
Sulla scuola, la voce ai Global Teacher Prize. Un libro scritto da insegnanti per insegnanti e per quanti, genitori ed educatori, hanno a cuore una scuola di qualità. In un mondo frenetico e disorientato come il nostro, un buon insegnante, con la sua passione e competenza, può effettivamente far la differenza e dare speranza al futuro delle giovani generazioni. Il testo raccoglie l'appassionata testimonianza educativa e didattica dei docenti italiani inclusi tra i 50 finalisti del prestigioso premio internazionale Global Teacher Prize dal 2015 al 2023 e del Global Teacher Award del 2021 e 2022.
Dalle parole del Vangelo un insegnamento da attuare e mettere in pratica ogni giorno. La "Parola di vita" è una creazione di Chiara Lubich. Più che un commento al Vangelo, ne è una lettura carismatica, un'intuizione, un deciso impulso a metterlo in pratica, a viverlo. Presenta un carattere immediato, incisivo, diretto. Destinata fin dal principio a un vasto pubblico, è sempre apparsa su foglietti modesti, scritti con un linguaggio alla portata delle persone più umili. Nell'ampia produzione letteraria della Lubich costituisce un genere particolare. Pur nella sua semplicità, l'iniziativa ha offerto un notevole contributo alla riscoperta della Parola di Dio nella Chiesa del Novecento, trasmettendo un "metodo" per vivere la Scrittura e condividerne i frutti. L'edizione curata da Fabio Ciardi ne raccoglie la quasi totalità, circa 350 Parole di vita, coprendo un arco di anni che va dagli inizi dell'esperienza evangelica della fondatrice del Movimento dei Focolari (il primo commento è del 1943) fino alla sua morte.
Pensieri spirituali comunicati da Chiara Lubich ai focolari nel mondo espressione della sua vita e del suo carisma. 300 testi, alcuni dei quali inediti. Sin dai primi anni Ottanta Chiara Lubich, avvalendosi dei moderni mezzi di comunicazione, ha dato vita a una conferenza telefonica mensile o bimensile che collegava contemporaneamente dalla Svizzera (da cui il nome Collegamento CH) i più importanti centri del Movimenti dei Focolari sparsi nei cinque Continenti. In quell'occasione comunicava un pensiero spirituale, frutto della sua vita e del suo carisma. Ne è nata un'originalissima esperienza di vita cristiana comunitaria, a livello mondiale, che ha visto una folla di persone camminare insieme, aiutandosi reciprocamente, sulla via della santità. Il volume raccoglie i quasi 300 pensieri spirituali comunicati da Chiara Lubich tra il 1981 e il 2004 e alcuni altri inediti.
Tutta la storia dell'Oriente e dell'Occidente è punteggiata da forti personalità che hanno impresso al corso degli eventi un "cambio di rotta" e aperto nuove prospettive e soluzioni alla vita sociale e personale dell'umanità. Se vogliamo usare un termine entrato nel linguaggio comune grazie a Max Weber dovremmo parlare di "carismi" che egli ha mutuato dal cristianesimo primitivo e ha riformulato secondo la sua prospettiva e analisi della società. Anche il nostro tempo non manca di "carismi" che, in vario modo, rispondono alle sfide della "complessità" dell'epoca presente chiamata a far convivere individualità e socialità, libertà e autorità, dignità individuale e bene comune, frammentarietà e totalità. Un carisma, tra gli altri, adatto a queste sfide, è quello di Chiara Lubich, della quale il presente volume riporta le parole pronunciate in discorsi pubblici, in ambito civile ed ecclesiale, in varie occasioni e in diverse località geografiche, in un arco temporale che copre molti anni della sua attività. L'intento è quello di far conoscere a un vasto pubblico l'influsso che proprio tale carisma ha su questo tempo.
Il volume raccoglie una selezione di oltre 330 lettere, perlopiù inedite, scritte da Chiara Lubich negli anni della Seconda guerra mondiale, del Secondo dopoguerra e della lenta ricostruzione politica, economica e morale dell'Italia. In un Paese e in un mondo lacerato, Chiara Lubich annuncia e diffonde, attraverso questa corrispondenza, la sua fede indefettibile nell'unità spirituale e sociale alla quale forma tantissime persone: i familiari, il primissimo gruppo di ragazze e giovani che si coinvolgono nella sua "divina avventura", personalità civili e religiose. Il genere letterario epistolare dà la possibilità di rivelare le parte più personale di Chiara e di esprimere i suoi pensieri nel modo più immediato ed efficace.
