
«Li guardiamo e basta» ripete Helen a Sam, suo figlio, per la centesima volta dal mattino. Lei e suo marito non sono tipi da gatto. Il fatto che stiano andando a vederne una cucciolata non vuol dire niente. Ma il ritornello si inceppa di fronte al colpo di fulmine tra il bambino e quel batuffolo di pelo nero: tra due mesi Cleo arriverà a casa loro.
Pochi giorni dopo, però, tutto va in frantumi. Mentre si lancia a soccorrere un uccellino ferito, Sam viene investito da un’auto sotto gli occhi del fratellino Rob. La famiglia si cristallizza su quell’istante. Dopo, nulla più conta, figurarsi una gattina che doveva essere il regalo di compleanno di Sam. Quel gatto viene da un altro mondo, un mondo che non esiste più, e non ha senso che resti.
Helen sta per rimandarla indietro, ma è proprio allora che lo vede. Vede suo figlio Rob sorridere, per la prima volta dal giorno dell’incidente.
E se Cleo fosse un dono lasciato da Sam?
Con il passo vacillante, il pelo gonfio, la coda a radar e un caratterino di tutto rispetto, nel giro di poche ore Cleo trasforma la casa in un territorio di caccia, dispensando guai, tenerezza e buonumore a non finire. E a colpi di fusa lenisce a poco a poco le ferite. La sua saggezza antica protegge per anni tutta la famiglia, accompagnandola nei molti cambiamenti che la aspettano. Perché da vera gatta sciamana sa che anche dietro l’angolo più buio può brillare la felicità.
Intelligente, sensibile, affettuoso, allegro. Sono solo alcuni degli aggettivi che possono definire il cane, questo animale che accompagna l'uomo da tempo immemorabile. Ce ne sarebbero molti altri, perché i cani sono dotati di personalità multiforme e, forse, non sono ancora stati compiutamente compresi. Per questo l'etologo Danilo Mainardi ha deciso di dedicare loro un intero volume, sommando le riflessioni dello studioso ai racconti della sua vita con i cani, o meglio dei cani della sua vita. Non è infatti il classico manuale del bravo educatore, quello che vi trovate tra le mani perché, da osservatore nato, Mainardi ha sempre avuto con i suoi animali un atteggiamento poco ortodosso, nel senso che il piacere di scoprire comportamenti spontanei ha sempre prevalso sull'idea di addestramento. Certo, per comprendere quegli atteggiamenti è essenziale ripercorrere, insieme a lui, la storia naturale e culturale della specie a partire dal progenitore lupo, accolto per primo nella famiglia umana, lontanissimo capostipite delle oltre quattrocento razze canine "ufficiali" di oggi. Per non parlare dei cosiddetti meticci (definizione politically correct dei bastardini, o bastardoni che siano), rappresentanti di un universo affascinante ove è possibile scoprire storie che se non fossero vere parrebbero davvero incredibili. Pure divertente nonché sorprendente è la scoperta dell'etologicamente raffinata interazione che il cane sa imbastire col suo più caro nemico, il gatto.
In Italia esistono ben 7 milioni di gatti domestici. Questo libro ne presenta più di 1000, immortalati nelle più svariate pose, colti nell’intimità della vita domestica dai loro padroni che, in occasione della proposta lanciata dal Corriere.it, si sono trasformati in fotografi professionisti. Scatto al gatto è una straordinaria raccolta di immagini – tenere, buffe, originali e goffe – dei nostri amorevoli amici felini.
I frattali sono la geometria del mondo naturale. Parlano di una realtà grinzosa e frammentata, quella delle forme della natura, così lontane dalle forme idealizzate della geometria euclidea. I frattali li vediamo ovunque: felci, rami, cavoli, fulmini, conchiglie… noi stessi siamo dei frattali.
Questa disciplina tra le più affascinanti che si possano indagare è presentata qui in modo chiaro e divertente e le sue implicazioni vengono illustrate con immagini che colpiscono per la loro inconsueta e straordinaria bellezza.
Nigel Lesmoir-Gordon, regista e produttore di filmati a carattere scientifico, è stato pluripremiato per il documentario televisivo The Colours of Infinity, sulla scoperta dell’insieme di Mandelbrot e sullo sviluppo della geometria frattale.
