Il presente studio intraprende una lettura narrativa dei racconti del primo libro dei Re riguardanti il regno di Acab (1Re 16,29-22,40). In particolare, viene trattata la peculiare caratterizzazione di questo personaggio. La narrazione biblica, infatti, si sofferma ampiamente su questo sovrano, rivelandone tutta la complessità e drammaticità. Egli è ritratto dalla Bibbia come un re peggiore degli altri sovrani che lo hanno preceduto sul traballante trono d'Israele. La poliedrica figura di Acab è indagata nelle sue molteplici sfaccettature, considerando la particolare attenzione del narratore all'interiorità e alle dinamiche affettive del figlio di Omri. La disamina delle vicende che coinvolgono il re d'Israele apre una finestra sulla problematica legata alla rappresentazione narrativa dei personaggi cattivi in azione, parole e sentimenti. Il testo passa a considerare la tipologia del cattivo nella Bibbia, arricchendo l'indagine su Acab del confronto con gli altri opponenti presenti nel macroracconto, nelle narrazioni delle origini e nella saga dei re d'Israele e di Giuda. Nella narrazione biblica può essere rappresentata ogni cosa, anche i personaggi cattivi, perché Dio si mostra capace di attraversare tutto, incluso il male commesso dagli uomini.
"I capitoli dei vangeli di Luca e Matteo dedicati alla nascita e all’infanzia di Gesù sono tra i più noti e amati da generazioni di cristiani. Gli studi storici e esegetici ne hanno messo in discussione la verità storica con argomenti serissimi: che fare dunque? Ortensio da Spinetoli, biblista fra i più apprezzati in Italia e all’Estero, in questo testo - scientificamente rigoroso, ma accessibile nel linguaggio – spiega a quale “genere letterario” appartengano questi racconti; che, in quanto narrazioni teologicamente costruite, veicolano significati profondi e, in quanto racconti edificanti, possono continuare ad alimentare la poesia del Natale."
Si giunge con questa pubblicazione al quinto volume della traduzione in lingua italiana del Commento ai Salmi di Flavio Magno Aurelio Cassiodoro (485 ca. 580 ca.). Per i precedenti sono stati scelti salmi che potevano raggrupparsi sotto un unico tema; questo, invece, contiene i commenti a ventitré componimenti piuttosto slegati fra loro. Il titolo è senz’altro appropriato, in quanto tiene conto di una verità molto cara a Cassiodoro: la lode al Signore è davvero l’opus Dei, ed è, in un certo senso, quasi un’anticipazione del paradiso; essa, però, va cantata soprattutto «con la cetra della vita». Cassiodoro scopre con disarmante facilità il senso cristologico dei Salmi: secondo lui, anzi, è il Signore stesso che parla in molti di essi. Ed è di pari evidenza per Cassiodoro la lettura del senso ecclesiologico, anche perché la Chiesa è un tutt’uno con il suo Sposo.
«In questo libro la Bibbia viene considerata come una raccolta di testi che possono essere studiati nello stesso modo in cui si studiano le altre opere letterarie, utilizzando qualunque dato si renda disponibile per ricostruire il passato. Ciò equivale a dire che non proverò a convincervi a credere o a non credere in ciò che afferma la Bibbia; mi limiterò a descrivere il suo contenuto e la sua origine. Non dirò se la Bibbia è o non è la parola di Dio ispirata; spiegherò come si è formata, qual è il contenuto dei libri che la compongono e come li hanno interpretati gli studiosi. Per il lettore credente queste informazioni potranno rivelarsi forse utili, ma lo saranno certamente al lettore (credente o no) appassionato di storia e letteratura, in particolare della storia e della letteratura dell'antico Israele». (Bart D. Ehrman)
Un'introduzione al libro più venduto, più letto, più venerato... e più frainteso della storia occidentale.
SOMMARIO
Editoriale
Dionisio Candido
L'IRA DI CAINO
Guido Benzi
NON DARO' SFOGO ALLA MIA IRA (OS 11,9). L'IRA MUTATA IN TENEREZZA
Sebastiano Pinto
L'IRACONDO MOSTRA STOLTEZZA (PR 14,29. L'educazione e la cura.
