Nel giugno-luglio del 1996, circa sei mesi dopo il primo viaggio in Serbia, Handke compie, con gli stessi compagni di allora, un secondo viaggio, spingendosi questa volta anche oltre la Drina in territorio bosniaco e raggiungendo Srebrenica, teatro di uno dei più spaventosi episodi della "pulizia etnica" perpetrata da Karadzic. Gli spunti polemici dell'autore sono rivolti in particolare contro la manipolazione della realtà da parte dei mezzi di comunicazione di massa. Handke cerca l'"altra realtà delle cose". Anche in questo libro prosegue inoltre il suo discorso poetico pur affrontando un tema all'apparenza lontano da quelli da lui trattati abitualmente.
Un uomo morto, la via del paradosso, la legge dello sforzo inverso. Duemila anni prima di Machiavelli, un militante filosofo afferma che la strategia è l'affare più importante dello Stato. Che l'inganno è il principio della tattica. Che l'apparenza di debolezza è la via della vittoria. Che il guerriero più forte è colui che è già in sé morto. Un trattato di arte militare cinese antichissimo, eppure così attuale. Un libro amato da grandi personaggi della storia, da Napoleone a Mao Tse-tung. Una voce dalla remota epoca delle "primavere e autunni" per moderni samurai.
Summa di psicologia transpersonale. Il termine transpersonale designa quello stato di coscienza in cui sparisce la persona" e si dissolve la frontiera tra io e mondo. E' lo stato dei grandi mistici. "