Will Rood, matematico di formazione, ha iniziato a esplorare il mondo dei frattali dopo aver creato una società di progettazione informatica. Le sue animazioni frattali sono state ampiamente usate in The Colours of Infinity.
Ralph Edney, illustratore e vignettista satirico, ha collaborato con numerosi giornali di grande diffusione.
Per Christian de Duve, premio Nobel per la medicina nel 1974, il peccato originale della specie umana è la selezione naturale, che fa sì che sopravvivano i più adatti, cioè i più aggressivi e i più individualisti. Questo ha portato a una degenerazione dell’ambiente innescata dalle attività umane.
L’uomo deve ora far leva sull’intelligenza, costringere il suo cervello a fare un gigantesco passo avanti, sostituendo alle pulsioni e agli istinti più primitivi un nuovo atteggiamento più solidale e altruistico verso i suoi simili e verso il mondo. È in gioco il futuro (forse) prossimo dell’intera umanità.
Christian de Duve, citologo e biochimico, ha insegnato alla Rockfeller University (New York) e all’Università Cattolica di Lovanio. In Italia ha pubblicato Polvere vitale (Longanesi, 1998), Alle origini della vita (Longanesi 2005) e, nelle nostre edizioni, Come evolve la vita (2003).
I sonnambuli sono i grandi facitori della rivoluzione scientifica - Copernico, Keplero, Brahe, Galileo - per opera dei quali in poco più di un secolo la concezione della scienza e il suo rapporto col sapere umano furono trasformati radicalmente. Collegando l’indagine scientifica con la vita, i caratteri, le passioni, le debolezze di ognuno, Koestler, figura poliedrica di romanziere e saggista, mostra che essi non furono infallibili macchine pensanti, ma procedettero per territori incerti e nebbiosi con una faticosa ricerca a tastoni, piena di cadute e di ritorni indietro. Un classico della storia del pensiero scientifico.
Un’introduzione affascinante e concisa alle principali intuizioni della teoria delle stringhe, che cerca di descrivere la totalità delle forze della natura abbracciando la gravità e la meccanica quantistica in una sola teoria di unificazione.
Gubser ci accompagna in un agile viaggio nelle leggi elementari della fisica così come le comprendiamo oggi, poi mostra come la teoria delle stringhe cerchi di spingersi oltre, riuscendo a essere una guida abile e premurosa, mentre il lettore esplora gli enigmi di buchi neri, brane, supersimmetria e dimensioni extra.
Steven S. Gubser è professore di Fisica all’Università di Princeton.
Uno dei padri del movimento ambientalista propone un'originale riflessione sul presente e il futuro della Terra. Con una parola d'ordine: bisogna avere il coraggio di mettere in discussione e ripensare i mantra dell'ambientalismo. Esplosione demografica, riscaldamento globale, inquinamento e urbanizzazione stanno cambiando il volto del nostro pianeta. Sono forze potenti, con conseguenze imprevedibili che potrebbero mettere a repentaglio la sopravvivenza della società così come la conosciamo oggi. Siamo insomma alle porte di una profonda trasformazione: il punto non è come evitarla, ma come affrontarla per evitare che ci travolga. E il modo migliore è lasciarsi alle spalle trent'anni di un dibattito pubblico troppo compromesso da ideologie e politicizzazioni e troppo poco informato, e dire le cose come stanno senza paura di essere ruvidi, scomodi, eretici. L'urbanizzazione è un fattore di sviluppo, e come tale va trattato. L'energia nucleare è oggi necessaria per liberarci dalla dipendenza dei combustibili fossili. Gli organismi geneticamente modificati non sono il "cibo di Frankenstein", e potrebbero sfamare milioni di persone. La geoingegneria, la scienza che interviene a modificare il clima, non va demonizzata. Non si tratta solo del passaggio a una nuova ideologia: è un cambiamento più profondo, è il totale abbandono di qualsiasi ideologia a favore del più lucido e laico pragmatismo.