Rosalba Manes
DISCEPOLI DI UN MAESTRO MITE:LA SFIDA EVANGELICA DELLO STILE CHE DISARMA LA VIOLENZA
Claudio Doglio
L'IRA DELL'AGNELLO. LA PROSPETTIVA PARADOSSALE DELL'APOCALISSE
Riccardo Battocchio
QUANDO L'IRA ENTRA IN SCENA
Valentino Bulgarelli
L'IRA. LA GRATUITA' COME ANTIDOTO
Rossella De Leonibus
DALL'AGGRESSIVITA' ALLA NON VIOLENZA
Il tema della benedizione attraversa interamente la Bibbia. Sin dalla Genesi fino all'istituzione dell'Eucaristia e all'Ascensione di Gesù, che nel solo testo di Luca benedice i discepoli mentre si stacca da loro, la storia della salvezza è disseminata di gesti di benedizione da parte di Dio e dei suoi figli. Una benedizione che con Paolo si estende da Israele a tutte le genti e che ancora si esprime nella vita della Chiesa attraverso la liturgia e la carità, che rende gli uomini benedizione gli uni agli altri. Contributi di Vinicio Albanesi, Marco Cassuto Morselli, Gabriella Maestri, Tiziano Lorenzin, Rosalba Manes, Luciano Manicardi, Enrico Mazza, Vittorio Metalli, Grazia Paola, Romano Penna, Ombretta Pettigiani, Stefano Romanello, Gérard Rossé, Maria Pina Scanu, Norberto Valli, André Wénin.
La composizione del Commentario a Matteo si colloca nel periodo compreso tra il 244 e il 249, nell’ultima stagione della vita che Origene trascorse nella città di Cesarea di Palestina. Eusebio parla di venticinque tomi origeniani sul Vangelo di Matteo; di questi, la tradizione testuale ne ha trasmessi soltanto otto in versione greca comprendenti il commento da Mt 13, 36 a 22, 33. Opera della maturità, di grande originalità, ricchezza e complessità, portata a compimento al termine di una vita spesa nella riflessione, nel commento e nell’insegnamento della Parola, si colloca nell’ambito dell’attività didattica origeniana
Il volume è una eccezione insolita. Due autori, due lavori: l'uno storico-interpretativo, l'altro esegetico-teologico. Abbiamo preferito lasciarli integri nella loro singolarità e armonia. Nel commentario storico, 1-2 Maccabbei risultano un esempio di antico scontro/incontro di civiltà, a livello culturale, politico e sociale. L'indagine si basa sul senso dell'identità culturale e nazionale e sul problema della coesistenza di etnie diverse nell'antichità. Come, quando e quanto la cultura greca si è diffusa in Oriente? Come fu recepita e/o contrastata? Il testo integrale di 1-2 Maccabei, commentato, permette alcune risposte non precarie. Dal punto di vista esegetico è stato compiuto un cambio di rotta nell'ultimo decennio. La maggior parte degli studi si sono ora concentrati sulla struttura, sulle tecniche narrative e sulla teologia dei due libri e hanno aperto nuove prospettive di lettura, che hanno per indagine il potere, la violenza, il martirio. 1-2 Maccabei aiutano anche a far luce sul ruolo delle nazioni nello scambio culturale-politico nell'età greco-romana e sulle dimensioni del dialogo culturale nel mondo antico.
Il mistero del Natale come chiave di comprensione dell'essere umano nella sua totalita.
Chi crede in Cristo sa di non potersi accontentare di una pratica religiosa che si aggiunge alla vita ordinaria così come una salsa si aggiunge a una pietanza per esaltarne i sapori. Credere in Cristo implica invece seguirlo, così come hanno fatto i primi cristiani dopo la risurrezione. Ebbene, la sequela di Gesù la si può capire solo sul piano dell'amore. Chi si fa suo discepolo sperimenterà di essere sostenuto dall'amore di Dio che Gesù stesso gli rivela. Lasciandosi attirare e plasmare da quell'amore, potrà andare al di là di se stesso. Tocca a noi costituire l'anello mancante fra Cristo risorto e coloro che non hanno ancora creduto in lui: gli altri potranno sperimentare, attraverso la nostra vita, chi è stato Gesù e che cos'ha insegnato. Diventando discepoli a loro volta. Frère François tenta qui, insomma, di condividere un'esperienza, nello stile inconfondibile della comunità ecumenica di Taizé: la fede come un consegnarsi a Cristo. Anziché scorrere in fretta i vari capitoli, infine, egli chiede al lettore di leggere lentamente e di soffermarsi ogni volta che un passo attira l'attenzione. Anche perché scoprire e accogliere che cosa comporta "diventare discepoli" è il lavoro di tutta una vita...
Versione integrale ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana.