o n e . C o n q u e s t o s g u a r d o d i f e d e l a u t o r e a c c o m p a g n a a t t r a v e r s o i t e s t i d e l l i n f a n z i a e a i u t a a l e g g e r l i i n t u t t a l a l o r o r i c c h e z z a , p e r v a s i d a l l a l u c e d e l m i s t e r o p a s q u a l e .
S o m m a r i o
I n t r o d u z i o n e . I l p r o l o g o d i L u c a ( L c 1 , 1 - 4 ) . L a n n u n c i o a Z a c c a r i a ( L c 1 , 5 - 2 5 ) . L a n n u n c i o d e l l a n g e l o a M a r i a ( L c 1 , 2 6 - 3 8 ) . L a v i s i t a d i M a r i a a E l i s a b e t t a ( L c 1 , 3 9 - 5 6 ) . G i u s e p p e n e l V a n g e l o d i M a t t e o ( M t 1 , 1 8 - 2 5 ) . A n c o r a s u l l a p e r s o n a l i t ‡ d i G i u s e p p e ( M t 2 , 1 - 2 3 ) . L a n a s c i t a d i G e s ˘ s e c o n d o L u c a ( L c 2 , 1 - 2 1 ) . D a B e t l e m m e a G e r u s a l e m m e ( L c 2 , 2 2 - 4 0 ) .
N o t e s u l l ' a u t o r e
I n n o c e n z o G a r g a n o , m o n a c o c a m a l d o l e s e , Ë m a e s t r o d e l l o s t u d e n t a t o g e n e r a l e c a m a l d o l e s e . R i s i e d e a R o m a n e l m o n a s t e r o d i S a n G r e g o r i o a l C e l i o , d e l q u a l e Ë p r i o r e . P r o f e s s o r e s t r a o r d i n a r i o d i p a t r o l o g i a a l P o n t i f i c i o I s t i t u t o O r i e n t a l e , i n s e g n a s t o r i a d e l l e s e g e s i d e i P a d r i p r e s s o i l P o n t i f i c i o I s t i t u t o B i b l i c o . H a p u b b l i c a t o : L a t e o r i a d i G r e g o r i o d i N i s s a s u l C a n t i c o d e i C a n t i c i . I n d a g i n e s u a l c u n e i n d i c a z i o n i d i m e t o d o e s e g e t i c o , O C A , R o m a 1 9 8 1 ; c o n T o m · a ` p i d l Ì k , L a s p i r i t u a l i t ‡ d e i P a d r i g r e c i e o r i e n t a l i , B o r l a , R o m a 1 9 8 3 ; d i r i g e l e d i z i o n e l a t i n o - i t a l i a n a d e l l e O p e r e d i P i e r D a m i a n i , C i t t ‡ N u o v a , R o m a 2 0 0 0 , d e l l e q u a l i s o n o g i ‡ u s c i t i i p r i m i d u e v o l u m i d i u n a s e r i e p r e v i s t a d i d o d i c i . H a c o l l a b o r a t o a d i v e r s e o p e r e c o l l e t t i v e e d i z i o n a r i d i t e o l o g i a e s p i r i t u a l i t ‡ . » d i r e t t o r e d e l t r i m e s t r a l e V i t a M o n a s t i c a . H a f o n d a t o i C o l l o q u i e b r a i c o - c r i s t i a n i d i C a m a l d o l i , d i c u i c u r a l a p u b b l i c a z i o n e a n n u a l e d e g l i A t t i c o n P a z z i n i e d i t o r e . P r e s s o l e E D B h a p u b b l i c a t o u n a q u i n d i c i n a d i v o l u m i d i I n i z i a z i o n e a l l a ´ L e c t i o D i v i n a ª ( 1 9 8 8 - 2 0 0 4 ) e l a t r i l o g i a C a m a l d o l e s i n e l l a s p i r i t u a l i t ‡ i t a l i a n a d e l N o v e c e n t o ( 2 0 0 0 - 2 0 0 2 ) .
L’autore offre un cammino al fianco di Elia, uno dei grandi personaggi dell’Antico Testamento presentato però non come un profeta di tempi antichi ma come nostro contemporaneo, testimone fedele e coraggioso della fede e della verità. Avvalendosi delle testimonianze dei Padri della Chiesa, di santi e di uomini e donne del nostro tempo, il libro rende così sorprendentemente attuale il suo messaggio profetico.
Olivier Belleil, laico, sposato e padre di sette figli, è guida spirituale della Comunità del Verbo di Vita, in Belgio. Dopo aver insegnato filosofia, da parecchi anni guida i percorsi biblici proposti a tutti/e coloro che vanno al «Verbo di Vita» per un anno di formazione. La profondità dei suoi insegnamenti, che attingono alla sorgente della tradizione ebraica e dei Padri della Chiesa, rivela in lui un cristiano autentico, desideroso di rendere accessibili i tesori della Parola di Dio a un pubblico il più vasto possibile.
È uno dei libri più piccoli della Scrittura, ma contiene un potenziale di vita e di libertà che apre a orizzonti di luce e di speranza. Il libro offre l'opportunità per una riflessione sulla storia e sui fili invisibili e sorprendenti che la conducono. La speranza può venire anche dallo straniero, dal povero, come straniera e povera è Rut che, per la sua fedeltà, entrerà nella storia d'Israele e alimenterà la speranza del popolo.
