Il volume è uno strumento didattico che viene incontro alle nuove esigenze formative determinate dalla riforma universitaria e costituisce un'utile integrazione metodologica al manuale per i corsi dei trienni di base. Il suo carattere modulare e la chiara articolazione in sezioni permettono un uso del testo a più livelli: il volume unisce infatti a una grande chiarezza di esposizione didattica un alto livello scientifico. Lo sforzo dell'autore è stato quello di trovare un punto di equilibrio fra i risultati storiografici classicamente acquisiti e una ragionevole apertura a tendenze e tematiche più recenti.
Il volume ripercorre la storia d'Italia nel secolo appena trascorso, fino ai nostri giorni. Questa è inquadrata nei suoi collegamenti con la storia locale, da una parte, e con la storia europea e mondiale, dall'altra, nei loro molteplici aspetti, da quello religioso a quello culturale, da quello politico a quello economico e sociale. L'autore segue in profondità i grandi temi che hanno segnato il Novecento, ricostruendo fatti, movimenti, personaggi, sulla base di una rigorosa documentazione storiografica, ma anche con grande indipendenza di giudizio; caratteristica questa che lo conduce ad assumere posizioni coraggiose e controcorrente. Uno spazio di rilievo è dato al movimento nazionale, che ha conosciuto diversi orientamenti ed esiti. Esso, pur nascendo nel grande alveo della democrazia innescata dalla Rivoluzione francese, come fattore di riconoscimento dell'identità e dell'autodecisione dei popoli, ora segue un percorso tanto divaricante dalle premesse iniziali, da costituirne il rovesciamento nel nazionalimperialismo (che tanta parte ha avuto nelle tragedie che hanno segnato il secolo), ora, viceversa, si risolve e si espande nella capacità di coinvolgere forze e risorse sempre nuove in una ritrovata universalità.
Il dizionario affianca alle voci storiche (su personaggi maggiori e minori, momenti politicamente e militarmente decisivi, istituzioni politiche ed economico-sociali, centri di cultura e di propaganda, periodici, entità diplomatiche) voci sociologiche e antropologiche per studiare i concetti chiave, i simboli liturgici, gli slogan, le pratiche diffuse, la mentalità del fascismo.
Percorrendo un viaggio immaginario attraverso la città greca e le sue parti (mura, santuari, teatri, agorà, necropoli), questo Atlante offre un campionario per immagini della cultura greca antica: la vita politica e religiosa, le attività ludiche ed economiche, l'arte. I due volumi, contenuti in un cofanetto, sono arricchiti dagli alberi genealogici delle divinità, degli eroi e delle dinastie; da una cronologia a tre colonne (date, avvenimenti, fonti); e dagli indici dei nomi, dei luoghi e delle cose notevoli.
"Questo libro, che parte dall'esplosione dei conflitti imperialistici e giunge all'età della globalizzazione, non è una sintesi degli avvenimenti del Novecento. Esso è stato scritto, facendo centro sull'analisi e sull'interpretazione dei maggiori nodi problematici del secolo scorso con le sue ambiguità e con le alternative che ha aperto all'uomo, avendo l'intento di stimolare, oltre che la riflessione dell'autore, quella dei lettori intorno all'eredità che ne viene al secolo che ha iniziato il suo cammino." (Massimo Salvadori)
Dalle recinzioni claustrali monastiche sino alle raffinate costruzioni dell'Umanesimo attraverso la lezione musulmana e le esperienze cortesi, il giardino riflette non solo la complessa vicenda storica del nostro Medioevo europeo, ma anche il rapporto tra messaggio filosofico e teologico ed esperienza botanica e naturalistica. Il giardiniere medievale ripete il gesto creatore di Dio, conosce le norme sapienti che possono piegare la natura per ricreare, se non la realtà, quanto meno l'illusione dell'Eden perduto. Il paradiso terrestre e i Campi Elisi sono gli archetipi, i modelli di una costruzione umana che osa sfidare il limite dell'eterno, nel sogno paradossale di una natura perfetta e al tempo stesso dominata dall'uomo.
"Il presupposto di queste riflessioni è che l'11 settembre 2001 non sia stato consumato un "normale" attentato terroristico, che le azioni militari che ne sono seguite non siano state una "normale" rappresaglia, né una "normale" guerra, e che il fitto intreccio - la confusione - di categorie, di ambiti, di spazi che in questi fenomeni tuttora si manifesta tragga senso dall'orizzonte della globalizzazione, in cui essi si danno. E che quindi la catastrofe americana possa minacciare di cronicizzarsi, e segni se non l'inizio almeno la prima manifestazione in grande stile di una guerra di tipo nuovo, la guerra globale, che deve essere riconosciuta come una modalità della globalizzazione." (dalla Premessa dell'autore)
La figura del legionario romano, il fante cittadino che domina i campi di battaglia dell'antichità è strettamente legata ad una serie di valori che nascono da un profondo senso del dovere nei confronti dello Stato. A partire dagli archetipi omerici del guerriero e dall'analisi delle battaglie e degli armamenti oplitici, il libro segue l'evoluzione della figura del soldato, nel contesto degli ordinamenti militari greci, per poi concentrarsi sullo studio dell'esercito romano, cogliendo le trasformazioni di età monarchica, repubblicana e imperiale. Vengono descritte tattiche, armi ed equipaggiamenti dei legionari, nonché il loro universo culturale, politico e sociale, attraverso l'evoluzione storica degli eserciti nel mondo classico.