La storia economica indiana moderna inizia nel 1947 con l'indipendenza dal Regno Unito. Fino agli anni ottanta, l'India ha favorito il controllo pubblico delle imprese e sottomesso quelle private a divieti e obblighi di licenza. In seguito ha virato verso la liberalizzazione e l'apertura internazionale, che accelerano dagli anni novanta. Oggi, l'India ha un'economia prevalentemente basata sui servizi, anche avanzati. Rispetto alla Cina, ha un'industria piccola e poco competitiva e un'apertura internazionale limitata. Il peso della povertà, inoltre, rimane alto. Per rispondere a queste sfide e mantenere una crescita sostenuta, all'India occorrono infrastrutture, occupazione diffusa e completamento delle riforme. Il libro di Chiarlone racconta questa storia e chiarisce in modo sintetico, ma preciso, le caratteristiche (e i limiti) di quello che oggi all'Occidente appare come il "miracolo indiano".
Come si sono trasformati i rapporti tra impresa e mercato con l'avvento di Internet? Come cambia la funzione di marketing con il Web? Il testo illustra i mutamenti introdotti dalla Rete nel quadro di relazioni consolidate tra impresa e mercato, evidenziando come le tecnologie intervengano nel ridefinire la capacità dell'impresa di interagire con i consumatori e approfondendo il ruolo del Web come strumento a supporto dei processi di comunicazione dell'impresa.
Il manuale presenta la "cassetta degli attrezzi" di marketing, che nel tempo si è sempre più arricchita di concetti e strumenti. La trattazione assume come riferimento prioritario i mercati dei beni di consumo. Viene delineato il ruolo del marketing come funzione di collegamento tra i sistemi autonomi della produzione e del consumo e i mutamenti salienti intervenuti, sotto questo profilo, nella storia del capitalismo industriale. Il lettore viene condotto a esplorare le diverse aree rilevanti della disciplina: il modo in cui i prodotti intercettano i bisogni dei consumatori, i comportamenti di acquisto e consumo, la definizione della strategia di marketing, il contributo del marketing all'innovazione di prodotto, la gestione della gamma, la comunicazione di marketing, la gestione dei canali distributivi.
Le apocalittiche previsioni, più volte formulate, sulla crisi dei giornali hanno trovato smentita nei fatti recenti, che evidenziano la realtà di un comparto editoriale in salute. In Italia, molti passi avanti sono stati compiuti per recuperare posizioni rispetto al resto della stampa occidentale, anche attraverso nuove strategie di marketing nate negli ultimi anni per valorizzare il potenziale di marca delle diverse testate. Il quotidiano è oggi un sistema articolato di prodotti e di servizi al lettore, tenuti insieme dall'identità propria di ciascuna testata. Il libro descrive le principali strategie di marketing dei giornali italiani, soffermandosi sull'evoluzione dei modelli giornalistici e imprenditoriali e sui più recenti progetti di diversificazione editoriale.
Il volume fornisce un quadro esaustivo dei concetti chiave in ambito strategico ed è il frutto della lunga esperienza maturata dall'autore nel corso dei suoi insegnamenti di strategia presso l'MBA dell'Harvard Business School. Il libro spazia dall'analisi storica del pensiero strategico all'analisi competitiva, dalla rete del valore alla teoria dei giochi, dalla sostenibilità del vantaggio competitivo alle strategie corporate. Oltre allo stile, al linguaggio e alla ricchezza dei casi pratici presentati, il testo presenta una grande varietà di tematiche in un volume dalle dimensioni contenute che può rispondere alle esigenze scaturite dalla riforma dei corsi universitari. Questo aspetto, unito alla facilità di lettura e all'immediatezza dei concetti espressi, rende il libro particolarmente adatto non solo agli studenti ma anche a tutti coloro, manager e consulenti, che vogliono approfondire il tema dell'analisi strategica.
Il volume offre un suo punto di vista sull'evoluzione della storia delle idee economiche e sui cambiamenti fondamentali intercorsi nell'arco dei secoli: dal mercantilismo a Smith, da Ricardo al marginalismo, da Marshall a Keynes al monetarismo. Cambiamenti che non costituiscono un lungo percorso in direzione della "verità economica", ma piuttosto visioni alternative sul benessere delle società e degli uomini.
Questo Profilo di storia del pensiero economico non è una rassegna cronologica delle scoperte scientifiche in economia politica, nè una galleria di ritratti dei principali autori. Tratto caratteristico di questa opera è quello di presentare le antiche teorie non come qualcosa del passato, ma come attualità; e le teorie contemporanee - quelle dell'ultimo cinquantennio - non come verità acquisite una volta per tutte, ma esse stesse come storia. Questo secondo volume abbraccia gli sviluppi contemporanei del pensiero economico dal secondo dopoguerra ad oggi. Il capitolo finale, dedicato alla situazione attuale della scienza economica, chiarisce il senso in cui va vista la fase critica che la disciplina sta attraversando: e cioè positivamente, come una crisi salutare.
Da alcuni anni le relazioni pubbliche sono diventate materia di studio universitario e oggetto di un sempre maggior numero di corsi. Questo manuale si propone di colmare la lacuna di strumenti didattici pensati ad hoc per la realtà italiana. Grande attenzione è dedicata a un soggetto di notevole rilevanza nel nostro paese: le Piccole e Medie Imprese, che soltanto da poco e con grande circospezione, si stanno avvicinando alla comunicazione d'impresa.
Questo Profilo di storia del pensiero economico non è una rassegna cronologica delle scoperte scientifiche in economia politica, nè una galleria di ritratti dei principali autori. Tratto caratteristico di questa opera è quello di presentare le antiche teorie non come qualcosa del passato, ma come attualità; e le teorie contemporanee - quelle dell'ultimo cinquantennio - non come verità acquisite una volta per tutte, ma esse stesse come storia. Questo primo volume si occupa degli sviluppi del pensiero economico dalle origini, dall'umanesimo civile, fino a J. M. Keynes. Il libro si rivolge a studenti e studiosi interessati a conoscere le radici prossime e remote del discorso economico, così come oggi viene inteso.