Un dizionario enciclopedico della Bibbia che puo rendere servizi eccellenti a tutti i livelli dell'approccio alla stessa
Nelle storie dell'Antico Testamento Dio si rivela come un maestro di vita che ci conduce ad una relazione più profonda con Lui. Il libro attraversa la Sacra Scrittura individuando alcuni tratti del Dio pedagogo. Il Dio dell'Antico e del Nuovo Testamento raggiunge il suo popolo per condurlo verso la Terra promessa, ovvero a un'amicizia sempre più intima. La Bibbia registra alcune tappe di questa relazione tra un Dio maestro di vita e il suo popolo resistente ai percorsi di salvezza sempre nuovamente riproposti.
Una Bibbia per ragazzi raccontata con le parole adatte ai ragazzi. Dalla Genesi all'Apocalisse, 105 racconti degli episodi piu significativi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Versione in brossura.
L'Opera, offrendo una presentazione unitaria e sistematica dei risultati cui e giunta fino ad oggi l'Antropologia cristiana, si pone come strumento fondamentale per avvicinare e approfondire la materia.
Adamo ed Eva, Abramo e Sara, Giacobbe e Rachele... sono tante le storie d'amore e di matrimoni celebri che la Bibbia ci racconta. I Libri dell'Antico Testamento parlano spesso dell'amore tra l'uomo e la donna. Come dell'amore di Dio per l'uomo. Usando a volte l'uno come termine di paragone per l'altro. È un amore che, come il fuoco, scalda, illumina, rallegra. Ma che può anche bruciare, distruggere, ustionare. Genisio ha raccolto queste storie proponendole al lettore di oggi con rara maestria narrativa, offrendo così una riflessione sul più eterno e universale dei sentimenti umani. Uno strumento utile soprattutto per avvicinare le nuove generazioni alla lettura del Libro più letto di tutti i tempi.
Il volume raccoglie le catene sugli Atti degli Apostoli" di Ammonio di Alessandria, di Didimo il cieco, di Ireneo di Lione, di Isidoro di Pelusio, e le "omelie sugli Atti degli Apostoli" di Giovanni Crisostomo. "
Il libro di Giobbe racconta il dramma di un uomo giusto che, dopo essere stato colpito dalla disgrazia, è cosciente di non meritarla. L'ignoto autore del Libro non offre altra risposta se non l'invito ad accettare umilmente ciò che Dio decide, anche quando le ragioni del suo comportamento appaiono incomprensibili. A partire dalla fine del IV secolo si assiste ad un improvviso incremento dell'interesse verso Giobbe. Il volume raccoglie i commenti di Origene, Didimo il Cieco, Giuliano Ariano, Giovanni Crisostomo, Esichio di Gerusalemme, Olimpiodoro, per la parte greca; di Giuliano di Eclano, Filippo Prete, Gregorio Magno per la parte latina; per la letteratura siriaca: Efrem il Siro, Isho'dad di Merv.
La Lettera agli Ebrei, che presenta nell'ambito del Nuovo Testamento caratteristiche peculiari nella forma, nel contenuto e nello stile - costituisce un testo fondamentale per il suo profondo messaggio cristologico e offre un contributo notevole alla comprensione di Gesù come sommo sacerdote. I Curatori hanno scelto di fondare questo volume sul Commento alla Lettera agli Ebrei composto da Giovanni Crisostomo (347-407). Si tratta del primo commentario esaustivo sulla Lettera, che ha esercitato una profonda influenza sull'interpretazione successiva del testo sia in Oriente che in Occidente, e la cui eloquenza retorica è stata a lungo e ampiamente riconosciuta. Il volume offre quindi una selezione di commenti estremamente varia per generi letterari, tempi e contesti culturali, spaziando dal primo al nono secolo e dalla tradizione orientale a quella occidentale. Un tesoro di antica sapienza per la Chiesa di oggi.
Ampiamente letto e variamente interpretato fin dalle origini della storia della Chiesa, il Libro dell'Apocalisse è stato oggetto di diversi approcci interpretativi: dal millenarismo di Vittorino di Petovio al simbolismo di Ticonio, che lesse il Libro come immagine del tempo universale e unitario della Chiesa. Quest'ultimo in particolare, molto ammirato da Agostino, ha influenzato profondamente l'esegesi medievale del testo biblico. Il volume attinge principalmente per l'esegesi orientale dell'Apocalisse ai due commentari greci di Ecumenio e di Andrea di Cesarea, mentre si concentra su sei commentari - quelli di Vittorino di Petovio, Ticonio, Primario, Cesare di Arles, Aprigio di Beja e Beda il Venerabile - per l'interpretazione occidentale. Nell'edizione del volume si è dato particolare cura al contesto degli scritti affinché i lettori di oggi possano comprendere l'uso creativo della Scrittura, l'interesse teologico, l'intento pastorale.
Giovanni Scoto, detto l'Eriugena (sec. IX), è senza dubbio uno dei pensatori più profondi e audaci dell'Alto Medioevo, capace di unire fides e ratio, tradizione latina e tradizione greca, Bibbia e arti liberali, in un'unica e armonica costruzione filosofico-teologica. In essa l'interpretazione della Scrittura gioca un ruolo centrale e costituisce il più difficile e importante campo d'azione della ragione umana. I significati del testo biblico sono infiniti, come innumerevoli sono le sfumature di colore che si ammirano in una sola penna di pavone, perché infinita è la ricchezza di Colui che nella Scrittura si rivela nascondendosi. Il volume introduce il lettore all'ermeneutica biblica di Giovanni Scoto, presentandone il contesto culturale, la dottrina e la pratica.
La BIBBIA COMMENTATA DAI PADRI è un'opera prevista in 29 volumi e in due sezioni: ANTICO TESTAMENTO e NUOVO TESTAMENTO. Ogni volume è dedicato ad un singolo libro biblico oppure a più libri, suddivisi in pericopi corredate dall’interpretazione esegetica desunta dai commentari dei Padri della Chiesa e raccoglie questa ricchezza disseminata in tante opere, spesso non facilmente accessibili, sia in lingua greca sia latina, e in altre lingue della cristianità, come il copto, il siriaco e l’armeno. Diretta da Thomas C. Oden, curata dell’istituto di Studi Cristiani Classici (ICCS) della Drew University, New Jersey (U.S.A.) in collaborazione con un team di studiosi ed esperti internazionali di varie chiese. Edizione italiana a cura di Angelo di Berardino. Formato dei volumi 17,5x24,5.
Il libro di Geremia racconta la vicenda di un uomo catturato dall’appello del Signore e che si sente inadeguato alla sua missione, in una stagione difficile per il regno di Giuda, poco prima della deportazione a Babilonia. Il profeta denuncia, in mezzo alle sofferenze e malgrado il suo travaglio interiore, l’infedeltà del Popolo, esortandolo a pentirsi: il Signore attende il suo ritorno, per offrirgli una nuova alleanza, che supererà quella del Sinai. I Padri commentano volentieri questi aspetti, ma sono meno attenti ai risvolti politici del messaggio di Geremia, ormai non più attuali. Le Lamentazioni sono cinque poemi alfabetici che uniscono al pianto per la caduta di Gerusalemme nel 587 a.C. un invito alla penitenza e un forte sentimento di fiducia nel Signore.