Diciotto racconti che vedono Gesù narratore e cronista della sua vita terrena. Dai primi battiti di cuore nel grembo di Maria, alla scelta dei dodici, alle nozze di Cana... fino all'arrivederci presso il Padre. Con lo stile che lo distingue, il sacerdote di Acerra, costruisce una serie di monologhi che coinvolgono e trasportano nella storia di Gesù fattosi uomo per noi. Il coraggio, la forza, l'amore, il sì alla volontà del Padre hanno la meglio sulla delusione e lo scoraggiamento, anche quando la paura lacera la carne e fa trasudare sangue. È un Gesù pienamente uomo, con tutte le fragilità umane, ma sostenuto dal suo feeling totale con il Padre del Cielo e interprete fedele della sua volontà e dall'amore di sua madre Maria e dalla tenerezza di Giuseppe, il padre terreno. Prefazione di Don Nico dal Molin.
L'allusione al Salmo 8,15 intende suggerire che l'essere umano necessita di cura non soltanto in particolari situazioni: l'anthropos ne abbisogna strutturalmente. I contributi, taglio teologico e filosofico, problematizzano il concetto di cura declinandolo a situazioni concrete come la malattia e il congedo, o l'economia globalizzata ma anche nel senso della cura di Dio per l'uomo.
La Bibbia ci ha trasmesso due diversi testi che contengono i dieci comandamenti, chiamati significativamente, nella tradizione religiosa d'Israele, «le dieci Parole». Esse si presentano come un dono e non un peso. Pur antiche di migliaia di anni, sono sempre valide perché sono inscritte nel cuore e nella coscienza di ogni essere umano e corrispondono alla sua struttura fondamentale. Si offrono qui schede per la riflessione pastorale di gruppo.
Nell?antichità fra i cristiani ci si appellava al peccato per spiegare una quantità incredibile di problematiche, dalla morte del figlio di Dio alla politica dell?impero romano che ne celebrava il culto, all'ordinamento del cosmo. Chi si salvava dal peccato e come? ma, soprattutto, l?idea che si aveva del peccato potrebbe dire qualcosa dell?idea di genere umano e di Dio che vi corrispondeva? Nel suo studio Paula Fredriksen racconta la storia sorprendente delle concezioni cristiane antiche e più antiche di peccato, illustrando i diversi modi in cui l?idea di peccato non ha mai mancato di adeguarsi alla diversità dei tempi storici: al pari di qualsiasi produzione umana, le idee di peccato sono creazioni culturali.
Multinazionali dell'intrattenimento e dell'informazione col concorso di giornalisti compiacenti moltiplicano da anni documentari e pubblicazioni sui vangeli apocrifi per accattivarsi il pubblico. In questo modo milioni di persone (come prova il caso del Codice da Vinci di Dan Brown) sono indotte a credere che Gesù non sia mai stato crocifisso. Così il tradimento del Gesù storico viene rinnovato in una forma inaspettata annullandone la credibilità. Questo saggio spiega in base a quali criteri gli storici laici riconoscono l'attendibilità storica dei quattro Vangeli canonici, mentre smascherano come tradimenti o contraffazioni della storia altri testi come il vangelo apocrifo di Giuda e i vangeli gnostici di Nag Hammadi. Prefazione di Massimo Introvigne.
Commenti ai Vangeli festivi dell'Anno A con uno stile sobrio, legato all'esegesi della pagina evangelica, attualizzata in stile francescano.
Seguendo un percorso che si snoda tra le pagine dall'Antico e del Nuovo Testamento, l'autore prende come criterio di lettura della vita e della storia umana il mangiare.
"L'itinerario teologico di fratel Enzo Biemmi e il suo contributo alla riflessione pratica della Chiesa riassunti in tre parole: ascolto, pratica e visione" (Prefazione: Erio Castellucci).
I due autori ravvisano nei film di Star Wars moltissimi riferimenti ai testi biblici e li illustrano in questo libro; tra i più evidenti: il rapporto tra Skywalker e il Figlio dell'Uomo, l'analogia tra Shmi (madre di Anakin) e la Vergine Maria, il riferimento del massacro nel tempio jedi di Coruscant alla strage degli innocenti. E tutta la saga, con la sua lotta tra il lato chiaro e il lato oscuro della Forza, richiama il mandato a san Paolo di convertire i pagani «perché passino dalle tenebre alla luce» (Atti 26,18).
Nella nostra cultura il corpo ha subito una desacralizzazione violenta: esaltato come «idolo» di cui prendersi cura, ha perso ogni riferimento al sacro. Ne consegue che l'uomo moderno non riesce più a visualizzare i riflessi degli archetipi divini nel proprio corpo. Questo volume, attingendo alla tradizione biblica e alla mistica ebraica, è una mappa che scandaglia la complessa geografia del corpo, nei cui tessuti è inscritta la storia del cuore e dell'anima. Il corpo come santuario, luogo dell'incontro con se stessi e con Dio, dove ogni organo ha valore sacrale e simbolico. Siamo libri di carne nelle cui pagine è inscritto il passato e il futuro, la salute e la malattia, il piacere e la gioia. Un testo impegnativo e affascinante. Alla ri-scoperta del corpo come territorio del sacro.
Ciò che si sa di Gesù lo si deve alla testimonianza personale dei suoi più stretti seguaci. L'impatto della sua figura su di loro fu molto vario, i Vangeli ne sono chiara testimonianza. Questo multiforme effetto non si è esaurito nel primo cristianesimo ma si è prolungato lungo i secoli. Quando il senso di un singolo passo biblico diventa nostro al punto che un lettore può non solo comprenderlo, ma anche sottoscriverlo, diffonderlo, e quindi viverlo, solo allora viene raggiunta quella comprensione cui tendono i testi biblici stessi. Per un credente infatti, Gesù non è solo una figura del passato; noi siamo discepoli del presente e nelle nostre Chiese oggi dovrebbe poter rifulgere ciò che più attrae e affascina della sua opera. Prefazione di Giuseppe Ghiberti.
"Il popolo di Dio: comunione che risana e profezia che costruisce". Il libro tratta il tema del popolo di Dio nella Sacra scrittura dividendolo in tre moduli distinti composti ognuno da altrettanti saggi, per un totale di 9 relazioni: «Non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio dispersi» (Gv 11,52) - prof. Maurizio Marcheselli . Atti degli apostoli: un popolo di Dio capace di essere comunione e profezia" - Ermenegildo Manicardi . Isaia, Geremia ed Ezechiele come evangelizzatori - Marco Settembrini.