Quando il professore di fisica Chad Orzel si reca al canile per adottare un cucciolo non avrebbe mai immaginato di incontrare Emmy. Con stupore scopre che non si tratta semplicemente di una bestiola bisognosa di un tetto, ma di un cane parlante, che dimostra subito una certa curiosità verso ciò che il suo nuovo padrone fa per vivere. Ben presto Emmy inizia a tempestarlo di domande, tentando goffamente di applicare alla sua esperienza quotidiana gli astrusi concetti scientifici. Con grande humour, chiarezza e semplicità Chad spiega alla sua fedele amica a quattro zampe e a noi lettori cos’è e come funziona il misterioso universo della meccanica quantistica, e perché, anche se non la si può usare per catturare scoiattoli o mangiare bistecche come Emmy vorrebbe, rimane qualcosa di entusiasmante e importante per la vita di tutti. Man mano che le discussioni incalzano, vengono messi a fuoco, con precisione e leggerezza, tutti i nodi cruciali della teoria quantistica, dalle particelle che funzionano come onde al difficile principio di indeterminazione di Heisenberg’s, dal legame (azione soprannaturale a distanza) alle particelle virtuali. Ripercorrendo un lungo dibattito scientifico e personaggi del calibro di Albert Einstein, “La fisica spiegata al mio cane” mostrerà il mondo nascosto della realtà quotidiana in tutta le sue incertezze, dubbi e casualità.
Il mondo dell'arte e la scienza che studia la visione sembrano avere solo una lontana parentela. Tuttavia, quando Leonardo da Vinci scrisse che fra tutti i colori i più gradevoli sono quelli in opposizione cromatica tra loro, stava formulando una verità fisica sul cervello visivo. Lo visione dall'interno è il primo tentativo di collegare arte e modalità di funzionamento del cervello visivo. Attraverso una galleria di esempi, che comprendono artisti come Michelangelo, Rembrandt, Vermeer, Magritte, Malevic e Picasso, Semir Zeki guida il lettore in un viaggio nella neuroestetica. Descrive con convincenti dettagli in che modo le diverse aree cerebrali reagiscono agli elementi dell'arte visiva: il colore, la forma, la linea e il movimento, e arriva alla conclusione che la nostra esperienza dell'arte è strettamente collegata al funzionamento del cervello.
Con la matematica si può (o forse si deve) giocare. Così è stato fine dai tempi antichi, e lo dimostrano reperti dell’antico Egitto, ma anche testimonianze che ci sono pervenute dalla Grecia arcaica e dal mondo indiano. Guido Trombetti, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, è una figura insolita per il mondo matematico. A differenza di molti colleghi, ha scelto di divulgare la matematica in modo semplice e chiaro, ma soprattutto divertente, e propone qui un’avvincente serie di giochi suddivisa in tre parti: una prima serie di 54 giochi veri e propri, risolti in un’appendice finale, è collocata all’interno di tredici brevi racconti; una seconda sezione del libro è costituita da sei articoli che includono 14 problemi incentrati sul tema matematico che lo stesso enigma introduce; infine, la terza parte è dedicata alla matematica dei giochi, ovvero a quegli strumenti combinatori e probabilistici che sono alla base di giochi diffusi come il lotto, il superenalotto e il poker.
Una mini enciclopedia che accompagna il lettore (neo-mamme o neo-papà) lungo le tappe che portano al compimento del primo anno di vita del proprio bambino. Dal primo vagito ai primi passi, dal divezzamento alle veglie notturne per i dentini: in appena un anno i progressi del neonato sono velocissimi e i problemi quotidiani necessitano di consigli pratici, non solo per genitori alle prime armi. Penelope Leach, nello stile che le è usuale, chiaro e lontano da dogmatismi pedagogici, presenta con una certa ironia una vasta gamma di situazioni in cui il genitore si troverà coinvolto e lo guida con dolcezza nella difficile impresa di capire il proprio bimbo e interagire con una creatura ancora incapace di esprimersi. Corredato da belle immagini esplicative, questo libro è un vademecum che libera i genitori da ogni ansia e, all’occorrenza, dà le risposte ai dubbi che sorgono nel primo bellissimo anno di vita di un bambino.