Presentazione, analisi e studio del libro di geremia; in particolare i cc. 1-13.
Nell’ebraismo, nel cristianesimo e nell’islam il testo sacro fondatore è stato scritto da uomini e per millenni commentato solo da uomini, anche se il rapporto fra Dio e le donne si pone all’origine di ogni tradizione religiosa. Occorre arrivare alla seconda metà del Novecento per trovare delle donne commentatrici dei testi sacri. Una rivoluzione che per ora interessa più il cristianesimo e l’ebraismo che l’islam, ma ugualmente un mutamento ormai irreversibile e foriero di un ritorno alle origini delle religioni quando l’immagine femminile trovò ampio spazio e ascolto poi frenato e soffocato dal loro radicarsi in culture patriarcali. Nonostante tali millenarie cecità, il femminile resta il custode del mistero, del futuro, dell’infinito, del sacro. Bisogna attendere Gesù di Nazareth per rinvenire un cambiamento: nuova è la sua apertura alle donne, speciale e innovativo il suo particolare modo di rapportarsi al femminile. Le donne divengono portatrici protagoniste di un messaggio, non solo simboli muti e passivi del trascendente. Da qui in poi le cose cambiano. Ecco un saggio di queste diverse modalità di approccio al femminile e del dis-equilibrio ancor troppo contrastato con un maschile inquieto e in crisi.
Ali Ahmed Al Malahi Abdulrazzag, imam della moschea di Genova. Furio Aharon Biagini, ricercatore e docente di storia dell’ebraismo presso l’Università del Salento. Michela Marzano, filosofa, saggista, ricercatrice presso il «Centre national de la recherche scientifique» dell’Université Paris Descartes (Parigi). Lucetta Scaraffia, storica, giornalista, membro del «Comitato nazionale per la bioetica». Panaghiotis Ar. Yfantis, Università «Aristotele» di Salonicco (Grecia) - Istituto di studi ecumenici «San Bernardino» (Venezia).
Contenuto
Sapere cos’è, qual è o chi è la sapienza non è facile. San Paolo parla di una sapienza che non è di questo mondo… Ma allora come va inteso il «pentateuco sapienziale» (Pr, Gb, Qo, Sir e Sap) oggi? Il fascicolo compie un percorso che riserverà al lettore delle sorprese interessanti a partire dalla rilevante esperienza di inculturazione testificata dall’intera letteratura sapienziale biblica. Dagli orientamenti della ricerca attuale si ricava, infatti, che ci sono nodi da sciogliere come l’identità stessa della sapienza (metafora o persona?), l’innegabile rapporto con la sapienza egizia e mesopotamica (quali dipendenze?), la sua contestualizzazione storica (testi atemporali?), la teologia stessa dei «saggi» da rivalutare in rapporto all’altra Scrittura e alla teologia “sistematica”, ecc. Che sia necessaria oggi una riconsiderazione complessiva del significato della sapienza, per la coscienza umana universale come fulcro stesso della vita e del pensiero, è ormai certo anche per superare le non poche dispute e fraintendimenti presenti nella stessa cristianità. Le risposte dei «saggi», infatti – e il fascicolo le lascia intendere –, sono diverse da quelle strutturate da certi esponenti di teologie congegnate su verità e valori indiscutibili; non sono detentori della verità, ma innamorati di Dio e della sua sapienza radicata nella creazione e nella vita: là dove Dio si fa incontro all’uomo.
Destinatari
* Tutti. * seminaristi, religiosi e religiose, educatori, formatori, catechisti, parroci, insegnati di religione, direttori spirituali, counselor, terapeuti
Autore
La rivista «CredereOggi» è pubblicata dalle «Edizioni Messaggero Padova» sotto la responsabilità dei Frati minori conventuali di sant’Antonio di Padova. Contributi di GIUSEPPE BELLIA - LUCA MAZZINGHI - SIMONE MORANDINI - DINH ANH NHUE NGUYEN - SERENA NOCETI - MARIA CARMELA PALMISANO - MARIAGRAZIA PAPOLA - SERAFINO PARISI - ANGELO PASSARO - SEBASTIANO PINTO - GERMANO SCAGLIONI - MARTINO SIGNORETTO.
Cenere in testa e acqua sui piedi. Tra questi due riti si snoda la Quaresima. Una strada all’apparenza poco meno di due metri, in verità molto più lunga e faticosa: perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri. A volerla percorrere tutta intera, non bastano quaranta giorni. Occorre una vita, di cui il tempo quaresimale è la riduzione in scala. Cenere e acqua: simboli di una conversione che sfocia nel rinnovamento della Pasqua.
