La figura della Vergine Maria "madre della misericordia" presentata attraverso dieci proposte di "lectio divina" nelle quali l'autore medita le più belle pagine del Nuovo Testamento riguardanti Maria.
I «simboli» sono i grandi unificatori del creato. Anche per capire meglio Maria, la Madre di Dio, dobbiamo creare contatti, instaurare richiami tra parole etra immagini. Esiste allora un termine che esprima tutto di Maria? Che ce l'avvicina e ce la faccia conoscere a fondo? Finora l'attività simbolica si è giocata sull'emergenza di simboli per "rappresentare" Maria, la monografia, invece, parla della stessa Madre di Dio quale "simbolo" della creazione, quale "rappresentanza" piena della creazione. Come Gesù Cristo riassume nella sua natura umana tutta l'umanità e tutta la creazione (uomo universale,l'Adam incorrotto) restaurandone immagine e realtà, così Maria, la madre, rappresenta tutta l'umanità, la creazione intera (la chiesa) che mentre accoglie l'incarnazione del Verbo è la prima, colei che, come Cristo suo figlio, ricapitola in sé tutte le persone e tutte le creature. È un evento così radicale che da allora anche ciascuno di noi è, in realtà, chiamato a diventare come lei (cioè come il figlio): persone che, per mezzo della grazia e per il proprio impegno, vivono aperti su tutti e tutto, non più separati da nessuno e da niente. Così della creazione nei suoi momenti fondamentali: il nascere, crescere, morire, risorgere, ecc. tutto è "rappresentato" in Maria, il simbolo della creazione che tende a Dio.
La devozione a Maria ha da sempre segnato in profondità la vita dei fedeli e il cammino del popolo di Dio. E anche oggi il culto popolare alla madre di Cristo continua a manifestarsi in tante forme diverse di sincera devozione: Maria è la donna più amata dai cristiani, la madre capace di condurre i fedeli verso il figlio Gesù, e la venerazione della Vergine scorre nelle vene della chiesa tutta. È importante capire che la devozione a Maria non è un'ingenua espressione religiosa, ma un'alta manifestazione dell'intuito di fede, sorretta dalla nobile tradizione della chiesa e accompagnata da una specifica connotazione teologica. Con questo libro l'autrice offre gli strumenti più adatti per legare la devozione mariana - già ricca della sapienza di vita della cultura popolare in cui si incarna la fede - al patrimonio della teologia scientifica, cogliendo nella valorizzazione teologica della devozione popolare uno dei segni peculiari della chiesa d'oggi.
Saggio ben documentato e ricco di informazioni per spiegare l'importanza della mariologia nei programmi di studio ecclesiastici e chiarire le indicazioni essenziali per impostarne la trattazione in chiave interdisciplinare.
Un saggio su ciò che il Corano afferma della Madre di Gesù e quello che la tradizione islamica e la pietà popolare hanno poi riformulato nel tempo.
Una raccolta delle più belle preghiere innalzate a Maria, composte da padri antichi e santi moderni, tutti i papi del '900 e numerosi vescovi e personalità del mondo cristiano e non, da Leopardi a Sartre.
Nel presente volume, l'autore rivolge il suo interesse al rapporto che Gesù vuole istituire tra sua madre e il discepolo prediletto, in una comunione inclusiva, a servizio dell'unità della Chiesa, la nuova famiglia fondata da Gesù.
Contenuto
Maria di Nazareth, è una personalità che va rivisitata e ripensata sia per quanto ha concretamente vissuto, sia per le dimensioni simboliche che la sua vicenda ha assunto lungo il corso della storia della Chiesa. La tradizione cattolica ha sempre visto in lei la testimonianza di un modo forte e liberante di pensare al femminile e, al tempo stesso, il concretizzarsi della possibilità di una realizzazione piena della persona nel suo rapporto con Dio. Queste pagine vorrebbero essere per chiunque, una tenue guida a sperare che l’amore di Dio trasformi la vita e che a ciascuno/a di noi sia data l’enorme possibilità di generare la Parola e trasformarla in compassione per il creato.
Destinatari
Studenti di Scienze religiose e studiosi di mariologia.
Autore
Lucio Pinkus, frate dell'Ordine dei Servi di S. Maria, psicologo psicoterapeuta, già ordinario di psicologia dinamica all'Univ. di Venezia ha insegnato in varie facoltà pontificie. Insegna attualmente negli ISSR a Vicenza e all'Università di Urbino.
In questo sussidio si presentano la forma ordinaria", quella "breve" e altri sette diversi schemi della Coroncina, per ogni giorno della settimana. "
La Beata Vergine Maria Madre di Dio nel mistero di Cristo e della Chiesa è un capitolo della Lumen gentium che può considerarsi un documento fondamentale per la mariologia, perché ha indicato nuove vie e nuove modalità di ricerca. La genesi di questo testo si è rivelata alquanto impervia e le sue radici affondano nella ricerca teologica iniziata prima del concilio. Tutto questo emerge dal presente volume frutto della consultazione di molti fondi di archivi importanti e dello studio dei diari conciliari, alcuni ancora inediti, di protagonisti come Charue, Moeller, de Lubac, Congar.
Molti pensano che il discorso sulla verginità di Maria sia la bizza di teologi perditempo o una futile e inutile divulgazione dell’ascetica cristiana. Questo pensare è stato indotto dalla rilevanza attribuita in passato all’aspetto fisiologico. In realtà la verginità di Maria costituisce un fatto di carattere altamente cristologico e mariologico. La stessa scansione cronologica (prima-durante-dopo il parto), che suscita molto fastidio, di fatto è volta a significare grandi realtà cristiane: il concepimento di Gesù ad opera dello Spirito Santo, la maternità divina di Maria e la sua vita evangelica. Questo libro tratta di questi argomenti e di quanto è ad essi collegato, illustrando così la pienezza delle verità e del mistero di Maria.
«Pregare sul filo della poesia aiuta: la bellezza s’imparenta facilmente con la preghiera. Pregare in poesia non è l’unica cosa che interessa a questo libro, perché coltiva un altro proposito quello di far pregare in teologia. La preghiera è scuola di santità, è esperienza di mistero Queste sono preghiere che si potrebbero chiamare a filo di terra per testimoniare che si sforzano di elevarsi, almeno un poco, dalle basse misure della nostra vita di creature bisognose di tutto, ma anche per ricordare che, pregando Maria perghiamo la madre di Dio, un frutto imparagonabile di grazia spuntato sulla terra degli uomini» (dall’Introduzione).