
Questo manuale nasce dal tentativo di affrontare il concetto "comunicazione" a partire dal punto di vista della filosofia del linguaggio e della teoria delle lingue. Esso cerca di presentare il mondo del linguaggio e della semiosi come una realtà complessa, che mette in gioco svariati fattori biologici, cuturali e adattivi, cognitivi e comportamentali. Contro il modello lineare della comunicazione si suggerisce qui un approccio al mondo del linguaggio che fa leva sul carattere radicalmente aperto e interpretativo della semiosi umana e sui rapporti, ora di differenza ora di continuità, che esistono tra essa e quella di altre specie animali.
Pubblicato per la prima volta nel 1967, in un clima che annunciava le agitazioni studentesche e sindacali degli anni seguenti, questo libro fu accolto con diffidenza e, in molti ambienti, con imbarazzato silenzio. I temi fondamentali sono quelli dei libri e degli articoli con cui Giuseppe Maranini denunciava i vizi della democrazia italiana: la "dittatura" del parlamento, la debolezza del governo, lo strapotere dei partiti, le carenze della costituzione repubblicana. L'autore ricostruisce con questo libro una storia politico-costituzionale dell'Italia unitaria dal 1848. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Corbaccio, 1995 (Collana Storica) ISBN 88-7972-155-0
Il libro offre, in un linguaggio semplice e moderno, gli elementi fondamentali del Sistema preventivo e ne mette in risalto l'attualità in un'epoca in cui i modelli pedagogici più validi nella lotta contro le forme di devianza minorile sono quelli che si ispirano alla prevenzione.
Nel volume la musica e il mondo giovanile passano attraverso il filtro di una lettura svolta mediante esempi concreti per ogni capitolo, dopo brevi introduzioni sugli argomenti trattati: un album, una canzone, un videoclip vengono analizzati per capire l'importanza di un fenomeno che diventa cultura, identità, stile di vita.
Una prima agile introduzione ai grandi temi della comunicazione. A partire da una generale prospettiva sulla ricchezza e sulle ambiguità delle possibilità comunicative che il mondo ci offre, ripercorre le principali tappe evolutive che hanno segnato la storia della comunicazione umana, attraverso un sintetico ma completo percorso dalla cultura orale all'invenzione della scrittura, dalla civiltà del manoscritto alla diffusione della stampa, dalla fotografia al cinema, fino all'avvento dei mezzi elettronici.
L'"Enciclopedia delle citazioni" raccoglie oltre 12.000 detti, frasi, massime celebri, battute di spirito, aneddoti e aforismi scelti nello sterminato repertorio di letteratura, poesia e saggistica di tutti i tempi e di tutti i paesi. Il raggruppamento delle citazioni per temi ordinati alfabeticamente, e il doppio indice - per soggetti e per autori - rendono agevole la consultazione. Con una presentazione di Enzo Biagi.
Il presente volume affronta i culti dalla preistoria al cristianesimo e all'Islam, dalle grandi religioni orientali ai movimenti più recenti, le divinità, i riti, i simboli di ogni tempo e paese.
L'Analisi Transazionale (A.T.) è un orientamento del più recente pensiero psicologico e al tempo stesso uno strumento terapeutico per lo sviluppo e la correzione dei disturbi della personalità. L'A.T. ci consente di accedere al significato nascosto dei codici che influenzano i diversi stati dell'lo (Genitore - Adulto - Bambino) e di comprendere quindi le dinamiche che guidano le relazioni tra noi e gli altri. Questo manuale espone i criteri dell'A.T. in forma accessibile a tutti con l'aiuto di grafici, schemi esplicativi, test ed esercitazioni pratiche, fornendo una sperimentata guida utile al singolo, alla coppia, alla famiglia, a chi opera nel mondo del lavoro.
"Stupor mundi" fu detto dai contemporanei Federico II di Svevia, l'unico degli imperatori germanici del medioevo, insieme al Barbarossa, che occupi un posto riconosciuto nella nostra storia e subito ci rimandi a immagini evidentissime: la disfatta inflittagli nel 1248 dai popolani di Parma, la città di quel Salimbene che lo paragonava a un drago funesto; gli splendori della corte di Sicilia, consacrati dalla lirica della "prima scuola", di cui il sovrano medesimo era mecenate; i castelli di Puglia, gli arcieri musulmani, le donne dell'harem, le cacce col falcone illustrate nel suo trattato, il più ricco che ci resti in materia. Immagini romantiche, però. E confluenti verso un'interpretazione convenzionale, che confina Federico in una luce araldica di crepuscolo: per chiudere con la sua figura un conflitto secolare tra impero e chiesa, e inaugurare invece il decollo della civiltà borghese mercantile culminante nel rinascimento. Qui l'imperatore non è segnacolo di una fase storica schematizzata, ma si muove all'interno di un complicato gioco d'azioni e di reazioni. Di lui viene rivelata, duplice e sconcertante, l'anima insieme feudale e "illuminata": il senso feroce del potere, e lo scetticismo che a esso poneva di continuo un limite invalicabile.
Nella fase dell'adolescenza una quota assai significativa di ragazzi mette in atto comportamenti devianti (cioè contrari alle leggi o comunque alle norme sociali). La psicologia ha fornito un'interpretazione individualistica del fenomeno in termini di disturbi psicopatologici del deviante. La sociologia sceglie di fare riferimento alla posizione sociale dell'individuo (classe, genere, gruppo etnico, provenienza geografica). Emler e Reicher propongono una nuova ipotesi di lavoro basata sulla nozione di "gestione della reputazione". In questa prospettiva, la devianza non è l'esito di un processo di sviluppo incompleto o distorto, ma l'approdo di scelte consapevoli compiute da individui non diversi da quelli che scelgono di essere onesti.