
Una casa: quante emozioni condensa, quanti ricordi. Ma anche quanti colori... Non solo quelli delle pareti, degli armadi e dei nostri oggetti sparsi. Ci sono anche i colori delle emozioni, che sembrano quasi cambiare le tinte alle nostre stanze. Declinando attraverso i colori il tema degli stati emotivi che attraversano ogni esistenza umana, il fascicoletto è indirizzato a ogni casa, in qualsiasi stato di vita si trovi il gruppo o il singolo che la abita, per testimoniare la prossimità di Dio, il quale, avendo conosciuto speranza, tristezza, gioia, fatica e amore, è sempre nostro compagno di cammino.
Piccoli libri per tutti in cui brevi pensieri di Autori di ogni tempo e Paese si alternano a immagini significative e simboliche. Adatti ad ogni occasione speciale, ne fanno un momento di riflessione e meditazione sul tema prescelto.
Piccoli libri per tutti in cui brevi pensieri di Autori di ogni tempo e Paese si alternano a immagini significative e simboliche. Adatti ad ogni occasione speciale, ne fanno un momento di riflessione e meditazione sul tema prescelto.
Piccoli libri per tutti in cui brevi pensieri di Autori di ogni tempo e Paese si alternano a immagini significative e simboliche. Adatti ad ogni occasione speciale, ne fanno un momento di riflessione e meditazione sul tema prescelto.
Piccoli libri per tutti in cui brevi pensieri di Autori di ogni tempo e Paese si alternano a immagini significative e simboliche. Adatti ad ogni occasione speciale, ne fanno un momento di riflessione e meditazione sul tema prescelto.
Piccoli libri per tutti in cui brevi pensieri di Autori di ogni tempo e Paese si alternano a immagini significative e simboliche. Adatti ad ogni occasione speciale, ne fanno un momento di riflessione e meditazione sul tema prescelto.
“Vita è... trasformare pietre d’inciampo in gradini per salire più in alto”, “Vita è... volare insieme con due ali di riserva”, ecc. Citazioni d’autore chiudono ogni pagina: “Se nel buio afferro la tua mano questo mi basta, perché so bene che, anche se inciampo, tu non cadi mai”.
destinatari
Un libro per chi vuol vivere la vita con maggiore ottimismo.
“Ella è carne della mia carne” (Gn 2,23), “Passai accanto a te e ti vidi; ed ecco la tua età era l’età dell’amore” (Ez 16,8). Ma c’è anche voglia di camminare insieme ed insieme superare delusioni e paure con un pizzico di buon umore che sdrammatizza differenze e diffidenze:“Non aver paura! Sopra la terra pendono le stelle incredibili ancora”.
destinatari
Un libro per chi vuol comprendere meglio il rapporto uomo-donna.
Si fa presto a dire Grazie. Ma ci sono tanti modi per dirlo, ognuno deve trovare il suo, quello che lo fa sentire meglio e che lo accompagna dappertutto. una volta scoperto il grazie giusto tutto sembra più facile!
Le uatrici
Lodovica cima.
Da vent’anni scrive libri per ragazzi e testi scolastici, insegna didattica museale all’Università Cattolica e progettazione editoriale al Master per editoria dell’Università Statale.
Maria Caprì, grafica e illustratrice. Dopo il diploma all’istituto d’arte di Monza lavora come grafica per la realizzazione di marchi, immagini coordinate e libri. Negli ultimi anni predilige il web e partecipa alla creazione, tra gli altri, di due siti dedicati ai bambini: bimbisicuri.it sitoprogetto per la sicurezza dei bambini in auto, e genitoriche.org, sito vaso di pandora (in cui sbirciare senza pericolo) con community di genitori (o aspiranti o chiunque ne volesse far parte) che hanno voglia di far domande, di dar risposte, di confrontarsi.
Essere cristiani vuol dire "incontrare" una persona: Gesù. Se il papa Benedetto XVI ha voluto l'Anno della Fede, non lo ha fatto perché in quest'anno si parli di Cristo, ma perché i cristiani lo incontrino. Non basta dire che Gesù è esistito. Non basta aver letto i Vangeli. Occorre incontrarlo, stare con lui e parlargli. La fede non ci toglie le durezze della vita, ma rafforza la voglia di vivere e la decisione d'amare. Avere fede in Gesù vuol dire accogliere questa storia. Essa è dono, ma è anche conquista.
Il poeta Eugenio Montale ha un bel paragone sulla vita. Scrive che essa è come chi esce durante l'estate nel sole abbagliante e costeggia un muro "che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia". Il muro lo deve e lo vuole superare. Teme di ferirsi. Ma nel suo cuore nutre una speranza: di trovare una porta. Perché la vita cristiana è così. Lo ha detto Gesù: Io sono la porta (Gv 10, 7). E se lui è la porta, essa si aprirà perché lui è misericordia.
Sono uno cui è stata fatta misericordia, ripete spesso Papa Francesco, definendosi "un peccatore perdonato". Con l'indizione dell'Anno Santo della Misericordia, annunciata durante l'omelia della celebrazione penitenziale del 13 marzo 2015, Papa Francesco ha decisamente scosso la Chiesa, scatenando domande, riflessioni, interpretazioni sul perché di un Giubileo Straordinario. Eppure non dovrebbe essere strano, perché ogni giorno di più cresce per l'uomo moderno l'esigenza di sentirsi accolto, perdonato, nonostante le sue continue debolezze e il suo smarrimento. Sembra che Papa Francesco reputi un'urgenza assoluta di Dio manifestare la sua misericordia.