«Si, cari lettori, sentirete che queste pagine sono ricche di questo timbro, che è fatto di cuore e di speranza, ma soprattutto di calore e di intensità. Un po' - direte - dipende dal tema. Certo, chi è che non si lascia toccare e trasportare da una tematica come questa, tutta incentrata sui sogni e su quella nostra umana e un po' divina capacità di inseguirli e di realizzarli? Ma la passione che avvertirete di più è quella dell'autore... scrittore, ma prima di tutto educatore. Mentre leggerai ti sembrerà di vederlo, anche se non lo hai mai incontrato. Di vederlo lì, in mezzo ai "suoi ragazzi" tutto preso da loro, attento a scrutare le loro ansie, a spingerli, a motivarli. A soffrire un po'; insieme a loro. Come per far sapere a ciascuno: "Voglio che tu sia felice". Ma cosa c'è di più bello di questo? Noi esseri umani, quando riusciamo a esprimere passione, interesse, vicinanza gli uni con gli altri e in modo particolare verso le giovani generazioni, esprimiamo un'energia che sa di bellezza e di futuro. Ecco, l'autore mi è piaciuto per questo, per questa passione, che traspare in ogni capitolo.» (dalla prefazione di Pierluigi Ricci)
La fede, perché? Perché diciamo "io credo"? Veniamo al mondo e abitiamo in una "casa" alla ricerca di un senso, custodi di una promessa. Alla fonte della nostra fede vi è un'originaria fiducia richiesta dalla vita che sfocia nell'affidamento, nella fede, in Gesù. Brevi meditazioni, quasi confessioni, che portano a immergerci in quelli che sono elementi originari della dimensione spirituale. Possibili direzioni per continuare a riprendere il cammino di ricerca e scoperta del senso profondo nascosto in ogni esistenza, promessa irrevocabile a ogni uomo e a ogni donna.
È ormai assodato che il terzo Vangelo e gli Atti degli Apostoli siano da attribuire allo stesso autore, Luca. I due testi devono quindi essere considerati e letti come un'opera unica in due parti. Grazie al suo lavoro, Luca ci permette di ricostruire i primi passi del cristianesimo, il sorgere delle chiese, il formarsi dell'identità cristiana, gli interrogativi e i momenti bui che i primi credenti hanno dovuto affrontare. Fin dal principio restituisce all'opera lucana la sua integrità facendola precedere da un'ampia introduzione dedicata alla figura di Luca: prima come scrittore, poi come medico, quindi come pittore. L'opera lucana viene presentata integralmente come un racconto storico, diviso in due parti dove i capitoli biblici diventano altrettanti capitoli del racconto. Il testo è impreziosito dalle icone di suor Marie-Paul Farran, benedettina di Gerusalemme che, nella tradizione iconografica, si è distinta per la particolare luminosità delle sue icone.
Come ogni anno, mons. Vincenzo Paglia propone ai lettori un nuovo volume di commenti alle letture di tutto l'anno. Nel solco di una tradizione ormai consolidata, il libro aiuta a vivere alla luce della Parola di Dio ogni giorno dell'anno; commenti che ci aiutano ad alzare i nostri occhi verso il Signore così da cambiare - con la forza della preghiera - il nostro cuore. La Parola di Dio meditata quotidianamente, fissata nella mente e nel cuore, rende forti e sapienti nell'affrontare la vita. La preghiera ci ridona il cuore e lo orienta nuovamente verso il Signore. La cadenza quotidiana di questo dialogo ha un valore inestimabile, è l'espressione di qualcosa che non può essere abbandonato.
Il pontificato di Papa Francesco ha proiettato la Chiesa in avanti, in uscita verso le periferie geografiche ed esistenziali, un ospedale da campo pronto ad accogliere le domande di coloro che sono più lontani. E le risposte? Perché tardano ad arrivare? Quanto la Chiesa, nonostante gli sforzi, è lontana dalla realtà? I giovani, le famiglie, le donne, i lavoratori, gli anziani: perché la Chiesa parla solo ad alcuni di essi? In alcune aree geografiche (Europa, Nord America) la pratica religiosa continua a scendere, in altre (America Latina, Africa) è insidiata da nuove chiese e confessioni. Chi si fa carico di questa emergenza? L'apertura ai laici e alle donne è reale o solo "di facciata"? L'inizio e la fine della vita, la cura della vecchiaia e le nuove frontiere della medicina. La Chiesa oggi è in grado di dare risposte ai nuovi interrogativi? Ingrao risponde a queste domande con l'aiuto di esperti e di personalità, espressione di varie sensibilità, vicine e lontane dalla Chiesa, perché il silenzio è la peggiore risposta agli interrogativi che salgono dal presente e ipotecano il futuro della cristianità. Prefazione di Alessandro Zaccuri.
