La malattia di un genitore come possibilità di accompagnarlo nell'ultimo tratto di strada
Il fine vita di un genitore e il senso pi√π forte della propria vita
La mancanza di Dio, la fede, i doni di una crescita e di uno sviluppo interiore
I primi tempi della malattia di mia madre, l'Alzheimer, sono stati un susseguirsi di emozioni forti e totalizzanti, come una serie di sonori ceffoni.
Mi sono detta "Non voglio dimenticare", e ho iniziato a scrivere: avevo paura che il tempo potesse sbiadire la forza e la violenza di ciò che stavo vivendo.
Poi pian piano la scrittura è diventata un luogo dove riflettere su di me, su di lei, sulla sofferenza, su Dio e il mio rapporto con Dio.
Ho pensato che Dio non c'entrasse più niente con la mia vita, ma anche che mi avesse dato una vita complessa, piena di cose buone e meno buone, e che se fossi stata in grado di tendere l'orecchio o guardare bene, avrei potuto trovare in questo percorso una crescita, uno sviluppo interiore.
Laura Baldassini
L'esperienza della malattia grave di un bimbo ci coglie impreparati: è sconvolgente, incomprensibile.
Cristiana Voglino racconta la ricerca di senso e di aiuto negli, umanissimi, scambi con le persone incontrate in ospedale – altri genitori e bimbi, ma anche medici, chirurghi, infermieri, maestri, psicologi, terapisti della riabilitazione… – con storie e riflessioni che toccano nel profondo.
Un giorno un bambino affetto da una gravissima malattia, affaticato dalla quotidianità e preoccupato di dover affrontare un domani incerto, è riuscito a dire: "Aiutami a non avere paura".
La sua richiesta di aiuto è risuonata profondamente dentro di me quando, da genitore, ho vissuto la terribile esperienza di un figlio malato e ho dovuto affrontare, a mia volta, la Grande Paura.
Io, questa storia non avrei voluto scriverla, ma le parole hanno preso vita da sole nell'intenso dialogo con le persone incontrare in questo durissimo ma ricco cammino verso quella che chiamo "pedagogia del coraggio".
Cristiana Voglino
Dai bastimenti alle carrette del mare
Una sfida europea e un modello italiano all'integrazione
Il contributo dell'immigrazione alla vita e alla ricchezza del Paese
Un viaggio nelle politiche dell'immigrazione con Paolo Ferrero, Ministro per la solidarietà sociale, alla scoperta delle innumerevoli facce di un fenomeno di grandissima portata culturale, politica, sociale.
Un libro che "pensa positivo" e getta una luce nuova su un fenomeno troppo spesso associato alle emergenze sociali, economiche, della sicurezza.
Dalla quarta di copertina
Una conversazione con il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero a partire dall'emigrazione italiana all'estero e la migrazione interna per approdare alla recente immigrazione straniera, alle politiche incentrate sulla sicurezza e quelle di solidarietà e integrazione sociale, agli stereotipi, l'intolleranza e la xenofobia, ai principi e i modelli europei fino agli assi portanti del disegno di legge Amato-Ferrero.
Al di là degli esiti concreti dell'azione del governo Prodi in questa materia, di una cosa può essere certo anche chi ha riferimenti politici differenti dai suoi: il ministro, l'uomo, il cittadino, il credente Paolo Ferrero è sicuramente all'altezza del delicato compito di indirizzo e gestione della questione immigrazione.
Da lui, e queste pagine lo dimostrano, ci si può attendere rigore dei principi, passione civile ma anche una decisa competenza e una approfondita conoscenza.
Vale a dire, quello che ci si aspetterebbe sempre da una buona politica.
Luigi Ciotti