DESCRIZIONE: Questo libro è una pietra miliare nella moderna ricerca ebraica sul Nuovo Testamento e nella descrizione ebraica di Gesù di Nazaret. È decisamente superiore, con il suo argomentare stringente, alle pur non poche pubblicazioni apparse negli ultimi anni sul tema «Gesù ebreo». Flusser riporta quello che era diventato un «Gesù storico» astratto, inaccessibile, nella dimensione della storia reale, gli restituisce un volto storico concreto. E fa questo come ebreo: per lui Gesù è innanzitutto una figura della storia dell’ebraismo. Con ciò Flusser rende d’altra parte un servizio decisivo anche ai cristiani: mostra loro che la salvezza in cui essi credono non è solo il «messaggio» relativo a un avvenimento fuori dalla storia, cui non è possibile accedere. La verità cristiana dipende da questa verità storica e deve prenderne atto se non vuole ridursi a pia autosuggestione. Flusser rende un servizio anche al dialogo tra cristiani ed ebrei in quanto questo non deve essere soltanto un dialogo tra convinzioni diverse, ma può e deve procedere anche in una seria ricerca comune sul materiale storico. Un fine del dialogo deve essere anche trovare la verità storica su Gesù di Nazaret: soltanto questa può costituire un punto di partenza solido alla fede cristiana in Gesù il Cristo.
(dalla Prefazione di Martin Cunz)
COMMENTO: La riedizione del più importante libro ebreo su Gesù.
La storia di Paolo di Tarso. Il buio di una prigione. Ferite, canti, libertà. Una «buona notizia» incisa nelle ferite di un corpo. Un’imboscata sulla via di Damasco. La cultura di un uomo davanti al messia crocifisso. E ancora:passione, mistica, fraternità. Due vite intrecciate, l’ansia e l’urgenza che altri sappiano, che altri ne godano. Un’eredità da trasmettere,una vita generata in catene. Affondi biblici e provocazioni comunitarie per lasciarsi afferrare da una storia che interroga cuore e intelligenza. Ieri come oggi.
AUTORE
Salvatore Maurizio Sessa, è sacerdote religioso dei Missionari di Maria. Licenziato in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, dove sta ultimando il suo Dottorato sul libro di Geremia sotto la guida di Pietro Bovati S.I.,è attualmente assistente spirituale presso il collegio universitario di eccellenza Fondazione Comunità Domenico Tardini (Villa Nazareth) e docente di Sacra Scrittura presso l’università LUMSA di Romanella Facoltà di Scienze della Formazione e nella Facoltà di Lettere e Filosofia.
Il testo biblico di questa edizione è quello nella traduzione rinnovata della Conferenza Episcopale Italiana (2007).
29 lezioni, secondo uno schema storico con illustrazioni dalla Carta della Palestina, scritte con e per i ragazzi della scuola elementare di Calenzano per ritrovare l'umanità di Gesù così come Lui la incarnò.
Questo libro propone un'attenta lettura della vita e dell'apostolato di Paolo di Tarso attraverso una seria lettura esegetica di brani delle Lettere paoline e degli Atti degli Apostoli. Paolo amava definirsi "apostolo di Cristo", non però per mettersi alla pari coi Dodici apostoli scelti dallo stesso Gesù terreno quali testimoni di tutto il suo messaggio; ma per far risaltare la sua missione profetica di "apostolo", "mandato" dallo stesso Gesù risorto con una missione speciale, quella di proclamare e favorire nella chiesa la sua libertà da vari condizionamenti a cui era esposta. Questi sono gli aspetti maggiormente messi in evidenza dal denso volume, proposto a quanti vogliono approfondire la conoscenza di san Paolo.
Il fascicolo, in punto metallico, propone il testo del Vangelo di Marco secondo la nuova traduzione della CEI. La versione tascabile (cm 10,5x15) risponde a ogni esigenza di maneggevolezza e leggibilità. È disponibile anche la versione a caratteri grandi (formato 14x21).
Il fascicolo, in punto metallico, propone il testo del Vangelo di Marco secondo la nuova traduzione della CEI. La versione a caratteri grandi (formato 14x21) testimonia l'attenzione delle EDB per il pubblico degli ipovedenti. È disponibile anche la versione tascabile (cm 10,5x15), per rispondere a ogni esigenza di maneggevolezza e leggibilità.
È un giorno di pioggia dell’anno 30 della nostra era a Gerusalemme. Nicodemo, un uomo di quarant’anni con una barba grigia che gli divora le guance, e Giuseppe di Arimatea, un cinquantenne un po’ curvo con la pancia, consigliere personale di Caifa, il capo del Sinedrio, la suprema istituzione ebraica, sono saliti fin sul Monte del Teschio con addosso l’ingombrante abito sacerdotale.
Aiutati da alcuni amici, con le tenaglie e una scala, i due staccano dalla croce un uomo, lo lavano, ungono il suo corpo di aromi, lo avvolgono in un lenzuolo e lo depongono nella tomba di proprietà di Giuseppe.