Una piccola guida personale, scandita lungo le quattro settimane di Avvento, per condurre il lettore a curare la propria vita spirituale in vista della festa della Natività. Con uno spazio per scrivere le proprie riflessioni. Un libro da comprare per sé stessi o da regalare ad amici e parenti che vogliono vivere la preparazione al Natale in maniera originale. Perfetto da leggere la sera, o in viaggio; una compagnia preziosa con le parole di padre Enzo Fortunato, per i giorni in cui vogliamo dare spazio ai grandi temi dell'attesa di Dio e dell'Incarnazione del Verbo, che viene a noi incontro come amico per i nostri giorni difficili.
Un invito in rima ad amare san Giuseppe, esempio di vista e santità e modello al quale ispirarsi per vivere secondo la volontà di Dio.
Sr. Ch. Cristiana Scandura, clarissa, dal 2020 inizia, in modo consono alla propria vocazione claustrale, uno speciale apostolato tra i Carcerati attraverso delle riflessioni che fa pervenire loro con frequenza bimestrale. Questa straordinaria e originale iniziativa, in poco tempo, si estende a tutte le Carceri della Sicilia e dell'Italia, suscitando una grande risonanza tra i Carcerati che sempre più numerosi le scrivono, aprendo il loro animo. Il libro raccoglie le sue lettere, piene di umanità, di spunti di meditazione, di annunzio evangelico della misericordia divina, a questi Fratelli e Sorelle in una situazione particolare di sofferenza.
"Siamo stati battezzati per vivere la vita stessa di Cristo: se seguiamo il maestro mite e umile, anche sopra di noi si aprirà il cielo e Dio gioirà riconoscendosi nella nostra vita. È il miracolo dei Santi, verso i quali la gente corre attratta da una novità e da un fascino che non è più umano. Questo miracolo possiamo farlo tutti: e questo è il miracolo che Dio ci chiede e che gli uomini aspettano da noi cristiani. Oggi più che mai! Un tempo si guardava ai Santi per prendere ispirazione nella vita e dai loro si imparava l'onestà, la fedeltà, la generosità, la passione per l'educazione dei figli, lo spirito di sacrificio che è necessario per affrontare le prove inevitabili della vita, la limpidezza dei sentimenti, la lealtà e l'impegno per costruire e ricostruire continuamente la pace (nella famiglia, tra le famiglie e nell'intera città): e questi valori Sono indispensabili per formare una società veramente degna dell'uomo. Dobbiamo tornare a guardare ai Santi se vogliamo alzare il livello di dignità della nostra società". (dalla presentazione)
C’è un “mal dire” quotidiano, sciatto, che avvelena il pensiero e i rapporti. Diciamo parole eccessive, acconsentiamo a giudizi distratti, ripetiamo pettegolezzi, qualche volta ci pentiamo ma l’invio è stato dato, i social rimbalzano all’infinito l’offesa o anche solo il sospetto, e il nostro tessuto di relazioni si strappa. Non è un destino, questo parlare male. È possibile un “ben dire” che raccolga il nostro desiderio profondo di pace. Con la pace tutto è possibile, ripetiamocelo l’un l’altro in questi anni di guerra sciagurata nel cuore dell’Occidente che si dice cristiano. Questa piccola raccolta di riflessioni va a spigolare situazioni quotidiane in cui forse è possibile trovare uno sguardo più sereno sulle cose per abituarci a parole capaci di un presente amabile in cui vivere sia una bella storia condivisa.
Ci sono diversi modi di intendere e vivere quella fondamentale dimensione della vita di fede che è la preghiera. In questo libro, la preghiera cristiana ci appare come cammino di trasfigurazione di tutta la vita - ovvero di cose, volti, circostanze che gremiscono la carne ed il sangue del nostro umano vivere in questo mondo. Per l'uomo che ha la grazia di vivere in cristo e di cercarlo con semplice perseveranza, tutto a poco a poco, si trasforma in canto e viceversa il proprio canto, la propria preghiera si riempie di innumerevoli voci: il grido del falco ed il pianto d'un bambino, il gracchiare del corvo e lo stormire del vento - ogni voce diviene all'orecchio dell'anima orante eco della voce dell'amato che la cerca e della propria che cerca lui. Ogni volto umano diviene ai suoi occhi un'icona di Lui che le viene incontro - ora crocifisso, ora gioioso, ora glorioso.
La raccolta delle opere di santa Caterina da Genova (1447-1510) costituisce un autentico tesoro letterario e mistico, accantonato dagli studiosi per tanti anni e ora da ricollocare nel vasto panorama agiografico della storia letteraria della religiosità d’Italia. Questa pubblicazione ridona visibilità a un’opera che (insieme al Breve compendio di perfezione cristiana di Achille Gagliardi/Isabella Cristina Berinzaga) generò un notevole influsso italiano sulla Scuola francese di spiritualità del XVII secolo. Caterina si riallaccia alla tradizione francescana (di San Bonaventura e di Iacopone da Todi) dandole una forma decisamente innovativa quanto a lessico e a unicità d’esperienza. Nella storia della spiritualità occidentale appare come un fiore di rara bellezza il cui profumo, a distanza di oltre cinque secoli, rimane inalterato.