Il volume, oltre a ospitare un saggio dell'archeologo tedesco Paul Zanker sulla storia dell'Ara Pacis - la cui costruzione fu decretata dal Senato romano nel 13 a.C. per onorare il ritorno vittorioso di Augusto dopo gli anni di permanenza nelle province di Gallia e di Spagna -, presenta i contributi critici di studiosi e architetti italiani volti a cogliere non solo i caratteri di eccellenza dell'opera architettonica dell'americano Meier, ma a inquadrare la costruzione del nuovo museo dell'Ara Pacis all'interno del dibattito architettonico romano, e più in generale italiano.
Un grande ritratto di Roma, ricco di sorprese e novità, nel quale Corrado Augias racconta il volto segreto della capitale e le molte storie che hanno contribuito a renderla unica e immortale. Dalla rozzezza dei suoi primi abitanti (un gruppo di manigoldi capitanati da Romolo) alla gloria del Rinascimento, dalla sregolatezza di Nerone alla tenebrosa genialità di Caravaggio, dal fascino di Lucrezia Borgia - "la più bella dama di Roma" alle avventure del palazzo di Montecitorio, questa cavalcata nel tempo, che si chiude con le "illusioni" di Cinecittà e la costruzione del nuovo quartiere dell'Eur, darà al lettore un'interpretazione dell'unica città "antica" che da ventisette secoli continua a essere protagonista della storia.
Il complesso romano di San Paolo fuori le mura è un caso paradigmatico del divenire di un edificio che, pur profondamente mutato nel tempo, continua a trasmettere il suo specifico e riconoscibile messaggio di intrinseca, persistente, validità e unità concettuale.
"Se qualcuno ha inventato la Roma che oggi ci affascina, questi SOflo Bernini e Borromini. E stata la loro passione, il loro modo di vedere a consegnarci la Roma esuberante di chiese di travertino e le ampie piazze di granito. La Roma dalle cupole imponenti che si protendono verso Dio e gli alti palazzi che esaltano la forza dell'uomo. La storia di questi due uomini - le loro eccezionali carriere e la grande rivalità che si sviluppò tra loro - e una storia di ambizione e di desiderio. di antagonismo e di speranza. È il racconto contraddittorio di come un artista fioriva abbracciando il mondo, mentre l'altro appassiva allontanandosene. È la storia del loro antagonismo e della superba architettura che ne nacque e che, quasi quattro secoli dopo essere stata costruita, ha ancora il potere di stupire."
Il monastero dei Ss. Quattro Coronati è uno più rilevanti monumenti architettonici e artistici del medioevo romano. Uno dei suoi molti gioielli è la fontana del chiostro, e il restauro al quale è stata sottoposta di recente ha permesso di riscoprirne le singolari caratteristiche.
Nella prima parte del libro si ripercorre l’intera storia del complesso, dalle oscure origini paleocristiane, cui seguì la grandiosa ricostruzione di età carolingia, fino alla riscoperta, ai giorni nostri, di un notevole ciclo di affreschi nel salone gotico.
La seconda parte tratta in maniera più specifica della fontana e del chiostro cosmatesco del XIII secolo in cui è inserita armoniosamente. Si descrivono le vicende che hanno portato all’attuale configurazione, felice risultato, all’inizio del Novecento, di un progetto di Antonio Muñoz che realizzò la fontana con pezzi antichi già reimpiegati in un’altra fontana situata nel giardino del monastero. Tra questi si distingue la vasca marmorea centrale a doppia tazza ornata di protomi animali, della quale si delinea un inquadramento storico e figurativo fino ad oggi mai tentato
L’ultima parte è dedicata all’illustrazione degli interventi di restauro del 2004, con saggi scritti dagli esperti che si sono occupati in prima persona delle problematiche teoriche e pratiche che tale restauro ha comportato e che lo hanno portato a compimento.