L’uomo è nato sotto il regno di Augusto, a metà del mese di nisan, pochi giorni prima della Pasqua. Il suo nome è Yeshua, che significa «Yahvè aiuta», e viene dalla bassa Galilea, da un piccolo, insignificante villaggio chiamato Nazaret.
Il Sinedrio ha strappato al prefetto romano Pilato una sentenza di morte per lui, eseguita attraverso il supplizio della croce, perché l’uomo diceva di essere un Maestro inviato da Dio, capace addirittura di compiere miracoli in Suo nome.
Sfidando tutti i precetti dello shabbat, Nicodemo e Giuseppe si sono recati fin sul Monte del Teschio non per un gesto di umana pietà, ma per mettere in atto il piano concepito insieme con Caifa e Chanan, il Gran sacerdote caduto in disgrazia dopo l’ascesa di Tiberio alla porpora imperiale: deporre in una tomba e poi far sparire il corpo di Yeshua, di modo che i suoi seguaci si convincano che sia resuscitato e sia, perciò, davvero il Mashiach, il Messia profetizzato da Isaia e Geremia, la promessa incarnata fatta a Davide, il liberatore di Israele dalla tirannia romana. Quello che Giuseppe di Arimatea e Nicodemo non sanno, tuttavia, è che Yeshua è vivo, agonizzante per l’orrendo supplizio cui è stato sottoposto, ma vivo.
Così comincia questo straordinario romanzo in cui, braccato dagli uomini di Pilato, giudicato troppo pericoloso dai sacerdoti del Sinedrio, dal fondo di una prigione della Giudea, Gesù, guarito, narra la sua vita, scrive il suo vangelo.
Opera stupefacente per credibilità ed erudizione, Io, Gesù è il racconto di un altro destino possibile del Cristo che non ha nulla di blasfemo. Oltre a essere, infatti, una formidabile ricostruzione storica di un’epoca traboccante di profezie, il romanzo è anche una sentita e convinta celebrazione della verità umana e storica e della verità divina dell’avventura del Cristo.
Vangelino tascabile coordinato al progetto "Viviamo il Vamgelo" Età di lettura: da 6 anni.
Dio opera in tutti con la sua grazia,anche al di fuori di un’adesione esplicita o implicita al cristianesimo. Questa affermazione non è contraria alla fede cristiana,anzi si basa su diversi testi biblici.Nonostante numerosi studiosi oggi non lo riconoscano, essa appare con una particolare chiarezza soprattutto in Rm 2,14-16.26-29,un testo che appartiene alla principale lettera paolina,e in modo specifico a quella sezione in cui l’Apostolo descrive la situazione di chi si trova al di fuori della giustificazione offerta da Cristo (Rm 1,18 3,20). Nella presente ricerca si vuole dimostrare come, pur affermando che prima di Cristo tutti hanno peccato,Paolo riconosca che a tutti è stata rivelata, in forza della loro natura umana, la conoscenza della volontà di Dio e almeno alcuni di essi, pochi o tanti che siano, hanno dimostrato, mediante una vita onesta,di avere ottenuto il dono dello Spirito. «“Dio”ci avrebbe donato tutto, compreso se stesso, la sua santità, affinché noi potessimo – grazie al suo silenzio – accedere in noi e da noi stessi a ciò che egli è in se stesso.È proprio questo che si può leggere e comprendere nella relazione tra Gesù e le persone che incrociano il suo cammino: il vangelo di Dio che egli annunzia è già all’opera in coloro che lo ricevono». (Chistoph Theobald)
AUTORE Alessandro Sacchi, sacerdote dal 1960 del Pontificio Istituto Missioni Estere, è nato ad Alessandria nel 1937. Ha conseguito la laurea in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma nel 1971. È autore, con altri collaboratori, di Lettere paoline e altre lettere (Leumann [TO] 1996). Con Paoline ha pubblicato: Una comunità si interroga. Prima Lettera di Paolo ai Corinzi (Milano 1998); Un vangelo per i lontani. Come leggere Marco(Roma 1999);I libri storici. Israele racconta la sua storia (Milano 2000); La Bibbia. Un percorso di liberazione. I. Le tradizioni storiche(Milano 2007); La Bibbia. Un percorso di liberazione. II. L’esperienza dei profeti e dei saggi (Milano 2008) e,di prossima pubblicazione, La Bibbia. Un percorso di liberazione. III. La novità del Vangelo(Milano 2009). Da alcuni anni cura la redazione di un sito a carattere biblico-religioso (www.nicodemo.net).
Mettersi «sui passi di san Paolo» significa intraprendere un lungo percorso nei paesi del Mediterraneo. Quando consideriamo i viaggi di Paolo parliamo di una distanza massima di 2250 chilometri, quella che separa Gerusalemme da Roma, senza contare il gran numero di luoghi e di città visitati prima di raggiungere la capitale dell’Impero. Questo splendido libro illustrato visita 14 luoghi toccati da Paolo e citati negli Atti degli Apostoli. Il testo è arricchito da cronologie, cartine, approfondimenti e conduce il lettore in un viaggio attraverso strade e città ma anche nella mente e nel cuore dell’apostolo delle genti.