La Lettera ai Romani appartiene a quei testi che stanno intorno al centro stesso della fede cristiana. Lettera di Paolo per eccellenza, rappresenta il punto di riferimento per le grandi decisioni e per i cambiamenti più incisivi che si sono determinati all'interno della storia delle Chiese cristiane, quindi anche della teologia e della spiritualità. Un'adeguata conoscenza di questo testo è di centrale importanza per il dialogo ebraico-cristiano, per eliminare ogni residua convinzione che Paolo, uomo fiero di essere ebreo, abbia mai potuto concepire una teologia che predicasse la sostituzione del popolo eletto da parte della Chiesa. Frutto di un corso di lectio divina tenuto a Camaldoli nel 2003, il volume conclude l'analisi del testo.
Quella di Genesi 22, 1-19, il sacrificio di Isacco (= figlio del sorriso), è una delle pagine più inquietanti della Bibbia, sulla quale si sono misurati molti pensatori. Padre Innocenzo Gargano ha riletto questa pagina durante l'annuale raduno dell'Associazione "Figli in Cielo" che raccoglie genitori provati dalla prematura perdita di un figlio. Una rilettura profonda, ricca di elementi patristici, molto utile per chi vive lutti molto intensi, ma coinvolgente anche per chi desidera una riflessione non scontata su questa pagina. Molto interessante il capitolo introduttivo di iniziazione alla lectio divina e quello conclusivo che offre preziosi consigli per accostarsi alla Bibbia e in particolare ai Salmi.
La Parola di Dio può gettare luce di sapienza sulle nostre vicende, ma anche le nostre vicende interpellano in modo sempre nuovo la sapienza della Parola. In questo libro si intrecciano i due orizzonti attraverso il metodo della lectio divina. Partendo da esperienze di lacerazione, situazioni della vita trovano nella memoria biblica consonanze e interpretazioni preziose, che ci aiutano ad affrontare con lucidità e sapienza i nodi complicati del vivere e del decidere. Ne risulta un nuovo modo di fare lectio divina, fedele e rispettoso della Parola, ma anche aderente alle condizioni reali in cui ci troviamo.
Destinatari
Quanti desiderano imparare ad applicare il metodo della lectio divina, attualizzando la Parola, nelle diverse situazioni e nelle più disparate condizioni della vita.
Autore
BRUNO SECONDIN, carmelitano, ha studiato a Roma, in Germania e a Gerusalemme, ed è ordinario di teologia spirituale all'Università Gregoriana di Roma. È autore di una ventina di libri su temi di spiritualità. Sulla lectio divina ha pubblicato con le Edizioni Messaggero Padova tre volumi sulla «lettura orante della Parola» e dirige la collana «Rotem», a cui appartiene anche il presente volume.ANTONIETTA AUGRUSO, ha conseguito la laurea in teologia all'università Gregoriana di Roma Tre, elaborando una tesi sul Villaggio della pace Nevé Shalom (Israele). Attualmente insegna religione cattolica nelle scuole statali di Roma e scrive su riviste di spiritualità e di vita consacrata.
I testi della Scrittura meditati in questo libro presentano dei veri conflitti, delle vite avventurose, rischiose, in contesti difficili, in cui «vita» e «morte» non sono semplici parole, ma carne e sangue, luce, sempre così breve, e oscurità che non cessa mai di perdere terreno. Gli elementi che sgorgano dalla Lectio divina costituiscono l’indicazione di un cammino di salvezza. Caino e Abele, Gesù e Pilato, la Donna e il Dragone perdono la loro distanza: ci riconosciamo in loro e ci rivelano la nostra avventurosa identità, per impedirci di fuggirla e per coinvolgerci in essa con «il volto indurito», come è detto di Gesù che parte verso Gerusalemme.
Stella Morra ha 47 anni, è laureata in Sociologia presso l’Università di Torino e ha conseguito la Licenza in Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Da alcuni anni è assistente presso la stessa università, collabora a varie riviste di teologia e di pastorale e ha curato numerose traduzioni di mistici.
Ha scritto Come? Un itinerario sul domandare a Dio (Editrice Esperienze, 1999), La storia di Tobia. Nascere vecchi e morire bambini (AVE, 2000), Maria icona del credente (Editrice Esperienze, 2001).
Il presente volume, dopo aver mostrato l'unità narrativa tra gli Atti e il terzo vangelo, inquadra l'autore Luca nel suo rapporto con Paolo e nella sua qualità di storico e teologo, evidenzia le linee teologiche portanti del libro, ne illustra la finalità apologetica tesa a fornire ai cristiani una identità spendibile rispetto al giudaismo e all'impero romano in cui sono chiamati a vivere, ne offre una struttura che permetta di cogliere al lettore gli snodi del racconto storiografico e la progressione delle sequenze narrative. La storiografia degli Atti che ha lo scopo di edificare e di dare identità alle comunità cristiane ha la forza, in quanto parola di Dio, di rinnovare anche il volto delle nostre chiese.
Destinatari
I gruppi biblici e di ascolto della Parola di Dio, i movimenti e le associazioni ecclesiali di varia natura, che intendano porre delle basi sicure alla loro spiritualità.
Autore
Augusto Barbi, sacerdote della diocesi di Verona, licenziato in scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico e dottore in teologia biblica presso la Pontificia università gregoriana, attualmente è direttore dello Studio teologico S. Zeno (Verona) dove insegna esegesi del Nuovo Testamento e teologia biblica.