Destinatari
Tutti
Autore
Mons. ANTONIO BELLO (1935-1993) ha indicato con la parola, con gli scritti e la testimonianza un sentiero di rinnovamento autentico della vita cristiana, basato sull’attenzione e la disponibilità al servizio.
I «simboli» sono i grandi unificatori del creato. Anche per capire meglio Maria, la Madre di Dio, dobbiamo creare contatti, instaurare richiami tra parole etra immagini. Esiste allora un termine che esprima tutto di Maria? Che ce l'avvicina e ce la faccia conoscere a fondo? Finora l'attività simbolica si è giocata sull'emergenza di simboli per "rappresentare" Maria, la monografia, invece, parla della stessa Madre di Dio quale "simbolo" della creazione, quale "rappresentanza" piena della creazione. Come Gesù Cristo riassume nella sua natura umana tutta l'umanità e tutta la creazione (uomo universale,l'Adam incorrotto) restaurandone immagine e realtà, così Maria, la madre, rappresenta tutta l'umanità, la creazione intera (la chiesa) che mentre accoglie l'incarnazione del Verbo è la prima, colei che, come Cristo suo figlio, ricapitola in sé tutte le persone e tutte le creature. È un evento così radicale che da allora anche ciascuno di noi è, in realtà, chiamato a diventare come lei (cioè come il figlio): persone che, per mezzo della grazia e per il proprio impegno, vivono aperti su tutti e tutto, non più separati da nessuno e da niente. Così della creazione nei suoi momenti fondamentali: il nascere, crescere, morire, risorgere, ecc. tutto è "rappresentato" in Maria, il simbolo della creazione che tende a Dio.
Come dire Dio nel tempo della tecnica? Quale futuro disegnano tecnica e teologia? Come elaborare una teologia capace di pensare l'agire tecnologico in forme positive? Il rapporto tra teologia e tecnologia oggi è ancora una terra incognita, percorsa da poche strade sensate, che è necessario esplorare. Una riflessione per chi è troppo tecnologico e per chi è troppo teologico.
Lettura biblico teologica di Proverbi 1-9.31 in una prospettiva pedagogica. Un cammino sapienziale per guidare il giovane e il credente all'incontro con Dio secondo le Scritture. Il commento si sviluppa in dieci capitoli in cui l'autore si confronta con i diversi metodi e approcci al fine di arricchire l'ermeneutica biblica. Dal contributo "classico" del metodo storico critico a quello delle scienze umane (antropologia, sociologia, psicanalisi), lasciando spazio sia al dialogo con i padri della Chiesa.
Contenuto
Quali sono i modi di fare chiesa oggi? Di fronte a modalità anticonvenzionali e innovative, sono presenti e convivono altri che spudoratamente guardano indietro (Lc 9,62), «restaurano» un passato nello smarrimento più totale. Volenti o nolenti è cambiata un’epoca, è cambiata l’umanità e in essa gran parte dei battezzati. Si parla ormai tanto di «chiesa che verrà»: CredereOggi lo fa come sempre cercando di offrire le coordinate di fondo della questione per aiutare il lettore a farsi un’idea tutta sua. Bisogna innanzitutto comprendere che non saranno i (presunti) cambiamenti della curia romana, nei suoi pletorici dicasteri che offriranno un nuovo volto alla chiesa tutta. Le parole e l’immagine di papa Francesco spaesa il senso comune anche dei cristiani, spostando la chiesa dal centro alle periferie in ogni settore… Un nuovo stile di chiesa, oppure l’avvio di una durevole riforma? Un discorso attrattivo, a volte irrequieto, quasi sempre inquietante.
Destinatari
* Tutti. * seminaristi, educatori, formatori, catechisti, parroci, insegnati di religione, direttori spirituali, counselor, terapeuti, religiosi e religiose,
Autore
La rivista «CredereOggi» è pubblicata dalle «Edizioni Messaggero Padova» sotto la responsabilità dei Frati minori conventuali di sant’Antonio di Padova. AUGUSTO BARBI - CALOGERO CALTAGIRONE – GIACOMO CANOBBIO - GIOVANNI GRANDI - VITO MIGNOZZI - SIMONE MORANDINI - MASSIMO NARDELLO - SERENA NOCETI - GIANLUIGI PASQUALE