Chiara Lubich è nota per aver dato vita e accompagnato lo sviluppo del Movimento dei Focolari, con una forte incidenza nel mondo ecclesiale e civile, e per la ricca spiritualità. Più riservato e quasi nascosto il suo mondo interiore, terreno fecondo della sua grande creatività. I diari oggetto della presente pubblicazione consentono di seguire il cammino spirituale, di cogliere ciò che anima la sua azione e le ripercussioni che l'azione produce in lei. Essi coprono gli anni 1964-1980, particolarmente fecondi per lo sviluppo del suo Movimento. Benché conservino i tratti del diario intimo l'Autrice li fa circolare tra i membri della sua famiglia carismatica perché "ciò che non è utile all'umanità o almeno agli altri non ha valore". La condivisione con tanti non penalizza la sincerità propria del diario spirituale. La comunione e la comunicazione come lei le intende presuppongono piuttosto una personale e profonda esperienza interiore che sola consente l'autenticità del dono di sé agli altri. Se non sapessimo che i diari sono stati oggetto di condivisione e se si escludessero i pochi riferimenti al riguardo, non verrebbe da pensare che si tratta di testi aperti alla lettura di altre persone. Con la presente pubblicazione sono ora aperti ad ogni possibile lettore introducendo in uno straordinario itinerario spirituale.
Dal grido di dolore proviene l'istanza di un nuovo modo di pensare come la cifra di ciò che nel più profondo piega la carne e lo spirito dell'uomo e muto geme in tutti gli esistenti che popolano la terra. I tre saggi contenuti in questo volume danno voce: all'arte come sentinella che, nel buio della notte, avvista l'appressarsi della luce; alla drammatica invocazione di giustizia, pace e fraternità che sale come "grido dei poveri e della terra"; alla storia di Dio con gli uomini e col creato, che conosce nel grido dell'ora nona del Figlio dell'uomo sulla croce la parola non-parola che pro-voca l'avvento d'un nuovo giorno del vivere e del pensare.
come sostenere chi è in lutto
Un sussidio per la predicazione e l’attività pastorale dagli scritti di uno straordinario protagonista dell’arte oratoria.
Vissuto in un’epoca sconvolta dalle guerre di religione, Francesco di Sales dedica molta parte dell’attività pastorale alla predicazione. Vasta erudizione, tatto squisito, vigore comunicativo, abitudine a parlare con precisione e chiarezza: sono le qualità che già i contemporanei gli riconoscono. Per Francesco di Sales l’assemblea che assiste al suo discorso non costituisce un’astrazione; la sua anima entra in comunicazione con ogni singola anima. La sua principale preoccupazione è rendere la predicazione comprensibile a tutti, in particolare ai semplici e agli umili. Le Esortazioni costituiscono uno straordinario documento della sua arte oratoria.
Questo secondo volume di Opuscoli completa la traduzione dei testi del XXVI tomo delle Oeuvres di Annecy. Si articola in due parti: gli scritti redatti senza particolari destinatari formano la prima, quelli che hanno un particolare destinatario la seconda. Pur trattandosi di testi minori, tanto nella prima quanto nella seconda parte emerge il mistico e il saggio maestro di vita spirituale. Nella prima, risultano di particolare rilievo la meditazione sul Cantico dei Cantici e i Frammenti sulle virtù cardinali e morali; nella seconda, gli scritti redatti per Rosa Bourgeois, badessa di Puits-d’Orbe, e quelli per la sorella, la presidente Brûlart. L’insieme dei testi ci consegna la luminosa certezza che anima l’esperienza mistica di Francesco di Sales e il suo originale sopraumanesimo cristocentrico: la più alta dignità dell’uomo consiste nell’essere creato da Dio «per conoscerlo, ricordarsi di lui e amarlo»; invece costituisce una grande sventura ritenere di «essere al mondo soltanto per costruire case, sistemare giardini, possedere vigne, ammassare oro, e simili cose passeggere».
Sulla base di un ricco apparato di fonti inedite di grande valore storico, spirituale e di pensiero, lo studio illumina passaggi decisivi e sostanzialmente inesplorati della storia del Movimento dei Focolari (Opera di Maria). Viene ricostruito il rapporto tra Chiara Lubich e l'arcivescovo di Trento mons. Carlo de Ferrari, con speciale attenzione al ruolo che egli svolse nel riconoscere "l'agire di Dio" nella nascente realtà ecclesiale, accompagnandola durante gli anni di studio da parte della Santa Sede, fino alla prima approvazione pontificia nel 1962. Documenti di intensa spiritualità e di vivissima sensibilità ecclesiale vengono offerti al lettore che troverà, in queste pagine, uno strumento essenziale e prezioso per la conoscenza della storia dell'Opera di Maria e del carisma dell'unità e per la rivalutazione storica di un episcopato fecondo.
"La Luce va data", sollecitazione tratta da uno dei 58 scritti che compongono il primo libro di Chiara Lubich Meditazioni (Città Nuova, Roma 1959, 202029), esprime felicemente anche il senso che l'Autrice attribuisce alla scrittura e spinge ad una approfondita riflessione sul ruolo svolto dai suoi scritti nella trasmissione del Carisma dell'unità di cui ella è portatrice. L'avventura di Meditazioni, su cui indaga la presente edizione critica, viene qui narrata attraverso un dinamico percorso che ci fa risalire alle origini di ogni singolo scritto lasciandoci intravedere poi le sue fasi evolutive, tra varianti testuali, espunzioni di testo e successivi reinserimenti, in vivace interazione con il contesto storico-culturale che fa da sfondo ad ognuna delle sue 29 edizioni in lingua italiana.