Una guida storico-artistica delle immagini della Vergine venerate nelle antiche e famose chiese di Roma. Una gradevole visita guidata alle immagini della Vergine, venerate nelle antiche e famose chiese di Roma, si rivela per i Romani una rivisitazione di luoghi tradizionali, di ricordi esistenziali, di devozioni sparite, in uno sfondo d'arte e di storia vivo ed ineguagliabile. Per i non Romani si rivela un invito a compiere un pellegrinaggio mariano poco usato a Roma, nel quadro di quel nuovo turismo religioso che oggi richiama innumerevoli uomini e donne in tutto il mondo a viaggi le cui profonde dimensioni spirituali si completano con quelle storiche e artistiche. Completa l'opera l'appendice iconografica nello spirito del pensiero del nostro Papa, secondo il quale l'immagine sacra puo oggi esprimere molto di piu della stessa parola dal momento che e oltremodo efficace il suo dinamismo di comunicazione e di trasmissione del messaggio evangelico". "
Tre corposi saggi introduttivi narrano la storia della Pinacoteca, istituita nel 1749 per volontà di papa Benedetto XIV, negli ambienti costruiti appositamente in Campidoglio da Ferdinando Fuga, l'acquisizione delle collezioni di dipinti dei marchesi Sacchetti e del principe Pio di Savoia, e i diversi allestimenti delle raccolte arricchitesi nel tempo anche grazie a lasciti e acquisti. Il testo si articola cronologicamente, per scuole e per autori maggiori seguendo fedelmente l'attuale percorso espositivo, mentre un regesto rende il necessario conto delle opere collocate nei magazzini o in altri palazzi comunali. Le schede più ampie riguardano naturalmente le opere che fanno celebre questo museo: quelle dei maestri del Rinascimento (Bellini, Tiziano, Savoldo, ecc.), i due Caravaggio, i capolavori del Guercino e del Domenichino, la rassegna dei Guido Reni e Pietro da Cortona, le vedute orizzontali di Van Wittel, gli intensi ritratti di Van Dyck e Velázquez.
Singoli capitoli sono dedicati all'analisi dei dieci edifici maggiori che vi sorgono (e dei musei che saranno destinati a ospitare) a partire dal neoclassico Casino Nobile che un attento restauro ha riportato al suo primitivo splendore dopo decenni d'abbandono: è possibile ammirare così il fastoso salone da ballo ornato di stucchi, la sala ovale delle Muse, le stanze decorate in stile pompeiano o egittizzante. Interessanti anche il Casino dei Principi, un recente e suggestivo spazio espositivo, il Teatro Grande e il Villino Medievale con la sua ludoteca. Il monumento più bizzarro e fascinoso rimane tuttavia indubbiamente la fiabesca Casina delle Civette con le sue splendide vetrate eseguite su disegni di Cambellotti e di grandi artisti del Novecento. Un'appendice dà conto dei diversi disegni dei giardini fra finte rovine, colline artificiali e specchi d'acqua, e delle specie botaniche che fanno la bellezza della Villa.
Il volume ricostruisce gli eventi storici, politici, urbanistici ed edilizi che hanno caratterizzato il quartiere Prati a Roma. La storia della zona inizia quando Caligola, nel 40 a.C. costruì il Circus Vaticanus nell'area della Basilica di San Pietro e quando Nerone compì il martirio dei cristiani nell'ansa del Tevere poi chiamata Prata Neronis. Per più di mille anni grazie al sito protetto dal Tevere, sono stati campo base per gli assedi dei barbari a Roma. L'avvio dello sviluppo dei "Prati" dopo il 1870 coincise con l'espansione della capitale, con la realizzazione di molte case per gli impiegati governativi. L'edilizia di Prati fu ultimata negli anni venti e, poi in seguito alla trasformazione di molte residenze in uffici, è avvenuta nella zona una "terziarizzazione" con una forte presenza commerciale; il tutto reso più importante dalla presenza di uffici giudiziari, studi legali, la Corte dei Conti, le sedi della Rai, e dalla realizzazione nel 1936 del Foro Italico divenendo così il Centro Direzionale, integrato con le residenze, più importante di Roma. Oltre a descrivere la storia di Prati in due millenni, il volume analizza episodi di interesse particolare quali la realizzazione del Tempio Costantiniano nel 350 d.C., della basilica di San Pietro, l'afflusso dei pellegrini verso la basilica dalla via Francigena, la creazione di via della Conciliazione, il Palazzo di Giustizia, l'Esposizione del 1911 e il Ponte Risorgimento il primo in cemento armato a unica grande luce.