Il testo ripercorre la nascita, avvenuta nel 1943, le fasi e l'apostolato del Centro Volontari della Sofferenza fondato dal Ven. Mons. Luigi Novarese fino ai giorni nostri, proponendo nuovi accostamenti e strategie di diffusione apostolica per" e "con" gli ammalati. "
Le settantadue ore di un viaggio a Roma in occasione del Giubileo dell’ammalato e delle persone disabili dello scorso giugno 2016.
Capita poche volte nella nostra vita che un viaggio ci rimanga talmente impresso nella mente e nel cuore da continuare a riviverlo dentro di noi per lungo tempo, di provare quella specie di “mal d’Africa” che non è solo nostalgia e ricordi ma è incapacità di staccarsi da quanto si è vissuto, di tornare ad essere quelli di prima.
Il contenuto di questo viaggio sono state le settantadue ore trascorse a Roma insieme a diecimila disabili ed ai loro accompagnatori con papa Francesco in occasione del Giubileo dell’ammalato e degli ammalati e delle persone disabili dello scorso giugno 2016.
Più che una cronaca è un percorso per episodi, immagini ed emozioni lungo quei tre giorni che hanno raccolto uomini e donne forse deboli ed imperfetti nel fisico o nella mente, ma carichi di gioia e di speranza.
In queste pagine c’è il racconto di un viaggio attraverso i loro occhi: non troverete dolore o rassegnazione ma vedrete invece rappresentate una forza ed una bellezza diverse.
"Maria Madre di misericordia, la dolcezza del tuo sguardo
ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio.
Nessuno come te, Maria, ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo.
Tutto nella tua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne".
Papa Francesco, Misericordiae Vultus, 24
La misericordia implica un amore incondizionato verso ogni creatura, non pretende nulla in cambio, esiste in proporzione a quanto lo spirito di ogni uomo vive in sintonia con Dio.
La misericordia è azione allo stato puro; azione dell'anima, dello spirito, azione del corpo che si protende verso l'alto, a cuore aperto, lasciando che l'amore faccia il suo corso...
Gli argomenti trattati nel libro si riferiscono alla fragilità nelle diverse situazioni di vita. "Trattare" per me significa abbozzare dei ragionamenti, fornire degli stimoli e attendere che chi legge possa completare il desiderio di confronto e di dialogo. Spesso mi piace condividere le esperienze che vivo nel quotidiano attraverso le parole di altre persone, o dentro un fatto, una situazione.
Un percorso composto da pensieri che tentano di incrociare i fatti di vita quotidiana con la parola di Dio, i tempi che la Liturgia ci propone, per tentare fuori dai luoghi comuni e dalla banalità, di trovare un fremito, un sussulto capace di andare oltre.
Dalla notizia della mia malattia, come in un diario, ho cercato di rilanciare la mia esperienza lasciando uno spazio per aggiungere altro. Sarà difficile incidere nell'esistenza di chi leggerà, asciugare lacrime o riportare il sorriso.
Potrò essere solo per pochi minuti di lettura di queste pagine un compagno di viaggio che condivide le stesse domande, che partecipa alle stesse esperienze di fragilità, convinto però che la fragilità può diventare un luogo di comunione.
Per i cristiani, una riflessione sul dolore porta a incontrarsi col mistero del Cristo Morto e Risorto, che per amore ha preso su di sè il nostro dolore e, la stessa nostra morte, per vincerla. A tale incontro, l'Autore sa condurci con linguaggio chiaro, semplice e insieme profondo.
Che cosa fa sì che l'uomo sia uomo? Quali sono i "nomi" che il soggetto si è dato, nel corso della storia ed in particolare della storia della filosofia? In che misura siamo ancora oggi debitori delle "origini" dell'antropologia? Attraversando, con sguardo ermeneutico, alcuni termini 'antichi' (homo, adam, anthropos, aner, kouros, brotos, logos, psyche), le pagine di questo testo cercano di portare alla superficie alcuni tesori nascosti nelle radici dell'umano, nella convinzione che le parole non sono solo cartocci, ma sentieri; e nella certezza che la storia non è solo "passato", ma possibilità per il futuro.
Lo scopo del libretto è di illuminare e confortare ogni ammalato e portare la serenità che solo la fede può dare nei momenti bui del dolore.
Il Progetto Triennale del CVS si presenta come un "pellegrinaggio" vissuto con Mafia la Madre di Gesù, modello di fede e di gioia (cfr. Lumen Fidei, n. 58). "Con lo Spirito Santo, in mezzo al popolo sta sempre Maria" (Evangelii Gaudium n. 284). Tale pellegrinaggio è iniziato con il Centenario della nascita del Beato Luigi Novarese (1914-2014) e terminerà con il centenario delle apparizioni di Fatima (1917-2017). Esso ci fa ritornare all'essenzialità del nostro carisma (cfr. Statuto del CVS, Nota sulla spiritualità) e può aiutarci ad approfondire la preziosità del nostro impegno di risposta oggi alle richieste della Vergine Santa.
Questo anno vuole essere caratterizzato da un cammino di rinnovamento, la proposta Pastorale non è, quindi, semplicemente un tema da approfondire o una luce che illumina il cammino dell'anno liturgico. Vuole piuttosto essere una risposta decisiva e coinvolgente in modo da mettere in atto i mezzi necessari per avanzare nel cammino di una conversione personale e per allargare il nostro apostolato.
La Confederazione internazionale del CVS ci presenta l'icona mariana: Maria donna e madre della preghiera. Attingendo nel cuore di Maria, dalla profondità della sua fede espressa nelle parole del Magnificat, la Chiesa rinnova sempre meglio in sé la consapevolezza che non si può separare la verità su Dio che salva.., dalla manifestazione del suo amore di preferenza per i poveri e gli umili (Redemptoris Mater, n. 37).
"La nostra vita può essere sconvolta in un attimo, in un battito di ciglia, in modo doloroso e traumatico da una grave inattesa perdita. Non è altrettanto immediato trovare successivo significato alla nostra esistenza e reagire; in ogni caso se ne esce m qualche modo cambiati.
Attorno a questi due temi ruota questa testimonianza autentica. Meditare e scrivere un po' alla volta queste pagine mi ha permesso di rielaborare, dare valore e significato alla mia triste esperienza e al mio percorso successivo di prendere corpo…"
(dalla premessa dell'autore)
Questo è un libro su Lourdes che ha come protagonisti gli ammalati. Cioè coloro che, giorno per giorno, posano lo sguardo sul mondo da una prospettiva di sofferenza. Questo libro esplora il modo con il quale essi affrontano il dolore alla luce della fede. Quel dolore innocente la cui esistenza ha accompagnato il destino dell'uomo nel corso dei secoli e continua, anche oggi, a interrogare i credenti. L'autore ha partecipato a tre pellegrinaggi pasquali in partenza dalla stazione di Brescia dal 2011 al 2013. Questi viaggi, da oltre 40 anni, conducono a Lourdes, nella Settimana Santa, 700 persone fra fedeli, malati, volontari, medici e religiosi. A organizzarli è il Centro Volontari della Sofferenza, l'associazione fondata nel 1947 dal sacerdote Luigi Novarese, che papa Francesco ha proclamato beato l'11 maggio 2013. Questo libro racconta i frutti del suo insegnamento.